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IGNORED

FOGLIETTO DI SAGGIO MINGHETTI, BANCONOTA?


nero81

Risposte migliori

Foglietto di saggio Minghetti raffigurante tutti i bolli, classificato sul Gigante BNR 3 (R2 come Rarità) Inserito dallo stesso tra le banconote della Banca Nazionale nel Regno.

 

La Domanda è:

 

BANCONOTA o FILATELIA?????

 

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Direi "quasi" filatelia (è un foglietto di marche da bollo). Assolutamente non la annoverei tra le banconote. Parere mio beneinteso, che è sicuramente meno autorevole di quello del catalogo Gigante.

Modificato da Guysimpsons
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Nel caso del foglietto illustrato, sicuramente filatelia, o meglio "fiscalfilia", la branca della filatelia che si interessa dei bolli a uso fiscale (marche da bollo, cambiali). Il foglietto, infatti, comprende tutti i valori delle marche da bollo per cambiali emesse in base al R.D. n. 981 del 16.11.1862, ma di questi soltanto i tagli da 5, 10 e 15 lire furono equiparati alle banconote.

 

Il R.D. n. 2970 del 13 giugno 1866 stabilì che la Banca Nazionale poteva cambiare "i suoi biglietti superiori a L. 50 con marche da bollo per le cambiali da L. 15, da L. 10, da L. 5" aventi "lo stesso corso obbligatorio" della monetazione in corso. La circolazione delle marche fu fissata fino al 30 settembre 1866, termine poi prorogato al 1° gennaio 1867.

Altri due decreti del 15 giugno fissarono il limite del cambio fino a L. 1000 e le caratteristiche delle marche usate come banconote che "avranno un tratto nero sulle parole 'da bollo' impresse sul margine inferiore. Questo tratto nero le distinguerà da quelle che continueranno ad essere adoperate per le cambiali secondo le Leggi vigenti."

 

petronius :)

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ma anche nei cataloghi filatelici è classificata r2?? tra voi qualcuno lo sa? io non mi intendo di filatelia...

 

penso che cmq non sia nemmeno del tutto sbagliato inserirlo anche tra le banconote, alla fine ha lo stesso significato dei bolli sopra citati adibiti ad uso monetario, se pur per un ristretto lasso di tempo.

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ma anche nei cataloghi filatelici è classificata r2?? tra voi qualcuno lo sa? io non mi intendo di filatelia...

 

Nei cataloghi filatelici tradizionali lo cercheresti invano, si trova invece nei cataloghi specifici per marche da bollo, che però non possiedo (so che uno è pubblicato da Unificato).

 

Ho consultato un forum filatelico, e ho trovato una discussione su questo foglietto, sembra che non sia particolarmente raro (per vedere l'immagine del foglietto devi essere iscritto, ma comunque è uguale al tuo, anche come conservazione)

 

http://www.lafilatelia.it/forum/viewtopic.php?f=39&t=39584

 

penso che cmq non sia nemmeno del tutto sbagliato inserirlo anche tra le banconote, alla fine ha lo stesso significato dei bolli sopra citati adibiti ad uso monetario, se pur per un ristretto lasso di tempo.

 

Di nuovo...NO :D

 

Forse non sono stato sufficientemente chiaro, ma le uniche tra queste marche che possono essere equiparate alle banconote sono quelle da 5, 10 e 15 lire OBLITERATE con BARRETTA NERA (puoi vedere la foto sul catalogo Gavello).

Tutte le altre (valori diversi e marche degli stessi valori non obliterate) sono solo e soltanto MARCHE DA BOLLO per cambiali.

 

Il tuo foglietto, poi, stando a quanto dicono nell'altro forum, è una stampa allegata al decreto di emissione delle marche stesse, decreto che è del 1862, quando certo nessuno immaginava che quattro anni dopo ci sarebbe stata la necessità di usare una parte di queste marche come cartamoneta ;)

 

petronius :)

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Si si sono al corrente del fatto che erano valevoli soli i tagli da 5 10 e 15 lire barrati, e questo foglietto, in teoria per come presentato anche dal gigante indica come se fosse una banconota campione....

 

Appena ho un attimo mi leggo bene la discussione... :)

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questo foglietto, in teoria per come presentato anche dal gigante indica come se fosse una banconota campione....

 

Io continuo a pensare di no, e che il Gigante sbagli nel classificare questo foglietto, assegnandogli addirittura una rarità e un valore commerciale, che sicuramente ha, ma solo per chi colleziona marche da bollo. Semplicemente, non avrebbe dovuto esserci, come non c'è, ad esempio, nel catalogo curato da Guido Crapanzano e Ermelindo Giulianini, di cui ti allego la pagina della versione online dedicata a queste marche

 

http://www.cartamonetaitaliana.com/museo-banconote-catalogo/banca-nazionale-nel-regno-ditalia/5-10-15-lire-marche-da-bollo-n-3-193.html

 

Come puoi vedere, il foglietto non c'è, e non c'è nemmeno nella versione stampata, dove si fa la storia di queste marche, ma senza accennare minimamente al foglietto.

 

Del resto, se sono stati stampati nel 1862, mi chiedo come possano essere considerati "banconote campione" dal momento che, nel 1862, nessuno poteva immaginare che di lì a qualche anno ci sarebbe stata la necessità di trovare dei sostituti alla moneta spicciola, diventata oggetto di una fortissima  tesaurizzazione.

E poi, cosa c'entrano con le banconote i tagli mai utilizzati come tali, ben 11 su 14?

 

petronius :)

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