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IGNORED

Sampietrini


rcamil

Risposte migliori

Ciao, bel sampietrino e bella anche la conservazione, inficiata da difetti di conio sempre presenti su questo tipo.

 

Quanto al peso ci siamo, era quello lo standard dei sampietrini ridotti di Viterbo, ma il diametro penso sia da ricontrollare, 15 mm sarebbe decisamente poco, anche per un quattrino ! :rolleyes:

 

Ciao, RCAMIL.

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  • 9 mesi dopo...

Bell'esemplare !!

Concordo che sia una tipologia affascinante, forse il ritratto meglio riuscito, di passaggio tra i primi conii del 1795 con il busto di tre quarti a sx e quelli della "produzione di massa" che seguiranno nel biennio 1796-1797.

Ciao, RCAMIL.

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Buona sera a tutti.

Mi presento, il mio nome è Andrea e sono diventato da poco collezionista di monete papali.

Volevo fare una domanda su questo argomento: qual'è il massimo peso registrato fino ad ora di un sampietrino di una qualsiasi zecca? 

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Benvenuto nel mondo delle monete papali Andrea...:)

La tua domanda è interessante; purtroppo però non tutti registrano il peso delle proprie monete e spesso non è riportato dai cataloghi d'asta, per cui non saprei darti una classifica assoluta, mi limito agli esemplari di cui sono a conoscenza...

In pimis il più pesante che ho in collezione è di S. Severino, poco meno di 20 grammi. Mentre il più pesante che ho memoria di avere visto è un sampietrino di Ancona, prossimo ai 24 grammi. In entrambi i casi sono emissioni del 1796, pre-riforma (peso teorico 16,95 grammi).

Al contrario, come minimi, ci sono sampietrini di Foligno e Matelica, che stazionano sui 5 grammi. Si tratta in questi casi delle emissioni ridotte del 1797 (peso teorico di 8,47 grammi).

Ciao, RCAMIL.

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  • 1 anno dopo...

Grazie per la condivisione di questa tua raccolta !

Per quanto non abbia notato alcuna variante particolare o la presenza di esemplari di zecche rare (citiamo quelle che mancano a quasi tutti, Matelica o Fano), ci sono esemplari in ottima conservazione, come il San Severino ed anche il Perugia, con modulo largo.

Ciao, RCAMIL.

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  • 2 mesi dopo...

Buongiorno a tutti e buone feste pasquali. Di seguito allego un interessante esemplare di sampietrino ridotto per la zecca di Roma con un evidente ribattitura su uno stesso nominale, probabilmente sempre ridotto come si può notare dal dettaglio del rovescio, in quanto è visibile il S_P.

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9 ore fa, Miclu dice:

Buongiorno a tutti e buone feste pasquali. Di seguito allego un interessante esemplare di sampietrino ridotto per la zecca di Roma con un evidente ribattitura su uno stesso nominale, probabilmente sempre ridotto come si può notare dal dettaglio del rovescio, in quanto è visibile il S_P.

A giudicare dal tondello, in metallo molto poroso, potrebbe essere stato ribattuto nella speranza di un risultato migliore di quello ottenuto con la prima coniazione; solo casualmente se ne ritrovano tracce essendo stato invertiti diritto e rovescio...:rolleyes:

Ciao, RCAMIL.

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2 ore fa, Zenzero dice:

Inserisco l'immagine  di questo sampietrino, come possono esser state fatte le lettere incuse? 

samplettincuse.jpg

In realtà non ci sono lettere incuse, è solo l'effetto del conio che si era logorato in modo anomalo, probabilmente per un problema di durezza, tanto da deformarsi eo perdere porzioni dei fondi (in positivo sul conio) arrivati a livello delle incisioni più profonde, tra cui le lettere, di cui resta solo il contorno a creare l' "effetto incuso".

La stessa problematica si riscontra per coniazioni di Pergola e di Ancona, è la prima volta che mi capita di vederla su un sampietrino romano.

Ciao, RCAMIL.

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  • 3 mesi dopo...

Ciao, in realtà il "mezzo grosso" in rame (sampietrino) è un unicum del triennio 1795-1797, non fu un reale passaggio dall'argento al rame, ma solamente la risposta alla necessità di avere circolante minuto per i commerci locali, unito alla presenza sul territorio pontificio di miniere di rame attive, che potevano facilmente alimentare le diverse zecche provinciali (riattivate o attivate per la prima volta in questa occasione).

In realtà il mezzo grosso nella versione argentea non veniva più coniato già dai tempi di Clemente XIII (1762 link catalogo Lamoneta), nè sarebbe più stato coniato, in qualsiasi metallo, dopo il 1797.

Ciao, RCAMIL.

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8 ore fa, rcamil dice:

Ciao, in realtà il "mezzo grosso" in rame (sampietrino) è un unicum del triennio 1795-1797, non fu un reale passaggio dall'argento al rame, ma solamente la risposta alla necessità di avere circolante minuto per i commerci locali, unito alla presenza sul territorio pontificio di miniere di rame attive, che potevano facilmente alimentare le diverse zecche provinciali (riattivate o attivate per la prima volta in questa occasione).

In realtà il mezzo grosso nella versione argentea non veniva più coniato già dai tempi di Clemente XIII (1762 link catalogo Lamoneta), nè sarebbe più stato coniato, in qualsiasi metallo, dopo il 1797.

Ciao, RCAMIL.

Grazie.

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  • 3 mesi dopo...

Aggiungo immagini di un altro esemplare ribattutto, sta volta si tratta di un pezzo appartenente ai non ridotti a data 1797 e nello specifico appartenete alla variante AROSTOLORUM, con riferimento Serafini 474. Come detto in precedenza per un altro esemplare da @rcamil, probabilmente si tratta di una ribattitura fatta con l'intento di recuperare un pezzo non troppo ben riuscito in prima battitura. Diametro 30,31mm e peso 11,80gr.

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  • 1 mese dopo...

A proposito di ibridi, posto di seguito alcuni esempi di sampietrini ridotti ma aventi caratteristiche diverse rispetto al più canonico
S_P APOSTOLORUM PRINC  previsto dall'editto di riduzione dei pesi del maggio 1797.

 

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Primo esempio: Sampietrino zecca di Viterbo 1797.
Esemplare utilizzante un conio al D/ con fattura della legenda e del busto del santo appieno appartenente ai vecchi conii per non ridotti. Variante censita nel Muntoni con riferimento 427 VAR I. Peso 8,04gr, diametro 27,71mm

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Secondo esempio:
Sampietrino sempre appartenente alla zecca di Viterbo, a data 1797.
In questo caso abbiamo sempre al D/, una legenda ed il busto del santo che per fattezze è palesemente appartenente ai ridotti, ma la legenda, invece di essere S_P APOSTOLORUM PRINC, si presenta con S_P. APOSTOLORUM PRINCEPS, quindi completa e non abbreviata come previsto. Moneta appartenente alla variante Muntoni 428 VAR I, con un peso 9,51gr e con un diametro di 27,16mm.

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Terzo e per oggi ultimo esempio un sampietrino della zecca di Civitavecchia sempre 1797 con le medesime di quello viterbese. Variante censita recentemente all'interno del catalogo lamonetiano, come dice il buon magister @rcamil

, con riferimento W-PIOVICV2-7, con peso di 11,23gr e diametro di 29,06mm

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  • 4 settimane dopo...

Come fatto poco fa nella discussione delle madonnine da 5 baiocchi, tento di ravvivare un pochino con qualche sampietrino interessante appena giunto in collezione.
Iniziamo con un romano che non capita spesso di vedere, non in eccellenti condizioni è vero, che ai più potrà sembrare un comunissimo Muntoni 99, invece siamo di fronte ad un Muntoni 99 var, che si distingue dal più comune per la legenda del dritto con S.P APOSTOLORUM PRINCEP. invece di S.P APOSTOLORUM PRINCEPS.

1186D.jpg

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