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  1. Ultima ora
  2. Zio lo dici ad un tuo amico perché non ti conosco e non ti permetto questo genere di confidenza, poi anagraficamente parlando al massimo potrei essere tuo fratello maggiore...e credimi avresti imparato un po' di educazione. E una cosa: non ti preoccupare per la mia vita sessuale, anzi ci sono giorni che non so come gestire quella mole di impegni....ma un soggetto come te non può comprendere Comunque tornando alla questione: sei tu che sei venuto qui a chiedere, nessuno ti ha cercato, quindi dovresti portare un po' di rispetto. E falla finita di offendere.
  3. gianmacioce

    E' autentica ma vorrei capirci meglio!

    Non è soltanto una questione di riflessi ma è proprio il colore intenso sull'oro che mi lascia perplesso. Ho postato la moneta anche di fb nel gruppo di "Varianti, errori e curiosità delle monete italiane ed estere" condotto da un noto perito , finora non ho avuto nessuna risposta però il colore della moneta è più realistico. Nel caso......
  4. gennydbmoney

    E' autentica ma vorrei capirci meglio!

    L'immagine non è proprio chiara e quindi non si capisce se effettivamente la moneta presenta una patinatura dai riflessi dorati oppure la moneta è stata deliberatamente dorata con un processo presumo galvanico,in questo caso le motivazioni possono essere due:o la moneta è stata dorata per poi essere indossata (pratica abbastanza in uso nella prima metà del 900) oppure è una doratura coeva per spacciarla come moneta da 3 ducati in oro,cosa abbastanza azzardata visto che il rovescio delle monete è diverso... A questo punto se dici che la moneta è effettivamente dorata e non patinata allora propendo per la prima ipotesi...
  5. Zio ma piantala veramente oh,fatti una vita scopa di più Grazie mille per la risposta, peccato veramente che la moneta sia in condizioni pessime, potrebbe essere questa! Grazie Sesino✌️
  6. gianmacioce

    E' autentica ma vorrei capirci meglio!

    Grazie, ma vorrei approfondire meglio perché non credo che quel colore possa derivare solo da una buona patinatura. Grazie mille
  7. gennydbmoney

    E' autentica ma vorrei capirci meglio!

    Ciao,il tuo carlino è autentico,i riflessi dorati sono probabilmente i risultati di una buona patinatura,non può essere un metallo diverso dall'argento altrimenti a parità di diametro il peso sarebbe diverso mentre i ponderali del tuo esemplare sono assolutamente conformi agli originali...
  8. Massimiliano Tiburzi

    parere su 100 lire 1971 con asse ruotato di 225°

  9. Amalaswintha91

    2 TREMISSI A NOME DI GIUSTINIANO DI INCERTA IDENTIFICAZIONE

    buongiorno, le monete arrivano da Benevento. ringrazio tutti per le delucidazioni in merito che mi hanno chiarito un bel po' di dubbi e soprattutto per avermi indicato dei riferimenti che prenderò assolutamente in considerazione.
  10. buongiorno amici di sezione, vi mostro il mio ritrovamento di ieri con asse ruotato di 225°, la moneta nel catalogo del nostro curatore di sezione @andrea78ts risulta essere rara, avete notizie anche di altri cataloghi? al di là di questo, visto che l'occhio del padrone ingrassa il maiale, chiedo un vostro parere sullo stato conservativo che nonostante un graffio sotto la L di lire dovrebbe essere prossimo al fdc...che ne pensate? Chiedo pure se vedete lo sdoppiamento del 9 e del profilo sul naso o se effetto dell'alta conservazione, metto foto anche dritte del D/ grazie per i pareri
  11. Massimiliano Tiburzi

    Il museo degli orrori

    Buongiorno, se non punto dritto alla vittoria con questo tris di 200 lire, di cui una flambé, significa che la giuria è corrotta.....hahahahahahahahah!
  12. Oggi
  13. bavastro

    Scudo Largo Genova

    Ciao, la domanda non è poco intelligente. Ecco la mia ipotesi. Con la riforma del 1637 viene coniato lo Scudo (da 1) e i suoi sottomultipli. L'anno dopo escono i multipli da 2, 3, 4 scudi. Sono Moduli intorno ai 60 mm che usano lo stesso punzone, ma cambia lo spessore. Solo nel 1649 viene coniato anche il pezzo da 1 scudo che usa lo stesso modulo da 60 mm e quindi ha uno spessore di 0,5 mm. A questo punto nasce l'esigenza di distinguerlo da quello del 1637 che diventa "scudo stretto", non per lo spessore ma per il diametro. Quello più stretto di spessore, essendo più largo come diametro, si chiama "scudo largo". Attendiamo altri pareri, magari da Dizzeta che ha curato il Catalogo...
  14. Valeria93

    Moneta commemorativa

    Moneta commemorativa View File Buongiorno vorrei sapere se questa momenta commemorativa avendo quei segni fosse errore di conio e se avesse valore Submitter Valeria93 Submitted 28/03/2024 Categoria Numismatica Generale  
  15. Valeria93

    Moneta commemorativa

    Version 1.0.0

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    Buongiorno vorrei sapere se questa momenta commemorativa avendo quei segni fosse errore di conio e se avesse valore
  16. Grazie Gianfranco, si penso che si possa fare... il lavoro è impostato, la parte più difficile di reperire le monete è a buon punto, rivedere tutte le legende delle monete riportate dal Gamberini, che a sua volta aveva preso dai volumi del CNI, aggiungere notizie storiche delle varie zecche e penso possa diventare di utile utilizzo per i numismatici che seguono questa particolare monetazione.
  17. PostOffice

    Cartolina postale 2

    E' corretto il riferimento del Regio decreto 23.7.1893. a volte capitava che emettevano il decreto molti anni prima per poi emettere l' oggetto postale anni dopo, diciamo che si portavano avanti col duro lavoro. A volte su decreti gia' emessi non emisero mai l' oggetto. Cartolina postale ordinaria con ovale effigie Umberto I da 10c valore in rosso su avorio. Millesimo 901 emessa il 28.10.1901. Annullo di partenza di Roma ferrovia del 19.5.1902 detto a bandiera, con doppio cerchio a sx con datario su tre righe giorno mese anno ora + bandiera con svolazzo a dx, questo e' uno dei primi annulli meccanici italiani, e' un annullo unico non sono due annulli separati. Fu preparato in occasione dell' incoronazione di Vittorio Emanuele III. inizialmente non venne diffuso a tutti gli uffici postali, dal 1901 fu in uso solamente a Roma e a Napoli. Annullo di arrivo di Fabrica di Roma grande cerchio del 20.5.1902 (non comune). La cartolina in sé non e' rara, ma e' impreziosita da tutte le impronte postali che sono nitidissime, questo la rende SUPER collezionabile. Ad averne di questo materiale, renderebbe felice qualsiasi collezionista di storia postale. Complimenti. PS vorrei aggiungere un' altro piccolo aspetto, la cartolina ha impronte di due Regni, cartolina e valore postale umbertini con annullo del Regno successivo di Vittorio Emanuele III. questo la fa piacere ancora di più
  18. Massimiliano Tiburzi

    Abbiamo qui una sezione orrori di stampa ?

    Complimenti a tutti per le schifezze, questo è lo spirito giusto. "Presto altra immondizia"
  19. grigioviola

    Non saprei dove pubblicarla ….

    il lavoro sull'aureo è sorprendente. certo, gioca a vantaggio dell'effetto wow anche la foto, il taglio della luce e la qualità dell'immagine. sarebbe interessante avere una foto in analoga definizione del prima. al di là del fatto che possa piacere o meno, essere lecito o meno... nel caso dell'aureo si potrebbe parlare di "restauro" che si è spinto oltre alla mera chiusura dei fori. si potrebbe discutere per ore sul limite, sul confine, sui livelli in cui un intervento è lecito o meno ecc ecc... e non se ne uscirebbe. il fatto incontrovertibile è che ci si trova davanti a una moneta che è stata ritoccata/rimaneggiata. se uno ne è consapevole, alla fine, è un po' come quando si va a visitare un templio / edificio antico ricostruito per anastilosi... da qui alla visita di Carcassonne post Viollet le Duc il passo è breve.
  20. Buongiorno, a mio avviso, si tratta di: MILANO - Filippo IV (1621-1665) - Sesino - Lettere PHI coronate - R/ Stemma - MI Crippa 26; MIR 375 Un saluto.
  21. Ross14

    "Et lux perpetua luceat eis..."

    @Stilicho Complimenti per lo splendido intervento! Hai presentato una descrizione molto significativa. Questa moneta è catalogata in due varianti: la prima (come quella da te postata) con Diana stante a destra e la seconda con la dea rivolta verso sinistra (un po' più rara). La legenda SIDERIBVS RECEPTA è inoltre presente su un altro sesterzio postumo (molto raro) con al rovescio Faustina che sale verso il cielo su una biga mentre la stessa regge un velo gonfiato dal vento. Posterò al più presto le immagini dei miei esemplari per queste tre tipologie. Al momento allego la fotografia della versione con biga presa dal database del British Museum
  22. apollonia

    Bronzi provinciali romani e mitologia greca

    OMONOIA (῾Ομόνοια; sulle monete più tarde anche ῾Ομόνυα; lat. Homonòia) A. Bisi: Personificazione della concordia sulle monete ellenistiche e di età imperiale romana. Il concetto di O. quale universale comunità fra gli uomini, sorto in forma di assioma metafisico nell'età della sofistica (VI sec. a. C.) diviene con Aristotele (Etica Nic., viii, 1, 1155) il presupposto spirituale di ogni κοινωνία, il vincolo che garantisce la comunità statale basata sull'unione di natura e legge. Antifone nel suo scritto Περὶ ῾Ομονοίας formula per primo quell'idea della parità fra elleni e barbari che viene realizzata nella politica pratica da Alessandro Magno. Pausania (v, 14, 6) ricorda un altare eretto in Olimpia ad Omonoia. Una iscrizione del III sec. a. C., incisa su una base ateniese, menziona una ῾Ομόνοια τοῦ ϑιάσου; nelle fonti letterarie e in altre iscrizioni troviamo a menzione di statue di O. (una era eretta nel teatro di Efeso) e di templi innalzati alla Concordia civica, ad esempio a Tralles e a Mileto. Una delle prime rappresentazioni di O. compare su una moneta di Metaponto (400-350 a. C.): il dritto mostra una testa femminile con i capelli tenuti fermi da una benda, orecchino e collana. Un'altra moneta, dell'età di Domiziano, reca la leggenda ΟΜΟΝΟΙΑ ΣΕΒΑΣΤΗ e una testa femminile velata e diademata, con sul davanti un papavero fra due spighe. Nelle serie numismatiche di età romana O. è raffigurata con peplo stretto sotto il seno, mantello al di sopra, le cui pieghe la dea regge con la mano, mentre sostiene una cornucopia semplice o doppia, ricolma di frutti, ovvero una patera; più raramente tiene un ramo di palma. È rappresentata quasi sempre eretta, assai più raramente seduta su un trono ad alta spalliera, o accanto ad un altare fiammeggiante, inghirlandato. Particolarmente frequente è la personificazione di O. sulle monete dell'Egitto greco-romano, in special modo su quelle della città di Alessandria; vi appare con la tipologia ora illustrata, che è comune anche alla Concordia (v.); come quest'ultima, viene associata talora ad Eirene, che fronteggia in piedi, afferrandole la destra. In alcune monete alessandrine di Antonino Pio, O. è antitetica ad Eirene, reca la consueta cornucopia, semplice o doppia, ma anche, come una divinità civica, il modio sul capo. Gli stessi attributi reca O. su alcune monete di città microasiatiche (Nicea, Attea in Misia, Focea, Magnesia al Sipilo, Apamea, Stratonicea di Lidia: da notare che in quest'ultimo luogo; O. appare associata ad Asklepios). Infine, su alcuni cammei e gemme di bassa epoca è rappresentata una dextrarum iunctio con la scritta O.; questa raffigurazione delle due mani intrecciate, che per lo Swoboda ha un valore nuziale, allorché appare sui cammei del III sec. d. C., trova i suoi antecedenti in alcune monete con le due mani congiunte, dietro le quali una prora sostiene un labaro. La leggenda o. ctratiac è simile a quella più diffusa che accompagna analoghe figurazioni (concordia exercituum) che esalta la coesione e lo spirito di disciplina delle truppe. Bibl.: Stoll, in Roscher, I, 1897-1909, 2, c. 2701-2706, s. v. Homonoia; Zwicker, in Pauly-Wissowa, VII, 2, 1913, c. 2265-2268, s. v. Homonoia, n. i. Sulle monete: T. E. Mionnet, Description de médailles antiques, grecques et romaines, I, Parigi 1806, p. 494; IV, 1809, p. 153; V, 1813, pp. 348, 686, 695; R. S. Poole, Catalogue of the Greek Coins of Italy in the British Museum, Londra 1873, p. 244, n. 59 e fig.; id., Catalogue of the Coins of Alexandria and the Nomes in the British Museum, Londra 1892 (v. indice, p. 378, s. v. Homonoia); B. V. Head, Historia numorum, Oxford 19112, pp. 77, 163, 241, 244, 453, 517, ecc. Sui cammeI; E. Swoboda, Griechisches aus dem römischen Alltag, in Carnuntum-Jahrbuch, 1955, pp. 15-18, fig. 2. Da https://www.treccani.it/enciclopedia/omonoia_(Enciclopedia-dell'-Arte-Antica)/ apollonia
  23. Buongiorno, il servizio navetta è presente per entrambi i giorni In allegato invio gli orari indicativi della navetta. La fermata sarà come sempre all'uscita di via de Carracci poco più avanti a destra Fermata Stazione.PDF Orari Navetta.pdf
  24. In alto a sinistra è un 1626,in alto a destra è 1629,quella in basso è illegibile...
  25. Ciao Alberto, difficile dire se le teste sono diverse o no, potrebbe,ma è difficile affermarlo con certezza visto lo stato di conservazione delle monete,l'usura modifica i rilievi e distoglie la percezione di ciò che vediamo...
  26. Sarà sicuramente pareidolia, più che altro perchè non è la mia monetazione, ma in questo riquadro ci vedo un'aquila, con una o due teste:
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