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Venditori italiani di monete su siti Ebay esteri


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Ma ho notato solo io come siano comparsi alcuni venditori Ebay che vendono monete antiche su siti Ebay esteri indicando l'oggetto della vendita come situato in Italia? Ovviamente con l'opzione di spedizione in tutto il mondo. Ci sono sia piccoli venditori privati che grossi venditori semi/professionali (ma non specializzati in monete).

Mi sono perso qualcosa? E' forse cambiata qualche legge?

Esistono rischi nell'acquistare queste monete? Solo per gli acquirenti italiani o anche per quelli esteri?

Modificato da cliff
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Ciao.
  
"Ma ho notato solo io come si stiano moltiplicando sempre piu' venditori Ebay con residenza in Italia che vendono tranquillamente monete antiche (romane, greche...) su siti Ebay esteri?"
 
"Io ho notato che ultimamente sono diversi i venditori che mettono come luogo in cui si trova l'oggetto : Londra qundo in realtà si trova da tutt'altra parte .. Italia , Cipro ...."
 
Il problema è che se la moneta antica si trova in Italia e deve essere esportata (dall'Italia all'estero), è necessario che il seller ottenga l'attestato di libera circolazione (vendite in ambito U.E.) o il certificato di esportazione (vendite extra U.E.) a prescindere dal fatto che l'asta o la vendita si concludano su piattaforma eBay estera.

 

Chi risiede in Italia e ha le monete in Italia (da spedire all'estero) non si sottrae agli adempimenti previsti dal Codice Urbani in materia di esportazione solo perché opera su un sito online con desinenza estera.

 

Chi pensa il contrario potrebbe rischiare un brusco risveglio mattutino.

 

Perciò....attenzione! Se finora chi controlla ha probabilmente preferito monitorare in prevalenza eBay.it,, non è escluso che, "mangiata la foglia", il monitoraggio possa estendersi in modo più accurato anche alle piattaforme estere. 

 

M.

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Ciao.

  

"Ma ho notato solo io come si stiano moltiplicando sempre piu' venditori Ebay con residenza in Italia che vendono tranquillamente monete antiche (romane, greche...) su siti Ebay esteri?"

 

"Io ho notato che ultimamente sono diversi i venditori che mettono come luogo in cui si trova l'oggetto : Londra qundo in realtà si trova da tutt'altra parte .. Italia , Cipro ...."

 

Il problema è che se la moneta antica si trova in Italia e deve essere esportata (dall'Italia all'estero), è necessario che il seller ottenga l'attestato di libera circolazione (vendite in ambito U.E.) o il certificato di esportazione (vendite extra U.E.) a prescindere dal fatto che l'asta o la vendita si concludano su piattaforma eBay estera.

 

Chi risiede in Italia e ha le monete in Italia (da spedire all'estero) non si sottrae agli adempimenti previsti dal Codice Urbani in materia di esportazione solo perché opera su un sito online con desinenza estera.

 

Chi pensa il contrario potrebbe rischiare un brusco risveglio mattutino.

 

Perciò....attenzione! Se finora chi controlla ha probabilmente preferito monitorare in prevalenza eBay.it,, non è escluso che, "mangiata la foglia", il monitoraggio possa estendersi in modo più accurato anche alle piattaforme estere. 

 

M.

su questo non c'è dubbio

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E' come la roulette russa: finché gli va bene, loro sono i furbi e chi non lo fa è scemo, vale lo stesso per quei venditori italiani assidui frequentatori di convegni esteri, in cui allestiscono il tavolo e vendono, pur senza averne i titoli.

La volta che gli va male, allora la legge fa schifo, chi li ha beccati è un coglione che invece di pensare alle cose serie se la prende con un poveretto che vuole solo lavorare e così via...suona un tantinello ipocrita, nevvero?!

Mi auguro un intensificarsi estremo dei controlli sia sul web che ai convegni, in EU e fuori...così si fa un po' di pulizia...sarei stufo di stare sempre dalla parte degli scemi.

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Scemi non credo @@Tinia Numismatica ....piuttosto dalla parte della legge (questa si che può essere considerata tale, ma pur sempre legge CHE DEVE ESSERE RISPETTATA).

 

Ormai per alcuni non essere beccati equivale ad aver acquisito un diritto per usucapione.........

 

Certo vendendo monete di strana provenienza non muore nessuno però significa anche alimentare un indotto che va dal tombarolo al ladro (che poi penso che entrambi compiano lo stesso atto) inoltre si distrugge anche il patrimonio storico-culturale.

 

In Italia abbiamo leggi restrittive perché ci sono troppo furbi e furbetti, e queste rendono poi un inferno il lavoro dei professionisti seri che operano nella legalità. Bisognerebbe pensarci.

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Scemi non credo @@Tinia Numismatica ....piuttosto dalla parte della legge (questa si che può essere considerata tale, ma pur sempre legge CHE DEVE ESSERE RISPETTATA).

 

Ormai per alcuni non essere beccati equivale ad aver acquisito un diritto per usucapione.........

 

Certo vendendo monete di strana provenienza non muore nessuno però significa anche alimentare un indotto che va dal tombarolo al ladro (che poi penso che entrambi compiano lo stesso atto) inoltre si distrugge anche il patrimonio storico-culturale.

 

In Italia abbiamo leggi restrittive perché ci sono troppo furbi e furbetti, e queste rendono poi un inferno il lavoro dei professionisti seri che operano nella legalità. Bisognerebbe pensarci.

In questo caso, più che di monete di " strana" provenienza si tratta di vendere all'estero di straforo, monete di legittima provenienza ma senza richiedere i permessi OBBLIGATORI per legge al SUE e farsi tranquillamente beffe degli "scemi" che invece , senza ottenere i permessi, non vendono fuori dai patri confini, né via web/posta né partecipando ai convegni fuori Italia.

Il mio augurio sull'intensificarsi dei controlli va tutto a loro.

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Perciò....attenzione! Se finora chi controlla ha probabilmente preferito monitorare in prevalenza eBay.it,, non è escluso che, "mangiata la foglia", il monitoraggio possa estendersi in modo più accurato anche alle piattaforme estere.

Un conto è il monitoraggio un conto è ottenere i dati sensibili dei venditori. Probabilmente chi tenta questa strada gioca sul fatto che i siti esteri non dovrebbero essere così supini alle richieste di dati sensibili come pare lo sia Ebay Italia. O perlomeno prima di rilasciarli dovrebbero richiedere evidenza di reato (forse anche tramite le forze di polizia locali), cosa che Ebay Italia pare non faccia. Per non parlare del discorso rogatorie internazionali che complicherebbe ulteriormente il tutto, non ho idea di come funzioni. Credo che quindi chi decide di provare questa strada (che rimane una roulette russa...a suo rischio e pericolo ovviamente) giochi piu' che altro su questa speranza....che non basti un semplice sospetto su monete di poco conto per far partire una richiesta internazionale.

Anch'io peraltro credo che la stragrande maggioranza non siano monete di origine illecita, ma solamente monete per le quali non viene richiesta l'esportazione piu' che altro per pigrizia, noncuranza e forse in qualche caso per ignoranza della normativa.

Modificato da cliff
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"Un conto è il monitoraggio un conto è ottenere i dati sensibili dei venditori. Probabilmente chi tenta questa strada gioca sul fatto che i siti esteri non dovrebbero essere così supini alle richieste di dati sensibili come pare lo sia Ebay Italia. O perlomeno prima di rilasciarli dovrebbero richiedere evidenza di reato (forse anche tramite le forze di polizia locali), cosa che Ebay Italia pare non faccia."
 
Mah. Per quanto riguarda la "galassia" eBay, se vai a leggere la pagina "Risorse per le Forze dell'Ordine":

http://pages.ebay.it/help/account/law-enforcement.html

 

noterai come eBay abbia attivato una serie di "dispositivi" che consentono alle Forze dell'Ordine di ottenere informazioni su tutta la rete di eBay e non solo su eBay.it.

 

D'altronde, se l'account attenzionato ha sede in Italia, pur operando su piattaforme eBay con desinenze estere, non mi pare si ponga un problema di ottenere i dati dell'utente mediante rogatoria internazionale.

 

Inoltre, di fronte ad una richiesta motivata delle nostre Polizie a conoscere i dati di un utente con sede in Italia, che interesse può avere eBay a negare l'accesso a tali dati?

 

Capirei magari se la nostra Polizia richiedesse i dati di un cittadino straniero (o anche italiano) residente all'estero...ma di un italiano (o straniero) residente in Italia non capirei l'ostruzionismo.

 

Qualunque richiesta sarà quanto meno sempre succintamente motivata da esigenze istruttorie finalizzate alla repressione di uno o più reati.

 

Non credo che le nostre Polizie si limitino a fare richieste "esplorative", cos', tanto per tirare ad indovinare.

 

D'altro canto, basta individuare le aste "sensibili" e sottolineare ad eBay che vi è il fondato sospetto che il materiale in asta sia di provenienza illecita (e sappiamo che con il materiale potenzialmente archeologico non ci vuole molto ad ipotizzare lo "scenario") e si metterà eBay di fronte ad una situazione nella quale non è facile obbiettare qualcosa e rifiutare le informazioni richieste.

 

Diciamo poi che, alla fine dei conti, eBay ha tutto l'interesse a collaborare con le Forze dell'Ordine, tanto da avere attivato canali diretti e privilegiati proprio per le Polizie.

 

Non credo che il "trucchetto" di voler apparire sellers stranieri pur risiedendo in Italia (e spedendo le monete dall'Italia all'estero) alla lunga permetta di dormire sonni tranquilli.

 

Poi, capisco che a molti piaccia vivere pericolosamente. Ma non è una "strategia" che mi sentirei di consigliare.

 

M.

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  • 5 mesi dopo...

Ciao.

"Mah noto una certa ipocrisia di fondo leggendo I messaggi visto che sulla baia abbiamo comprato un po tutti

Magari in tempi addietro o non sospetti E quando giravano cose carine..."

Non si tratta di negare di aver fatto (o di fare ancora) acquisti su eBay.

Questo non credo lo voglia negare nessuno.

Il discorso era quello riferito a quei venditori italiani che, pur operando dall'Italia, si posizionano sulle piattaforme eBay straniere pensando, così facendo, di dribblare le restrizioni che valgono per i sellers italiani.

M.

 

 

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@ateniesepersonalmente non ho mai acquistato niente su ebay , ma non per superiorità, piuttosto perché le monete si devono vedere dal vivo ed in mano.

Poi tutti possono fare quello che vogliono.

Ti consiglio comunque di evitare di fare facili considerazioni perché ad esempio in questa discussione (escludendo te) almeno un terzo dei partecipanti non ha mai acquistato su ebay. Niente di personale, ci mancherebbe però pensare che tutti facciano quello che facciamo non è la realtà.

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Ormai sono anni che non si trova piu' niente di decente su ebay, ci si da un'occhiatina sperando di trovare qualcosa ma si trovano solo monete di bassa qualita' a prezzi esagerati o monete bellissime messe li in vetrina, che poi andranno vendute su alttri canali. I problemi sono tanti:

1) scarsa tutela degli utenti che subiscono truffe o tentativi di truffa, ( patacche spacciate per buone, furto di foto, inserzioni civetta etc. etc.)

2)scarsissima reattivita', almeno dello staff italiano

3)  privacy ormai inesistente

4) commissioni alle stelle e politiche commerciali da piazzista

forse per questi motivi alcuni vanno all'estero.....e non penso proprio che il problema sia la tutela dei beni culturali: da quello che ho visto attraverso il noto sito vengono beccati solo gli sprovveduti e i pesci piccoli (piccolissimi direi) con buona pace di tombaroli e ricettatori veri.

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Awards

beh  una saltuaria aruffata di penne tra avvocati e' ormai una tradizione nel forum.

Pero' questa migrazione di venditori italiani su ebay straniero chi me la spiega ?

Io personalmente non l'avevo notato e comuque ho espresso nel post 14 i motivi che mi spingono  a diffidare del noto sito (la versione italiana intendo) per acquisti numismatici.

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Awards

Poi tornando all argomento non e affatto difficile vedere dei cognomI italiani dietro account che operano all estero.

Ma il problema se di problema trattasi e fine a se stesso 

Non sarebbe inusuale secondo me se ricorressero a prestanomi tedeschi o magari a parenti che sono magari in germania

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Il quesito potrebbe essere un altro :

Cosa e piu dannoso per la numismatica il fatto che vi siano venditori furbetti  che si imboscano sembrano tedeschi poi olandesi in fine italiani 

O gli italiani che sempre piu frequentemente si metto no sul treno per monaco di baviera e riempiono le casa d aste ignare o non ignare di bronzI e brozetti fattI ieri l'altro?

Ai posteri ardua sentenza

P.s

Chissa se la nuova legge tedesca incidera' poi su entrambi I dilemma

Almeno pwr chi opera in germania

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Ciao.

"Il quesito potrebbe essere un altro :

Cosa e più dannoso per la numismatica il fatto che vi siano venditori furbetti  che si imboscano sembrano tedeschi poi olandesi in fine italiani 

O gli italiani che sempre più frequentemente si mettono sul treno per monaco di baviera e riempiono le casa d aste ignare o non ignare di bronzI e bronzetti fatti ieri l'altro?"

Se ne facciamo una questione di cosa sia meno peggio tra le due situazione, sicuramente è preferibile la prima (quella dei venditori furbetti "imboscati" all'estero).

Se invece ragionassimo in termini di cosa sia meglio per la Numismatica, entrambe le soluzioni presentano delle incognite, sia per i sellers che per gli acquirenti.

Quindi, da acquirente, non sarei comunque tranquillo a comprare monete antiche da un seller italiano o comunque operante in Italia, che si "imbosca" da utente straniero solo per evitare di essere controllato dalla nostra Autorità

Fra l'altro , coloro che si organizzano per apparire utenti esteri e che operano su piattaforme estere (pur essendo italianissimi e residenti in Italia) non mi fanno istintivamente pensare a dilettanti allo sbaraglio, che per vendersi qualche monetina si danno tutto questa pena, ma piuttosto a soggetti ben consapevoli di ciò che fanno e, sopratutto, del motivo per cui lo fanno.

Saluti.

M

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Assolutamente operano nel settore da infiltrati vere e proprie organizzazioni che con prestanomi o altro sfuggono all okkio vigile delle autorita' 

Poi I furbI sanno bene poi le relative conseguenze penali a cui andrebbero in contro,e mettono in conto le spese per un avvocato

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  • 1 mese dopo...

E' nato prima l'uovo o la gallina?

Chi frequenta spesso la baia, sa (sapeva) - ammesso che sia un minimo "attento" - di questo fenomeno di solo utilizzo della piattaforma estera come mezzo informatico e non dell'effettiva presenza estera del proprio negozio fisico e/o luogo di residenza.

Perché? Non sta a me individuare i motivi di questa scelta anche se... senza girarci molto intorno, credo possano cascare tranquillamente dentro una di queste possibilità: evitare controlli fiscali e giudiziari, avere una vetrina e una competitività più aggressiva (il mercato UK numismatico online è decisamente più spumeggiante di quello italico).

E' legale la cosa?

Sì, se chi vende alla fine esporta regolarmente seguendo quanto prescrive la nostra legge. Dal punto di vista fiscale poi non mi pronuncio perché non so come funzioni la contabilizzazione delle percentuali che spettano a ebay e i procedimenti di fatturazione per le vendite all'estero. Ma direi che tecnicamente e legalmente sia fattibile.

No, se chi vende non lo fa seguendo le prescrizioni del paese in cui risiede e opera fisicamente.

Quindi siamo punto e a capo.

Quindi, è buona norma per il collezionista verificare sempre e comunque da chi sta comprando perché c'è sempre il furbetto di turno che ci prova... non è un fenomeno nuovo... in altri settori commerciali esiste pure su altre piattaforme (es. tra i venditori terzi che operano su Amazon.it...) perchè alla fine... tutto il mondo è paese!

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Awards

Una domanda un pochino off topic: i venditori sammarinesi che vendono in Italia o in altri paesi UE  a che regime sono soggetti? Dovrebbero fornire anche loro il certificato di libera circolazione?

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