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  1. Sfogliando il catalogo online della prossima asta Lanz mi sono imbattuto, con dolore, nel seguente lotto: http://www.sixbid.com/browse.html?auction=776&category=17087&lot=772872 L'ennesima moneta antica scempiata, da buttare, vittima di un ottuso "principio di novità" anacronistico e deturpante, che sembra aver contagiato inesorabilmente il mercato tedesco di monete antiche. Gli autori di queste idiozie dovrebbero essere denunciati per atti di vandalismo.
  2. Salve a tutti, ho notato che nella ultima asta di Roma Numismatics è presente questo diobolo di Velia: http://romanumismatics.com/auction/lot/0014/ Si tratta dello stesso diobolo di cui discutemmo, da #12 a #16, nella discussione http://www.lamoneta.it/topic/92321-dioboli-con-atenaercole-strangolante/ Questa monetina era già passata un anno fa in asta LAC 13 (http://www.deamoneta.com/auctions/view/86/14), in cui nella descrizione era chiaramente riportato "plated diobol" (diobolo suberato). Tale caratteristica è scomparsa, non saprei dire se per negligenza o per semplice distrazione, dalla descrizione in asta ROMA, in cui viene descritto semplicemente come "AR diobol", e messo in asta con un prezzo di partenza quasi doppio del prezzo di realizzo della precedente asta LAC. Comunque, astenendomi da ulteriori commenti sulla condotta della casa d'aste in questione, vorrei richiamare di nuovo l'attenzione su questo misterioso diobolo. Si tratta di un esemplare apparentemente unico. L'unico riscontro che ho trovato è il diobolo catalogato da Williams al 638 della sua monografia, anche presente nel SNG Ashmolean (329) Tuttavia in questo caso, pur essendo il dritto molto simile, non è visibile alcuna legenda al rovescio, e non è neanche chiaro se il tipo sia effettivamente quello con Eracle strangolante (fuori tondello?), o se si tratti di un tipo con il solo leone, come negli stateri 409 e 410 del Williams. Inoltre, come fu notato da Dracma nella precedente discussione, nel diobolo in asta la legenda è errata, mancando la lambda. In mancanza di altri esemplari con cui poter fare confronti restano dunque aperti molti interrogativi su questa monetina. Come spiegarne la legenda errata e la natura suberata? Imitazione barbarica? Falso moderno? Emissione di emergenza? In effetti Velia prese parte alla Lega Italiota (di cui il tipo con Eracle strangolante sui dioboli fu probabilmente, pensando in termini moderni, una specie di "logo"), e Polieno (Stratagemata VI, 11) ci racconta un episodio che potrebbe giustificare una emissione di emergenza. Nella primavera del 389 a.C., Dioniso di Siracusa sbarcò in Italia con un enorme esercito, e pose l'assedio alla città di Kaulonia nel Bruzio. La Lega Italiota intervenne immediatamente in difesa della città assediata. Polieno riporta che anche Velia dette il suo contributo, con una flotta di navi che forzò il blocco navale della flotta di Dioniso, liberando il porto di Kaulonia e permettendo di portare rifornimenti ai cittadini assediati. In seguito la città venne comunque espugnata da Dioniso.
  3. Purtoppo non ho libri sulla monetazione di Taranto. Vi posto quindi questo statere: Avrei tante domande da farvi. Vorrei infatti sapere più informazioni possibili ed in particolare: - Chi è colui che si trova sotto il cavallo? - E' una variante rara o abbastanza comune? - Secondo voi che stato di conservazione potrebbe essere attribuito?
  4. Cari amici , pongo a voi questo quesito , mi sapreste dare informazioni e pareri inerenti tale moneta ? Ecco le caratteristiche : Peso : 7.87 g Diametro : 18-19 mm Spessore : 3 mm
  5. Nella prossima asta Lanz n. 155/2012, lotto n. 20, peso 1,72, è riportato un assoluto inedito in oro. A mio giudizio si tratta di una emissione di fantasia, una moderna falsificazione, copiando un frazionale di simili dimensioni in argento, comunemente classificato come una litra, anche se resta da stabilire meglio il nominale (la litra è soprattutto una moneta siceliota). I dettagli appaiono troppo sciatti e in particolareil simbolo Granchio, sotto il delfino al rovescio, è come uno scarabocchio. Mi stupisce che Lanz non si faccia scrupoli e controlli meglio questa moneta, messa in asta col prezzo di stima di ben 4000 euro.....
  6. acraf

    Falso di Cuma

    Colgo l'occasione per segnalare la presenza di un interessante falso di Carlo Guglielmo Becker (1772-1830), che fu attivo soprattutto nel primo ventennio del XIX secolo, apparso nella prossima vendita dell'asta Hirsch (287, lotto n. 1636): Esso è riportato nel catalogo dei falsi Becker alla tavola I, n. 1 (G.F. Hill, Becker the Counterfeiter, Londra 1925). Ho già scritto a Hirsch per avere dati più precisi sul diametro e sul peso e se il metallo è in buon argento. Sto apsettando la risposta. In ogni caso balza evidente un fatto, che a Cuma non furono MAI coniati dei dioboli, ma solo stateri e oboli (di piede focese oppure euboico-attico), più un rarissimo quarto di obolo (un pezzo unico, BMC 24). Gli oboli, del peso intorno a 0,5-0,7 grammi, recano sempre la testa elmata di Atena. Gli stateri invece recano la testa della ninfa Cuma. Oltre a questi nominali sono note due monete d'oro, ambedue pezzi unici e noti dal XIX secolo (Rutter 4, a Parigi, e 5, al British Museum di Londra). Il Rutter 4 in particolare è un diobolo d'oro, del peso di 1,43 grammi, dai più considerato come un falso. Manca ancora la foto digitale sul sito della Biblothéque Nationale e sul Sylloge Nummorum Graecorum France, riportato al n. 2286, è considerato di incerta autenticità, con tondello molto spesso e disegno piuttosto incerto ("L'authenticité de cette monnae est douteuse, le flan est épais et le dessin du type uncertain"). Se si prova a confrontare il pezzo d'argento di Becker con quello d'oro di Parigi (la foto è scansionata direttamente dal volume del SNG): fa impressione notare strette affinità. I conii non sono gli stessi, ma la mano appare essere più o meno la stessa. Non conosco la storia del pezzo d'oro di Parigi e quando esattamente fu confluita in questa raccolta. In ogni caso ci sono realmente motivi di perplessità circa l'autenticità del pezzo d'oro di Parigi, mostrando nette differenze rispetto agli stateri noti, e non posso escludere che sia pure esso opera del Becker.
  7. Ritengo utile iniziare questa discussione, per vari motivi che si evinceranno appresso. Sul finire del III sec. a.C. la zecca di Rhegion (Bruttium, Italia meridionale) ha emesso delle serie di interessanti monetine che recavano impressi i segni di valore esse avevano piccolo modulo (diametro) compreso tra 10-16 mm; peso tra i 2 e i 4 gr circa. Sul dritto sempre una figura in piedi ed a destra l'etnico (l'indicazione della provenienza "dei reggini" - in greco Rheginon) nei tipi rappresentavano: tipologia: dioscuri/figura in piedi: Valore Triente (Quattro astine "IIII" ad indicarlo) cioè un terzo dell'asse reggino ridotto cioè un terzo di dodice once: quindi quattro once, 1) sul dritto le teste accoppiate dei dioscuri - sul rovescio in piedi (Demetra) che tiene due spighe di grano con la mano destra e si appoggia ad un lungo bastone con la sinistra; segno di valore "IIII" sotto il braccio destro che denota valore di triente, simbolo un crescente (quarto di luna) sopra il segno di valore; 2) sul dritto le teste accoppiate dei dioscuri - sul rovescio figura in piedi (Mercurio) che tiene un ramoscello con destra ed un caduceo ed un drappo con la sinistra; segno di valore "IIII" sopra il braccio destro che denota valore di triente, ed alle volte il simbolo di una cornucopia sotto il braccio destro; raramente il segno di valore si trova sotto il braccio sinistro; 3) sul dritto le teste accoppiate dei dioscuri - sul rovescio figura in piedi (probabilmente Apollo o Asclepio) che tiene un ramoscello con la destra e sopra un uccello e si appoggia ad un lungo bastone con la sinistra; segno di valore "IIII" che denota valore di triente sotto il braccio destro, ed alle volte come simbolo un tripode sotto il segno di valore; Di peso tra i 2 e i 3 gr e diametro intorno ai 10 -12 mm e con valore di tetrante (3 astine "III" ad indicarlo) ma con tipo leggermente diverso è stata emessa anche la seguente moneta: tipologia: testa di uomo barbuto (prob. Asclepio)/ Igiea in piedi: Valore Tetrante (tre astine "III" ad indicarlo) un quarto dell'asse reggino ridotto cioè un quarto di dodice once: quindi 3 once 4) sul dritto testa di uomo barbuto (probabilmente Asclepio) - sul rovescio in piedi una figura femminile stante (in piedi) - sicuramente la divinità Igea, il braccio sinistro appoggiato al fianco, nessuna asta o bastone (presenti sempre invece nelle monete 1-2-3 del valore di trienti descritte prima); Igea(la dea della buona salute) regge con il braccio destro un recipiente dal quale si ciba un serpente; segno di valore 3 astine "III" sotto il braccio destro che denota valore di tetrante, a volte simbolo crescente sopra il serpente. riferimenti: tipo 1 (triente - 4 astine ad indicarlo) : SNG ANS vol. III Bruttium-Sicily (Sylloge Nummorum Graecorum della Società americana di numismatica) tav. 22 n. 766-767 tipo 2 (triente - 4 astine): SNG ANS (Sylloge Nummorum Graecorum della Società americana di numismatica) tav. 22 n. 768-775 tipo 3 (triente - 4 astine): SNG ANS (Sylloge Nummorum Graecorum della Società americana di numismatica) tav. 22 n. 776-778 e tav. 23 779-785 tipo 4 (tetrante - 3 astine ad indicarlo): SNG ANS (Sylloge Nummorum Graecorum della Società americana di numismatica) tav. 23 n. 789-792
  8. mcsearch

    Thourioi didracma

    Salve a tutti, sotto ho questa dicracma di grammi 7,34 e diametro 21 mm. Potrei avere una vostra stima del suo valore? Grazie e saluti mcsearch
  9. Uno dei punti generali di discussione, emerso dalle relazioni nel congresso di Bari, è la necessità, per meglio dettagliare le cronologie delle emissioni di monete antiche, di stabilire il numero di conii. L'argomento merita un approfondito studio e in questa sede mi limiterò solo ad esporre alcune perplessità. Pur non essendo contrario ideologicamente alla "ricerca dei conii", in quanto non errata metodologicamente, credo che ciò possa essere suppletivo ad altri tipi di osservazioni e mai risolutivo come spesso reputato. Espongo brevemente 4 motivazioni e dubbi. 1)Noi non conosciamo quanti conii siano realmente esistiti, ma solo una parte, quella che ci è pervenuta e quindi il dato non potrà che essere eternamente parziale. 2)Pur se riuscissimo a conoscere esattamente il numero di conii, siamo ben lontani dal saper determinare quante monete sono producibili da ognuno di essi. 3)Vi è un presupposto, che potrebbe rivelarsi errato e comunque non dimostrabile(mere postulate), che i conii siano stati utilizzati sempre in successione e mai contemporaneamente, come peraltro sostenuto proprio dal Prof. Siciliano nel suo intervento sul bronzo tarantino. 4)Non vi nessuna obbligatorietà nell'utilizzo continuativo dei conii, ma potrebbe esservi stata una produzione, tramite essi, dilatata e frammentata nel tempo, legata al contingente disponibile di una determinata moneta e alle necessità di circolazione. Personalmente sono convinto che il miglior approccio cronologico sia e rimanga quello storico, l'unico in grado di fornire spiegazioni plausibili a questioni complesse. Ma queste sono solo le ragioni del NO. Attendo che il buon Acraf esponga le ragioni del SI, per rendere più completo il discorso. Saluti. Vincenzo.
  10. Apro questa discussione, destinata, purtroppo, solo a coloro che posseggono il IV° volume di Bari, III° EOS nel quale vi è uno studio sistematico del tesoretto Taranto 1883. In particolare, gradirei sentire le Vostre opinioni sulla ricostruzione cronologica(capitolo V, pp. 200-208), in esso contenuta. Soprattutto sui frazionari argentei, dracme, e sulla rivisitazione delle cronologie di Evans. Saluti. Vincenzo. P.S. Ho compiuto un errore nel titolo, vi prego di correggerlo, grazie.
  11. ZVFP95

    zecca di luceria

    Qualcuno mi potrebbe gentilmente darmi qualche notizia o qualche risorsa riguardante la zecca di luceria e il suo periodo di attività?
  12. Ciao a tutti, sfogliando il numero 35 (2007) della rivista Monete Antiche, mi sono imbattuto in questo piccolo frazionale, pubblicato nella rubrica "Monete inedite" a pag.34. Riporto la foto e il testo della descrizione: 1. Magna Grecia (?) AR Frazione di obolo (?) (0,18g) D/ Testa di toro di fronte; bordo di punti. R/ Griglia con globetti negli spazi. LHS 100, lotto n.149. Apparentemente inedita e unica. Il dritto è conosciuto per le monete di Metaponto ma il rovescio è completamente nuovo (anche se richiama la tipologia di alcune piccole frazioni di Taranto). Qualche idea in proposito?
  13. Buon giorno, vorrei sapere se qualche utente mi può dare indicazione sulle sigle, lettere e simboli che compaiono sulla monetazione di Velia. Teodato
  14. palla

    moneta greca

    Buongiorno, prima di tutto mi scuso per il titolo della discussione un po' generico ma non ho elementi e speravo che qualcuno tra voi potesse aiutarmi. Avete qualche info da darmi riguardo questa moneta? Ringrazio chi vorrà pazientemente rispondermi. Elisa http://imageshack.us/a/img18/233/greca2.jpg http://imageshack.us/a/img854/9246/greca1.jpg
  15. salve a tutti, credo che questo sia il posto giusto per tentare di trovare delle risposte per una moneta che mi hanno mostrato ieri. non sono un espertissimo di monetazione greca, ma la presente sembra provenire, senz'altro da quell'area anche se nutro qualche dubbio sulla sua autenticità. comunque l'oggetto pesa 7 grammi ed ha un diametro di 2.5 cm. potete aiutarmi gentilmente.
  16. Salve a tutti,vorrei alcuni consigli per l'acquisto di un libro per lo studio delle monete Magnia Grecia .Il Montenegro va bene? Grazie anticipatamente, borgia.
  17. Segnalo che sul sito vcoins della ANE sono in vendita due cataloghi d'asta davvero interessanti per chi fosse appassionato o volesse approfondire lo studio delle monete di Magna Grecia e la Sicilia greca. Io li ho già nella mia biblioteca personale, altrimenti li avrei presi io e non avrei aperto questo post eheheh :P http://www.vcoins.com/ancient/ane/store/viewItem.asp?idProduct=9305 http://www.vcoins.com/ancient/ane/store/viewItem.asp?idProduct=4063
  18. Sfogliando il catalogo online dell'ultima asta NAC mi sono imbattuto in due lotti attribuiti a Minturne: Non avendo mai sentito parlare di una zecca di Minturne sono andato a curiosare sui miei Sylloge, e in effetti le indicazioni fornite dalla casa d'aste non corrispondono a quanto riportato nei volumi... Il Sylloge americano riporta al 772 una moneta, indicata come di incerta attribuzione ad una zecca dell'Italia centrale, la cui foto è quasi illegibile, e il cui peso non corrisponde alla moneta in asta NAC, più vicino invece al peso della 771, che tuttavia differisce per la presenza di una legenda CAI in esergo, che porta il compilatore del Sylloge a ipotizzare una attribuzione alla zecca Campana di Caiatia. Ugualmente imprecisa è la identificazione della casa d'aste relativamente al Sylloge francese. La 1213 infatti, attribuita ad una zecca incerta campana o laziale, pesa quasi la metà delle monete in asta, e manca la crescente sul R/, che compare invece nell'esemplare 1215, anch'esso tuttavia molto meno pesante. Probabilmente l'esemplare che si avvicina di più è quello riportato sul Sylloge danese al 346, ma è attribuito alla zecca di Capua, con un punto interrogativo. In conclusione, mi chiedo, da dove salta fuori l'attribuzione a Minturne? Si tratta della solita imprecisione a cui ci hanno abituato le case d'asta... oppure esiste qualche studio recente che ha identificato questa zecca antica?
  19. Roma Numismatics, Asta III del 31 marzo 2012, Prezzo realizzato: 2000 Sterline Calabria, Tarentum AR Nomos. Circa 281-270 BC. D/ Cavaliere che smonta da cavallo a s., regge scudo e giavellotto con braccio s., E[Y] nel campo a d., [NIK]ΩΝ in basso R/ Taras su delfino a s., regge spiga di grano nella mano d., API nel campo a s., TAPAΣ in alto a d., punta di giavellotto in basso. Vlasto 701; HN Italy 969; SNG ANS 1078. 7.75g, 21mm Buonasera a tutti, apro questo thread per condividere con voi la bellezza di questa splendida moneta e quello che ci racconta sulla storia antica della città in cui fu coniata. Il testo, tratto dal catalogo online della casa d'aste, e che ho tradotto in Italiano per gli utenti di questo forum, è in realtà opera del caro amico Peter, alias Enodia del fac. La città di Taranto era rinomata in tutto il mondo antico per la qualità dei suoi cavalieri, che combatterono come mercenari per molti Re del mediterraneo, tra cui Antigonos I, Demetrio I e Alessandro di Epiro. I cavalieri di Taranto combattevano come "Hippokontistai" (giavellottieri a cavallo), nel caso specifico, come "Elaphroi" (cavalleria leggera, che lanciava giavellotti a distanza, per poi avvicinarsi al nemico e smontare per il combattimento corpo a corpo). Tale era la loro fama che il termine "Tarantinoi" venne usato in tutto il mondo ellenico per indicare le unità di cavalleria leggera. Asklepiodotos menziona "Tarantinarchos" come un grado militare del comandante di cavalleria nella Atene ellenistica. La scena sul D/ della moneta raffigura un evento equestre durante i Hyakinthia (giochi cerimoniali in onore di Apollo), piuttosto che un combattimento vero e proprio. Durante i giochi il cavaliere armato doveva smontare al galoppo, correre a fianco del suo cavallo, e poi rimontare in corsa. Le didramme Tarentine furono ridotte da circa 7,5 g a 6.5g, dopo 281 a.C., a causa delle spese militari per finanziare le campagne di Pirro contro i Romani. Rilevando che la punta di giavellotto sul R/ è già un simbolo epirota, questa è da considerarsi una delle ultime monete coniate con il vecchio standard ponderale.
  20. SERGETAI

    CAMPANIA DRACME

    buonasera a tutti, mi servirebbe aiuto per una ricerca sulle dracme campane , nello specifico (se esistono) dracme di Teano con biga al rovescio(legenda TIANOY in esergo) e Apollo (credo) al diritto, non riesco a trovare foto. Grazie
  21. Rex Siciliae

    TARAS O TARENTUM ?

    Cari Amici......dando cosi'un'occhiata sulla baia........guarda cosa vedo???? :o A che zecca greca equivale???? :wacko: Ma dell'autenticita'della moneta ci sono delle presupposizioni??? :huh: Allego il link:::: http://www.ebay.it/i...=item4ab9261d71 Che ve ne pare????? La mia e' pura curiosita'...(non ho mai vista una cosa del genere)...........!!!!! <_< Ringrazio tutti per la cortese collaborazione....... Saluti
  22. Salve a tutti, sono ancora a proporre una moneta della Magna Grecia (presumo) che vorrei catalogare, grazie per il vostro parere.
  23. DANIELEMARTIN

    moneta greca da identificare

    posto qui il lick che voi forse siete piu esperti sulle monete greche http://www.lamoneta.it/topic/88611-identificazione-moneta-greca/page__st__15 grazie in anticipo
  24. DANIELEMARTIN

    moneta greca da identificare

    posto qui il lick che voi forse siete piu esperti sulle monete greche http://www.lamoneta.it/topic/88611-identificazione-moneta-greca/page__st__15 grazie in anticipo
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