Sembra lontano quel maggio del 2002 quando la passione per questa disciplina sbocciò con le ruvide sembianze di un operaio della locale azienda distributrice di gas che bussando alla porta della mia abitazione mi offrì l'acquisto di un esemplare di 10 centesimi di rame coniato sotto Vittorio Emanuele II Re d'Italia. L'esemplare era stato da pochi minuti rinvenuto sotto terra durante i lavori di scavo per la posa di alcuni tubi.
Il lettore può facilmente immaginare le condizioni di conservazione di quel "palancone" di cui si leggeva a stento la data; ma poco importava; ai miei occhi appariva un gioiello, il più prezioso oggetto che avessi mai avuto tra le mani.
Da quel giorno tutto ebbe inizio, la frequentazione dei primi mercatini, gli acquisti sui portali di commercio elettronico (allora in forte espansione) e poi via via i convegni, i negozi e le grandi case d'asta, sempre alla spasmodica ricerca del pezzo mancante nella qualità migliore.
In questo peregrinare ho incontrato tanti amici, veri compagni di viaggio, profondi conoscitori di questa straordinaria disciplina che mi hanno trasmesso il loro sapere e la loro grande passione.
La presente raccolta numismatica si prefigge l'obiettivo, benché arduo, di riunire le monete più significative, almeno per tipologia, coniate nelle diverse aree geografiche della penisola italica, dalla metà del XV secolo all'Unità d'Italia avvenuta nel 1861.
Ben lungi da velleitarie pretese di organicità e completezza si è posta maggior attenzione alla qualità degli esemplari raccolti tentandone il difficile connubio con l'impegno economico. A tale riguardo piace ricordare le parole di Memmo Cagiati ne "il decalogo del raccoglitore"del 1926, ove egli acutamente osserva: "Non vi ha al mondo collezione completa, né tra le private né tra le pubbliche, e non vi ha piccola collezione che non contenga qualche pezzo desiderato dalle più insigni". Ed ancora: "Tra le varie collezioni, quella delle monete è la più solida, quella che meno deperisce, quella che maggiormente acquista pregio col tempo [...]. Non essendovi al mondo collezione completa, qualche lacuna da riempire vi rimarrà sempre questo è appunto ciò che forma la durata e la continuità del piacere del raccoglitore".
La raccolta considera come maggiori direttrici di sviluppo le vicende delle due principali dinastie regnanti in Italia ossia i Borbone per il meridione ed i Savoia per il settentrione i quali più di tutti ebbero influenza nella penisola sino alla sua unificazione nel Regno d'Italia sotto la corona Sabauda.
Circa la monetazione meridionale si osserva come la stessa sia stata pesantemente influenzata dal lungo regno di Ferdinando IV di Borbone (1759-1816) come re di Napoli e di Sicilia prima, con il nome di Ferdinando III, e come re del Regno Delle Due Sicilie ( a seguito del Congresso di Vienna che stabilì unificazione del reame d Napoli e di quello di Sicilia) con il nome di Ferdinando I, poi.
Particolare attenzione è dedicata alle alterne vicende storiche legate alla dominazione napoleonica (dal 1798 al 1814) ed ai riflessi di questa nel frammentato scenario geo-politico antecedente la campagna d'Italia; non è ovviamente trascurato il periodo successivo al Congresso di Vienna con la conseguente Restaurazione delle monarchie.
Merita un excursus nella monetazione rinascimentale la figura di Emanuele Filiberto Duca di Savoia (1559-1580) il quale ebbe l'abilità e la tenacia necessarie a conservare lo Stato Sabaudo ed a risollevarne le sorti quando ormai esso sembrava destinato a scomparire a causa della guerra tra la corona di Francia e quella di Spagna che quei luoghi avevano scelto come teatro di battaglia e che entrambe rivendicavano come propri.
Non trascurabile è la riforma monetaria approntata dal Duca nell'ambito del riordinamento degli affari dello Stato nel 1562.
Occorre infine precisare che l'assenza di esemplari di talune monetazioni e la presenza, apparentemente incoerente, di altre, ancorché tra esse analoghe per tipologia, non è dovuto a dimenticanza o distrazione bensì al mero gusto del raccoglitore, da cui nessuna collezione può prescindere. Parimenti non deve stupire l'inserimento di alcune monete, una per tutte la serie di quattro monete coniate nel 1911, sotto Vittorio Emanuele III Re d'Italia, commemorativa del 50° anniversario della proclamazione del Regno, universalmente riconosciute quali sommo esempio di pregio e raffinatezza benché aliene alla finalità della raccolta.
Buona visione!
Stefano
Il lettore può facilmente immaginare le condizioni di conservazione di quel "palancone" di cui si leggeva a stento la data; ma poco importava; ai miei occhi appariva un gioiello, il più prezioso oggetto che avessi mai avuto tra le mani.
Da quel giorno tutto ebbe inizio, la frequentazione dei primi mercatini, gli acquisti sui portali di commercio elettronico (allora in forte espansione) e poi via via i convegni, i negozi e le grandi case d'asta, sempre alla spasmodica ricerca del pezzo mancante nella qualità migliore.
In questo peregrinare ho incontrato tanti amici, veri compagni di viaggio, profondi conoscitori di questa straordinaria disciplina che mi hanno trasmesso il loro sapere e la loro grande passione.
La presente raccolta numismatica si prefigge l'obiettivo, benché arduo, di riunire le monete più significative, almeno per tipologia, coniate nelle diverse aree geografiche della penisola italica, dalla metà del XV secolo all'Unità d'Italia avvenuta nel 1861.
Ben lungi da velleitarie pretese di organicità e completezza si è posta maggior attenzione alla qualità degli esemplari raccolti tentandone il difficile connubio con l'impegno economico. A tale riguardo piace ricordare le parole di Memmo Cagiati ne "il decalogo del raccoglitore"del 1926, ove egli acutamente osserva: "Non vi ha al mondo collezione completa, né tra le private né tra le pubbliche, e non vi ha piccola collezione che non contenga qualche pezzo desiderato dalle più insigni". Ed ancora: "Tra le varie collezioni, quella delle monete è la più solida, quella che meno deperisce, quella che maggiormente acquista pregio col tempo [...]. Non essendovi al mondo collezione completa, qualche lacuna da riempire vi rimarrà sempre questo è appunto ciò che forma la durata e la continuità del piacere del raccoglitore".
La raccolta considera come maggiori direttrici di sviluppo le vicende delle due principali dinastie regnanti in Italia ossia i Borbone per il meridione ed i Savoia per il settentrione i quali più di tutti ebbero influenza nella penisola sino alla sua unificazione nel Regno d'Italia sotto la corona Sabauda.
Circa la monetazione meridionale si osserva come la stessa sia stata pesantemente influenzata dal lungo regno di Ferdinando IV di Borbone (1759-1816) come re di Napoli e di Sicilia prima, con il nome di Ferdinando III, e come re del Regno Delle Due Sicilie ( a seguito del Congresso di Vienna che stabilì unificazione del reame d Napoli e di quello di Sicilia) con il nome di Ferdinando I, poi.
Particolare attenzione è dedicata alle alterne vicende storiche legate alla dominazione napoleonica (dal 1798 al 1814) ed ai riflessi di questa nel frammentato scenario geo-politico antecedente la campagna d'Italia; non è ovviamente trascurato il periodo successivo al Congresso di Vienna con la conseguente Restaurazione delle monarchie.
Merita un excursus nella monetazione rinascimentale la figura di Emanuele Filiberto Duca di Savoia (1559-1580) il quale ebbe l'abilità e la tenacia necessarie a conservare lo Stato Sabaudo ed a risollevarne le sorti quando ormai esso sembrava destinato a scomparire a causa della guerra tra la corona di Francia e quella di Spagna che quei luoghi avevano scelto come teatro di battaglia e che entrambe rivendicavano come propri.
Non trascurabile è la riforma monetaria approntata dal Duca nell'ambito del riordinamento degli affari dello Stato nel 1562.
Occorre infine precisare che l'assenza di esemplari di talune monetazioni e la presenza, apparentemente incoerente, di altre, ancorché tra esse analoghe per tipologia, non è dovuto a dimenticanza o distrazione bensì al mero gusto del raccoglitore, da cui nessuna collezione può prescindere. Parimenti non deve stupire l'inserimento di alcune monete, una per tutte la serie di quattro monete coniate nel 1911, sotto Vittorio Emanuele III Re d'Italia, commemorativa del 50° anniversario della proclamazione del Regno, universalmente riconosciute quali sommo esempio di pregio e raffinatezza benché aliene alla finalità della raccolta.
Buona visione!
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