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Compravendita monete


Risposte migliori

Guest utente3487

Fin qui tutto chiaro?

Spero di si, così domani si continua. Sembra incredibile ma anche tra gli addetti ai lavori la numismatica (almeno dal punto di vista fiscale) è pressochè sconosciuta.

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Guest utente3487

Chi sono gli utenti interessati all'applicazione del regime del Margine?

in primis, coloro i quali ESERCITANO PER PROFESSIONE ABITUALE IL COMMERCIO ALL'INGROSSO, AL DETTAGLIO O IN FORMA AMBULANTE.

Inoltre, le imprese, i professionisti e gli enti soggetti passivi d'imposta, per le vendite OCCASIONALI di beni.

Rientrano nel regime del margine, le CESSIONI DI BENI USATI EFFETTUATI IN ITALIA O IN ALTRO STATO UE. Conseguentemente, le CESSIONI INTRACOMUNITARIE scontano l'imposta secondo quanto previsto per le operazioni interne (lo vedremo successivamente), salva l'opzione per il regime normale per operazioni con soggetti intracomunitari.

All'inizio avevamo distinto i BENI MOBILI USATI, GLI OGGETTI D'ARTE, DI ANTIQUARIATO O DA COLLEZIONE.

Rimanendo nell'ambito di interesse, evidenziamo come i LIBRI USATI, ANCHE SE NON DI ANTIQUARIATO, rientrano nella categoria dei beni mobili (che possono essere riutilizzati nello stato originario o anche dopo riparazioni).

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Guest utente3487

CONDIZIONI DI ACQUISTO.

Si evidenzia che i soggetti che esercitano, in regime del margine, il commercio di oggetti d'arte, di antiquariato o da collezione, possono optare per l'applicazione del regime stesso anche per LE CESSIONI DI BENI IMPORTATI e per la RIVENDITA DI OGGETTI D'ARTE acquisiti presso l'autore o i suoi eredi o legatari. In questri casi, l'opzione si effettua con il concreto comportamento ed è vincolante fino a quando non viene revocata, e comunque, per almeno tre anni.

tra gli oggetti DA COLLEZIONE, rientrano "COLLEZIONI ED ESEMPLARI PER COLLEZIONI....AVENTI INTERESSE NUMISMATICO".

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Fin qui tutto chiaro?

Spero di si, così domani si continua. Sembra incredibile ma anche tra gli addetti ai lavori la numismatica (almeno dal punto di vista fiscale) è pressochè sconosciuta.

Sì, per ora tutto chiaro.

Grazie per il grande lavoro che stai facendo.

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Guest utente3487
Fin qui tutto chiaro?

Spero di si, così domani si continua. Sembra incredibile ma anche tra gli addetti ai lavori la numismatica (almeno dal punto di vista fiscale) è pressochè sconosciuta.

Sì, per ora tutto chiaro.

Grazie per il grande lavoro che stai facendo.

Grazie a te, ma non è tutta farina del mio sacco. Ho dei validi collaboratori che stanno studiando a fondo la problematica anche in proiezione di successivi sviluppi operativi.

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Guest utente3487

Ma non preoccupatevi: stiamo studiando la fiscalità della numismatica, ma con obiettività, serenità ma soprattutto con deontologia professionale. Chissà che ne esca poi un vademecum per una migliore applicazione delle norme.

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Tutto, finalmente, esposto in maniera chiara, grazie per la professionalità.

Io adotto il regime del margine suddetto ed ero a conoscenza della normativa, ho però un dubbio: non sono sicuro che un commerciante numismatico sia obbligato ad operare in regime di IVA a margine, nel senso che può commerciare con normale iva 20% senza i registri di carico/scarico Iva e quelli di P.S. Io non credo che sia conveniente perchè si va a pagare ripetutamente una tassa sul nuovo, quando si vende invece merce usata, pagando un sacco di iva trimestrale. Il discorso che voglio fare è però sulla possibilità di un regime iva "normale" se si vendono oggetti che singolarmente non superano una certa cifra (mi pare 80 milioni di vecchie lire) che siano quadri, mobili monete etc. L'ho sentito dire più di una volta e vorrei approfittare di Lei per fugare ogni dubbio, anche se io resto con l'iva a margine, ormai sono assuefatto alla compilazione dei registri! :D Insomma è vero o è una panzana?

Attendo, senza fretta, una risposta e ringrazio per la disponibilità professionale e dialogica.

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Tutto, finalmente, esposto in maniera chiara, grazie per la professionalità.

Io adotto il regime del margine suddetto ed ero a conoscenza della normativa, ho però un dubbio: non sono sicuro che un commerciante numismatico sia obbligato ad operare in regime di IVA a margine, nel senso che può commerciare con normale iva 20% senza i registri di carico/scarico Iva e quelli di P.S. Io non credo che sia conveniente perchè si va a pagare ripetutamente una tassa sul nuovo, quando si vende invece merce usata, pagando un sacco di iva trimestrale. Il discorso che voglio fare è però sulla possibilità di un regime iva "normale" se si vendono oggetti che singolarmente non superano una certa cifra (mi pare 80 milioni di vecchie lire) che siano quadri, mobili monete etc. L'ho sentito dire più di una volta e vorrei approfittare di Lei per fugare ogni dubbio, anche se io resto con l'iva a margine, ormai sono assuefatto alla compilazione dei registri! :D Insomma è vero o è una panzana?

Attendo, senza fretta, una risposta e ringrazio per la disponibilità professionale e dialogica.

Ciao Andrea.

Aspettando la risposta di elledi, ti dico la mia: non credo sia possibile operare nel campo dei beni usati/antichi senza registri di carico/scarico e senza registri di p.s.. Sono cose che non hanno attinenza esclusivamente con l'aspetto fiscale, ama anche con quello penale (vedi provenienza; senza tali registri la "tracciabilità" del materiale non è possibile)

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Ciao Alberto, sono d'accordo con te anch'io, ma un collega ha avuto una visita dai Carabinieri (o Polizia) che sono rimasti sconvolti dal fatto che lui operasse con iva normale... alla fine dopo il contenzioso il suo commercialista/avvocato ha avuto ragione e non gli hanno fatto niente, quindi qualche legge oltre a quella del margine c'è... (mi ricordo proprio il discorso del limite di valore sulla merce venduta, cosa che noi con il margine non abbiamo). Poi se gli piace pagare gran botte di iva sono scelte sue... Bisognerebbe chiedere a Bernardi che, se non sbaglio, è stato nello staff degli esperti quando questa legge è stata riformata (credo recentemente, con l'avvento dell'Ue, ma non vorrei sparare cavolate)

Modificato da AndreaPD
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Sarà certamente come dici, ma credo che il registro di p.s. lo si debba avere comunque.

C'è poi chi sostiene che si possa "evitare" (?) di avere 4 registri sui quali trascrivere le stesse cose (beni usati - carico/scarico - p.s. - IVA ecc ecc.): l'importante è averne almeno 1 sul quale riportare tutti i dati (descrizione della moneta, dati del venditore e dati dell'acquirente, n. di fattura, importo d'acquisto e di vendita ecc.).

SE fosse così, mi toglierei dalle scatole non poco lavoro....

Attendiamo fiduciosi elledi

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Guest utente3487
Ciao Alberto, sono d'accordo con te anch'io, ma un collega ha avuto una visita dai Carabinieri (o Polizia) che sono rimasti sconvolti dal fatto che lui operasse con iva normale... alla fine dopo il contenzioso il suo commercialista/avvocato ha avuto ragione e non gli hanno fatto niente, quindi qualche legge oltre a quella del margine c'è... (mi ricordo proprio il discorso del limite di valore sulla merce venduta, cosa che noi con il margine non abbiamo). Poi se gli piace pagare gran botte di iva sono scelte sue... Bisognerebbe chiedere a Bernardi che, se non sbaglio, è stato nello staff degli esperti quando questa legge è stata riformata (credo recentemente, con l'avvento dell'Ue, ma non vorrei sparare cavolate)

Scusate, ma Polizia e CC non sono Guardia di Finanza: ognuno si occupi delle sue competenze. Non per sminuire il lavoro altrui, ma cosa ne possono sapere CC e Polizia di fiscalità? Si tratta di materia che non si può affrontare in maniera occasionale. Lo capisco adesso che mi stanno dando una mano fior di marescialli, anch'essi interessati al particolare settore della numismatica, desiderosi soprattutto di non fare figuracce.

Domani saprò darti una risposta.

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Sarà certamente come dici, ma credo che il registro di p.s. lo si debba avere comunque.

C'è poi chi sostiene che si possa "evitare" (?) di avere 4 registri sui quali trascrivere le stesse cose (beni usati - carico/scarico - p.s. - IVA ecc ecc.): l'importante è averne almeno 1 sul quale riportare tutti i dati (descrizione della moneta, dati del venditore e dati dell'acquirente, n. di fattura, importo d'acquisto e di vendita ecc.).

SE fosse così, mi toglierei dalle scatole non poco lavoro....

Attendiamo fiduciosi elledi

Beh, si, sarebbe una grande rottura risparmiata, resta comunque da dire che il regime del margine è un regime fiscalmente agevolato (almeno credo! mi confermate?) rispetto a quello normale, quindi raccomandabile a chiunque volesse aprire un'attività di questo tipo (postulato che esista veramente un'alternativa, conveniente o no che sia dal punto di vista fiscale). Aspettiamo Elledi

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Guest utente3487
non sono sicuro che un commerciante numismatico sia obbligato ad operare in regime di IVA a margine,

Obbligato no. Comunque domani saprò (sapremo) essere più precisi.

Tra i metodi di calcolo, (METODO ANALITICO, METODO FORFETARIO E METODO GLOBALE), il metodo del margine globale è applicabile esclusivamente ai soggetti che svolgono attività di commercio di monete ed altri oggetti da collezione.

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Guest utente3487
Tutto, finalmente, esposto in maniera chiara, grazie per la professionalità.

Io adotto il regime del margine suddetto ed ero a conoscenza della normativa, ho però un dubbio: non sono sicuro che un commerciante numismatico sia obbligato ad operare in regime di IVA a margine, nel senso che può commerciare con normale iva 20% senza i registri di carico/scarico Iva e quelli di P.S. Io non credo che sia conveniente perchè si va a pagare ripetutamente una tassa sul nuovo, quando si vende invece merce usata, pagando un sacco di iva trimestrale. Il discorso che voglio fare è però sulla possibilità di un regime iva "normale" se si vendono oggetti che singolarmente non superano una certa cifra (mi pare 80 milioni di vecchie lire) che siano quadri, mobili monete etc. L'ho sentito dire più di una volta e vorrei approfittare di Lei per fugare ogni dubbio, anche se io resto con l'iva a margine, ormai sono assuefatto alla compilazione dei registri! :D Insomma è vero o è una panzana?

Attendo, senza fretta, una risposta e ringrazio per la disponibilità professionale e dialogica.

Ciao Andrea.

Aspettando la risposta di elledi, ti dico la mia: non credo sia possibile operare nel campo dei beni usati/antichi senza registri di carico/scarico e senza registri di p.s.. Sono cose che non hanno attinenza esclusivamente con l'aspetto fiscale, ama anche con quello penale (vedi provenienza; senza tali registri la "tracciabilità" del materiale non è possibile)

Mi era sfuggito questo post. Si.hai ragione Alberto. Dai Registri di P.S. non si può fare a meno.

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Guest utente3487

Tornando ai METODI DI CALCOLO, per la determinazione dell'imposta commisurata al margine abbiamo detto che sono state previste dal legislatore TRE METODOLOGIE diverse, a seconda dei soggetti che pongono in essere le operazioni e delle modalità con cui viene esercitato il commercio dei beni in oggetto.

Il margine, infatti, può essere determinato, nelle varie ipotesi, mediante l'applicazione del regime analitico, di quello forfetario o di quello globale.

La prima osservazione che possiamo ricavare è che uno stesso soggetto, che si trova a svolgere attività diverse, potrebbe quindi avvalersi della facoltà di applicare metodi di calcolo diversi a seconda della convenienza.

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Guest utente3487

Entriamo adesso nel dettaglio dei metodi anzidetti:

METODO ANALITICO: è quello normale, che viene applicato in generale al commercio di tutti i tipi di beni usati, ad esclusione di casi che la legge riserva espressamente all'applicazione del REGIME FORFETARIO o GLOBALE. Rappresenta il regime normasle anche per le cessioni di beni usati effettuate da soggetti che non esercitano attività di commercio degli stessi. In ogni caso è consentita L'OPZIONE, anche per singole cessioni, per l'applicazione del regime ordinario dell'IVA.

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Guest utente3487

METODO FORFETARIO: è il regime cosiddetto "naturale" per coloro i quali effettuano commercio di beni usati in forma esclusivamente ambulante e, indipendentemente dalle modalità di commercio, per alcuni tipi di beni, quali ad esempio i libri o le parti e i pezzi di ricambio. Esso, tuttavia, non è esclusivo in quanto è ammessa l'opzione per l'applicazione del regime ordinario dell'IVA.

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Guest utente3487

METODO GLOBALE: è applicabile esclusivamente ai soggetti che svolgono commercio di alcune tipologie di beni espressamente stabilite dalla legge (si veda il caso della attività di commercio di monete) e, in particolare, al commercio di veicoli usati. Mentre è consentita l'opzione per il regime analitico, non è ammessa l'opzione per la determinazione ordinaria dell'IVA.

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Guest utente3487

Mi rendo conto che si tratta di materia difficile da digerire, ma questa è la legislazione.

Se non ci sono problemi particolari, passerei a descrivere le operazioni per il CALCOLO DEL MARGINE, vale a dire l'imposta dovuta per le singole cessioni, in base ai tre metodi sopra accennati.

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mi auguro che tutto questo abbia applicazione nell'ambito del commercio "professionale",

anche se a volte risulta difficile stabilire in modo preciso la differenza tra un commerciante

poco attivo e un collezionista molto attivo (almeno io non sono riuscito ad avere risposte precise ),

in quanto anche eventuali scambi di monete, magari di valore rilevante, dovrebbero essere di interesse

per il fisco in quanto si configurano come reciproca cessione di beni.

spero che almeno per la parte fiscale si possano fissare parametri precisi.

ringrazio per la chiarezza

cordialità

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Che dire? Credo sia difficile avere informazioni così puntuali anche da un commercialista! Grande Elledi.

Sono curioso di sapere il calcolo del margine nelle diverse modalità, io (come tutti credo) uso il margine globale e spero sia il più conveniente! Anche se, debbo dire, non lo cambierei per non reiniziare una "tiritera" col commercialista e/o uffici vari che sovente non sono così preparati :(

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Guest utente3487
Che dire? Credo sia difficile avere informazioni così puntuali anche da un commercialista! Grande Elledi.

Sono curioso di sapere il calcolo del margine nelle diverse modalità, io (come tutti credo) uso il margine globale e spero sia il più conveniente! Anche se, debbo dire, non lo cambierei per non reiniziare una "tiritera" col commercialista e/o uffici vari che sovente non sono così preparati :(

Si continua domani...

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