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VINCERE!


petronius arbiter

Risposte migliori

Mi associo al consiglio di Petronius, ossia per chi non lo avesse ancora fatto di leggere quei libri, aggiungo solo di farlo senza pregiudizi, con la sola voglia di conoscere meglio una triste ma indelebile pagina della nostra storia.

Molti di quelli che sono "tornati a baita" per usare le parole di Rigoni Stern hanno scritto libri o pubblicato semplici diari sulla loro partecipazione alla campagna di Russia, quelli indicati sono i più conosciuti per merito della penna di 2 grandissimi autori ma c'è molto altro, serve solo la voglia di cercare e di leggerli.

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Fondamentali, per chi voglia documentarsi sulla avventura italiana per la conquista dell'Impero, i cinque volumi del Prof. Angelo Del Boca, docente di Storia Contemporanea alla Università di Torino : tre hanno per titolo "Gli Italiani in Africa orientale", due sono dedicati a "Gli Italiani in Libia".

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Nel lanciare l'attacco all'Unione Sovietica con toni da crociata, il regime trovò fertile terreno nei soldati e nella popolazione. Si andava in Russia non per conquistare territori e sopraffare altri popoli, ma per "liberare" genti oppresse da un regime feroce e crudele che, non contento del dominio imposto in casa propria, cercava di estenderlo agli altri popoli per conseguire la bolscevizzazione del mondo....un regime così, andava subito combattuto e distrutto :aggressive:

I primi contatti delle nostre truppe con i russi sembrarono confermare le tesi della propaganda. Fu in particolare una situazione nuova e inaspettata a sbalordire il soldato italiano e ad avere riflessi negativi sul suo animo, a conferma delle "demoniache capacità" del popolo sovietico: la consistente presenza di donne-soldato nell'Armata Rossa. La determinazione, il coraggio, a volte la ferocia con cui le soldatesse sovietiche si battevano, fece nascere nei maschi latini, avvezzi a considerare le donne soltanto come mamme, mogli, sorelle, amanti, sentimenti di ostilità tali da far fiorire oscure leggende su comportamenti efferati delle russe, che avrebbero sottoposto a feroci sevizie, con orrende mutilazioni (una, in particolare, potete ben immaginare quale :unsure:) i soldati italiani feriti, fatti prigionieri, e persino caduti.

Insomma, i russi dovevano davvero apparire ai nostri occhi una mostruosa idra dalle sette teste, come quella che in questa cartolina, viaggiata nel gennaio 1942, viene sopraffatta non solo dai soliti soldati italiano e tedesco, ma anche dai loro alleati le cui sagome e bandiere si intravedono sullo sfondo.

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Ma poi le cose incominciarono a cambiare... :rolleyes:

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Piano piano, altri fattori fecero però perdere peso al messaggio ideologico. I contatti con la popolazione, i cordiali rapporti che si stabilirono tra la parte più povera di essa e i nostri soldati, portarono presto a più realistiche considerazioni: in fondo, i contadini russi avevano gli stessi problemi dei contadini italiani, e poiché la gran parte della nostra truppa proprio da contadini era composta, finirono per venire alla luce sorprendenti affinità :closedeyes:

La propaganda, naturalmente, rimase impermeabile a questa realtà (sennò, che propaganda sarebbe stata?) e nel 1942 Boccasile sfornò una serie di 12 cartoline che descrivevano le atrocità dei bolscevichi e le sofferenze del popolo russo oppresso dal regime comunista.

E' una serie che non mi piace molto, troppo oscura e violenta <_< ragion per cui, nonostante abbia avuto più volte l'occasione di acquistarne altre, la mia collezione comprende una sola cartolina, viaggiata nell'aprile del 1943, quando ormai i giochi, per i nostri soldati in Russia, si erano tragicamente chiusi :(

La cartolina, come tutte le altre della serie, riporta una frase di Mussolini, in questo caso una citazione del discorso tenuto a Milano il 1° novembre 1936:

"Nessuna meraviglia se noi oggi innalziamo la bandiera dell'antibolscevismo. Ma questa è nostra vecchia bandiera! Ma noi siamo nati sotto questo segno, ma noi abbiamo combattuto contro questo nemico, lo abbiamo vinto, attraverso i nostri sacrifici ed il nostro sangue."

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petronius :mellow:

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@@petronius arbiter

A breve dovresti passare alla RSI, un paio di estati fa in un mercatino serale avevo visto una cartolina di propaganda mi sembra proprio di Boccasile, il soggetto era Ettore Muti, non la presi per il prezzo, che mi sembrava esagerato ma era davvero splendida, se per caso fa parte della tua collezione mi piacerebbe rivederla................ ;)

Modificato da MEDUSA51
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Purtroppo non fa parte della mia collezione, ne ho davvero pochissime di Salò, e il motivo è lo stesso che ti ha trattenuto dal comprare quella...il prezzo <_<

Le più rare si valutano con cifre a tre zeri, ma anche le comuni è difficile che scendano sotto i 100 euro.

Comunque, la cartolina di Muti era per caso questa?

http://www.mymilitaria.it/cartoline/img/576-1.jpg

petronius :)

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Era proprio quella.

Ricordo che quando chiesi il prezzo rimasi allibito, voleva non 100 ma 200 euro tondi tondi, ben oltre quanto mi aspettassi ma non essendo un collezionista lo stupore è comprensibile no ?

Il prezzo più elevato credo dipenda dal fatto di essere in un mercatino serale in zona turistica dove, tendenzialmente, chi vende cerca di "approfittare" dei possibili compratori, in vacanza e quindi forse più propensi a spendere.

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Il 5/4/2014 at 10:52, MEDUSA51 dice:

Era proprio quella.

Ricordo che quando chiesi il prezzo rimasi allibito, voleva non 100 ma 200 euro tondi tondi, ben oltre quanto mi aspettassi ma non essendo un collezionista lo stupore è comprensibile no ?

Il prezzo più elevato credo dipenda dal fatto di essere in un mercatino serale in zona turistica dove, tendenzialmente, chi vende cerca di "approfittare" dei possibili compratori, in vacanza e quindi forse più propensi a spendere.

Ho detto che le comuni non costano meno di 100 euro, non che quella di Muti è comune ;)

Quella della foto viene da un sito di vendita di militaria, è nuova, e di euro ne chiedono 250...forse hai fatto male a non prenderla a 200 :D

In quello che credo sia l'unico catalogo della cartoline di Salò, a cura di Fulvio Arrasich, i prezzi, in lire (non mi risultano edizioni aggiornate in euro), erano di 180.000 per la cartolina nuova e 550.000 per la viaggiata. Se si considera che parliamo della metà degli anni '90, i 200-250 euro di oggi mi sembrano, tutto sommato, una cifra congrua.

petronius :)

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Grazie Petronius, se è così quello della bancarella ha ripreso punti.................. :lol:

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Il 4/4/2014 at 19:33, petronius arbiter dice:

La cartolina...riporta una frase di Mussolini, in questo caso una citazione del discorso tenuto a Milano il 1° novembre 1936

Sono in effetti molte le cartoline che riportano, sia al fronte che al retro, citazioni di Mussolini, anche se sembra che il Duce avesse una strana ritrosia nei confronti di esse.

Nel giugno 1941 gli fu proposto di emanare una serie di tre cartoline, che avrebbero avuto una forte tiratura, riproducenti in forma autografica tre frasi estratte dal suo discorso del 10 giugno 1940.

L'iniziativa era partita dall'Ufficio Propaganda della Guerra, ma il Duce respinse la proposta, annotandovi sopra:

"Non è il caso di fare della propaganda del genere"

Un atteggiamento un po' strano, per uno che aveva fatto riempire i muri d'Italia con le sue frasi "celebri".

Chissà cosa pensava, invece, delle cartoline come questa

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che lo ritraevano in tutto il suo "splendore" :rolleyes:

petronius oo)

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Mi ritiro anch'io dal fronte orientale con quest'ultima cartolina in cui i russi sono raffigurati nella loro forma più classica, usata ancora oggi, quella di un gigantesco orso. Ma un orso in fondo quasi bonario, rispetto alle truculente raffigurazioni di orchi e mostri mitologici viste in precedenza ^_^

La didascalia, che recita

"...se non ci fosse stata la Marcia su Roma, non ci sarebbe oggi la marcia su Mosca"

fa pensare che se, in entrambi i casi, anziché dedicarsi a uno sport faticoso come la marcia, si fossero fatti 'na pennichella, come dicono a Roma, sarebbe stato meglio per tutti :rolleyes:

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petronius oo)

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Come diceva la mia maestra, purtroppo con i se e con i ma la storia non si fa......................... :D

Le cose sono andate come sappiamo, questo non vale per tutti ovviamente, c'è sicuramente qualcuno, forse tra i più giovani che leggono questa discussione che non hanno mai sentito parlare di campagna di Grecia, campagna di Russia o magari di Impero, credo che pubblicare questi documenti possa far venire lo stimolo per approfondire il discorso su argomenti che comunque penso ? a scuola vengano trattati poco o superficialmente quando invece andrebbero insegnati e studiati con attenzione, sempre però senza pregiudizi, con il solo scopo di conoscere la nostra storia.

Modificato da MEDUSA51
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Una risata li seppellirà

La famosa profezia di Bakunin ("La fantasia distruggerà il potere e una risata vi seppellirà") non si è mai avverata in tempo di pace, figurarsi se poteva farlo durante una durissima guerra. Eppure va dato atto alla propaganda fascista di aver usato con insolita, e direi quasi inaspettata ironia, l'arma della satira, per combattere un nemico che forse, nell'intimo, sapevano di non poter vincere in altro modo. Ed è una satira, tutto sommato, bonaria, molto meno feroce di quella di tanti vignettisti d'oggi.

Di questa ironia abbiamo avuto un assaggio nel post #14, con Churchill trasformato in vaso da notte, il pezzo n. 1 del gabinetto inglese :P

Continuiamo a vederne altri esempi, per rilassarci un po', dopo tante cartoline gonfie di retorica e di mostruosi nemici.

Il primo bersaglio sono ancora una volta loro, gli inglesi. Un Ammiraglio si rivolge a Churchill, dicendogli che se la flotta inglese, la Home Fleet, sarà ribattezzata "Verità", forse tornerà a galla

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La flotta inglese, che pure aveva subito gravi perdite, soprattutto a causa dei sottomarini tedeschi, era naturalmente ben lontana dall'essere completamente affondata, come la cartolina sembra voler far credere. Quanto a verità, non si può dire che potessimo dar lezioni agli inglesi...ma compito della propaganda non è certo quello di raccontare la verità :rolleyes:

petronius :)

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Ma a un certo punto, non ci accontentiamo più di avere solo gli inglesi (e i russi) come nemici, ne vogliamo ancora...vogliamo l'America :P

E così, l'11 dicembre 1941, quattro giorni dopo l'attacco giapponese a Pearl Harbour, Mussolini non ci pensa due volte a dichiarare guerra agli Stati Uniti, ai quali, secondo lui, le potenze dell'Asse dovevano impartire una lezione.

In realtà Mussolini (e Hitler con lui) non ha idea di cosa davvero significhi imbarcarsi in una guerra contro l'America, né può dar ascolto a Giovanni Ansaldo, direttore del Telegrafo di Livorno, che nell'apprendere la notizia commenta:

"Ma il Duce l'ha mai visto l'elenco telefonico di New York?"

Nella sola New York, nel 1937, secondo un testo di geografia in uso nelle scuole italiane, c'erano 1.702.889 apparecchi telefonici, contro i 333.007 dell'intera Italia...sarebbe dovuto bastare questo a farlo riflettere -_-

Ma la propaganda, interpretando stavolta un sentire comune alla maggior parte degli italiani, ritrae gli americani come bambinoni un po' ingenui, capaci solo di fare cinema e produrre lamette da barba.

In questa cartolina, due giovanottoni, armati di tutto punto di un'attrezzatura cinematografica, si presentano all'Ufficio Arruolamenti, per sentirsi dire che stavolta non si tratta di cinematografia, stavolta la cosa è più seria

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Qualche sera fa, ho rivisto in tv Una giornata particolare, film di Ettore Scola del 1977. La giornata è quella del 6 maggio 1938, visita di Hitler a Roma, in onore del quale viene allestita una grandiosa parata militare a cui assiste tutta la città. Alla fine del film, di ritorno dalla parata, un ragazzino chiede al padre, fascista tutto d'un pezzo, se noi abbiamo più carri armati degli americani:

"E certo. L'americani so' bboni a fa' il cinematografo, ma quanto alle armi so' rimasti all'indiani co' l'archi e le frecce"

Non è solo la battuta di un film, era la convinzione di un'intera nazione, di un regime che, dal Duce all'ultimo federale di provincia, non aveva capito di dover sostenere un confronto con la più grande potenza industriale del mondo, che in un solo mese era capace di produrre l'intera potenzialità bellica di cui disponeva l'Italia nel 1941...altro che lamette da barba <_<

Questa cartolina è stata spedita il 26 gennaio 1943, mancano meno di sei mesi allo sbarco Alleato in Sicilia, quando gli italiani inizieranno a scoprire, nel bene e nel male, che gli americani non erano solo capaci di fare cinematografo :rolleyes:

petronius oo)

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Bellissima discussione che ha destato sentimenti contrastanti, oltre l'ovvia tristezza per la guerra. L'onore delle armi mi ha fatto ricordare il bellissimo film "i due nemici" con l'interpretazione strepitosa di Albereto Sordi e David Niven che finiscono per trasformare in acerrima, ma bonaria rivalità personale le operazioni belliche, costantemente punzecchiati dai loro vice. Film che ho visto sia in italiano, sia in inglese (sentire il "yesse" di Sordi è stato fenomenale).

Ho notato l'ingenuità ed anche l'ignoranza esplicitate nelle forme più patetiche (i segnali stradali in italiano che indicano "Alessandria" :rofl: ).

Purtroppo, viene evidenziato un evidente odio xenofobo zittito od esaltato, a seconda delle necessità. La Germania era un nostro storico alleato che ci aveva sempre portato grande rispetto per la scelta italiana di rifiutare la pacifica cessione del Veneto in cambio della neutralità nella guerra austro-prussiana perchè ci eravamo impegnati nell'alleanza con la Prussia. Un rispetto reciproco che era venuto meno, al momento del "tradimento" del 1915 ma che, ora, doveva esser rinsaldato. Nel dopoguerra, invece, è risultato utilissimo scaricare tutte le colpe sulla Germania per evitare di fare i conti con la nostra storia e "dimenticare" ciò che accadde nei Balcani ed in Africa (il mito di italiani brava gente sarebbe potuto andare a rotoli...). La mia non vuole essere una digressione off-topic, ma rafforzare l'idea di come la propaganda "viva il momento" come splendidamente evidenziato dalla bella discussione di Petronius.

Mi duole notare come, però, certe cose facciano molta presa e siano dure a morire. Vent'anni di indottrinamento non si cancellano quando, come detto in precedenza, ci si rifiuta di fare i conti con il passato. L'anglofobia che pure tende a scemare progressivamente (mi ricordo da bambino la propaganda costante contro il paese, la cultura, la lingua d'oltremanica) è ancora ampiamente diffusa ed assolutamente non diversa da xenofobia e razzismo. Insomma, la propaganda affabula le menti più deboli, ma è dura a morire...

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I conti col passato, riferito a quanto accaduto in Etiopia ed in jugoslavia lo possono fare solo quelli che hanno la voglia di documentarsi leggendo i (pochi) libri nei quali il discorso viene approfondito e qui mi riferisco in particolare alle operazioni di controllo del territorio in jugoslavia da parte delle forze di occupazione italiane, riguardo all'Etiopia c'è qualcosa in più, rimane e resterà sempre comunque il mito di "italiani brava gente" che, ad onor del vero è giustificato nella maggioranza dei casi, a titolo indicativo basta citare, sempre con i dovuti riguardi il comportamento della popolazione civile ucraina verso le truppe italiane in ritirata, nei libri di Rigoni ad esempio si trovano vari episodi su quanto questo fosse diverso che non verso le forze tedesche.

La propaganda poi, come giustamente scrive @@luke_idk è dura a morire, ne abbiamo degli esempi quotidianamente, mi vengono in mente le immagini dei militari italiani che distribuiscono medicine e generi alimentari in Afghanistan, molto simili a quelle foto dei soldati austriaci che nel 1917-18 distribuiscono pane alle donne ed ai bambini affamati dei territori occupati di Veneto e Friuli dopo la disfatta di Caporetto.

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che discussione interessante e ricca di storia...complimenti...

mi avete anche fatto venir voglia di ricercare queste stupende cartoline... :help:

volevo dare un mio contributo riguardo la propaganda...non è una cartolina e non è un'articolo in mio possesso anche se lo sto cercando da tempo...in ogni caso mi pare attinente alla discussione

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Il 9/4/2014 at 17:41, magellano83 dice:

volevo dare un mio contributo riguardo la propaganda...non è una cartolina e non è un'articolo in mio possesso anche se lo sto cercando da tempo...in ogni caso mi pare attinente alla discussione

Di cosa si tratta, esattamente? Dici che non è un cartolina, e in effetti non ne ho mai viste con quel disegno. Sembra un cartoncino, o volantino di propaganda, cui hanno appiccicato un francobollo (quest'ultimo, comune) è comunque un oggetto interessante :)

petronius :)

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Ed ecco ora un'altra cartolina dedicata agli americani, che stavolta però sono protagonisti indiretti, nel senso che la cartolina dovrebbe essere stata emessa prima della loro entrata in guerra, dal momento che non si parla di un loro intervento nel conflitto, ma soltanto degli aiuti forniti agli inglesi per la campagna d'Africa.

Aiuti che finirebbero dal produttore al consumatore, ossia nelle mani dei nostri soldati :rolleyes:

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petronius oo)

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Ciao a tutti,

Ho una piccola domanda. Sulle cartoline civili del periodo della seconda guerra mondiale è normale trovare timbri tipo "Taci! Ogni notizia giova al nemico" ecc. ? Non colleziono queste cose ma quando le trovo ai mercatini a 50 cent al pezzo no resisto e ne prendo sempre un paio :D

-donty-

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@@petronius arbiter è un cartoncino di propaganda con la funzione di moneta di emergenza (il valore è dato dal francobollo), ne esistono anche altri esemplari della RSI ma il cartoncino solitamente è pubblicitario anzichè di propaganda oppure sono proprio gettoni con il francobollo… ne ho diversi esemplari ma non vorrei con il tema andare troppo OT, si va nel campo exonumia ;)

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Il 9/4/2014 at 20:18, donty dice:

Ho una piccola domanda. Sulle cartoline civili del periodo della seconda guerra mondiale è normale trovare timbri tipo "Taci! Ogni notizia giova al nemico" ecc. ?

Sì, cartoline con motti, anche sotto forma di timbri, come quello che citi, erano destinate al cosiddetto "fronte interno"...ne parlerò diffusamente tra qualche giorno ;)

petronius :)

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Il 9/4/2014 at 20:42, magellano83 dice:

è un cartoncino di propaganda con la funzione di moneta di emergenza (il valore è dato dal francobollo), ne esistono anche altri esemplari della RSI ma il cartoncino solitamente è pubblicitario anzichè di propaganda oppure sono proprio gettoni con il francobollo…

So di francobolli usati come succedanei della moneta, non solo durante la RSI...adesso che c'è questa nuova sezione dedicata anche alla filatelia è un tema che meriterebbe di essere sviluppato.

petronius :)

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So di francobolli usati come succedanei della moneta, non solo durante la RSI...adesso che c'è questa nuova sezione dedicata anche alla filatelia è un tema che meriterebbe di essere sviluppato. petronius :)

Sicuramente è un argomento interessante da approfondire e che sicuramente è poco conosciuto, esistono succedanei di moneta dagli anni 20 fino a fine anni 70, sia in forma di gettoni che di cartoncini o altro (magari qualcuno si ricorda bustine in plastica con francobollo inserito dato di resto dalle autostrade spa), io sono ormai anni che li ricerco e colleziono, torniamo comunque al tema della discussione e chiudiamo questo piccolo OT di cui avremo sicuramente occasione di riparlarne in altre discussioni :)

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Sì, cartoline con motti, anche sotto forma di timbri, come quello che citi, erano destinate al cosiddetto "fronte interno"...ne parlerò diffusamente tra qualche giorno ;)

petronius :)

Anticipando quanto ci dirà Petronius che spero non se la prenda per questo piccolo "quasi O.T." ....................... :lol:

Quando ho letto la frase citata da donty che mi sembra venisse usata sugli annulli della RSI me ne è tornata in mente un altra, leggendola per la prima volta non mi trovavo davanti ad un libro ma ad uno dei miei fumetti preferiti, tra l'altro ho sempre pensato che forse è proprio per quei fumetti che nel tempo mi sono appassionato alla storia di quel difficile periodo storico del nostro paese.

Questa frase e' una delle più conosciute, all'epoca non ne comprendevo esattamente il significato ma mi è sempre rimasta impressa, purtroppo non ho trovato in rete le strisce complete e ce ne sono parecchie, sicuramente sarà una di quelle che verranno presentate più avanti.....................

"La patria si serve anche facendo la guardia ad un bidone di benzina"

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