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BOLOGNA 2° CONVEGNO NUMISMATICO


Risposte migliori

Considerato quello che costa raggiungere una qualsiasi fiera, in termini di biglietti di viaggio, pedaggi, carburante e addirittura hotel, perché 10 eur di biglietto d'ingresso dovrebbero essere un problema? 

Il problema lo vedo invece se, una volta pagato il biglietto, le condizioni interne non fossero adeguate, ad esempio per mancanza di luce o di espositori.

ES

Modificato da Emilio Siculo
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Ringrazio moltissimo @gpbasetti per il suo contributo da organizzatore che mi fa pensare... 

@Emilio Siculo il problema é che non tutti i collezionisti hanno lo stesso portafoglio e quindi per colui che ha già stanziato  per le spese che tu elenchi mettiamo 100 euro, il biglietto di ingresso corrisponde ad un altro 10% di aggravio da togliere al budget dedicato alle monete magari risicato anche quello.  Ovvio che chi parte già con 500€ di spese e ha un ulteriore budget da spendere di 1000€ se ne sbatte ampiamente di quelle 10€ perché gli incidono minimamente sul totale.

Comunque da quello che mi sembra di capire l'introduzione di eventuale biglietto non nasce tanto da un'esigenza  economica degli organizzatori che piú o meno riescono giá a rientrarci con i soldi dei tavoli ma viene proposta più dai commercianti per esigenze di sicurezza in modo da allontanare curiosi e indesiderati.

Taluni visitatori invece lo vedono come un sistema per responsabilzzare i commercianti al rispetto degli orari.

Non mi sembra la giusta soluzione né nell'uno né nell'altro caso.

Saluti

Simone 

 

 

 

 

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16 minuti fa, uzifox dice:

Ringrazio moltissimo @gpbasetti per il suo contributo da organizzatore che mi fa pensare... 

@Emilio Siculo il problema é che non tutti i collezionisti hanno lo stesso portafoglio e quindi per colui che ha già stanziato  per le spese che tu elenchi mettiamo 100 euro, il biglietto di ingresso corrisponde ad un altro 10% di aggravio da togliere al budget dedicato alle monete magari risicato anche quello.  Ovvio che chi parte già con 500€ di spese e ha un ulteriore budget da spendere di 1000€ se ne sbatte ampiamente di quelle 10€ perché gli incidono minimamente sul totale.

Comunque da quello che mi sembra di capire l'introduzione di eventuale biglietto non nasce tanto da un'esigenza  economica degli organizzatori che piú o meno riescono giá a rientrarci con i soldi dei tavoli ma viene proposta più dai commercianti per esigenze di sicurezza in modo da allontanare curiosi e indesiderati.

Taluni visitatori invece lo vedono come un sistema per responsabilzzare i commercianti al rispetto degli orari.

Non mi sembra la giusta soluzione né nell'uno né nell'altro caso.

Saluti

Simone 

 

 

 

 

Ciao, lungi da me fare considerazioni di pseudo elitarismo della numismatica. Ma 10 eur li avrei spesi anche da studente per passare un bel pomeriggio.

Ma non ritenete che se spendo 100 € per andare ad un convegno, spendo una giornata del mio tempo (e non so quanti giorni prima di aspettative...) e poi non ho l'illuminazione o lo spazio per vedere bene le monete, allora ho perso anche i 100 € di costi di trasferta?

Quindi, dal mio punto di vista, se un ragionevole biglietto d'ingresso coprisse il costo di organizzazione e allestimento non ci vedrei niente di male...

ES

Modificato da Emilio Siculo
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10 euro era il costo del biglietto per visitare il Mineral Show.....

Ma si potrebbe pensare ad un costo anche inferiore....ad esempio 5 euro....... o 10 euro per più ingressi al Convegno.

Insomma, perché ai grandi Convegni esteri i visitatori pagano un ticket e, per contro, nessuno degli Espositori può lasciare il Convegno anzitempo, pena la perdita del tavolo alla successiva edizione?

La nostra "anarchia" è  abbastanza incomprensibile per chi si reca al Convegno la domenica, trovando la desolazione fra i tavoli vuoti e chiedendosi come mai, sulla carta (ma solo "sulla carta"), il Convegno dovrebbe essere ancora in corso.

M.

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Non risolvi con il biglietto...

O meglio. Dovessi organizzare io per la prima volta e pur capendo le esigenze del commerciante che vuole risparmiare un giorno di albergo o non vuole viaggiare al buio oppure è semplicemente soddisfatto del guadagno già realizzato  mi inventerei qualcos'altro per incentivarne la permanenza.

Saluti

Simone 

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10 euro di ingresso rimborsati all'uscita con un acquisto di almeno 100 euro presentando la fattura :P sarebbe mica male hehehe

 

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Awards

Vi porto la mia esperienza del convegno di Monaco al quale sono stato per la prima volta. Location in periferia, quindi chi non ha la macchina prende il taxi o mezzi pubblici. Parcheggio immenso proprio sotto la struttura ad € 2 all'ora. Biglietto di ingresso € 8 con orario 9.30 fatto rigorosamente rispettare. Biglietto maggiorato (non ricordo quanto) per entrare alle 7.30 . Pass per gli espositori rigorosamente contati. Inoltre i commercianti oltre al pass, avevano un "braccialetto" al polso (non rimuovibile) per evitare che passassero il loro pass ad altri (come regolarmente succede in Italia). Ambiente ampio e luminoso. Security presente ma discreta. Stand e tavoli ordinati e ben allestiti. Presenza sia di un bar che di un ristorante. Questo è come andrebbero organizzati i convegni, ovviamente quelli più grandi. Se non si fa è perché NON vogliono farlo e non cerchiamo scuse. Per i convegni medio piccoli, che sono la maggioranza, si potrebbero prendere ad esempio alcuni accorgimenti (come il pass per i commerciati abbinato al braccialetto). Aggiungo anche che su qualche centinaio di tavoli e stand ce ne erano 2 vuoti. Il consto per un tavolo di 2 metri era di circa 250 euro da quello che mi hanno detto, quindi inferiore a diversi convegni italiani. Lascio a voi le considerazioni sul perché da noi non si riesca ad avere almeno un convegno così.

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Ciao Simone.

@simonesrt

Confermi quanto mi hanno raccontato e cioè che a Monaco gli Espositori devono rimanere al tavolo fino alla fine del Convegno e chi se ne va prima viene "bannato" dai successivi Convegni di quella manifestazione?

Saluti.

M.

Modificato da bizerba62
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1 ora fa, bizerba62 dice:

Ciao Simone.

@simonesrt

Confermi quanto mi hanno raccontato e cioè che a Monaco gli Espositori devono rimanere al tavolo fino alla fine del Convegno e chi se ne va prima viene "bannato" dai successivi Convegni di quella manifestazione?

Saluti.

M.

Ciao Michele,

che io sappia nei maggiori convegni esteri è proprio così. Magari faranno qualche piccola eccezione per chi viene da lontano ed il giorno della chiusura chiede di uscire poco prima, ma poco non il giorno prima e condivido assolutamente questa politica.

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Mi sembra giusto che, a fronte di un esborso per entrare, il visitatore non debba trovarsi di fronte il deserto dei tartari.

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20 ore fa, uzifox dice:

Non risolvi con il biglietto...

O meglio. Dovessi organizzare io per la prima volta e pur capendo le esigenze del commerciante che vuole risparmiare un giorno di albergo o non vuole viaggiare al buio oppure è semplicemente soddisfatto del guadagno già realizzato  mi inventerei qualcos'altro per incentivarne la permanenza.

Saluti

Simone 

Sino a che i soldi per la manifestazione ce li mette solo il commerciante (e posso garantirti che tra stand, alberghi, trasferta, aiutanti, cibo, ecc ecc, non si parla di "qualche" centinaia di euro, ma di migliaia), la vedo dura potergli imporre dei vincoli ancora più costosi.

Mi rendo conto di quanto sia sgradevole da dire, ma é una questione di soldi. Come al solito.
La sicurezza e lo spazio NON sono problemi solo degli espositori. Sono sicuro che i molti visitatori a cui hanno fregato l'album intero, o il portafogli, se non addirittura tagliato la tasca, l'hanno ben compreso Simone: non puoi purtroppo pensare ad un evento molto costoso, come un convegno numismatico degno di tal nome, tagliato solo per le tue tasche e necessità. So che puoi comprendere questo.

Senza voler per questo certo giustificare situazioni poco giustificabili da parte di organizzatori e/o espositori.

Modificato da Monetaio
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Awards

19 ore fa, gallo83 dice:

10 euro di ingresso rimborsati all'uscita con un acquisto di almeno 100 euro presentando la fattura :P sarebbe mica male hehehe

 

Così almeno c'è una motivazione all'acquisto.

A Piacenza l'anno scorso ci avevamo pensato, dopo abbiamo lasciato stare. Anche perché la quantità di commercianti dei nostri convegni, tolto Verona, non ha nulla a che vedere con i convegni in Germania. Purtroppo.

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@Monetaio ma infatti ho scritto che bisognava trovare metodi per incentivare... Non pensavo certo a penali e clausole vincolanti.

Anche perché quanti sono per esempio i convegni italiani che per grandezza e giro economico si possono permettere di ''minacciare'' di non riservare il tavolo per l'edizione seguente con il conseguente reale timore da parte del commerciante di incorrere poi in un cospicuo mancato  guadagno? Immagino Veronafil e poi quanti altri? Altri uno o due? 

Penserei quindi sicuramente a tutt'altra strada...

Saluti

Simone 

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10 ore fa, simonesrt dice:

Vi porto la mia esperienza del convegno di Monaco al quale sono stato per la prima volta. Location in periferia, quindi chi non ha la macchina prende il taxi o mezzi pubblici. Parcheggio immenso proprio sotto la struttura ad € 2 all'ora. Biglietto di ingresso € 8 con orario 9.30 fatto rigorosamente rispettare. Biglietto maggiorato (non ricordo quanto) per entrare alle 7.30 . Pass per gli espositori rigorosamente contati. Inoltre i commercianti oltre al pass, avevano un "braccialetto" al polso (non rimuovibile) per evitare che passassero il loro pass ad altri (come regolarmente succede in Italia). Ambiente ampio e luminoso. Security presente ma discreta. Stand e tavoli ordinati e ben allestiti. Presenza sia di un bar che di un ristorante. Questo è come andrebbero organizzati i convegni, ovviamente quelli più grandi. Se non si fa è perché NON vogliono farlo e non cerchiamo scuse. Per i convegni medio piccoli, che sono la maggioranza, si potrebbero prendere ad esempio alcuni accorgimenti (come il pass per i commerciati abbinato al braccialetto). Aggiungo anche che su qualche centinaio di tavoli e stand ce ne erano 2 vuoti. Il consto per un tavolo di 2 metri era di circa 250 euro da quello che mi hanno detto, quindi inferiore a diversi convegni italiani. Lascio a voi le considerazioni sul perché da noi non si riesca ad avere almeno un convegno così.

Ciao Simone,  confermo tutto ciò da te detto......aggiunendo che per entrare prima delle 9.30 il costo del biglietto è di 40 euro a persona

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12 ore fa, r.tino dice:

Ciao Simone,  confermo tutto ciò da te detto......aggiunendo che per entrare prima delle 9.30 il costo del biglietto è di 40 euro a persona

Grazie Robby, era proprio il dato che mi mancava.

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  • 2 settimane dopo...

Sono anni che partecipo a Monaco e confermo al collega Simone che non possiamo smontare prima del termine della manifestazione. Li è vista come una vera manifestazione e quindi per vedere una manifestazione si paga un biglietto. Io frequento molto anche le mostre-mercato di Militaria e li in tutte si paga un biglietto di ingresso e si ha l'obbligo di rimanere fino al termine della manifestazione. Non penso sia difficile portare questa buona pratica anche nei convegni numismatici italiani. Primo devono capire gli organizzatori che i piccoli convegni devono durare un solo giorno per ridurre le spese dei commercianti, secondo PUBBLICITA' PUBBLICITA' PUBBLICITA chi organizza un evento ne fa poca, unidirezionale e non incisiva, trovare location valide ma economiche. Vorrei ricordare a tutti gli organizzatori e per 2 anni lo sono stato anch'io, che il primo scopo per un organizzatore è portare del PUBBLICO, TANTO PUBBLICO, poi negli anni arriverà anche quello di qualità e i commercianti arriveranno da soli, se non il primo anno o il secondo il terzo, il passa parola fra i commercianti è rapido. Se un convegno funziona e si incassa arrivano tutti. Un'ultima considerazione molte fiere di Militaria sono organizzate da società di eventi mentre nella numismatica vengono sempre organizzate a 'tempo perso' passatemi il termine dai soci del circolo o commercianti. 

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Caro Dimitri.

Tutto bello, ma anche per arrivare ad organizzazioni strutturate che si occupano in toto della manifestazione ci sono due strade:

1) la si crea subito;

2) la si crea una volta che si hanno riscontri (che è preferibile per non sperperare risorse).

Poi bisogna vedere come impostarla, chi ne fa parte.

Non scordiamoci di alcuni elementi di differenza fra il mercato tedesco ed anglosassone in generale e quello nostro:

1) in questi paesi c'è un movimento di clientela molto più ampio del nostro italiano;

2) la legislazione è decisamente più aperta al commercio;

3) c'è la tendenza a strutturare meglio le manifestazioni ed a fare più corporativismo, questo proprio per natura stessa degli anglosassoni.

Calare questi presupposti nella realtà italiana è ben dura, prima di tutto perché da noi, ed è un dato di fatto, il collezionismo è diminuito in maniera sostanziale, sta mancando il ricambio; prima di creare società bisogna fare analisi di mercato della redditività dell'investimento (se no dall'estero ci avrebbero già pensato a calare da noi e farlo loro, stai tranquillo; poi fai mente locale a quello che è successo a Vicenza Numismatica, unica manifestazione seria ed organizzata da un ente fiera fino a che non hanno deciso di cancellarla perché era in deficit perenne). Poi c'è quella tendenza anarchica e di improvvisazione (per non dire altro) che caratterizza il nostro essere italiani.

Comunque da quello che posso vedere io, oggi la priorità top è quella di aumentare il bacino di collezionisti. 

Di concause del mancato successo delle manifestazioni italiane, tolto Verona, poi ve ne sono tante altre, sicuramente quelle che hai citato tu sono importanti:

1) proliferare di piccole manifestazioni;

2) organizzazione deficitaria;

3) poca pubblicità.

Ma ribadisco oggi bisogna lavorare principalmente nell'aumentare il potenziale bacino di collezionisti; e nel presenziare a manifestazioni di una certa qualità (meglio meno manifestazioni, dove si incassa di più, per noi commercianti, che non presenziare ad una miriade di piccoli convegni, con scarsi ed incerti risultati).

Poi è chiaro che le manifestazioni nascono piccole e poi si sviluppano, quelle affette da nanismo cronico è meglio che si annullino da sole...

Io mi ci sono messo e mi ci metto in prima persona, se poi vuoi mettertici anche tu (o rimettertici, mi pare di aver capito)...

Ma come hai detto anche tu, giustamente, sono i risultati che fanno la differenza. E comunque, per quanta pubblicità tu possa fare, non puoi incatenare la gente e farla venire apposta. Serve gente stimolata dal collezionismo. Ti cito a tal proposito, solo a titolo di esempio, e con questo chiudo, che per l'ultimo convegno di Venezia avevo fatto una pubblicità su di una radio locale (ovviamente a mie spese). Bene, abbiamo fatto un piccolo sondaggio all'ingresso per sapere da che fonte avessero avuto notizia della manifestazione. Risultato: nessuno era stato agganciato tramite la radio. Quindi anche la pubblicità va meditata. E farla nel circuito della numismatica (tipo GDN o Panorama Numismatico o portali vari) è autoreferenziale, non porta nuove facce, bisogna battere strade nuove e provare, come ho fatto io. E non avere paura di ricevere sportellate in faccia, come ho già ricevuto io.

Il lavoro è lungo.

Plaudo alle iniziative del Circolo di Parma e di quello Partenopeo, tra quelli che più mi sono rimasti impressi, che, a mio giudizio, vanno nella direzione giusta, per unire alla manifestazione commerciale anche eventi collaterali e soprattutto presenza di giovani.

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Supporter
29 minuti fa, sivispacemparabellum dice:

Caro Dimitri.

Tutto bello, ma anche per arrivare ad organizzazioni strutturate che si occupano in toto della manifestazione ci sono due strade:

1) la si crea subito;

2) la si crea una volta che si hanno riscontri (che è preferibile per non sperperare risorse).

Poi bisogna vedere come impostarla, chi ne fa parte.

Non scordiamoci di alcuni elementi di differenza fra il mercato tedesco ed anglosassone in generale e quello nostro:

1) in questi paesi c'è un movimento di clientela molto più ampio del nostro italiano;

2) la legislazione è decisamente più aperta al commercio;

3) c'è la tendenza a strutturare meglio le manifestazioni ed a fare più corporativismo, questo proprio per natura stessa degli anglosassoni.

........

Il lavoro è lungo.

Plaudo alle iniziative del Circolo di Parma e di quello Partenopeo, tra quelli che più mi sono rimasti impressi, che, a mio giudizio, vanno nella direzione giusta, per unire alla manifestazione commerciale anche eventi collaterali e soprattutto presenza di giovani.

Buona serata

Bello leggere quello che hai scritto! Una delle poche voci fuori dal coro che cita i giovani; purtroppo non tutti la pensano così.

Sembra quasi che per taluni i giovani e coloro che li sostengono e li spronano siano un "impiccio"; posizione a mio avviso alquanto miope, forse ci si dimentica che tanti giovani appassionati di oggi, saranno i collezionisti di domani e se ben indirizzati, sostenuti e aiutati, continueranno nella loro passione più acculturati, più competenti e più consapevoli.

Sono il bacino di utenza del domani ..... gli adulti, invecchiano!

saluti

luciano

 

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2 minuti fa, 417sonia dice:

Buona serata

Bello leggere quello che hai scritto! Una delle poche voci fuori dal coro che cita i giovani; purtroppo non tutti la pensano così.

Sembra quasi che per taluni i giovani e coloro che li sostengono e li spronano siano un "impiccio"; posizione a mio avviso alquanto miope, forse ci si dimentica che tanti giovani appassionati di oggi, saranno i collezionisti di domani e se ben indirizzati, sostenuti e aiutati, continueranno nella loro passione più acculturati, più competenti e più consapevoli.

Sono il bacino di utenza del domani ..... gli adulti, invecchiano!

saluti

luciano

 

Ma senza questa ottica di guardare al futuro, dove si spera di andare?

Di Soloni ce ne sono già tanti, le iniziative che fanno crescere effettivamente il movimento numismatico sono queste. I giovani, in primis; e poi facce nuove, veramente ed interiormente interessate (non solo, se posso fare un'osservazione, al solo aspetto economico). Queste sono le vere sfide da vincere.

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Complimenti a Stefano Palma che per me ha capito tutto, il problema e' che a volte anche capire non basta, ma già può essere importante.

E lo dico , e lo sapete, da persona che ama la numismatica e che non ha un interesse specifico, ne' commerciale, ne' cariche in Associazioni, solo solo un curatore, un curatore del forum e di cose in questi anni eppure ne ho fatte e ne ho viste.

Sono per la divulgazione, ma non basta crederci,  bisogna anche fare e muoversi, cinque o sei persone che si muovono nella stessa direzione possono cambiare e ribaltare lo scenario, Napoli docet, ma Milano sta andando nella stessa direzione perché ora c'è un gruppo che lavora, sono appassionati, sognatori, organizzati , capaci, con diversi giovani che abbiamo saputo coltivare e far crescere e che ora agiscono.

Sotto il punto di vista commerciale vale secondo me il sondaggio fatto sul forum con 185 risposte qualificate , cosa chiedono basta leggere e seguire e Parma segue questo schema che prevede la kermesse associata al commerciale con tanti punti culturali, giovani, premi, conferenze, presentazione di libri.

Sono le idee che devono condurre un Convegno, i giovani e' una grande idea, eppure nessuno la voleva fare, ma vi assicuro che ce ne sono altre altrettanto alte, virtuose, pensate solo a cosa significa dal punto di vista simbolico e reale Milano Numismatica.

E quindi l'idea, organizzazione, azione e investire sui giovani, e poi sorreggerla però soprattutto chi ha interessi, i commercianti, le Associazioni, Circoli, editoria, autori ...banale capire che senza giovani tutto si fermerà eppure...

Eppure si e' quasi sempre miopi, indifferenti, come se il problema del ricambio generazionale non riguardasse loro, e' grave secondo me che l'unico commerciante che sia intervenuto nella discussione su Parma sia tu, onore a te ma troppo, troppo poco..180 utenti taggati e pochi rispondono e si espongono, poco, poco.... eppure Parma va ...va...nonostante tutto perché l'idea va oltre tutto e tutti, certamente ci vorrebbe una sensibilità e una lungimiranza maggiore, ne va della numismatica in quanto tale e ripeto lo dice uno che lo fa per sola passione e ama farlo finché potra' e sarà possibile....

 

 

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11 ore fa, dabbene dice:

Complimenti a Stefano Palma che per me ha capito tutto, il problema e' che a volte anche capire non basta, ma già può essere importante.

E lo dico , e lo sapete, da persona che ama la numismatica e che non ha un interesse specifico, ne' commerciale, ne' cariche in Associazioni, solo solo un curatore, un curatore del forum e di cose in questi anni eppure ne ho fatte e ne ho viste.

Sono per la divulgazione, ma non basta crederci,  bisogna anche fare e muoversi, cinque o sei persone che si muovono nella stessa direzione possono cambiare e ribaltare lo scenario, Napoli docet, ma Milano sta andando nella stessa direzione perché ora c'è un gruppo che lavora, sono appassionati, sognatori, organizzati , capaci, con diversi giovani che abbiamo saputo coltivare e far crescere e che ora agiscono.

Sotto il punto di vista commerciale vale secondo me il sondaggio fatto sul forum con 185 risposte qualificate , cosa chiedono basta leggere e seguire e Parma segue questo schema che prevede la kermesse associata al commerciale con tanti punti culturali, giovani, premi, conferenze, presentazione di libri.

Sono le idee che devono condurre un Convegno, i giovani e' una grande idea, eppure nessuno la voleva fare, ma vi assicuro che ce ne sono altre altrettanto alte, virtuose, pensate solo a cosa significa dal punto di vista simbolico e reale Milano Numismatica.

E quindi l'idea, organizzazione, azione e investire sui giovani, e poi sorreggerla però soprattutto chi ha interessi, i commercianti, le Associazioni, Circoli, editoria, autori ...banale capire che senza giovani tutto si fermerà eppure...

Eppure si e' quasi sempre miopi, indifferenti, come se il problema del ricambio generazionale non riguardasse loro, e' grave secondo me che l'unico commerciante che sia intervenuto nella discussione su Parma sia tu, onore a te ma troppo, troppo poco..180 utenti taggati e pochi rispondono e si espongono, poco, poco.... eppure Parma va ...va...nonostante tutto perché l'idea va oltre tutto e tutti, certamente ci vorrebbe una sensibilità e una lungimiranza maggiore, ne va della numismatica in quanto tale e ripeto lo dice uno che lo fa per sola passione e ama farlo finché potra' e sarà possibile....

 

 

Per quanto mi riguarda, contate su di me, per quel poco che posso fare.

Che poi sia solo, non sono così convinto.

C'è un po' di inerzia, tipica delle cose da fare senza un vero interesse trainante non commerciale (se non c'è un ritorno economico o di bisogni primari secondo la piramide di Maslow - ma non è il nostro caso - la gente fa fatica a muoversi). Però il disagio lo cogliamo anche noi commercianti, ma facciamo fatica (e questo è un dato di fatto) a pianificare azioni efficaci e comuni.

Ad ogni buon conto confrontiamoci e poi mettiamo in moto iniziative.

A Parma ne possiamo parlare e poi mi farò latore in associazione.

Buon lavoro a tutti

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