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  1. Buonasera e buon anno a tutti, a seguire le immagini (mi scuso per la qualità) di una monetina che mi sta mettendo in crisi . Forse solo con la mia fantasia, nel lato con il castello leggo in quella che era la legenda le lettere R B ad ore 4 e 5 ed una C o G ad ore 8 ; dal lato con il castello invece, oltre a distinguersi un fiore a 5 petali in alto tra le punte della ghirlanda e una S ad iniziare una prima riga ed una O ad iniziare l'ultima, mi sembra di individuare quella che sembra essere la data nella terza riga (1 7 6 7 ??? ) Dati ponderali: peso: 0,81 grammi Ø 17,5 millimetri metallo: argento Grazie
  2. scacchi

    1/4 di siliqua con monogramma

    salve Mi piacerebbe conoscere il vostro parere a riguardo di questa monetina dal diametro di cieca 11 millimetri e dal peso di 06/07 grammi scovata in un vecchio album appartenuto al nonno marchigiano di un amica il busto ha un aspetto giovanile? Nel monogramma non riesco ad identificare il segno che sovrasta il punto centrale cordialità
  3. Buonasera, proseguo con le mie richieste di aiuto, con questa moneta microscopica (8,9 mm!) che penso di poter attribuire a Venezia, ma sulla quale non ho trovato nulla... Grazie a tutti Dati ponderali: peso : 0,11 grammi Ø max : 8,9 mm Metallo: argento (mistura?)
  4. Buongiorno, vorrei identificare correttamente questa moneta. Leggendo le discussioni nel forum penso di poterla classificare come 'Piacentino Antico'. In particolare ho verificato: 1. La forma della lettera G 2. La forma della lettera A Chiedo agli esperti della moneta qualche opinione o suggerimento per aiutarmi a identificarla correttamente. Grazie
  5. bella moneta in argento di 23\24 mm. e peso gr.1.5 da un lato un aquila, forse con uno scudo sul petto? circondata da legenda in parte leggibile altro lato degli scudetti araldici aqila leone ecc, sempre contorno con legenda....... la riconoscete? o qualche suggerimento dove cercare? grazie scacchi
  6. albatroz

    1º CERROFIL

    fino a
    1º CERROFIL Mostra - mercato collezionistico Numismatica - Filatelia - Cartoline - Stampe e Libri antichi - Storia Postale presso PARCO COMUNALE EX BARATTIERI SAN PIETRO IN CERRO (PIACENZA) SABATO 24 giugno 2023 orario: 09:00-18:30 INGRESSO GRATUITO - ORARIO CONTINUATO Presenza di stand gastronomici. Per ulteriori informazioni: Luca 3490034314 Mauro 3339939922 locandina-cerrofil.pdf
  7. Buonasera a tutti. Credo si tratti di un Grosso Tirolino, ma non riesco a completarne in modo più specifico la classificazione. La moneta presenta i seguenti dati ponderali: Diametro 20,40 mm Peso 1,20 grammi Il metallo sembra essere argento . Attendo vostri preziosi interventi. Ad maiora.
  8. scacchi

    giovanni sforza Pesaro

    Salve ringrazio chiunque voglia esprimere un commento a questa "anomalia" anellino cuneo, spina? in °CO° la moneta è un grosso battuto per Giovanni Sforza durante la sua reggenza di Pesaro 13 novembre 1489 - 1500 e 1503 - 1510 per quanto in alcuni punti la legenda sia poco visibile credo che sia questa: STEMMA°IO°S°DEARA °CO°COTI°PISAV°D °S°M°ORA°PRO°N° il peso è di: 1,5 grammi diametro 20\21 mm cordialità Mirco
  9. batù di carne

    Identificazione celtica?

    Buongiorno a tutti! Non troppo tempo fa mi sono aggiudicato un esemplare in argento celtico. E' la prima volta che vengo in possesso di un esemplare di questa categoria e non me ne intendo per niente, devo ammetterlo. Vorrei chiedervi quale potrebbe essere la sua origine? Dove fu coniata? Viene segnata come "uncertain" sul sito d'aste. E' un'imitazione di dracma? Dati: argento, 25 mm, 4.15 g. Grazie a tutti in anticipo.
  10. ne approfitto come nuovo iscritto per un caro saluto a tutti i membri, complimenti per la professionalita',ne approfitto per chiedere un parere: moneta comprata da asta numismatica poco tempo fa per la mia collezione personale, non riesco a trovarne traccia se non in oro,la mia e' in argento, ho solo trovato un trafiletto vago su qualche esemplare in argento ma non con valore 96L . se qualcuno sa darmi spiegazioni sarei molto grato,ringrazio in anticipo argento,11,4 grammi,diametro 31,2
  11. Buongiorno a tutti, da un po' di tempo mi interesso alla monetazione del regno ellenistico di Cappadocia, e sto valutando l'acquisto di questo esemplare attualmente in asta. Apro questo post per chiedere un consulto riguardo ad una mia perplessità sull'aspetto della superficie della moneta. Come si può vedere nell'immagine, buona parte della superficie è coperta da una patina nera che sembra presentare alcune piccole bolle o grumetti in rilievo. L'effetto generale non è di per sé sgradevole, e non la considero un difetto tale da rinunciare all'acquisto della moneta, ma vorrei essere sicuro che si tratti di concrezioni dell'aegento e non di qualche possibile campanello d'allarme, anche se (almeno a quanto si scrive) i falsi di monete cappadoci sono estremamente rari. Cosa ne pensate?
  12. Salve a tutti, ho trovato questa moneta nella collezione di mio nonno. Essendo di Milano sono andato in due negozi in centro per farla autenticare. Da un negozio mi è stato detto che la moneta in questione è vera, mentre dall’altro che è falsa. Chiedo quindi il vostro aiuto ! peso: 4,9 g diametro: 2,3 cm spessore: leggermente maggiore di 0,1 cm Ho usato un righello con sensibilità 0,1 quindi non ho purato fare misurazioni migliori
  13. Salve, vivo in Irlanda e qui ho trovato una medaglia italiana che si chiama : Medaglia del giubileo 2000 di Angelo grilli , ho fatto qualche ricerca e ho visto che ce ne sono di tre tipi, La mia medaglia è in Argento,con marchio 925 , ma io ho trovato in commercio solo quelle credo in bronzo dorate , potete darmi qualche informazione in più e dirmi per favore se questa medaglia ha un valore ? Purtroppo non riesco a caricare la foto. Grazie mille
  14. Buongiorno a tutti, volevo semplicemente sapere se qualcuno è in grado di identificare questa moneta messicana (sono quasi sicuro sia in argento) e se qualcuno riesce a farmi una valutazione. grazie mille in anticipo!!!
  15. Buongiorno a tutti amici del forum, Chiedo il vostro aiuto per identificare questa medaglia. Io lo so che è prodotto da Johnson (creato par Teruggi), ma non ho più dati. Non l'ho trovato qui: http://numismatica-italiana.lamoneta.it/zecchieri/Luigi Teruggi Qualcuno di voi la riconosce? Vi rigrazio in anticipo. Alex
  16. Salve, sono in possesso di due bassorilievi della intercoins in argento 925/1000, uno riproducente l'opera "Donna con la cravatta" di Modigliani, l'altro riproducente la "Bambina con cappello" di Reboir. Su internet ho trovato che il primo è stato venduta ad un'asta per 180€, il secondo, sempre ad un'asta, per 30€. Sapreste dirmi il valore effettivo di questi lingotti per favore? Vi rigrazio.
  17. CARATTERISTICHE PRINCIPALI Peso: 30 grammi Diametro: dimensioni 4 cm spessore 2,5 mm Metallo Presunto: argento Sapreste darmi delle info per favore? Tra oggi e domani aggiungerò altre monete spero potreste aiutarmi ?
  18. cristianaprilia

    approfondimento sui Dollari Morgan. A tutto VAMs!

    Oggi iniziamo un fantastico viaggio nel mondo del collezionismo, parleremo delle varianti dei dollari Morgan, ovvero parleremo di VAMs! Il viaggio è iniziato 54 anni fa, ovvero nel 1966, nato dalla collaborazione di 2 studiosi e collezionisti, Leroy C. Van Allen e George Mallis (scusate ma non trovo immagini recenti), che dalle iniziali dei loro cognomi deriva appunto il termine VAM. Come tutti gli studiosi/collezionisti, non si soffermarono solo ad una fredda lista ce l’ho/mi manca, ma osservarono ogni singolo pezzo che gli passava tra le mani (e le loro mani ne hanno stretti migliaia) notando che tantissimi Morgan presentavano a volte grandi imperfezioni visibili ad occhio nudo, altre volte (molto spesso) visibili solo ad un attento esame con lenti e microscopi! Decisero così di ricostruire la storia di ogni singola moneta catalogandole ovviamente per anno e zecca (la coniazione dei Morgan ebbe inizio nel 1878 nelle zecche di Philadelphia, Carson City e San Francisco, l’anno seguente si aggiunse la zecca di New Orleans. Ci furono delle interruzioni nella produzione nel corso degl’anni, tranne che per San Francisco che li coniò sempre, interrompendo tutte quante la produzione nel 1904 per poi riprenderla solamente per un anno, il 1921 dove si aggiunse la zecca di Denver ma a cui non partecipò quella di New Orleans). L’inizio della loro collaborazione, come detto, ha come inizio il 1966, ma la nascita dei VAMs ha una data ed un’ora ben precisa, l’11 marzo del 1878 alle ore 15:17 nella zecca di Philadelphia, incredibile! L’informazione è certa perché fu presente un giornalista che annotò tutto, le prime monete furono coniate come pezzi di presentazione per l’allora presidente degli Stati Uniti d’America Rutherford B. Hayes, che era il diciannovesimo presidente. I pezzi coniati, secondo un giornalista, furono 303, poi la produzione si interruppe per un problema ai conii, da qui la nascita del primo VAM il numero 9, identificabile al rovescio della moneta da una piuma a “virgola” nella parte bassa a destra (guardando la moneta) della coda dell’aquila raffigurata al rovescio di tutti i Morgan. Inoltre si contraddistingue dal fatto che è un 8 piume, in inglese 8 tail feathers ed abbreviato 8TF, che è già una categoria a sé, ma che senz’altro approfondiremo in seguito. Per oggi ci fermiamo così, ma abbiamo ancora tanto da scoprire e da dirci insieme.
  19. CARATTERISTICHE PRINCIPALI Peso: 27 gr circa Diametro: 4 cm Metallo presunto: argento Buongiorno ero parecchio dubbioso su queste L5 colonia eritrea 1891 Vi ringrazio!!
  20. Buongiorno a tutti, sono iscritto da poco nel forum e sono appassionato di numismatica. In particolare mi piace comprare grandi lotti di monete e poi selezionarle singolarmente sperando di trovare qualcosa di interessante. Non lo faccio per ricavare soldi, ma solo per il piacere della scoperta. A tal proposito mi è capitata questa moneta (di cui ho allegato una foto), è messa molto male ma si legge che è una moneta del 1863 emessa durante il regno di Vittorio Emanuele II e in particolare si tratta di 1Lira con lo stemma Sabaudo, sul contorno purtroppo non si legge nulla. Tutti i dati corrispondono: - peso 5g - diametro 23 mm - non magnetica il mio dubbio è il seguente: trattandosi di argento può avere un'ossidazione di questo tipo, è soltanto un'incrostazione oppure si tratta palesemente di un falso?
  21. Qualcuno può aiutarmi, mia sorella mia ha regalato anni fa questa moneta di cui non so la provenienza, se è di valore o meno, le uniche informazioni che ho è che teoricamente sia di rame placcato in argento. Grazie a tutti per qualsiasi aiuto, ho fatto molte ricerche ma non ho trovato nulla di simile, soprattutto per il lato con il sole, i due Dragoni e il labirinto centrale. Lorena Molinari Chi può scrivere qui o alla mia mail [email protected]
  22. Salve a tutti, ho trovato in una bancarella uno strano falso d'argento: la moneta pesa 25,88 g, ha un diametro di 37 mm ed è spessa circa 3 mm. Nel dritto riproduce mezzo balboa del 1904: c'è l'immagine del condottiero al centro con le parole in rilievo sul copricapo "Dios Ley Libertad". Sotto di lui, campeggia il nome Balboa in rilievo ed in circolo intorno la dicitura "Republica de Panama 1904". Il rovescio invece, ruotato di 180°, riproduce i 5 marchi dell'impero tedesco del 1903: al centro l'aquila imperiale, intorno la scritta "Deutsches Reich 1903 * Funf March *" Il bordo è zigrinato. La moneta è troppo falsa per essere un tentativo di riproduzione e, al contempo, non capisco perché si sia voluto scegliere l'argento per tentare un simile esperimento. Mi potete aiutare a risolvere l'enigma?
  23. Buongiorno a tutti, sono un nuovo membro del forum. Sono Daniele, studente universitario e da pochi anni appassionato di numismatica antica. Sono ovviamente ancora un neofita e purtroppo non ho avuto possibilità di toccare con mano molte monete antiche. Ma qualche mese fa ho deciso di comprare la mia prima moneta. La mia scelta è finita su un bel Pegaso di Corinto, periodo 5 se non sbaglio, con aratro dietro la testa di Atena (che a quanto ho capito si trova sul rovescio e non sul dritto dove solitamente è presente il viso del Dio/autorità emittente). Ho acquistato la moneta da un numismatico a Catania, molto gentile e professionale e perciò mi sono fidato subito. Guardando un po' nel forum e leggendo i pochi libri che sono riuscito a reperire senza spendere una fortuna, mi è venuto un dubbio sulla moneta. Ripeto, mi fido molto del numismatico che me l'ha venduta. Ma vorrei cogliere l'occasione per comprendere meglio i segni di autenticità o meno delle monete. In particolare il metallo è molto poroso con molte cavità (potrebbe anche essere un segno di estrema usura o pulizia molto aggressiva?) e ancora più curiosa per me è la presenza di linee che segnano tutto il campo monetale, a formare una specie di reticolo. Allego delle foto che spero siano di aiuto. Ringrazio in anticipo tutti e vi porgo un cordiale saluto, il forum è utilissimo e le persone qui dentro mi sono sembrate gentili e preparatissime. Daniele
  24. Ciao a tutti, come condiviso con @Matteo91, propongo in questa discussione una mia sintesi dei contenuti dell’articolo “The value of Electron in Greece and Asia”, John R. Melville Jones, contenuto nell’antologia “Studies in Greek Numismatics in Memory of Martin J Price” edited by R. Ashton and S. Hunter, Spink 1998. Spero che queste righe che seguono siano da spunto per una discussione interessante. Il tema è complesso e affascinante, in quanto non solo numismatico in senso stretto, ma anche aperto ad aspetti di storia economica. Il tema del rapporto di valore tra i tre metalli monetati, oro (AU) - elettro (EL) - argento (AR), è discusso nell’articolo sulla base delle ipotesi prevalentemente accettate dagli studiosi, e sembra che non vi siano ancora dei punti fermi assoluti. Aggiungo che, a mio modo di vedere, non è neppure detto che delle certezze assolute possano mai esserci, per tanti motivi accennati nell’articolo: l’EL utilizzato per le monete conteneva % variabili di AU (si stima fino al 50% max) e AR, e spesso anche rame (CU). Va da se’ che ragionare su una lega ternaria pone delle difficoltà per esercizi di gravità specifica che cercano di determinare le composizioni % l’AU e l’EL si trovavano in natura, mentre l’AR andava “estratto” tramite tecnologie che si sono perfezionate nel tempo, con l’effetto che l’AR aveva probabilmente un valore intrinseco maggiore in epoca arcaica, e decrescente nel tempo (oltre che per la tecnologia estrattiva, anche per le importanti miniere del Laurion e di Siphnos sfruttate da un certo punto in avanti) le tecniche di stima della composizione dell’EL degli stateri arcaici di Ionia / Lidia attraverso analisi non distruttive incontrano il limite del c.d. “surface enrichment”, che se ricordo bene riguarda un po’ tutte le leghe di metalli più e meno nobili, e che conosciamo ad esempio nelle monete di AR (e CU in % minore) più volgarmente come cristallizzazione. La superficie della moneta quindi non è rappresentativa per analisi della % composizione sembrerebbe che le città che coniavano moneta in EL tendessero a sopravvalutare, per gli scambi interni, il contenuto di AU delle proprie monete (le autorità monetarie lucravano sulla opacità intrisceca del EL, e in qualche misura, aggiungo io, introducevano una piccola dose di moneta fiduciaria), mentre l’EL di una città era spesso scambiato a sconto rispetto al suo contenuto di fino con AU di altre città. Questo poteva essere permesso dai rischi del trasporto dei metalli in antichità, oltre che dai costi di separazione di AR ed AU dall’EL monetato un ulteriore fattore di complessità è immaginare un rapporto di cambio che possa facilitare le conversioni dei numerosi nominali in EL, basati su sistema duodecimale, dallo statere a 1/96... Insomma, la questione appare complessa, variabile nel tempo e nelle geografie di Asia Minore e Grecia... Ma veniamo ora alle ipotesi sui valori relativi attribuiti ai 3 metalli monetati. Ricordiamo che le prime monete coniate sono plausibilmente gli stateri di elettro attribuiti a Lidia / Ionia nella seconda metà del VII sec a.C., pesanti 14.1 g (il tipo “di Phanes” è famoso). Si suole attribuire a Creso, intorno al 550 a.C., l’introduzione di stateri (con toro Leone di fronte) di AR e AU del peso di 10.9 g. Perché 10.9 g? Tradizionalmente si attribuisce questa scelta ad un rapporto di conversione AU : EL = 4 : 3. Per cui uno statere d’oro da 10.9 g era equivalente ad uno statere arcaico il EL da 14.1 g. Da ciò deriva, come accennato sopra, che con un contenuto di AU nelle monete di EL inferiore al 50% e con un contenuto di CU superiore a quanto normalmente presente nell’EL in natura (sic!), le monete in EL fossero in qualche modo sopravvalutate per gli scambi nella propria area di emissione. Per quanto riguarda la conversione dell’AR, c’è l’ipotesi di un rapporto fisso con gli altri due metalli monetati, ma anche la possibilità che le monete in AR non fossero direttamente convertibili (ipotesi che a me personalmente non convince). Nella prima ipotesi, l’autore presenta due rapporti di conversione successivi cronologicamente: inizialmente AU : AR = 13 : 1 in modo da rendere equivalenti 20 AR siglos da 5,35 g ad 1 AU statere leggero da 8,17 g in una seconda fase, AU : AR = 13 e 1/3 : 1 in modo da rendere equivalenti 20 AR siglos da 5,55 g ad 1 AU statere leggero da 8,40, e che comporta che EL : AR = 10 : 1 In ogni caso, la conversione AU : AR appare non agevole. Un’ulteriore ipotesi discussa è quella presentata da M J Price, che sosteneva come plausibile un rapporto EL : AR = 7 : 1, in ragione dell’elevato valore dell’AR in periodo arcaico, per i costi di estrazione, e che riteneva la riduzione del peso dello statere creseide in AU da 10.9 g a 8.17 g dovuto proprio al decrescente valore del AR. Si giunge pertanto ad una ulteriore proposta ipotetica di rapporti di conversione fra metalli che renderebbe un po’ più facile la conversione dell’AR: inizialmente, fermo restando un rapporto AU : EL = 12 : 9 (ovvero 4 : 3) si ipotizza che AR sia sopravvalutato a EL : AR = 9 : 1 in una seconda fase, sempre fermo il rapporto AU : EL = 4 : 3 si ipotizza che AR si sia assestato a EL : AR = 10 : 1 e che quindi si giunga al rapporto classico AU : AR = 13 e 1/3 : 1 Il rapporto AU : AR = 13 : 1 è peraltro citato da Erodoto, per conversioni all’interno del sistema tributario persiano. In Sicilia, a Siracusa, vigeva indicativamente il AU : AR = 15 : 1, e ad Atene AU : AR = 14 : 1 (poi scende a 13). Un ultimo spunto porta alla considerazione esposta sopra, ovvero che le monete in EL fossero sopravvalutate nella propria area di circolazione rispetto a quanto fossero scambiate al di fuori della stessa. Le monete in EL di Lampsaco e Cizico sembra che fossero scambiate con Atene ad un rapporto AU : EL = 2 : 1, anziché con il rapporto convenzionale creseide AU : EL = 4 : 3 In conclusione, sembra realistico affermare che EL monetato fosse sopravvalutato rispetto al contenuto di fino nelle aree in cui era coniato (Asia Minore e colonie greche del Mar Nero), mentre era valutato meno negli scambi con la Grecia. Un’ulteriore (mia personale, e spero ragionevole) osservazione è relativa al fatto che la nascita della moneta sia stata probabilmente stimolata, fra gli altri fattori, anche dall’opacità del contenuto di AU e AR dell’elettro. Ciò permetteva alle autorità monetarie di lucrare sull’emissione, introducendo nella lega utilizzata, a quanto pare, anche del CU in % superiore a quanto presente nell’EL in natura. Il tasso di conversione AU : EL = 4 : 3, che tendeva a sopravvalutare l’EL, infatti era oggetto di enforcement nell’area sotto il controllo dell'autorità emittente, ma subiva sconto negli scambi con altre aree. ES
  25. Salve che valore ha questa moneta? Anno ? Grazie mille a tutti
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