Vai al contenuto

Tutte le attività

Questo elenco si aggiorna automaticamente

  1. Ultima ora
  2. mario98

    1Lira Vittorio Emanuele II

    Grazie per la risposta. Si effettivamente il prezzo era davvero ottimo. mario98
  3. Buongiorno a tutti, come per la moneta da1 lira ho acquistato questo 50 centesimi nella medesima ciotola, anche qui non ci ho pensato due volte a prenderlo anche se lo stato di conservazione non è dei migliori però sapendo che i 50 cent. rigati sono un poco più rari da trovare ho pensato che sarebbe potuto essere ottimo acquisto. Vorrei chiedervi un vostro giudizio sullo stato di conservazione ed anche su un possibile valore economico . i dati ponderali sono : diametro 23,8 mm circa e peso 6 gr. Ringrazio tutti coloro che vorranno aiutarmi mario98
  4. Pontetto

    1Lira Vittorio Emanuele II

    Buongiorno. Direi MB come conservazione. L'hai pagata meno dell'argento contenuto
  5. Melcol90

    Identificazione

    Esattamente, lo stavo per scrivere io. Grazie mille per l identificazione
  6. Buongiorno a tutti, ho acquistato questa moneta ad un mercatino nelle classiche ciotole tutto a 50 centesimi, so che si tratta di una bella moneta e l'ho presa senza nemmeno pensarci, poi ho controllato i dati ponderali e risultano corretti diametro 23,1 mm , peso 5 gr. Volevo chiedere un vostro giudizio sullo stato di conservazione che non riesco a classificare avevo pensato ad un BB oppure ad un qSPL però non sono sicuro perché i dettagli ci sono ma anche l'usura non è da meno ed anche una stima del suo valore economico. Ringrazio in anticipo tutti coloro che vorranno aiutarmi. mario98
  7. Buona domenica, È la più bella perché mi mancava e la cercavo da tempo in alta conservazione : Ferdinando IV Tornesi 5 , 1798 variante di conio con punto dopo la P. del PERGER. Diametro 29 mm Taglio a treccia.
  8. fapetri2001

    Busta Regno Italia raccomandata

    Lettera raccomandata per interno in perfetta tariffa £.1,20 ( cent. 60+60) assolta con due francobolli Michetti da cent. 60, interessante in quanto primi giorni dal cambio di tariffa
  9. In merito al giudizio negativo gratuito (risposta #83) ricevuto in questa discussione dal nostro ormai noto amico, vorrei spendere solo poche parole di chiarimento, essendo stato menzionato esplicitamente, affinché ci si renda conto di quanto commenti così avventati, sbandierati in questo modo con l’unico obiettivo di denigrare pubblicamente il lavoro di studiosi che i libri li aprono e li consultano con un certo criterio, vagliandone i contenuti con spirito critico (e non si limitano soltanto a citare se stessi in maniera alquanto ossessiva e autoreferenziale, con contorno per lo più di studi ottocenteschi, se non precedenti – sempre utili e interessanti, per carità, ma ormai alquanto superati sotto molti aspetti e i cui contenuti vanno sempre “maneggiati” con la dovuta cura e cautela) siano del tutto insignificanti. In tal caso, il suddetto giudizio risulta essere talmente superficiale che non può essere neanche considerato veramente ostile, come pure voleva apparire inizialmente, per due semplici motivi: da un lato, esso mi viene mosso da una persona che, pur nutrendo delle velleità di ordine scientifico, non riesce a superare, con la sua produzione, i confini imposti dal pur sano e lodevole dilettantismo, in quanto non ho mai potuto individuare nelle sue ricerche l’adozione di un serio metodo scientifico (il che gli è stato fatto notare da più parti, da ultimo anche in questa discussione alla risposta #76, con cui sono perfettamente d’accordo e che mette in evidenza, lucidamente, delle criticità oggettive). Il problema è di rilevanza fondamentale, in quanto, in assenza di metodo, buona parte delle basi su cui dovrebbe poggiare un contributo di un certo livello si sgretolano, portando via con sé gran parte dei relativi contenuti. Purtroppo, questa problematica, che il Nostro tenta sempre di scrollarsi di dosso facendola passare molto frettolosamente e di nuovo superficialmente per “aria fritta” (ma vedo che chi è addentro alla materia e sa come muoversi in ambito accademico insiste sui miei stessi punti e di ciò me ne rallegro), era stata già da me ampiamente analizzata in altra discussione sempre qui sul Forum: https://www.lamoneta.it/topic/230490-l%E2%80%99augustale-federiciano-nuove-prospettive/page/3/, risposta #61. In tal modo, si finisce per non avere gli strumenti necessari (o, al limite, per non padroneggiarli in maniera consapevole) per avanzare critiche circostanziate e costruttive, libere da interessi personali. Così, si finisce solo per generare, come in questo caso, delle vuote invettive, assimilabili più che altro ad attacchi mirati ad personam. Dall’altro, invece, questo stesso commento negativo mi viene rivolto dalla medesima persona che, sempre chiusa nel suo guscio dilettantistico, non si limita solo a peccare di mancanza di metodo, come abbiamo appena visto, ma che fa anche sfoggio di manifeste e gravissime lacune in campo paleografico ed epigrafico, aree – queste – in cui giustamente egli si addentra (ma con quali risultati?), da ultimo, nel suo recente contributo che, credo, molti di noi hanno potuto leggere sulla RIN di quest’anno. Sfortunatamente, a causa dei ritardi nella sua consegna, ho potuto leggere il saggio del Nostro solo negli ultimi due giorni ed è per questo motivo che, di conseguenza, questa mia nota vede la luce in ritardo. Mi riferisco a S. PERFETTO, Un grosso a nome di Federico II: l’ultima sortita sveva in moneta?, in «Rivista Italiana di Numismatica e Scienze Affini», 126 (2025), pp. 155-173. Tra i vari contenuti che ho avuto modo di leggervi all’interno, uno su tutti mi ha colpito: un piccolo ma essenziale dettaglio, uno di quei particolari che aiutano a valutare meglio lo spessore di un contributo scientifico. A p. 168, il nostro autore, prendendo lucciole per lanterne, confonde alcuni tratti di abbreviazione che compaiono nella legenda di rovescio dei grossi a nome di Federico II, posti al centro della sua trattazione, per (e cito testualmente) «segni appartenenti a qualche lettera di una precedente moneta»; sempre dalla stessa pagina: «la parte che fuoriesce [ovvero il tratto di abbreviazione scambiato dal Nostro per il rimasuglio di una lettera di un precedente sottotipo monetale] potrebbe corrispondere alla parte superiore della E di GE [qui il riferimento è alla legenda dei grossi pavesi da lui illustrati a p. 167, fig. 8]» (!!!). Per capire meglio, basta osservare le monete raffigurate alla p. 162, fig. 5 e i relativi ingrandimenti a p. 168, fig. 9. Ora, senza avventurarmi in una recensione troppo articolata della restante parte dei contenuti (argomenti che, almeno in parte, per quanto riguarda Napoli, avrò modo di approfondire in un mio prossimo saggio di imminente pubblicazione), per evitare una simile gravissima caduta (che ha avuto ovviamente dei risvolti non secondari nello sviluppo delle sue argomentazioni, le quali, alla luce di quanto vado notando, perdono totalmente di significato), sarebbe stato sufficiente aprire un qualsiasi manuale di paleografia, se proprio il nostro autore non ricordava come riconoscere i segni di abbreviazione su un documento medievale (scritto o monetale che esso sia), per rendersi conto che quei trattini che sovrastavano le lettere della legenda sul rovescio del grosso federiciano indicavano il classico segno «delle abbreviature per contrazione» (G. BATTELLI, Lezioni di paleografia, Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2015, p. 108). Altro che «segni appartenenti a qualche lettera di una precedente moneta»!!! Concludo, scusandomi per essermi dilungato nuovamente (il nostro Simonluca mi detesta perché, come già sottolineato altre volte, non ho il dono della sintesi), accodandomi a quanti se lo sono già chiesto, e mi domando secondo quali criteri valutativi sia stato possibile accettare che una tale ricerca, condotta evidentemente in maniera alquanto raffazzonata e poco accorta, sia finita per essere ospitata tra le pagine di una rivista come la RIN. A questo punto, anche il referee che valuta i saggi proposti di volta in volta a riviste scientifiche o di fascia A dovrebbe prestare maggiore attenzione ai contenuti da analizzare e, qualora riscontri dei limiti nei propri strumenti o conoscenze valutative, tramite gli organi competenti (comitato scientifico, redazione, ecc.), dovrebbe quantomeno avere il buon senso di mettersi in contatto con altri studiosi accreditati, i quali, attraverso un semplice dialogo di poche battute e un pacifico quanto costruttivo confronto, potrebbero evitare che, mediante strafalcioni come questo, anche le riviste di un certo prestigio ne paghino le eventuali ripercussioni in termini di reputazione e credibilità scientifiche.
  10. fapetri2001

    Busta affrancata 15 lire Verona

    Lettera per interno 1° porto in tariffa pefetta di 15 lire assolta con tre francobolli della seri Democratica da lire 5, affrancatura comune ma carina
  11. fapetri2001

    Busta Regno Italia affrancata per 25 cents

    Lettera per Distretto in perfetta tariffa di 25 cent. assolta con 5 francobolli Imperiale cent. 5 , bella affrancatura
  12. fapetri2001

    Busta Raccomandata Regno Italia

    La tariffa cè 90 cent. - Lettera 1° porto raccomandata (cent.40+50) affrancata con 2 francobolli michetti da 40 cent. + un Leoni 10 cent., non si vedono bene ma forse i due Michetti sono rovinati dall'apertura della busta? Sigillo in ceralacca impresso da mittente
  13. Andrea79

    Amedeo III di Ginevra 1311-1367 di madre Savoia

    Confermo che non è attendibile Vittorio Amedeo III, sono stilisticamente identiche a quelle del XIII secolo
  14. Rocco68

    Pubblica 1622

    Antivm. E live 42 Così descritta questa Pubblica: Regno di Napoli, Filippo IV (1621-1665) "Pubblica Commoditas" 1622. Cu, Grammi 14,75 MIR 257 Magl. 43 R , mb
  15. fatantony

    Patina verde su moneta periziata

    A mio parere è la plastica che ha un importante ruolo nella formazione della patina verdastra. Pur essendo conservate nello stesso monetiere, solo quelle imbustate hanno sviluppato questo tipo di patina... Gli altri argenti, liberi, hanno mantenuto praticamente inalterato l'aspetto, pur essendo in mio possesso da 19 anni circa. Aggiungo che il locale in cui le tengo non è né troppo umido, ne esposto a sbalzi di temperatura stagionali eccessivi. Concludendo, sto valutando anche io di togliere le monete che ho dalla perizia, anche perché sono solo 2 😁
  16. Pxacaesar

    MARINIANA : V officina di Roma o zecca di Viminacium ?

    Ciao, si come sono presenti per tanti altri imperatori, auguste e cesari. Non sono bravo a recuperare vecchie discussioni ma forse qualcuno lo farà senz'altro postando il link. Penso che una volta letta ti farai un'idea più chiara in proposito ai tuoi dubbi 🙂. ANTONIO
  17. Villanoviano

    Asse di Nerone – riflessioni su peso anomalo

    Non ho elementi per dire che sia colpita da cancro del bronzo,volevo solo consolidare la patina fragile,avevo pensato ad una passata leggera a pennello con del paraloid al 10%,cosa ne pensa?una o due mani?
  18. caravelle82

    Busta Raccomandata Regno Italia

    Ciao a tutti Chi mi fornisce gentilmente qualche info tecnica su questa busta? Grazie molte😀
  19. Luca_AT

    denaro della zecca di Busca?

    Buongiorno a tutti, tento l'impossibile recuperando questa vecchia discussione: @noya_noya e @savoiardo sarebbe possibile conoscere il peso dei vostri due denari scodellati? Grazie, Luca
  20. Salve Condivido per maggiori info. Grazie a tutti.
  21. caravelle82

    Busta affrancata 15 lire Verona

    Buona domenica Chi mi fornirebbe qualche info in piú? Grazie tante.
  22. Oggi
  23. caravelle82

    Busta Regno Italia raccomandata

    Buona domenica,condivido questa busta per maggiori info. Grazie a tutti
  24. Ale75

    Identificazione

    Salve,dovrebbe essere questo sesino in mistura di Modena di Cesare d'Este. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MOCE/3
  25. Grazie @Pxacaesar per la tua interessante risposta , probabilmente non risolutiva per i miei dubbi . Da quanto scrivi , giustamente al condizionale essendo frutto di ricordi di alcuni anni fa , le sigle presenti nei rovesci delle monete dedicate a Mariniana farebbero pensare a sigle delle officine della zecca di Roma . Questo comporterebbe che in WildWinds siano presenti errori nella descrizione della prima moneta postata , RIC 4 , nella quale manca anche la V : Mariniana, AR antoninianus, 21mm, 3,49 gr. 254-258 d.C. , Viminacium , DIVAE MARINIANAE , busto velato e drappeggiato a destra su mezzaluna / CONSECRATIO, pavone in piedi, testa a destra , coda in splendore . RIC 4 ; Goebl 213b ; Scottatura 10068 .
  26. Dav001

    Medaglia Mussolini

    Salve, ho fatto alcune ricerche su questa medaglia, dietro c'è un discorso.... La mia non sembra bronzo,il rivestimento dell'appicagnolo è saltato via, quindi è una riproduzione? Magari qualche utente più esperto saprà aiutarmi.. Grazie
  1. Mostra più attività
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.