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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/15/15 in Risposte

  1. Incredibile, settaccio migliaia di monete e queste due dove le trovo? Come resto al supermercato! Taglio: 2 € CC Nazione: Grecia Anno: 2010 Tiratura: 2.500.000 Condizione: BB Città: Trieste Questa non solo mi mancava,ma secondo me è una delle più belle monete Taglio: 2 € CC Nazione: Slovacchia Anno: 2013 Tiratura: 990.000 Condizione: BB Città: Trieste
    4 punti
  2. Vorrei mostrarvi questa moneta, che tra questi nominali di VEIII è tra i più abbordabili, ed è anche il più comune di questa serie (a me non importa gran che, essendo "tipologico")... I vostri commenti sono sempre assai graditi. Buona domenica piovosa a tutti ... :)
    3 punti
  3. Oggi vi voglio presentare queste quattro monetine. Sono tutti minimi radiati imitativi dell'impero gallico. Al dritto Tetrico II. Siamo in media sui 10mm di diametro. Lascio a voi altre considerazioni sui rovesci e su altri dettagli. 1) 2) 3) 4)
    3 punti
  4. Buonasera a tutti gli amici del forum, ho il piacere di presentarvi l'ultimo "inaspettato" arrivo nella mia raccolta delle monete con l'ombrellino........ La particolarità di questo testone, a differenza del tipo "normale" come l'esemplare ex coll. DeFalco e comunque rappresentato nel CNI e nel Muntoni, è nella rappresentazione di San Paolo; per una miglior comprensione posto le due tipologie a confronto: Nel tipo "più comune" ( devo ammettere che ho avuto un enorme difficoltà a definirlo così, ma non mi viene un altro sinonimo al precedente....) San Paolo è rivolto verso San Pietro praticamente di profilo; ha il libro chiuso sotto il braccio sinistro e la spada nella destra quasi di fronte. Nel tipo postato è completamente diverso in quanto il libro è nella mano destra mentre la spada nella sinistra e praticamente al fianco; il santo è rivolto a tre quarti frontale con lo sguardo verso San Pietro. Per gli amanti delle descrizioni c'è anche un PETRS anzichè PETRVS........ Non posto il confronto dei 2 Dritti pechè sono identici e poi ho esaurito lo spazio.. Ricordando che stiamo trattando un testone estremamente raro indipendentemente dalla variante e quindi esigue le possibilità di confronto, nella mia ricerca ho censito solamente un esemplare con questo conio che secondo me è passato inosservato considerato che nessuno ha evidenziato un inedito sia al CNI che al Muntoni e comunque agli esemplari noti del passato: Asta Bank Leu N° 36 lotto 739 (coll. Cappelli) che è lo stesso riportato nel Berman del '90. Ricordo che sono sempre graditi commenti,osservazioni e soprattutto segnalazioni di altri esemplari (anche le Non Conoscenze....) Buona serata a tutti Daniele
    2 punti
  5. Taglio: 2 euro commemorativo - allargamento Unione Europea Nazione: Finlandia Anno: 2004 Tiratura: 1.000.000 (di cui 931.400 circolanti) Condizioni: Spl Città: Gatteo (FC)
    2 punti
  6. @@oldgold la zecca di Venezia è nella sua semplicità una delle più affascinanti e varie per nominali e per diffusione sul territorio. Monete che abbracciano mille anni di storia, di una città che è stata padrona del mediterraneo, che incuteva terrore e rispetto sia a Levante sia a Ponente. Non è una zecca qualsiasi, è una zecca con soli due Dogi rappresentati per effige personale e tre nominali in tutto. E' la zecca di una città unica, inimitabile e irripetibile, non c'è luogo al mondo che non sia conosciuta. La zecca in assoluto più prolifera di multipli in oro che il mondo occidentale abbia mai avuto. La zecca di una oligarchia severissima e quanto mai rigida con se stessa, se davvero ha intenzione di collezionare Venezia potrebbe durare per anni la sua ricerca e mai annoiarsi. In bocca al "leone".
    2 punti
  7. e per finire ecco la migliore di questo giro :yahoo: Taglio: 2 euro Nazione: Monaco Anno: 2001 Tiratura: 899.800 Condizioni: BB+ Città: Milano
    2 punti
  8. Sono d'accordo con vathek... sembra autentico, e dal peso e diametro, suona troppo autentico. Ma non posso dire di più, perché l'autenticazione di monete tramite Internet immagini è... una scienza inesatta! Come dice@@vathek1984, dollaro 1921 pace sembra diverso da ogni altro dollaro pace 1922-35 (e forse, anche se dovremo chiedere @@petronius arbiter), da ogni altro dollaro pace 1922-64. :D . La mia sensazione è che i cataloghi dovrebbero elencare la pace 1921 come varietà distinta. Lo sciopero non uniforme della vostra moneta non mi preoccupa—difficoltà nella coniatura del 1921 è esattamente perché il disegno è stato cambiato per abbassare il sollievo. E il conio è stato compiuto in un periodo di tempo molto breve: tutti i dollari di pace 1921 furono coniati nel periodo 26-31 dicembre 1921. :) v. ----------------------------------------------------------- I agree with vathek…it looks authentic, and from the weight and diameter, it sounds authentic too. But I can’t say more, because authenticating coins via Internet images is…an inexact science! As @@vathek1984 says, the 1921 Peace dollar looks different from every other Peace dollar 1922-35 (and maybe, although we’ll have to ask @@petronius arbiter), from every other Peace dollar 1922-64 :D . My feeling is that catalogs should list the 1921 Peace as a separate variety. The uneven strike of your coin doesn’t bother me—difficulties in coining the 1921 is exactly why the design was changed to lower the relief. And the mintage was accomplished in a very short period of time: all 1921 Peace dollars were coined during the period December 26-31, 1921. :) v.
    2 punti
  9. No, non mi sono spiegato, non ci sono dubbi, è un 5 cent 1918 lavorato per modificare il 18 della data nel 1913, ma come si vede bene grazie a chi mi ha preceduto la stanghetta orizzontale superiore del 3 deve essere rettilinea e non raggiata.
    2 punti
  10. 2 punti
  11. Come ho già detto, la raccolta non è rivolta ai numismatici, ma a coloro che non sanno nemmeno cosa voglia dire la parola numismatica e che forse, vedendo una panoramica di questo mondo, se ne sentiranno attratti. Se metti in mano a un ragazzino di 12 anni un cappellone FDC ci gioca per 30 secondi a testa o croce, poi lo butta in un cassetto, se ne dimentica e torna a giocare alla playstation.
    2 punti
  12. Da Lanz ecco un altro esemplare con la presunta "C": (da http://www.ebay.it/itm/LANZ-Toskana-Lucca-Enrico-V-1125-1181-Denar-Silber-MBB1722-/231472237667 ) In particolare mi pare che si veda bene quella che e' stata ipotizzata essere la legatura tra la E e la N.
    2 punti
  13. Per la cronaca: http://www.tresorsaquitaine.free.fr/clementvsceau.php
    2 punti
  14. @@ciosky68 mi pare giusta l'indicazione di @@diodoro vedi l'immagine con i dati di riferimento tratti da Acsearch Pietro
    2 punti
  15. Un saluto a tutti. Vorrei condividere con voi questo gioiellino, il famoso scudo “unità d’Italia”. Personalmente attribuisco a questa moneta una importanza storica e simbolica superiore a qualsiasi altra moneta del regno (compresi i celeberrimi “mostri sacri” 5 lire del 1901 e 50 lire del 1864, al di là della loro rarità e valore commerciale, ovviamente ;) )… e sono davvero onorato di custodirla :) Certo essa non brilla per originalità o per particolari pregi artistici (al pari di tutta la monetazione ottocentesca dei Savoia prima del Re numismatico), tuttavia fa tipologia a sé, e la stessa effigie del sovrano, un tantino (forse troppo) austera peraltro, è un unicum rispetto ai notissimi ritratti più bonari (collo lungo e collo corto) della monetazione di VEII, ante e post unità. Fu coniata dalla zecca di Firenze tra il 21 marzo ed il 13 aprile 1861, quindi a ridosso della data cruciale del 17 marzo 1861 (che segna la nascita ufficiale dell’Italia unitaria), e comunque prima del decreto ufficiale che autorizzava l’emissione della monetazione ordinaria. Fu anche l’ultima importante emissione di questa gloriosa zecca, dalle grandi tradizioni, prima di venire chiusa di lì a pochi anni. Oltre all’importanza legata alla sequenza cronologica dell’emissione, fu anche la prima moneta a riportare l’insieme completo di attributi, titoli e riferimenti del nuovo corso: le lire vengono definite “lire italiane”, Vittorio Emanuele II viene appellato “Re d’Italia”, e, oltre alla zecca e al millesimo, viene chiaramente indicato questo storico mese di “marzo” ). Quindi è la prima moneta commemorativa (in tempo reale :P) dell’Unità d’Italia. Per tutte queste singolari ragioni e coincidenze viene abbastanza facile dire che questa è la moneta più importante di tutto il Regno d’Italia (almeno io la penso così). E lo dico da una posizione ipercritica verso le modalità estremamente discutibili adottate dai Savoia (e dai loro noti “consulenti”) per realizzare l’unità. Tuttavia, da un mix di cose anche molto malfatte (che sono alla radice di tanti mali perduranti nel presente), è nato un bene indiscusso, ovvero il nostro paese (bellissimo, straordinario… anche se oggi purtroppo in crisi d’identità) nella sua configurazione territoriale (+/-) attuale. Scusate il commento forse OT. E’ una moneta emessa in 21472 esemplari, che circolò normalmente insieme alla grande massa di scudi dell’epoca. Tant’è che i rari pezzi oggi disponibili sono di norma in conservazione mediamente bassa. Le conservazioni alte, o altissime come quella di questo esemplare, sono davvero rare. Le foto fortunatamente non sono mie oo), e, anche se fatte benissimo, ci sta “a fagiolo” la solita frase: “dal vivo è molto più bella”… e scusatemi se mi sono dilungato un po’ troppo con queste note :D
    1 punto
  16. Nella notte tra il 5 ed il 6 febbraio del 1975, sono sottratti dal Palazzo Ducale di Urbino La Muta di Raffaello, La Madonna di Senigallia e La Flagellazione di Piero della Francesca. Gaetano Savoldelli Pedrocchi, Procuratore della Repubblica di Urbino, rintraccia i quadri in Svizzera. E allora fa una cosa singolare. Teme che i quadri non tornino ad Urbino o che non vi ritorno o subito. Decide di non seguire le vie istituzionali. Si mette in ferie e con un ufficiale dei CC va personalmente in Svizzera. Ognuno viaggia con la propria autovettura. Convince, non si sa come, gli svizzeri a dargli i quadri. Carica il tutto nel portabagagli della propria auto e via come il vento verso Urbino. I due temono di essere intercettati da malviventi e, quindi, viaggiano alla massima velocità possibile. L'ufficiale fonde il motore, ma Savoldelli Pedrocchi continua da solo e raggiunge Urbino. Sembra di leggere dei tre moschettieri con i pendenti della regina, ma è tutto vero. Quaranta anni fa. Altri tempi ed altri uomini. Polemarco
    1 punto
  17. Non sono un esperto di queste tipologie, però il simbolo misterioso a me ricorda il numero 29 di questa tabella (postata proprio da @@miroita in una recente discussione su di un quattrino senese). Antonio
    1 punto
  18. Carissimi @@avgvstvs, @@vv64, @@adolfos, grazie per essere intervenuti. Sì, avete colto tutte le cose salienti che secondo me rendono questo denaro "anomalo" rispetto alla tipologia alla quale potrebbe essere attribuito. Infatti secondo me si ispira ai denari di Lucca dei tipi Matzke H3a, H3b, ovvero i denari del periodo Enrico IV/ Enrico V, (1056-1106/1106-1125), che hanno un peso medio che va dagli 0,95 agli 0,85 g e fino del 50% circa. Le anomalie principali dovrebbero essere: - il "TO" della legenda del dritto: più che pasticciato sembrerebbe non avere addirittura la "T" (o voi la vedete e io sto diventando "cecata" :D?) - la P sempre della legenda del dritto pasticciata - il cerchio intorno alla H è troppo distante dal monogramma ed ovalizzato, oltre che non avere una perlinatura evidente (anche grossolana nei tipi H3b) come invece è di solito. Sono queste anomalie del dritto associate a lega e anche ad un peso decisamente basso per il tipo (0,68 g contra 0,95-0,85 g), che a mio parere fanno sospettare il falso d'epoca, che in origine avesse avuto un bagnetto superficiale nell'argento poi caduto, oppure altro. Per sapere di quale zona di origine dovremmo conoscere le zone di principali di ritrovamento, ma ahimè non è dato sapere. Quanto al quesito che pone @@adolfos è interessante e potrebbe essere ripreso e sviluppato, ma forse sarebbe meglio che questa discussione allora fosse riunita a quella "storica" sui denari lucchesi, come del resto avevo già anche provato a richiedere (ma forse devo mandare un messaggio a qualcuno dello staff?). Un caro saluto e a presto MB P.S. Scusate se invece che i tipi della classificazione di Bellesia uso sempre quelli di Matzke, ma secondo me sono più adatti perchè seguono meglio i vari cambiamenti nel tipo e nel fino di queste monete, riuscendo a proporre anche una cronologia abbastanza stretta per diversi gruppi. E per rispondere al quesito di Adolfo bisogna prima collocare bene nel tempo il fenomeno: di quali tipi esattamente e di quale arco cronologico stiamo parlando?
    1 punto
  19. Si jagd, è proprio vero quelle monete che hai postato non sono grosse monete d'argento o d'oro; monete di signori in vacanza per la caccia o per una visita a grandi signori dell'isola, ma sono monete del popolo, gente che ha faticato in altre città e nazioni, gente che forse ha fatto guerre in paesi lontani per sostenere la famiglia restata a casa. E con buona fortuna sono tornate a casa anche queste povere persone, portandosi in tasca piccole monete, un ricordo forse, un resto.... chi lo sa. :pleasantry: Quante storie possono raccontare le nostre monete... Grazie del tuo pensiero. luciano
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  20. @@Crimson85, Anche se raggiungessero il BB... tutte insieme non varrebbero neanche 2 euro. Se le hai ereditate meglio conservarle come ricordo oppure aggiugine altre migliori per aumentare la tua collezione. ;)
    1 punto
  21. tanti saluti Luciano.... :) ...son tante che si possono ritrovare....Corsica a visto molti uomini partire su continente....e anche nel mondo intero...come tutti popoli isolani,vedere orizonte da sopro mare,sempre stato attraiante....la Corsica di tandu era a l'incrocciu di tutti i popoli..... :) ...anche ora....ma il senzo a cambiato. :lol: sapevo e aspetavo con impazienza il tuo intervento......grazie!... :)
    1 punto
  22. Già. Purtroppo credo che le monete siano l'ultimo dei loro problemi... E anche dei nostri mi sa...
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  23. penso sia un minuto di Carlo VII re di francia, come questo http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-GEV24/3 ma attendi conferma dagli esperti di questa monetazione
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  24. Raccontaci un po' quanto tempo ci hai messo a mettere insieme tutti e 4 i pezzi in fdc? Li hai migliorati nel tempo o sei andato sempre diretto verso il top? Si perde tanto tempo a demolire monete non bellissime e quando ci sono si liquida la discussione troppo velocemente.. ;)
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  25. sembra una moneta di Lokris Opuntii , senza peso e misure diventa difficile capire che tipo di moneta sia. Purtroppo ho seri dubbi sull'autenticità della tua moneta.
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  26. 1 punto
  27. Allora tutto ok, il tuo pezzo è nettamente superiore, solo che io non riesco a darti ulteriori informazioni in merito dovrai attendere qualcun'altro.
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  28. si @@nando12 si vede espressamente la debolezza di conio a sx, se noti il lato destro dello stemma, ad esempio i pallini sono incircolati..cosa non vista nelle monete in spl+. quella del negrini non presenta schiacciatura da conio laterale, cosa ben rara,la variante è diversa per la scritta nella spalla. leggo sul portale numismatico dello stato 412.912 pezzi coniati sotto Luigi Siries, periodo da considerarsi tra i più belli per quanto riguarda questa monetazione per i suoi particolari... la rarità su quella dello stato non la riporta, ho trovato chi scrive R e chi scrive RRR, sapete darmi indicazioni sull effettiva rarità?
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  29. Direi di limitarci alle opere edite, lasciamo stare i progetti.
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  30. Ecco qua, di meglio non so fare...
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  31. Ciao JAGD, la prima moneta è un soldo da 12 bagattini del doge ANTONIO PRIULI (1618-1623) al d/ S.M.VE. ANT.PR in esergo 12 il doge con vessillo inginocchiato davanti al leone alato al r/+DEFENS..NOSTER+ La seconda moneta è un Bagattino Anonimo al d/ R.C..L.A busto della vergine con il bambino in esergo le iniziali del massaro che mi sembrano II al r/ leone in soldo in quadrato con le rosette ai lati.
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  32. mi dispiacce;impossibile modificare,metto l'altro versso de la prima moneta postata,che ella misura 22mm di diametro.....
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  33. Ciao, se ne parla qui: http://www.lamoneta.it/topic/123446-aiuto-identificazione-moneta-2000-dobras/
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  34. Buona Domenica Dovrebbe trattarsi del piccolo di Pietro Gradenigo + ° PE ° GRA °DVX . Al rovescio + ° S (coricata) ° MARCV S (coricata) ° In entrambi i lati croce inserita in un cerchio Collezionabilissima! saluti luciano P.S. Considerato che è certamente di Venezia, come hai inserito anche nel titolo della discussione, mettigli cortesemente il TAG Venezia. Grazie
    1 punto
  35. Ciao. Ho letto quanto riporta la Tua fonte, la cui attendibilità non metto in discussione ma che, per inciso, ci dice di "aver preso appunti sull'avventura del recupero (....) in uno degli ultimi anni di frequentazione (2001-2004) proprio in previsione di domande come la Tua". Quindi, e lo dico giusto per chiarire l'approccio "metodologico" della fonte, parliamo comunque di appunti annotati a distanza di quasi trent'anni dallo svolgimento dei fatti di cui trattiamo. Nel servizio diffuso dalla TV svizzera invece, si sentono le testimonianze dirette di alcuni di coloro che parteciparono all'operazione e si vedono (o meglio, si intravedono..) alcuni documenti ufficiali del tempo, fra i quali vorrei segnalare: 1. verbale di sequestro dei tre dipinti della polizia cantonale datato 23.3.1976, nel quale si da atto della presenza del Ten. Col. CC. Carlo Focacci e del M.llo CC. Libero La Torre e si riporta che i dipinti erano nel possesso dell'antiquario Maurizio Balena; 2. richiesta ufficiale di riconsegna dei dipinti in favore della Soprintendenza, datata 24.3.1976, che la Procura di Urbino invia a quella cantonale e, ma questo lo si intuisce dal contesto del documento, autorizzazione di quest'ultima alla restituzione dei dipinti. Richiamati questi passaggi documentali, che considererei inconfutabili, rilevo come sia la Tua stessa fonte a confermare come i fatti non andarono nel modo rocambolesco (e, lasciamelo dire, palesemente incongruo e romanzato) descritto nel post di apertura di questa discussione. Mi permetto, tuttavia, di avanzare qualche perplessità su alcune affermazioni della Tua fonte e segnatamente sui seguenti passaggi: "Poi l'accordo non facile per la restituzione ed il recupero fisico.." A giudicare dal provvedimento del Procuratore Dick P. Marty, che autorizzò immediatamente la riconsegna dei dipinti alla Soprintendenza e basandoci sul dato di fatto che le opere rientrarono effettivamente ad Urbino il 29.3.1976, tutta questa difficoltà a cui fa riferimento la Tua fonte francamente non si coglie minimamente. Dalle testimonianze del filmato (in particolare quella del M.llo La Torre) emerge con evidenza come tutta l'operazione fosse stata perfettamente concertata da fra le Autorità italiane e quelle elvetiche. Quindi nessuna "gita" in Svizzera, a titolo personale, di Carabinieri e tanto meno, del magistrato. E' chiaro che il trasferimento in Italia dei dipinti avvenne poi senza clamori (per ovvii motivi di sicurezza) ma è altrettanto evidente che il ritrovamento delle opere venne ampiamente pubblicizzato, tanto che apprendiamo dal filmato che ci fu persino una mostra estemporanea organizzata a Locarno, che ebbe fra l'altro un gran successo di pubblico. Che poi alla presa in consegna delle opere ed al viaggio di ritorno ad Urbino (che anche la Tua fonte conferma essere avvenuto con un mezzo blindato e non nel baule di un'auto, come era ovvio che fosse) abbia preso parte anche il Procuratore ed il Soprintendente....la cosa è perfettamente comprensibile, data l'importanza dei dipinti, ma è anche situazione ben diversa da quella che si era descritta inizialmente. Non vi è invece traccia di alcun "pasticcio politico" (che invece a me parrebbe inesistente, proprio alla luce della velocità con cui gli italiani ripresero i dipinti) nè tanto meno emergono elementi per sostenere che vi fosse rischio fondato di "conflitto a fuoco" con i malviventi. Anzi, andando a cercare su internet qualche notizia sulla "banda", si scopre che il capo era un certo Elio Pazzaglia, personaggio dallo spessore criminale molto modesto. Se poi fosse anche vero che i ladri, fidandosi dell'intermediario Balena, furono pure "fregati" dai CC, che non versarono loro il riscatto pattuito, (io non ci credo....ma non si sa mai), saremmo al cospetto di un'organizzazione criminale veramente improbabile. Che una tale organizzazione potesse far pensare al rischio di possibili "conflitti a fuoco", mi lascia molto perplesso...anzi, scusa...mi fa sorridere. E' poi la Tua stessa fonte a fare riferimento alle dichiarazioni rese sulla vicenda dal M.llo La Torre (almeno...la Tua fonte parla del "M.llo Y", dove Y dovrebbe essere uguale a La Torre...ma perchè poi non farne il nome, visto che ha persino rilasciato dichiarazioni pubbliche), la cui descrizione dei fatti è fornita nell'intervista resa alla TV svizzera. Mi rimane, a questo punto un unico dubbio e cioè: perchè nessuno valorizza il ruolo, che a me pare fondamentale, dell'antiquario Maurizio Balena? Che Balena (purtroppo deceduto per un infarto lo scorso 16 novembre) sia stato uno dei veri protagonisti della vicenda del recupero dei dipinti, non penso lo si possa mettere in dubbio e ciò non solo perchè ce lo dice lui stesso nell'intervista, ma perchè il suo nome compare nel verbale della Polizia cantonale e viene associato al soggetto che venne trovato in possesso dei dipinti all'interno della camera 116 dell'albergo Muralto. Inoltre, nel filmato TV, colpisce il contenuto di una telefonata intercorsa fra il Procuratore Marty e il Dott. Savoldelli, nella quale il primo chiede al secondo se Balena fosse un "suo uomo" e ottenuta risposta affermativa il Dott. Marty dispone il rilascio dell'antiquario riminese. Questa testimonianza ci conferma, da un lato, la presenza certa di Balena nell'hotel di Locarno e dall'altra, che Savoldelli fosse in quel momento ad Urbino nel suo ufficio e non in Svizzera. Che poi sia andato in Svizzera in un secondo momento a riprendersi i dipinti sarà anche vero, ma ciò cambia, e di molto, la realtà delle cose inizialmente rappresentate e che, alla resa dei conti, si sono svolte in maniera assolutamente differente rispetto a quella che era stata descritta come una sorta di "iniziativa guascone", d'altri tempi. Alla fine, mi pare che non sia emerso nulla di tutto questo, o meglio, probabilmente l'unico "guascone" della storia era l'antiquario Balena....che però nessuno, stranamente, sembra voler ricordare. Se poi invece se ne vuole fare un romanzo...allora il discorso è diverso. Però va detto. Saluti. Michele
    1 punto
  36. freccia sul 3 quello vero con parte sup piana e non tonda. ciao.
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  37. :whome:per me è un denaro di Lucca...
    1 punto
  38. @@ihuru3 Al convegno di Bergamo il perito Noris aveva un elmetto periziato BB/SPL da Tevere alcuni anni fa che se postato su questo forum credo chiunque giudicherebbe inferiore a BB. Addirittura @@elmetto2007 dice che un MB non deve avere colpi, quando la definizione stessa di MB che dà per esempio Gigante è quella di "moneta con parti non leggibili e colpi al bordo". Tra l'altro i colpi sarebbero previsti anche per il BB. Poche storie, oggi si valutano BB monete che 20 anni fa sarebbero state SPL, e MB monete che sarebbero state BB+.
    1 punto
  39. 1 punto
  40. Il volto del Redentore è completamente liscio... sottopeso... manca la parte inferiore della Beata Vergine... altrimenti qSPL... Arka
    1 punto
  41. Buona serata e grazie per aver riproposto quella vecchia discussione. Proprio così petronius, a Venezia (intendo la "Serenissima") la cartamoneta non ha mai riscosso molti favori, come anche le macchine per la coniazione delle moneta, d'altra parte. Sappiamo i motivi che hanno frenato l'uso delle macchine, ma per la cartamoneta credo che sia derivata da una scelta consapevole; considerata l'area nella quale Venezia commerciava, la cartamoneta non sarebbe servita e forse usarla per il solo dominio di terra fu giudicato inutile. L'immobilismo monetale spinto all'ennesima potenza; o forse va considerato che il Governo era rappresentato certamente da nobili, ma soprattutto da mercanti, figli di mercanti, discendenti di stirpi di mercanti..... e il soldo era per loro qualche cosa di metallo che tintinnava, che luccicava e che era anche rotondo (o quasi); nella carta ci avvolgevano i pesci. :blum: saluti luciano
    1 punto
  42. Riporto in maniera più organica quanto già è stato detto sulla moneta in esame: http://www.forumancientcoins.com/monetaromana/corrisp/b184/b184.html Quinario di M. Porcio: Libero e la Vittoria
    1 punto
  43. Buonasera oggi a Bergamo mi sono inbattuto in questa piccolina, sapete darmi indicazioni per una corretta catalogazione ? ae13 grazie Roberto
    1 punto
  44. una domanda probabilmente sciocca, ma..... perchè XIIII e non XIV e VIIII e non IX?
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  45. Buona giornata Dal Magazine dell'American Numismatic Society ecco il grosso con pallino a lato del gomito sinistro del Cristo e pallino a destra della sua gamba destra. Nel Papadopoli questa combinazione è ascritta al tipo 8 che ci mancava. Aggiorno quindi l'elenco 2 3 4 5 6 7 8 9 11 12 13 14 15 16 19 22 24 29 30 31 32 33 e ... avanti un altro! saluti luciano
    1 punto
  46. Non è una coniazione ufficiale della zecca australiana, è una replica in metallo placcato in argento come questa: http://it.aliexpress.com/item/New-4-32-1pcs-Free-Shipping-2014-China-Zodiac-Horse-Coins-Silver-Plated-Replica-Souvenir/1636380614.html l'originale: http://www.ebay.com/itm/2014-1-oz-Silver-Lunar-Year-of-the-Horse-Coin-/321666882176?pt=LH_DefaultDomain_0&hash=item4ae4d71a80
    1 punto
  47. La Francia sostituisce una moneta dedicata a celebrare l'anniversario di una guerra (che non ha ottenuto l'OK dalla commissione europea) con una che commemora la pace......... un totale controsenso.
    1 punto
  48. Essere presente a Torino e' un dovere! :-) motivo in piu' che nel giorno precedente si terra' l'Asta Montenegro! Saro' presente ...mi dispiace per l'evento organizzato a Milano dalla NIP & C....una volta che si faceva a Milano dopo le esperienze a Roma (troppo lontana e commercialmente "inadeguata") e' un peccato non potervi parteciapre....anche solo come "visitatore". Massimo
    1 punto
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