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  1. Buongiorno signori. Vorrei sottoporre alla Vs attenzione questo marengo di Vittorio Emanuele II. Peso in gr.: 6,414. Giudicato come falso da perito.
  2. Cremuzio

    Statua a Tusculum

    (ANSA) - ROMA, 26 SET - Forse una musa, forse una baccante o anche una ninfa: è avvolta nel mistero l'identità della statua di straordinaria bellezza rinvenuta nell'area archeologica di Tusculum, l'antica città latina che la leggenda vuole fondata dal figlio di Ulisse e della Maga Circe. Qui, a pochi chilometri da Roma, nel cuore antico dei Castelli Romani, è stata infatti rinvenuta questa statua di epoca romana dalle fattezze raffinatissime che ha delle possibili "sorelle": tra loro l'Afrodite di Epidauro, esposta al museo nazionale di Atene. La bellissima donna in marmo pario è stata ritrovata questa estate durante gli scavi nell'area delle Terme adrianee dell'antica città: è a figura intera, a grandezza naturale, realizzata a tutto tondo, di lei sono andate perse la testa e parte degli arti superiori. Ma quello che resta è sbalorditivo per la finezza della fattura delle vesti e del seno che vi traspare dal tessuto bagnato, dei drappeggi, della fine abbottonatura sotto il chitone, della fattura della nebride, la pelle del cerbiatto che veniva indossata dai seguaci del culto dionisiaco. La campagna di scavo da cui è emerso il reperto è stata condotta nell'ambito del progetto Tuscolo Eterna Bellezz@, nato in seguito alle ricerche archeologiche avviate dalla Scuola spagnola di Storia e Archeologia di Roma (EEHAR-CSIC) che hanno consentito di riportare alla luce i resti monumentali di un complesso termale di epoca adrianea. Venerdì 29 e sabato 30 settembre, grazie alla collaborazione on l'Associazione Frascati Scienza, la statua sarà per la prima volta esposta al pubblico alle Scuderie Aldobrandini di Frascati in occasione della Notte europea dei ricercatori. Successivamente sarà visibile anche nella fase de restauro che verrà condotto nel museo in una modalità visibile al pubblico. (ANSA). https://www.msn.com/it-it/lifestyle/notizie/l-enigma-di-tusculum-riaffiora-una-statua-di-rara-bellezza/ar-AA1hhrWb?ocid=msedgdhp&pc=U531&cvid=a1f4640535ac43f2854e797aa7f50835&ei=37
  3. Trovata in una grotta del Lazio una misteriosa statuetta di 7000 anni fa. Chi rappresentava? Una donna, una divinità, una bambola? Chi raffigura la statuina d’argilla rinvenuta negli scavi che la Sapienza sta conducendo dal 2021 in una grotta a Poggio Nativo in Sabina? Questo eccezionale ritrovamento è avvenuto durante l’ultima campagna di scavo. Si tratta di una figurina in argilla risalente a circa 7000 anni fa, cioè a un periodo, il Neolitico, in cui la penisola era abitata dalle prime comunità agricole. Oggetti di questo tipo sono molto rari in Italia e pressoché assenti nelle regioni del versante tirrenico. La scoperta è stata resa nota dall’Università La Sapienza, in queste ore. Poggio Nativo è un comune italiano di 2 564 abitanti della provincia di Rieti nel Lazio, posto a un’altitudine di circa 500 metri sul livello del mare. “La grotta di Battifratta si apre su un costone di travertino, lungo la valle di un piccolo affluente del fiume Farfa. – spiegano gli studiosi de La Sapienza – L’attuale ingresso della grotta corrisponde allo sbocco di una antica sorgente, probabilmente a regime stagionale, che costituiva un punto di attrazione per le comunità umane del passato. La statuina è attualmente oggetto di uno studio multidisciplinare, coordinato dal Dipartimento di Scienze dell’antichità della Sapienza, sugli aspetti tecnologici e stilistici per conoscere le modalità di realizzazione del manufatto e per capire se rispecchia modelli iconografici riconducibili a tradizioni culturali precise”. “I tratti del volto sono accennati in modo schematico – proseguono gli archeologi dell’Università romana – ma maggiore cura pare sia stata posta nella rappresentazione dell’acconciatura e delle decorazioni del corpo. Questo prezioso reperto aggiungerà molte nuove informazioni su quello che si sta rivelando essere un sito chiave nella preistoria del Lazio e dell’Italia centrale”. “La presenza di ceramica, industria litica, reperti faunistici e botanici su più livelli stratificati – spiega Cecilia Conati della Sapienza – rivela l’utilizzo della sorgente e della grotta non soltanto per l’approvvigionamento di acqua, ma anche per scopi sepolcrali e rituali, come testimoniano i resti scheletrici umani rinvenuti e la statuina in argilla.” Le ricerche alla Grotta di Battifratta sono condotte nell’ambito di un più ampio progetto di ricerca sul popolamento preistorico della valle del Farfa e territori limitrofi finanziato dal fondo Grandi Scavi Sapienza. Lo scavo si svolge su concessione del Ministero dell99a Cultura, Soprintendenza ABAP Roma metropolitana e provincia di Rieti. L’impostazione fortemente interdisciplinare della ricerca vede la partecipazione, accanto agli archeologi, di specialisti di diversi ambiti scientifici (geologi, paleobotanici, archeozoologi, antropologi, fisici, chimici, ecc.) con l’obiettivo di ricostruire modi di vita, risorse e ambienti del passato. Info Cecilia Conati Barbaro Dipartimento di Scienze dell’antichità [email protected] https://www.stilearte.it/trovata-in-una-grotta-del-lazio-una-misteriosa-statuetta-di-7000-anni-fa-chi-rappresentava/
  4. ARES III

    Ex voto a Passo Corese

    Splendido. Trovati nei cunicoli di Corese ex voto degli antichi romani. Indicano un vicino e sepolto Santuario di Ercole ANCORA SCOPERTE ARCHEOLOGICHE A PASSO CORESE “Dalla fitta rete dei cunicoli di drenaggio e raccolta delle acque in corso di scavo nel distretto ASI di Passo Corese (Fara in Sabina, RI) continuano ad affiorare sorprese”. Lo annuncia la Soprintendenza ABAP per l’area metropolitana di Roma e la provincia Rieti. Le scoperte sono state compiute in queste ultime giornate di marzo 2023. Gli ex voto recuperati dagli archeologi della Soprintendenza in queste ultimi giorni di marzo 2023 @ Foto Soprintendenza ABAP per l’area metropolitana di Roma e la provincia Rieti “Nei dintorni – argomentano gli studiosi della Soprintendenza – doveva esistere in età antica un santuario dedicato a Ercole, i cui ex voto, in gran parte fittili anatomici e rappresentazioni stereotipate dei fedeli, oltre a uno scarico di vasellame votivo con molti segni riferibili al patrono di pastorizia e commerci, dovettero essere gettati, desacralizzati, nelle cavità idrauliche caratteristiche di quel distretto agricolo dei dintorni di Cures. In esso importanti trasformazioni dovettero avvenire con la compiuta romanizzazione intervenuta tra la Media e la Tarda Repubblica (III-II sec.a.C.), epoca cui risalgono anche i materiali legati a questo culto, legato indubbiamente ai percorsi che collegavano la Valle del Tevere con la Sabina interna, che si staccavano dalla Salaria e dalle sue diramazioni tiberine proprio nella zona dell’attuale centro di Passo Corese”. Altre due statue funerarie, una virile, l’altra muliebre, riferibili a uno o più sepolcri della prima età imperiale portati alla luce accanto al tracciato dall’attuale SR 313 Ternana furono trovate a Passo Corese, in Provincia di Rieti. Ciò avvenne all’inizio del 2022. Le due statue vennero depositate presso il Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina. Le indagini archeologiche Passo Corese è una frazione di 6 480 abitanti del comune di Fara in Sabina in provincia di Rieti. Le indagini archeologiche si sono svolte come scavi preventivi rispetto alla realizzazione di una grande opera nel campo della logistica. A Fara in Sabina (Rieti), all’interno dell’agglomerato industriale di Passo Corese, sono in corso lavori per Il Polo Logistico, su un’area territoriale di 180 ettari, di cui 120 a destinazione logistica e industriale. Oltre a questi sono previsti 11 ettari fondiari per servizi (attività ricettive, terziario, uffici, attrezzature sportive e ricreative, etc.) e 13 ettari di verde pubblico. Foto: Soprintendenza ABAP per l’area metropolitana di Roma e la provincia Rieti “Recenti sondaggi archeologici condotti per conto della nostra Soprintendenza, – affermava la Soprintendenza ABAP per l’area metropolitana di Roma e la provincia Rieti, nel corso dell’intervento del 2022 – sotto la direzione scientifica del funzionario archeologo Alessandro Betori, in un’area al limite della lottizzazione industriale del Polo della Logistica di Passo Corese (Fara in Sabina, RI) in aderenza con la SR 313 Ternana, al principio di via dei Cavalli, hanno messo in luce una notevole presenza archeologica, estesa su un fronte di ca 20 metri in direzione della strada per circa il doppio all’interno del lotto”. La scoperta del 2022 “Si tratta di una sorta di piattaforma in cocciopesto, limitata sul lato lungo orientale da allineamenti di lastre in calcare e probabili fondazioni murarie in tufo. L’ambiente, che risulta danneggiato sull’altro lato dalle arature, doveva essere ripartito in almeno due navate per mezzo di sostegni lignei poggiati su elementi lapidei di recupero. Questo dato, come la presenza di un dolio interrato nei pressi del lastricato sul lato lungo, conferma la funzione utilitaria dell’edificio, il cui alzato, evidentemente in materiale deperibile, risulta completamente mancante. La mancanza di crolli rilevanti delle coperture indizia come anche esse fossero in materiali deperibili, a meno di non pensare a uno smontaggio volto al recupero delle tegole all’atto dell’abbandono”. “In mancanza di dati stratigrafici probanti e data la recentissima conclusione dello scavo si può solo ipotizzare una datazione in piena età imperiale. Dopo l’abbandono dell’edificio vi furono ammassati materiali di risulta tra i quali spiccano due statue funerarie, una virile, l’altra muliebre, riferibili a uno o più sepolcri della prima età imperiale esistente lungo la viabilità ripercorsa dall’attuale SR 313 Ternana. Le due statue sono state ricoverate presso il Museo Civico Archeologico di Fara in Sabina, ove saranno presto allestite in esposizione dopo i necessari interventi conservativi”. https://www.stilearte.it/trovati-nei-cunicoli-di-corese-ex-voto-degli-antichi-romani-indicano-un-vicino-e-sepolto-santuario-di-ercole/
  5. ARES III

    Scoperta tomba etrusca a Norchia

    Vasi straordinari emergono da una tomba etrusca. Sulle ceramiche anche immagini della guerra di Troia Una notevole scoperta archeologica è stata compiuta a Norchia, Comune in provincia di Viterbo, come ha annunciato la Soprintendenza Archeologia Belle Arti Paesaggio Etruria Meridionale. In una delle tombe sottoposte in queste settimana a scavi archeologici, è stato recuperato un corredo funebre di straordinaria qualità storico-artistica. “Il settore della tomba Lattanzi di Norchia è oggetto di un progetto di ricerca iniziato nel 2020, sotto la forma di una collaborazione tra Soprintendenza, l’Esercito Italiano tramite il Comando Militare della Capitale e CNRS/École normale supérieure de Paris, titolare di una concessione di scavo triennale sul sito dal 2022. – spiega la Soprintendenza – I lavori sono stati finanziati dall’UMR 8646 del CNRS (Paris), dall’École normale supérieure (Paris), dalla fondazione ARPAMED (Paris) e dalla fondazione Rovati (Milano)”. “La campagna di scavo eseguita nel corso dell’estate 2022 – dicono gli archeologi della Soprintendenza – si è concentrata sul gruppo di tombe minori, di cui 4 sono state finora indagate. Tutte oggetto di depredazioni realizzate, almeno per ultimo, nel corso del secolo scorso. Le tombe 2, 4 del tipo a camera e semidado e 8 del tipo a spina di pesce hanno restituito pochissimo materiale archeologico, mentre, nel caso della tomba 3, a semidado, i tombaroli non hanno portato a termine il loro lavoro”. “In quest’ultima sono emersi vari frammenti ceramici di skyphoi, grandi vasi da banchetto etruschi con decorazione a figure rosse; due kylikes figurate del Gruppo Sokra con decorazione sovradipinta in rosso, esoprattutto uno stamnos etrusco a figure rosse integro”. “Si tratta – prosegue la Soprintendenza dell’Etruria meridionale – di uno dei grandi vasi da banchetto aristocratico a figure rosse del cosiddetto Gruppo dell’Imbuto. Però, a differenza di tutti gli altri, che di solito hanno solo uno o due personaggi su ogni lato, qui ve ne sono cinque, tutti impegnati nella guerra di Troia, e identificabili grazie ad iscrizioni etrusche sovradipinte: Achille, Aiace, Troilo e una figura armata, femminile, a cavallo, forse Polissena. La scena sembra rappresentare l’uccisione di Troilo da parte di Achille, con due righe in etrusco a commentarla. Lo sfondo è a motivi vegetali sovradipinti. Questo a ribadire l’eccezionalità di tale stamnos, per la ricchezza iconografica e delle epigrafi, assenti negli altri vasi dello stesso tipo. Il restauro e la pulizia di tutta la superficie del vaso forniranno in seguito dettagli importanti in merito. Così come successive indagini scientifiche porteranno ad individuare il suo contenuto, forse vino, grazie alle tracce presenti”. “Il rinvenimento di tale vaso permette di ricostruire oggi nuove e importanti pagine della nostra storia di questo territorio, in passato devastato dall’azione sconsiderata dei clandestini. Confidiamo, appena conclusi i lavori di restauro, di presentare questa importantissima scoperta ad un più ampio pubblico”. https://www.stilearte.it/vasi-straordinari-emergono-da-una-tomba-etrusca-sulle-ceramiche-anche-immagini-della-guerra-di-troia/
  6. Buongiorno, volevo sapere qualche informazione sulla banconota cinese 1 yi yuan del 1960,raffigurante una ragazza sul trattore,so che ne esistono tre tipologie,sapreste dirmi le loro differenze ?Grazie.In allegato l'esemplare di un mio amico che mi ha concesso di pubblicarne le foto.Grazie.
  7. Si tratta di un tipo di moneta che mi ha sempre colpito, sarà per la personificazione di Roma ripresa dai sigilli, sarà per il suggestivo leone che domina il campo del diritto...Ne esistono diversi tipi: con simboli, stemmi, sigle e anche anonimi. Ed è proprio un grosso anonimo quello che finalmente sono riuscito a mettere in collezione. La conservazione non è il massimo, ma comunque la moneta è perfettamente leggibile. Particolare a mio avviso la leggenda del diritto, che inizia leggermente spostata a sinistra rispetto all'asse verticale. Visto il metallo nobile, il buon modulo e la conservazione spicca decisamente tra le mie altre monete senatoriali (leggi: provisini e denari piccioli). Volevo innanzitutto condividere con voi la mia gioia e sentire i vostri pareri, poi magari potremmo vedere qualche altro grosso e commentarlo insieme: ho messo un titolo abbastanza generico proprio per questo :blum: . Mi permetto inoltre di allegare il link di un ottimo articolo sugli argenti senatoriali ad opera del nostro guru @@adolfos (me l'hai proprio attaccata la malattia per le monete del Senato <_< ) https://www.academia.edu/7609776/La_zecca_senatoriale_di_Roma_e_il_grosso_dargento Aggiungo i dati: diametro medio 24 mm, peso 2,95 gr. (da una media di 10 pesate). Buona serata a tutti voi, Antonio
  8. Buon pomeriggio a tutti, sono un nuovo utente, finalmente registrato ?. Mi sto sempre più appassionando al mondo della numismatica. Volevo chiedere a voi (che sicuramente avete molta esperienza) informazioni circa quegli errori nelle banconote della vecchia e cara lira. Nello specifico se possono esser più o meno comuni? Se hanno un valore numismatico e/o economico maggiore rispetto alle altre.. mi riferisco ai tagli, alla stampa più o meno centrata, assenza o differenze di colore, presenza di fibrille su decreto che non dovrebbe averle o viceversa). Purtroppo non ho trovato articoli esaustivi sull’argomento, spero di aver qualche info in più qui. (ad esempio a me è capitata una 100.000 lire manzoni del 1970 che in teoria x il suo seriale dai manuali di cartamoneta non dovrebbe aver le fibrille, ma in realtà ci sono come da perizia allegata alla stessa) grazie
  9. capitan

    Gettone civitavecchia

    Salve ragazzi potreste darmi qualche info su questo gettone al dritto 20 centesimi nel rovescio società cooperativa di consumo ferroviaria
  10. Xavier79

    Provisini Romani

    Buonasera, volevo chiedervi una conferma dell'identificazione di due provisini che ho fatto prendendo come fonte il Bollettino di Numismatica, Materiali 49. Il primo, già postato su questo forum tempo fa: Dovrebbe corrispondere ad un provisino del gruppo 13,quindi risalente al 1291-1307, particolare per il pettine che mi pare intersecare la leggenda e al rovescio una croce senza simboli particolari. Anche qui il diametro di 16mm torna ed il peso un po' meno, di 0,35 gr. Il secondo,in allegato, l'ho identificato come appartenente al gruppo "3" ,quindi una prima emissione, avendo visto al dritto la croce con il bisante, l'alfa, l'omega e la stella, mentre al rovescio la S con le due mezzelune volte verso il basso; anche il peso, 0,85g (ci sta considerando la perdita dovuta all'usura) e il diametro di 19m sembrano corrispondere Grazie a chi mi dedicherà un po' del suo tempo, Saluti
  11. Archeologia: ritrovato a Roma un ponte romano del II sec. a. C. Sulla Tiburtina. Soprintendente Porro "Grande interesse" Un ponte romano risalente all'età repubblicana che attraversava il Fosso di Pratolungo è stato riportato alla luce dagli archeologi della Soprintendenza Speciale di Roma al 12° chilometro della via Tiburtina. A segnalarne la presenza erano state le indagini di archeologia preventiva legate ai lavori di allargamento della strada da parte del Comune. Si tratta, come sottolinea la soprintendente speciale di Roma Daniela Porro, di "un ritrovamento di grande interesse archeologico e, del pari, storico e topografico". Ora le indagini continueranno, sottolinea Porro, "per ottenere una conoscenza quanto più completa della struttura e delle sue fasi d'uso. Ancora una volta Roma ci regala preziose testimonianze del suo passato, che permetteranno di comprendere meglio la sua storia millenaria". Gli scavi, ancora in corso, sono condotti con la direzione scientifica di Fabrizio Santi, archeologo della Soprintendenza Speciale di Roma, dalle archeologhe Mara Carcieri e Stefania Bavastro della Land Srl. La presenza di un ponte sul Fosso di Pratolungo era documentata dalla cartografia storica per l'età rinascimentale, ma le tracce della struttura di età romana non erano state ancora portate alla luce. L'eccezionalità della scoperta è dovuta anche alla sua datazione: i ritrovamenti ceramici e il tipo di muratura in grandi blocchi di tufo indicano come probabilmente la struttura risalga al II secolo avanti Cristo, in età medio-repubblicana. Il ponte permetteva alla via Tiburtina di attraversare il Fosso DiPratolungo. L'antichissima strada congiungeva l'Urbs a Tibur (Tivoli): inizialmente via di transumanza, successivamente percorso di penetrazione romana nel territorio degli Equi e, infine, allungata fino al mare Adriatico. Al termine delle indagini il ponte verrà ricoperto dopo un accurato rilevamento e mappatura, che permetteranno, assieme alla analisi dei reperti, uno studio e una dettagliata comprensione di questa importante scoperta. https://www.ansa.it/canale_viaggiart/it/regione/lazio/2022/02/04/archeologia-ritrovato-a-roma-un-ponte-romano-del-ii-sec.-a.-c._360193e0-fa44-482a-8de8-7c894bd85708.html
  12. Xavier79

    Votiva da identificare

    Buongiorno a tutti, Vi chiedo gentilmente aiuto per l'identificazione di questa particolare votiva, anche se parrebbe piu' una moneta / token, Ha un diametro di 20mm ed un peso di 2,66 grammi, abbastanza solida al tatto, materiale forse bronzo? Da un lato c'e' la figura di un Santo con una croce, nella legenda mi pare di leggere San Paulus, l'altro lato è indecifrabile per me..inoltre non vedo segni di appiccicagnoli. Grazie,
  13. valerio1976

    One cent 1969s

    Buona sera a tutti volevo delle informazioni da voi dato che siete molto più esperti nel settore,ho una moneta del 1969s one cent di Abramo Lincoln vi posto una foto,sareste così gentili di dirmi il valore grazie a tutti .
  14. wsstj

    3 Baiocchi Ronciglione

    Ciao a tutti. Ho preso la moneta da un'asta quest'anno. In una chiara scena sul verso, possiamo vedere due persone a terra e gli edifici in fiamme.
  15. giacante

    identificazione monete

    buon giorno , vorrei identificare questi calchi di medaglie o monete , trattasi di un coltelli romani costruiti tra il 1800 e 1900 , piú o meno , si usava saldare su i manici di ottone calchi di monete pontifice tipo pio IX oppure calchi di bottoni vandeani oppure visto la presenza dei francesi a Roma monete di Napoleone , ma queste 2 proprio non le trovo , una sembra una donna su di un ancora , mentre quello con la corona di allori niente proprio ma penso sia un bottone di qualche divisa . ringrazio anticipatamente
  16. AndrewChoosy

    Gigliato Roberto d'Angiò

    Salve. Vorrei sottoporre alla vostra attenzione questo Gigliato di Roberto d'Angiò. Mi è capitato in un piccolo lotto di monete e vorrei avere una valutazione reale visto che sono del tutto digiuno per quanto riguarda questo tipo di monetazione e non saprei dove reperire le informazioni per farmi un'idea. Vi ringrazio in anticipo.
  17. fabrizio_

    Sonaglio bronzo

    Buonasera. Qualcuno sa darmi notizie su questo sonaglio in bronzo ( penso medioevo ) ? Soprattutto per quanto riguarda il simbolo evidenziato in foto (che non conosco): Ringrazio anticipatamente.
  18. Patrizio333

    Medaglia Quattro Santi Coronati

    Salve a tutti, come ho scritto nel titolo presumo che questa medaglia si riferisca ai Quattro Santi Coronati. Su un lato, ci sono quattro persone e in basso c'è scritto INCORON, mentre in alto poco leggibile ma dovrebbe essere S QUATUOR. Sull altro lato c è una Madonna con bambino e una scritta illegibile. Qualcuno sa dirmi qualcosa in più? Ad esempio, la data presunta, la provenienza, ecc. Grazie.
  19. Patrizio333

    Medaglia Quattro Santi Coronati

    Salve a tutti, come ho scritto nel titolo presumo che questa medaglia si riferisca ai Quattro Santi Coronati. Su un lato, ci sono quattro persone e in basso c'è scritto INCORON, mentre in alto poco leggibile ma dovrebbe essere S QUATUOR. Sull altro lato c è una Madonna con bambino e una scritta illegibile. Qualcuno sa dirmi qualcosa in più? Ad esempio, la data presunta, la provenienza, ecc. Grazie.
  20. ARES III

    Gabii

    Apre al pubblico il sito archeologico di Gabii. Città protostorica a 20 chilometri da Roma GABIINSIEME È IL NOME DEL PROGETTO PROMOSSO DALLA SOPRINTENDENZA SPECIALE DI ROMA PER VALORIZZARE L’AREA ARCHEOLOGICA CHE SORGE LUNGO L’ANTICA VIA PRENESTINA, CON UN PROGRAMMA DI EVENTI CHE SI SUSSEGUIRANNO DA GIUGNO A OTTOBRE Tempio Giunone gabina È a circa 20 chilometri da Roma, al XII miglio della antica Via Prenestina, e la sua storia ha inizio molto prima rispetto a quella della più celebre Urbe. Eppure è una meta finora poco nota. Adesso, grazie al progetto di valorizzazione promosso dalla Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, l’area archeologica di Gabii verrà restituita alla collettività attraverso un programma di visite guidate, spettacoli, laboratori per bambini e famiglie e gli interventi di Michelangelo Pistoletto. Gabiinsieme è il nome del progetto che dal prossimo 6 giugno e fino al 10 ottobre si articolerà in sette giornate, attraverso un calendario di eventi – tutti gratuiti – che condurranno i visitatori a scoprire la storia dell’antica città. Gabii edifici tardo repubblicani GABII, STORIA DI UN SITO ARCHEOLOGICO Gabii è una città di epoca protostorica che sorge sul ciglio meridionale di un cratere occupato in passato da un lago di origine vulcanica, detto di Castiglione, e bonificato alla fine del XIX secolo. Collocata in posizione strategica – dalla città era possibile controllare la bassa valle dell’Aniene e gli accessi alla valle del Sacco e del Liri, Gabii è stata un centro politico, economico e culturale nel Latium vetus prima dell’ascesa di Roma, decaduta poi tra l’età tardoantica e il Medioevo. Tra le testimonianze architettoniche fruibili nel sito, sono il Santuario di Giunone Gabina della metà del II secolo a. C., caratterizzato da una struttura di ispirazione ellenistica; i resti dell’antica area urbana lungo la Via Prenestina di epoca medio-repubblicana (IV-II secolo avanti Cristo) e le terme pubbliche decorate con pavimenti a mosaico; la Regia databile alla prima metà del VI secolo a.C., tra le più importanti scoperte archeologiche fatte tra il 2007 e il 2012; il Santuario extraurbano orientale, posto su un percorso viario che portava a Tivoli, di cui sono giunte le decorazioni archiettoniche in terracotta di età arcaica e medio-repubblicana; le cave di pietra, grazie alle quali Gabii visse un periodo di fiorente sviluppo economico a partire dall’età repubblicana; la Necropoli del Fosso di San Giuliano; la Chiesa di San Primitivo e il castrum Castilionis o Sanctæ Praxedis, di epoca medievale. Giunone gabina e scavi del Musée du Louvre dall’alto IL PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DELL’AREA ARCHEOLOGICA DI GABII Acquisita negli anni Ottanta dallo Stato e poi affidata alla Soprintendenza di Roma, l’area archeologica dopo quattro anni di lavori torna così a essere fruibile, grazie a un progetto di valorizzazione realizzato da Municipio Roma VI delle Torri, Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia Belle Arti e Paesaggio, Dipartimento di Storia, Patrimonio Culturale, Formazione e società dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata nell’ambito di S.U.S.A. – Smart Urban Sustainable Area, progetto di ricerca che vede coinvolti con il Municipio VI e il Comune di Frascati diversi enti di ricerca del territorio, tra cui l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’Istituto Nazionale di Astrofisica, l’ENEA, il CNR. “Con Gabiinsieme, la Soprintendenza in sinergia con il Comune di Roma, rende nuovamente fruibile al pubblico l’area archeologica dell’antica città di Gabii”, spiega Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma. “Sette giornate, da giugno a ottobre, con visite guidate, spettacoli, attività per bambini, laboratori di archeologia sperimentale che ci auguriamo siano il preludio per una attività continua all’interno di questo sito archeologico immerso in una natura incontaminata. Una collaborazione quindi da continuare nel tempo, che aggiunge un prezioso tassello agli altri siti della Soprintendenza nelle periferie della città, a delineare un ideale itinerario “alternativo”, per scoprire luoghi ancora poco conosciuti di Roma”. GABIINSIEME: IL PROGRAMMA DI EVENTI La prima giornata di Gabiinsieme è in programma il 6 giugno, con le visite guidate mattutine al sito (che si ripeteranno anche nelle successive giornate) a cura del Laboratorio ARPAE (Archeologia dei Paesaggi Urbani) dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, in collaborazione con l’Associazione Culturale Arkekairos. Nel pomeriggio sarà la volta di Ludi Scenici e La donna di Samo, spettacolo teatral-musicale a cura di Teatro di Tor Bella Monaca e Biblioteche di Roma. A luglio il sito archeologico ospiterà 100 panchine per Roma, installazione di Pistoletto a cura di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto Onlus. https://www.artribune.com/arti-visive/archeologia-arte-antica/2021/06/gabii-sito-archeologico/ 5-Regia.webp
  21. Bruna Ferraioli

    Banconote russe e tedesche

    Sono in possesso di banconote russe e tedesche datate tra il 1902 e il 1942 e mi piacerebbe conoscere il loro valore. Non riesco ad allegare le foto delle banconote
  22. manuelromano

    Votiva in bronzo S. Maria Maddalena De' Pazzi

    Buonasera, qualcuno sa valutarmi e catalogarmi questa votiva che raffigura S.Maria Maddalena De' Pazzi. La votiva è in bronzo. Qualcuno sa identificarla e valutarla?? Grazie in anticipo a chi risponderà. Lascio le foto allegate in basso.
  23. Collezionodapoco44

    Croce/Medaglia al merito?

    Salve, possiedo alcune medaglie militari lasciatemi dai miei parenti e devo dire che sono riuscuito a classificarle tutte tranne una. Potreste aiutarmi per questa croce/medaglia? Di che onoreficenza si tratta?
  24. fabrizio_

    Votiva

    Qualche esperto che sa darmi qualche notizia su questa votiva? Ringrazio in anticipo
  25. Ospite

    Circeo

    I Neanderthal nel Lazio , a "casa" della maga Circe . "… Ecco , ed all' isola Eèa giungemmo , ove Circe abitava , Circe dai riccioli belli , la diva possente canora , ch' era sorella d' Eèta , signore di mente feroce" https://www.msn.com/it-it/viaggi/notizie/scoperti-al-circeo-i-resti-di-9-uomini-di-neanderthal/ar-BB1guTFl?ocid=msedgdhp
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