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Notiziario di Numismatica n. 5 - Reggio Calabria


Risposte migliori

Il nuovo Notiziario Portale di Numismatica n. 6, non ancora disponibile nel sito del Portale, sarà presentato il 30 gennaio a Reggio Calabria. 

Ecco la brochure:

 

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Invito Reggio Calabria.pdf

 

Sarebbe utile che qualcuno dei paraggi possa seguire questa interessante presentazione.

Il volume poi conterrà anche alcuni importanti ripostigli, come quello di Vito Superiore, che finalmente saranno emersi e portati a conoscenza, con possibilità di consultare gratuitamente la versione pdf, che credo sarà resa disponibile in rete pochi giorni dopo la presentazione

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Non credo che sarà pubblicata l'intera raccolta del medagliere di Reggio Calabria, ma solo alcuni importanti ripostigli e porzioni definite della raccolta (che ha origini diverse) più una selezione della raccolta principale col sistema delle vetrine….

Non basterebbero due volumi per illustrare tutte le monete che stanno nel museo!

Meglio di niente…..

Ho sentito che è a buon punto la catalogazione del medagliere di Parma (tutte le monete sono già state fotografate) e si vorrebbe utilizzate il Portale dello Stato per la sua consultazione…. Staremo a vedere.

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scusate ho una domanda che può sembrare stupida, ma vorrei che qualcuno mi rispondesse.

 

perchè per il volume di Firenze, per il quale si era in cerca di finanziamenti per la pubblicazione, non si è provveduto con la stessa metodologia che si è avuta con Reggio Calabria e a quanto mi pare di capire si avrà anche con Parma?

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Credo per motivi "politici"….

Mi sembra di capire che non tutti, nelle Soprintendenze, condividono il canale offerto dal Portale Numismatico dello Stato. Forse è anche una questione di tempi e di "visibilità" più o meno personale. Firenze ha preferito ricorrere a pubblicazioni cartacee a proprio nome, utilizzando il modello del Sylloge Nummorum Graecorum (SNG) per emissioni greche e a volumi più o meno monografici per le emissioni romane, utilizzando il contributo di volontari anche privati. Solo che ci vogliono fondi (almeno qualche migliaio di euro) per pubblicare un volume. Il sito internet del medagliere di Firenze è un lodevole tentativo, ma non offre tutto e in maniera esaustiva.

Sono approcci diversi e c'è anche da considerare il particolare approccio fornito dal medagliere del Museo Nazionale Romano, che in una sezione del Portale dello Stato sta mettendo a disposizione l'immensa collezione reale attraverso monografie specifiche su ogni zecca, anche qui con il concorso gratuito di consulenti privati (forse in questo caso più qualificati).

Credo che questa sia la strada migliore, con vere schede esaustive di ogni moneta e con ottime immagini ingrandite a colori in pdf. Solo che è una strada lunga e con emersione completa solo per quelle zecche e periodi.

 

L'ideale sarebbe quella di uniformare i criteri, creando apposite sezioni per ogni medagliere, con monografie dedicate a gruppi omogenei di monetazione. In questa maniera diventerebbe molto più facile effettuare ricerche, senza riempire la libreria con tanti volumi specializzati e con spreco di carta. Poi le immagini digitali a colori sul monitor, con sufficiente definizione, sono nettamente migliori di immagini su stampa (a meno di non ricorrere a costosi sistemi tipografici).

Ormai anche all'estero stanno mettendo a disposizione online immagini e schede (come le monete romane repubblicane del British Museum), ma con risultati non sempre molto soddisfacenti, specie sul piano della presentazione (spesso poi i motori di ricerca mostrano dei limiti veramente deprimenti).

Almeno vogliamo creare qui in Italia un primato internazionale in questo campo, di grande impatto culturale, magari potenziando e migliorando il Portale, che è a disposizione di tutti.

Modificato da acraf
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Credo per motivi "politici"….

Mi sembra di capire che non tutti, nelle Soprintendenze, condividono il canale offerto dal Portale Numismatico dello Stato. Forse è anche una questione di tempi e di "visibilità" più o meno personale.

 

capisco. quando unisci le motivazioni politiche a sindromi di onnipotenza(visibilità personale) il risultato non può che essere pessimo.

e la lungaggine dei tempi è un'evidente testimonianza.

grazie per la risposta acraf.

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Credo per motivi "politici"….

Mi sembra di capire che non tutti, nelle Soprintendenze, condividono il canale offerto dal Portale Numismatico dello Stato. Forse è anche una questione di tempi e di "visibilità" più o meno personale. Firenze ha preferito ricorrere a pubblicazioni cartacee a proprio nome, utilizzando il modello del Sylloge Nummorum Graecorum (SNG) per emissioni greche e a volumi più o meno monografici per le emissioni romane, utilizzando il contributo di volontari anche privati. Solo che ci vogliono fondi (almeno qualche migliaio di euro) per pubblicare un volume. Il sito internet del medagliere di Firenze è un lodevole tentativo, ma non offre tutto e in maniera esaustiva.

Sono approcci diversi e c'è anche da considerare il particolare approccio fornito dal medagliere del Museo Nazionale Romano, che in una sezione del Portale dello Stato sta mettendo a disposizione l'immensa collezione reale attraverso monografie specifiche su ogni zecca, anche qui con il concorso gratuito di consulenti privati (forse in questo caso più qualificati).

Credo che questa sia la strada migliore, con vere schede esaustive di ogni moneta e con ottime immagini ingrandite a colori in pdf. Solo che è una strada lunga e con emersione completa solo per quelle zecche e periodi.

 

L'ideale sarebbe quella di uniformare i criteri, creando apposite sezioni per ogni medagliere, con monografie dedicate a gruppi omogenei di monetazione. In questa maniera diventerebbe molto più facile effettuare ricerche, senza riempire la libreria con tanti volumi specializzati e con spreco di carta. Poi le immagini digitali a colori sul monitor, con sufficiente definizione, sono nettamente migliori di immagini su stampa (a meno di non ricorrere a costosi sistemi tipografici).

Ormai anche all'estero stanno mettendo a disposizione online immagini e schede (come le monete romane repubblicane del British Museum), ma con risultati non sempre molto soddisfacenti, specie sul piano della presentazione (spesso poi i motori di ricerca mostrano dei limiti veramente deprimenti).

Almeno vogliamo creare qui in Italia un primato internazionale in questo campo, di grande impatto culturale, magari potenziando e migliorando il Portale, che è a disposizione di tutti.

 

nel caso di Firenze qui citato, io non credo che si possa parlare di motivi politici ed eviterei certe esternazioni provenienti esclusivamente dal pensiero di chi non ha vissuto il progetto. Il progetto di Firenze è nato libero e lo è tuttora, è aperto a tutti e tutti avrebbero potuto collaborare e/o potranno farlo. Io credo che sia più una questione di tempistiche poichè Firenze è nato nel 2009 e da allora sono state caricate ben 4000 schede (monete). I tempi del portale dello Stato sono evidentemente diversi, le figure di riferimento nel tempo possono cambiare, andare in pensione, etc, noi possiamo dire che a Firenze, dal 2009, un funzionario di stato ha avuto la possibilitò di fare tutela (pubblicando i materiali) mentre altrove tutto taceva!

Riguardo poi la tua frase: "Sono approcci diversi e c'è anche da considerare il particolare approccio fornito dal medagliere del Museo Nazionale Romano, che in una sezione del Portale dello Stato sta mettendo a disposizione l'immensa collezione reale attraverso monografie specifiche su ogni zecca, anche qui con il concorso gratuito di consulenti privati (forse in questo caso più qualificati)" non sono affatto d'accordo perchè i volontari di Phalantos e quindi anche di Lamoneta.it non si occupano di classificare i materiali ma semplicemente di fotografare e/o caricare le schede sul portale. Dunque il lavoro di classificazione viene eseguito da figure "qualificate" del museo mentre noi ci limitiamo a fare un secondo controllo ed eventualmente segnalare gli errori a chi di dovere (e gli errori ci possono essere). Questo proprio perchè mi aspettavo che un giorno o l'altro qualcuno avrebbe potuto fare un'affermazione di questo genere. Se poi vogliamo parlare delle competenze allora posso dire che in molti casi i volontari tecnicamente sono molto preparati ma questo è un altro discorso.

 

A cosa ti riferisci esattamente quando dici: "Il sito internet del medagliere di Firenze è un lodevole tentativo, ma non offre tutto e in maniera esaustiva" ?

Ad oggi non ho ancora visto nessun portale (eccetto forse proprio quello del Britisch) in grado di fornire la possibilità di ricercare le monete per appositi filtri (che non sono limitati alla semplice zecca di emissione) e quindi di estrapolare i materiali a seconda di alcuni specifici dati (es. sfasatura degli assi, tecnica produttiva, diametro e pesi, etc.) ma nel contempo mantenendo integri e legati tra loro i singoli ripostigli.... mi fai capire di cosa parli? Hai mai provato ad utilizzare veramente il portale di Firenze sfruttandone le potenzialità?

Io posso dirti in tutta sincerità che non conosco a fondo il portale del museo Nazionale e quindi il vostro lavoro (so bene che tu sei trai volontari che hanno collaborato) e non conosco quindi le potenzialità di quel portale (nato comunque sempre dopo Firenze) e per questa ragione non mi sento di poter muovere alcuna critica positiva o negativa ma mi riprometto di andarmi a guardare il Vostro lavoro in futuro.

Sono anche io per l'uniformità dei lavori ma in Italia è sempre tutto troppo difficile proprio per via delle rivalità che purtroppo continuo a vedere e che invece, in questo ambito, non dovrebbero esistere. Il concetto "il mio è meglio del tuo" o "noi siamo più bravi di voi" non porta mai a nulla.

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sinceramente sono poco interessata alle diatribe, preferisco i fatti.

aldilà del lavoro preventivo di catalogazione, la pubblicazione è altra cosa.

perchè si cercano fondi e non si è utilizzata la piattaforma gratuita del portale dello stato con i Notiziari?

dato che si sono utilizzati volontari per le fotografie e per la catalogazione, quindi a titolo gratuito, non sarebbe meglio che gratuita sia anche la pubblicazione del volume? come avvenuto a Reggio Calabria, a Roma o a Parma(da quanto mi pare di capire.)

la politica gestionale secondo me c'entra, ma questo solo è un mio pensiero.

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sinceramente sono poco interessata alle diatribe, preferisco i fatti.

aldilà del lavoro preventivo di catalogazione, la pubblicazione è altra cosa.

perchè si cercano fondi e non si è utilizzata la piattaforma gratuita del portale dello stato con i Notiziari?

dato che si sono utilizzati volontari per le fotografie e per la catalogazione, quindi a titolo gratuito, non sarebbe meglio che gratuita sia anche la pubblicazione del volume? come avvenuto a Reggio Calabria, a Roma o a Parma(da quanto mi pare di capire.)

la politica gestionale secondo me c'entra, ma questo solo è un mio pensiero.

Concordo sulla fruibilità gratuita dei materiali che però esiste già ache a Firenze (ogni catalogo cartaceo viene poi reso disponibile e gratuitamente in pdf sempre sul portale, oltre alla possibilità di scaricare gratuitamente in tabelle excell i dati estrapolati dalle ricerche).

Personalmente trovo i Notiziari online molto belli ed accattivanti; esiste la possibilità di avere il cartaceo?

Per quanto riguarda le scelte di Firenze credo sia più giusto coinvolgere il prof. Catalli e quindi provo a citarlo: @@fcat

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Ringrazio per le opportune precisazioni, tanto più che non ho partecipato in prima persona al progetto di "Firenze", per ragioni di tempo pur essendo stato invitato a suo tempo. Resta una iniziativa molto lodevole, con realizzazioni molto avanzate con costi bassi, tanto più in un panorama così asfittico come quello italiano.

Di contro l'iniziativa del Portale, pure essa molto lodevole, presenta alcuni limiti, consistenti soprattutto in tempi più lunghi e anche una certa incompletezza (per molti medaglieri sono disponibili solo "vetrine" e non veri cataloghi illustrati online). Poi c'è il problema del cartaceo. Per ragioni economiche (come al solito), si fanno poche copie stampate (credo addirittura solo tra 50 e 100 copie per i Notiziari e fuori commercio). Non entro nelle polemiche sulla creazione di tale Portale, per la realizzazione della quale sembra sia pure costato fior di quattrini ai contribuenti italiani….

Quello che mi dispiace e che resta il vero obiettivo della mia polemica (se la vogliamo definire in questi termini) è la dispersione delle risorse fra i responsabili delle numerose collezioni pubbliche italiane.

La domanda fondamentale è "come ottimizzare l'emersione dell'immenso patrimonio numismatico pubblico (almeno quello di proprietà statale), con possibilità di visionare on line il materiale"…? Possibilmente con criteri simili fra le varie collezioni.

Ovviamente è un discorso lungo e complesso, che richiede anche una precisa volontà politica e compartecipazione dei vari responsabili (resta forte la sensazione che ognuno si muova per conto proprio e ci sono seri responsabili, come Catalli, che antepongono l'interesse pubblico, cercando di rendere fruibili monete dell'importante collezione fiorentina, dopo il lungo oscurantismo del suo predecessore…).

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Concordo sulla fruibilità gratuita dei materiali che però esiste già ache a Firenze (ogni catalogo cartaceo viene poi reso disponibile e gratuitamente in pdf sempre sul portale, oltre alla possibilità di scaricare gratuitamente in tabelle excell i dati estrapolati dalle ricerche).

Personalmente trovo i Notiziari online molto belli ed accattivanti; esiste la possibilità di avere il cartaceo?

Per quanto riguarda le scelte di Firenze credo sia più giusto coinvolgere il prof. Catalli e quindi provo a citarlo: @@fcat

 

quindi i volumi SNG, Firenze che usciranno saranno scaricali in pdf anche gratuitamente? non credo dato che ci sarebbero enormi problemi di diritti editoriali.

vendita che invece è preclusa ai dati disponibili sui Notiziarii che sono online per tutti e in formato cartaceo e gratuito per tutte le istituzioni e biblioteche che ne fanno richiesta.

invece di aspettare e raccogliere i soldi per l'editore(tutto tace ho visto) perchè non si inviano tutti i dati che avete catalogato al Portale dello Stato e si pubblicano lì sopra come per Reggio Calabria?

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scusami acraf ma quello che hai scritto nel secondo messaggio mi pare molto diverso dal tuo primo. ma forse è solo una mia impressione.

le metodologie usate a Firenze e Reggio Calabria sono molto differenti e ognuno può prediligere, motivando, una o l'altra via, ma sono completamente diverse. diversa è stata l'organizzazione per la catalogazione diversa anche il canale di pubblicazione.

 

A Reggio Calabria sono stati utilizzati professionisti del settore, pagandoli poco, non tantissimo, che hanno aiutato i funzionari. poi la pubblicazione è stata gratuita.

A Firenze sono stati utilizzati volontari non pagati e poi il volume uscirà come SNG con il nome del solo curatore e dovendolo pagare.

 

mi sembrano molto differenti le due cose.

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  • ADMIN
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A Reggio Calabria sono stati utilizzati professionisti del settore, pagandoli poco, non tantissimo, che hanno aiutato i funzionari. poi la pubblicazione è stata gratuita.

A Firenze sono stati utilizzati volontari non pagati e poi il volume uscirà come SNG con il nome del solo curatore e dovendolo pagare.

Come diceva centurioneamico sopra i vonontari hanno lavorato sull'immissione dati e fotografie mentre la catalogazione è già stata fatta precedentemente.

Non sapevo comunque che la pubblicazione fosse gratuita. Interessante, come si fa per averle?

Comunque le differenti scelte strategiche dipendono -immagino- dalla cassa. Se hai soldi puoi fare, se non li hai devi fare altre scelte. Possibile che sia dovuto anche ai tempi differenti di nascita dei due progetti.

Sul piano tecnico sono entrambi molto migliorabili (ma proprio molto). Mi stupisce un pochino che nessuno del Portale Numismatico dello Stato si sia fatto vivo per far due chiacchiere sulle scelte implementative di Firenze visto che è nato prima; credo avrebbe migliorato il risultato finale dato che sono partiti costruendo da 0 uno strumento simile e avrebbero avuto spazio per numerose migliorie.

Tralasciando comunque le polemiche su chi ha il portale piú lungo, credo che l'obbiettivo (di tutti) debba essere quanto si chiede acraf come ottimizzare l'emersione dell'immenso patrimonio numismatico pubblico (almeno quello di proprietà statale), con possibilità di visionare on line il materiale"…?

La comunità europea nell'ambito dei progetti H2020 ha stanziato qualche decina di milioni di euri nell'ambito del Cultural Heritage con anche lo specifico scopo della fruizione digitale. Mi sembra che questo forum sia frequentato anche da persone che hanno contatti con realtà museali e di ricerca anche fuori dall'Italia. Perché non provare a creare una cordata per accedere a questi finanziamenti?

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Non sapevo comunque che la pubblicazione fosse gratuita. Interessante, come si fa per averle?

 

è sufficiente andare sul portale dello stato per scaricare gratuitamente i notiziarii.

le diverse metodologie si possono giudicare in base ai risultati in proporzione al lavoro, tempo e dispendio economico. ma a me interessa poco in questo momento.

la mia domanda è una sola aldilà di chi ha catalogato, chi ha immesso, chi ha fotografato. siamo ora nella fase della pubblicazione. perchè si sta cercando un editore e si sta facendo una questua, invece di pubblicare il tutto gratuitamente all'interno del notiziarii?

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  • 4 settimane dopo...
  • ADMIN
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La comunità europea nell'ambito dei progetti H2020 ha stanziato qualche decina di milioni di euri nell'ambito del Cultural Heritage con anche lo specifico scopo della fruizione digitale. Mi sembra che questo forum sia frequentato anche da persone che hanno contatti con realtà museali e di ricerca anche fuori dall'Italia. Perché non provare a creare una cordata per accedere a questi finanziamenti?

Qualcosa si sta muovendo?

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Da un punto di vista di gestione del materiale pubblico credo una delle problematiche piu' sentite , oggi che finalmente si e' iniziata l'emersione del patrimonio numismatico che era stato dormirnte per secoli(!) - vedi Firenze, vedi Roma - sia quella di procedere piu' celermente mantenendo pero'alcontemo criteri qualitativi adeguati.

La BNF a parigi ha deciso di buttare sul web qualsiasi moneta con una semplicissima e semplicistica descrizione. Cio' permette la pubblicazione di quantitativi enormi di pezzi pero' non supportati scientificamente. Firenze ( mi riferisco alle Sylloge) e Roma pubblicano catalogazioni fatte da ricercatori di mestiere che tengono conto dell evoluzione degli studi e di tutto il pubblicato precedente in materia. Un approccio diverso, piu' scientifico ma anche inevitabilmente piu' lento.

La domanda che mi pongo e' come potrebbe essere velocizzato questo processo garantendone comunque la scientificita'

Un ' altra osservazione e' che l' spproccio metamente digitale, pur utilissimo, da solo non basta. I bollettini MNR hanno avuto una forte domanda da parte di potenziali fruitori come cartaceo. Oggi l' MNR non ha le competenze per poter produrrevolumi cartacei da mettere in vendita ( ne ha prodotto solo una serie limitata da distribuire gratuitamente alle biblioteche) ma se le venissero attribuite e potesse produrre volumi cartacei da mettere in vendita l' interesse del pubblico numismatico specializzato ( studiosi, mercanti, collezionisti) sarebbe sicuramente sostenuta.

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Da un punto di vista di gestione del materiale pubblico credo una delle problematiche piu' sentite , oggi che finalmente si e' iniziata l'emersione del patrimonio numismatico che era stato dormirnte per secoli(!) - vedi Firenze, vedi Roma - sia quella di procedere piu' celermente mantenendo pero'alcontemo criteri qualitativi adeguati.

La BNF a parigi ha deciso di buttare sul web qualsiasi moneta con una semplicissima e semplicistica descrizione. Cio' permette la pubblicazione di quantitativi enormi di pezzi pero' non supportati scientificamente. Firenze ( mi riferisco alle Sylloge) e Roma pubblicano catalogazioni fatte da ricercatori di mestiere che tengono conto dell evoluzione degli studi e di tutto il pubblicato precedente in materia. Un approccio diverso, piu' scientifico ma anche inevitabilmente piu' lento.

La domanda che mi pongo e' come potrebbe essere velocizzato questo processo garantendone comunque la scientificita'

Un ' altra osservazione e' che l' spproccio metamente digitale, pur utilissimo, da solo non basta. I bollettini MNR hanno avuto una forte domanda da parte di potenziali fruitori come cartaceo. Oggi l' MNR non ha le competenze per poter produrrevolumi cartacei da mettere in vendita ( ne ha prodotto solo una serie limitata da distribuire gratuitamente alle biblioteche) ma se le venissero attribuite e potesse produrre volumi cartacei da mettere in vendita l' interesse del pubblico numismatico specializzato ( studiosi, mercanti, collezionisti) sarebbe sicuramente sostenuta.

Ci sono molte richieste in tal senso e so che se ne sta discutendo.

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Da un punto di vista di gestione del materiale pubblico credo una delle problematiche piu' sentite , oggi che finalmente si e' iniziata l'emersione del patrimonio numismatico che era stato dormirnte per secoli(!) - vedi Firenze, vedi Roma - sia quella di procedere piu' celermente mantenendo pero'alcontemo criteri qualitativi adeguati.

La BNF a parigi ha deciso di buttare sul web qualsiasi moneta con una semplicissima e semplicistica descrizione. Cio' permette la pubblicazione di quantitativi enormi di pezzi pero' non supportati scientificamente. Firenze ( mi riferisco alle Sylloge) e Roma pubblicano catalogazioni fatte da ricercatori di mestiere che tengono conto dell evoluzione degli studi e di tutto il pubblicato precedente in materia. Un approccio diverso, piu' scientifico ma anche inevitabilmente piu' lento.

La domanda che mi pongo e' come potrebbe essere velocizzato questo processo garantendone comunque la scientificita'

Un ' altra osservazione e' che l' spproccio metamente digitale, pur utilissimo, da solo non basta. I bollettini MNR hanno avuto una forte domanda da parte di potenziali fruitori come cartaceo. Oggi l' MNR non ha le competenze per poter produrrevolumi cartacei da mettere in vendita ( ne ha prodotto solo una serie limitata da distribuire gratuitamente alle biblioteche) ma se le venissero attribuite e potesse produrre volumi cartacei da mettere in vendita l' interesse del pubblico numismatico specializzato ( studiosi, mercanti, collezionisti) sarebbe sicuramente sostenuta.

 

condivido pienamente.

per non parlare dei problemi relativi alle citazioni bibliografiche di fonti puramente e solamente virtuali che per loro natura non sono eterne e potrebbero sparire senza lasciare traccia.

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Vero MAP

Sembra paradossale ma la strada digitale che sembrava aver decretato il destino della carta stampata fino a poco tempo fa e' stata recentemente rimessa in discussione come sostenuto , tra gli altri nientemeno che da Tim Berners Lee, il fondatore di internet, che ha messo in dubbio la conservazione dei dati digitali nel tempo.

Un altro piccolo esempio che dimostra la sete ( o lo status ? ) della carta stampata e' , per restare a casa nostra, l'esempio dei " quaderni de La Moneta" per i quali pur potendo realizzarli e farli restare solo in formato digitale si e' deciso per la loro pubblicazione su carta.

Non c'e' niente da fare la carta affascina ( e la penna taglia piu' che la spada...:)

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  • ADMIN
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Un altro piccolo esempio che dimostra la sete ( o lo status ? ) della carta stampata e' , per restare a casa nostra, l'esempio dei " quaderni de La Moneta" per i quali pur potendo realizzarli e farli restare solo in formato digitale si e' deciso per la loro pubblicazione su carta.

Va detto che questo è stato reso possibile dai sistemi di print on demand che sono a costo nullo dal nostro lato. Altrimenti non sarebbe stato possibile. Sono convinto che anche le pubbliche amministrazioni dovrebbero valutare tale strada se a corto di soldi.

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  • ADMIN
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Per quanto riguarda le pubblicazioni credo che le domande di MAP e le richieste di Acraf siano condivisibili , se qualcuno ci permette di pubblicare gratuitamente perché non farlo.

Ora le stesse domande potrebbero essere fatte per quanto riguarda i portali / strumenti di catalogazione online, qualcuno ha parlato di costi esorbitanti per la realizzazione del portale numismatico dello Stato... allora perché non utilizzare gli strumenti messi a disposizione gratuitamente?

 

Tra l'altro leggendo questa discussione mi sono incuriosito e sono andato a cercare informazioni sui costi di questo progetto (portale numismatico dello Stato)... purtroppo aldilà della tanto decantata "Trasparenza Amministrativa" non sono riuscito a trovare nulla e come se non bastasse sul sito del Ministero il tasto cerca non funziona bene (sob!). Il paradosso è che noi, nel Comune dove sono Assessore da quattro anni, sul sito istituzionale dobbiamo pubblicare ogni transazione, anche l'acquisto di un semplice francobollo (la trovo una cosa giusta) ma sul sito del Ministero non c'è modo di vedere queste informazioni. Mah... forse sono io che non le ho trovate, comunque sia per tagliare la testa al toro ho scritto al ministero chiedendo informazioni sui costi sostenuti per la realizzazione del portale numismatico dello stato.

 

Se avrò novità non esiterò ad aggiornarvi, per ora il dato certo è quello del medagliere di Firenze che è costato ZERO allo Stato Italiano e a noi contribuenti.

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Awards

Vero MAP

Sembra paradossale ma la strada digitale che sembrava aver decretato il destino della carta stampata fino a poco tempo fa e' stata recentemente rimessa in discussione come sostenuto , tra gli altri nientemeno che da Tim Berners Lee, il fondatore di internet, che ha messo in dubbio la conservazione dei dati digitali nel tempo.

Un altro piccolo esempio che dimostra la sete ( o lo status ? ) della carta stampata e' , per restare a casa nostra, l'esempio dei " quaderni de La Moneta" per i quali pur potendo realizzarli e farli restare solo in formato digitale si e' deciso per la loro pubblicazione su carta.

Non c'e' niente da fare la carta affascina ( e la penna taglia piu' che la spada... :)

 

caro numa numa il consiglio che posso dare è di accompagnare sempre l'edizione online con una edizione cartacea, anche se ridotta, da destinare agli enti pubblici e non ai privati.

 

durante la discussione finale di un dottorato di ricerca, uno dei relatori ha obiettato l'utilizzo di citazioni virtuali al dottorando, perchè il relatore stesso aveva cercato su internet e il sito risultava non più esistente. e in un'altra fonte virtuale citata il pensiero originario e riportato in tesi, era stato modificato successivamente.

 

quindi la fonte virtuale rimane tale e non può incrociarsi con le fonti bibliografiche scritte che hanno tutt'altra natura e tutt'altra garanzia. 

si riducono i costi, è vero, ma c'è un dazio da pagare alla ricerca scientifica.

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