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  1. GOTI A FRASCARO – ARCHEOLOGIA DI UN VILLAGGIO BARBARICO Mostra Archeologica presso il Civico Museo Archeologico. L’esposizione, a cura di Egle Micheletto (già Soprintendente) e di Gian Battista Garbarino, presenta i risultati di diverse campagne di scavo condotte tra il 1997 e il 2020 nel territorio comunale di Frascaro. Si tratta di un sito di straordinaria importanza per l’archeologia altomedievale, essendo uno dei pochissimi casi in cui è stato possibile indagare le tracce di un villaggio e di una necropoli gota. Fino a tempi recenti, le conoscenze archeologiche su questo popolo germanico, così importante per la storia d’Italia, erano limitate per lo più a ritrovamenti episodici o a manufatti isolati. La scoperta si è verificata nell’ambito degli interventi di archeologia preventiva per alcune opere pubbliche (la variante di Borgoratto della S.S. 30 di Valle Bormida e il sistema arginale di Castellazzo Bormida). In ambito accademico l’abitato goto di Frascaro ha meritato un’ampia notorietà, anche a livello internazionale. Al pubblico più ampio, invece, era già stata presentata una piccola campionatura di reperti da questo sito in alcune importanti esposizioni dedicate al periodo barbarico tenutesi negli ultimi quindici anni. Mancava tuttavia un progetto di valorizzazione complessiva degli esiti delle ricerche. Verranno esposti al pubblico i materiali – oreficerie, ceramica e oggetti in metallo – restituiti dalle indagini archeologiche condotte negli ultimi vent’anni nel territorio comunale di Frascaro, presso un ampio terrazzo fluviale che ha conservato anche testimonianze di insediamenti pre-protostorici (dall’età del Rame, al Bronzo finale, sino alla media età del Ferro). Qui alcune famiglie gote fondarono, alla fine del V secolo d.C., un piccolo villaggio di capanne in legno, seppellendo i propri defunti in un cimitero posto a breve distanza dall’abitato. Ulteriori informazioni disponibili sul sito https://www.acquimusei.it/ Promossa dall’Amministrazione Comunale di Acqui T. in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo, e con il patrocinio del Comune di Frascaro ORARIO DI APERTURA DAL 7 OTTOBRE 2023 FINO A MARZO 2024 da martedì a venerdì 10.00-13.30 e dalle 15.30-19.00 sabato e domenica orario continuato dalle 10.00 – 19.00 CHIUSO LUNEDI’ DURANTE LE FESTIVITA’ NATALIZIE LA MOSTRA SARA’ APERTA: Venerdì 8 Dicembre, La Vigilia di Natale domenica 24, Capodanno domenica 31 Dicembre e sabato 6 Gennaio con il consueto orario di apertura Santo Stefano martedì 26 Dicembre aperto solo al pomeriggio dalle 15.30-19.00 CHIUSO A NATALE 25 DICEMBRE 2023 E IL 1 GENNAIO 2024 Per informazioni tel. Museo 0144 57555 o ufficio Cultura 0144 770203 https://www.sabap-al.beniculturali.it/index.php/news/item/141-goti-a-frascaro-archeologia-di-villaggio-barbarico-inaugurazione-esposizione-temporanea-presso-il-civico-museo-archeologico-di-acqui-terme-al L’esposizione, a cura di Egle Micheletto (già Soprintendente) e di Gian Battista Garbarino, presenta i risultati di diverse campagne di scavo condotte tra il 1997 e il 2020 nel territorio comunale di Frascaro. Si tratta di un sito di straordinaria importanza per l’archeologia altomedievale, essendo uno dei pochissimi casi in cui è stato possibile indagare le tracce di un villaggio e di una necropoli gota. Fino a tempi recenti, le conoscenze archeologiche su questo popolo germanico, così importante per la storia d’Italia, erano limitate per lo più a ritrovamenti episodici o a manufatti isolati. La scoperta si è verificata nell’ambito degli interventi di archeologia preventiva per alcune opere pubbliche (la variante di Borgoratto della S.S. 30 di Valle Bormida e il sistema arginale di Castellazzo Bormida). In ambito accademico l’abitato goto di Frascaro ha meritato un’ampia notorietà, anche a livello internazionale. Al pubblico più ampio, invece, era già stata presentata una piccola campionatura di reperti da questo sito in alcune importanti esposizioni dedicate al periodo barbarico tenutesi negli ultimi quindici anni. Mancava tuttavia un progetto di valorizzazione complessiva degli esiti delle ricerche. Verranno esposti al pubblico i materiali – oreficerie, ceramica e oggetti in metallo – restituiti dalle indagini archeologiche condotte negli ultimi vent’anni nel territorio comunale di Frascaro, presso un ampio terrazzo fluviale che ha conservato anche testimonianze di insediamenti pre-protostorici (dall’età del Rame, al Bronzo finale, sino alla media età del Ferro). Qui alcune famiglie gote fondarono, alla fine del V secolo d.C., un piccolo villaggio di capanne in legno, seppellendo i propri defunti in un cimitero posto a breve distanza dall’abitato. I Goti vissero separati dalla popolazione locale latina per quasi un secolo (dalla fine del V al terzo quarto del VI secolo), mantenendo tradizioni tipiche della cultura barbarica: inumazioni entro tronco d’albero, casi di deformazione intenzionale del cranio, tipica delle popolazioni nomadiche, oltre a caratteristici accessori del vestiario emersi dai corredi dalle 35 sepolture messe in luce. Quelle femminili hanno restituito orecchini con pendenti in ambra e vetro, collane con vaghi in pasta vitrea (tra cui una con zanne di lupo), fibule a staffa in argento dorato, niellato e con almandini di tipologie germaniche, fibbie di cintura dell’abito ad anello in ferro o bronzo, elementi forati in ambra e vetro e anelli in bronzo sospesi alla cintura. Quelle maschili, finora individuate solo eccezionalmente in Italia, prive di armi secondo la tendenza diffusa presso i gruppi “germanico-orientali”, presentano coltello e due fibbie, una in argento massiccio per la cintura e una in ferro per la sospensione della spada. Una moneta in argento con il monogramma di re Teodorico – reperto “simbolo” della mostra e utilizzata come logo – dà conferma della cronologia dell’insediamento agli anni del regno goto d’Italia (493-553). L’esposizione è distribuita in tre sale: la prima destinata all’inquadramento archeologico/territoriale del sito, alle testimonianze pre-protostoriche e ad illustrare i materiali del villaggio barbarico; la seconda alla necropoli e all’esposizione dei ricchi gioielli delle tombe femminili; la terza alle sepolture maschili con i loro corredi, alle analisi di laboratorio (paleobotaniche e antropologiche) che restituiscono aspetti del paesaggio antico e di donne e uomini che lo abitavano, e si chiude con un panorama fotografico delle presenze gote in Piemonte, notevolmente arricchitesi negli ultimi decenni a seguito di indagini archeologiche, a conferma dell’importanza della regione subalpina nel V-VI secolo d.C.
  2. ARES III

    Quattro statue di Demetra in mostra

    Mostre | Tra moderno e antico: riunite per la prima volta 4 statue della dea Artemide Grosseto – Una straordinaria congiunzione di storia e bellezza prende vita al Museo Archeologico e d’Arte della Maremma con l’evento “Artemide: una, nessuna, centomila”. Questa mostra unica riunisce per la prima volta quattro antiche statue della dea Artemide, creando un’incredibile opportunità di ammirare queste opere d’arte millenarie in un’unica cornice. Le quattro statue di Artemide, risalenti alla seconda metà del I secolo a.C., potrebbero provenire dalla stessa bottega romana e presentano caratteristiche iconografiche simili: la figura elegante in avanzamento, le braccia tese e gli attributi distintivi come l’arco e la fiaccola, simboli delle sue sfaccettate responsabilità. Queste opere, sebbene accomunate da tali tratti, mostrano dettagli unici che ne accentuano la profonda individualità. Tuttavia, la vera innovazione di questa esposizione sta nell’audace connubio tra antico e moderno. La mostra si sviluppa attraverso tre sale, ciascuna con un suo fascino, culminando nella “Sala di Realtà Artistica Estesa”. Qui, i visitatori sono catapultati in un’esperienza di realtà virtuale all’avanguardia, dove hanno la straordinaria possibilità di reinterpretare e addirittura creare la propria versione della divinità Artemide. Questo incontro sorprendente tra storia e innovazione offre una nuova prospettiva sull’archeologia e permette ai visitatori di interagire in modo profondamente creativo con l’arte del passato. La mostra “Artemide: una, nessuna, centomila” rimarrà aperta al pubblico tutti i giorni, escluso il lunedì, fino al 5 novembre. Gli orari di visita sono dalle 10:30 alle 18:30. Dettagli aggiuntivi sono disponibili sul sito web del museo: www.museidimaremma.it. In un’atmosfera che incanta e ispira, “Artemide: una, nessuna, centomila” celebra il potere dell’unione, portando insieme quattro distinte rappresentazioni di una dea antica e aprendo nuove porte verso la creazione e l’interpretazione. Un’opportunità imperdibile per immergersi nell’arte, nella storia e nell’innovazione, tutto in un unico luogo magico. https://www.stilearte.it/mostre-tra-moderno-e-antico-riunite-4-state-della-dea-artemide-per-la-prima-volta/
  3. fino a
    La mostra contempla un percorso espositivo che raccoglie circa 200 esemplari tra monete, cartamoneta, e medaglie accompagnato da pannelli esplicativi dove si potrà prendere visione della monetazione circolante nei principali paesi belligeranti prima e dopo la grande guerra. La iniziativa oltre a mantenere viva la memoria sulle testimonianze del primo conflitto mondiale, desidera ricordare i conseguenti mutamenti che si sono susseguiti alla fine della guerra. In particolare sul tema monetario si potranno osservare monete dei principali paesi belligeranti nonché le banconote introdotte in sostituzione ai metalli preziosi a seguito della forte crescita inflazionistica e l’aumento del valore intrinseco dei metalli. Ma si potranno altresì ammirare le monete dei “grandi imperi” (Russo, Tedesco, Austro-Ungarico e Ottomano) la cui scomparsa al termine del conflitto e’ ben testimoniata dalla iconografia della nuova circolazione monetaria. Un sezione e’ dedicata all’Italia dove grazie alla nota passione numismatica del Re, porterà una monetazione ricca, variegata ed innovativa che vedrà dal 1908 sino all’inizio del primo conflitto mondiale la valorizzazione della figura femminile” quale rappresentazione l’Italia nei ruoli che riflettono le linee portanti della politica del periodo, per poi mutare con una iconografia che riprende la simbologia della monetazione classica La mostra organizzata Circolo Numismatico Patavino in collaborazione con il “Museo Storico della terza Armata”, la “Associazione Culturale Amici Museo Storico della terza armata” ed il “gruppo archeologico Aquileiese rimarrà aperta sino al 24 maggio 2023.
  4. Il Circolo Filatelico-Numismatico di Morbegno, nell'ambito delle attività promosse dall'associazione "È Valtellina", ha il piacere di presentare la sua prima mostra di cartamoneta a ridosso della Giornata dell'Europa del 9 maggio. Saranno in mostra banconote appartenenti allo spazio storico ed economico europeo organizzate secondo quattro temi. La mostra non vuole evidentemente esaurire in modo compiuto l'argomento, sarebbe impossibile da fare se non in strutture museali ad hoc. Però nella sua dimensione provinciale un obiettivo, la mostra, se lo prefigge: fornire spunti di confronto tra collezionisti e semplici curiosi, sperando nella partecipazione delle scuole. Le banconote italiane ci ricorderanno il percorso che hanno fatto le valute nazionali dal secondo dopoguerra fino all'avvento dell'euro; le banconote della DDR saranno lo spunto di riflessione su quelle autorità statali che non hanno resistito al vento della storia; le banconote croate al contrario testimonieranno dei nuovi soggetti che si sono affacciati sulla soglia d'Europa; infine le euro-banconote in esposizione, lungi dall'essere musealizzate in quanto ancora in uso, ci ricorderanno che tutto è ancora in movimento. Buona visita da parte mia e da parte di @Eremiticvs!
  5. fino a
    A ridosso della Giornata dell'Europa 2023 si svolgerà presso la Sala Capitolare del Convento di Sant'Antonio a Morbegno una mostra collezionistica a tema BANCONOTE d'EUROPA. Le collezioni tematiche esposte saranno quattro: Banconote della Repubblica Democratica Tedesca Banconote della Croazia Euro-Banconote Banconote in lire della Repubblica Italiana L'occasione sarà il pretesto per confronti tra collezionisti e semplici curiosi. La storia a cavallo tra due secoli, il XX e il XXI, si dipanerà tra foglietti che mostreranno tutta la loro bellezza, tutte le loro rughe. Le scuole sono ovviamente le benvenute.
  6. Carissim* vi segnalo la prossima apertura a Genova della mostra “Il Re Denaro. Le monete raccontano Genova fra arte, lusso e parsimonia” . La mostra a cura di Anna Orlando e Guido Rossi, aprirà al pubblico da Giovedì 27 Maggio a Domenica 12 Dicembre 2021. L'esposizione tematica principale è allestita presso il Palazzo della Meridiana (https://www.palazzodellameridiana.it/ ), con rimandi ad altre opere nelle esposizioni permanenti dei vicini Musei di Strada Nuova. La sottoscritta con Daniele Ricci ha curato l'esposizione, le schede di catalogo e i saggi relativi alla monetazione di Genova tra il Medioevo e gli inizi dell'Ottocento, mentre Guido Rossi si è occupato delle monete e delle medaglie del XIX secolo tra le quali una bella selezione di marenghi. Non mancano inoltre delle belle medaglie anche per l'età moderna e per il periodo napoleonico, oltre ad uno dei primi sigilli del Comune di Genova. Per alcune monete selezionate sono state messe a punto delle originali vetrine interattive: tramite dei sensori, quando il visitatore si avvicinerà alla vetrina, gli espositori cominceranno a ruotare in modo da far vedere entrambe le facce della moneta. Inoltre saranno disponibili informazioni supplementari sulle monete e sulle storie che esse raccontano grazie a dispositivi digitali: https://www.facebook.com/museidigenova/photos/pcb.1642628622589225/1642626035922817/ Le monete inoltre sono poste a dialogo con altri intressanti documenti e splendide opere che ripercorrono la storia di Genova, delle sue istituzioni e della sua società dai primi secoli del Medioevo sino alla fine dell'Ottocento. Spero che con la ripresa delle attività e degli spostamenti riusciate a vederla e a gustarvela. Buona domenica MB
  7. Illyricum65

    Mostra "Oltre Aquileia"

    Buongiorno, il Museo Scientifico Speleologico di Borgo Grotta Gigante/Brisciki presso Sgonico/Zgonik (TS) https://www.grottagigante.it/museo/ da ieri ospita la mostra “Oltre Aquileia”. Nonostante il titolo si riferisca a ad Aquileia la mostra indica l’avanzata dell’Impero Romano verso est e quindi la prima romanizzazione di una macroarea che comprende la Venezia Giulia e il Carso inteso come territorio nella sua integrità, quindi anche extrafrontaliero. Sappiamo dalle fonti storiche latine che una tribù locale non meglio specificata (Taurisci? Scordisci? Norici?) nel 186 a.C. creò un oppidum nell’area friulana (dodicimila Galli Transalpini transgressi in Venetiam) scatenando la reazione del Senato romano che considerava l’area friulana fino alle Alpi Giulie formalmente sotto il proprio controllo, seppure non facente parte del territorio romano vero e proprio fino a quel momento. Nel 181 in conseguenza di tale azione e dopo l’abbandono dell’oppidum vi fu la fondazione della colonia di Aquileia a controllo dell’area e tre anni dopo vi fu la prima campagna militare per la conquista della Venezia Giulia e dell’Histria, non senza il contributo da parte di tribù indigene che appoggiarono, in qualità di truppe ausiliarie guidate da Catmelus (Ab eadem regione mille ferme passuum castra erant Gallorum; Catmelus pro regulo praeerat tribus haud amplius milibus armatorum. Livio, 41.1.8), le due Legioni inviate. Successivamente l’area fu conquistata e la conquista territoriale di rivolse verso i territori interni, fino a raggiungere, per passi successivi, il limite naturale costituito dal Danubio ma ebbe funzione di frontiera e fu oggetto di eventi bellici fino alle guerre illiriche di Ottaviano (35 a.C. circa). La mostra presenta materiali rinvenuti in questi ultimi anni durante le ricerche cui ho contribuito (sia sul campo che nell’esecuzione dei disegni dei materiali) che hanno permesso di fare un po’ di luce su queste lontane vicende (pur permanendo molti punti poco chiari). Altri manufatti provengono da siti sloveni come quello di Grad presso Smihel, ai piedi del passo alla base del Monte Nanos/Okra, insediamento indigeno fortificato d’altura che fu oggetto di un attacco romano con conseguente sua distruzione ed abbandono in loco di numerosi pila (alcuni dei quali esposti) utilizzati durante l’assalto (tra i quali alcuni di tipo incendiario). ( http://av.zrc-sazu.si/pdf/53/av_53_horvat.pdf ) Sono presenti alcune monete trovate nei siti triestini oggetto di recenti indagini (Monte San Rocco/Koromacno, Grociana Piccola/Mala Grocijanica e strada romana tra Basovizza e Pese) e una bacheca presenta una raccolta dei tipi più comuni nel periodo 200-0 a.C. sia in bronzo che in argento; tra questi ultimi il “famoso” denario EID MAR che celebra Brutus e i cesaricidi e presenta a rovescio il tipico pugio, il pugnale che campeggia a sua volta in un’altra teca, proveniente da Sevegliano (UD) e nel manifesto della mostra stessa. La ricerca ha avuto un respiro transfrontaliero con contributi da parte di studiosi, strutture istituzionali di ricerca/studio, sponsor e appassionati italiani e sloveni. Il catalogo della mostra è già consultabile sul sito https://oltreaquileia.it/ e successivamente, per agevolare la diffusione dei contenuti, sarà anche scaricabile on line free tra una quindicina di giorni (in quanto non ancora completo come contributi). La mostra sarà visitabile fino al 28 febbraio 2022. Buona giornata Illyricum
  8. Ospite

    Pompei

    Da questo mese e fino al 31 Gennaio 2021 e' allestita presso la Palestra grande di Pompei una mostra a tema : Venustas : grazia e bellezza a Pompei , una rassegna dei gusti estetici delle varie popolazioni che abitavano l' area vesuviana dall' VIII - VII secolo a. C. fino al I secolo d. C. . Sono esposti circa 300 reperti trovati nei siti del Parco Archeologico di Pompei . https://arte.sky.it/2020/08/mostra-bellezza-parco-archeologico-pompei/ http://www.arte.it/calendario-arte/napoli/mostra-venustas-grazia-e-bellezza-a-pompei-69877
  9. Salve a tutti: dopo un poco di tempo nel quale non sono riuscita a connettermi molto e a partecipare alla vita del forum, eccomi di nuovo qua per segnalarvi la prossima mostra dedicata alle monete antiche della collezioni Simoneschi a Palazzo Blu, nel centro storico di Pisa. Il potere delle immagini e le immagini del potere: si rinnova la mostra temporanea nella sala del monetiere di Palazzo Blu Sabato 23 giugno, alle ore 11:00, Fiorenzo Catalli e Monica Baldassarri presenteranno al pubblico la nuova mostra temporanea delle monete Simoneschi, esposta nella sala del Monetiere di Palazzo Blu, dal titolo Il potere delle immagini / Le immagini del potere nelle monete antiche della collezione Simoneschi. L’incontro con Fiorenzo Catalli, funzionario direttore presso la Soprintendenza per molti anni, e Monica Baldassarri, curatrice della sezione di Palazzo Blu dedicata al Monetiere Simoneschi, si terrà alle ore 11:00 a Palazzo Blu e prevede una conferenza introduttiva sul tema di Fiorenzo Catalli e una visita guidata alla sala del monetiere, nell’ambito della quale saranno illustrate le nuove monete esposte in mostra. Si ricorda che la nuova mostra temporanea è comunque visitabile tutti giorni dalle ore 10:00 alle 19:00 i feriali e dalle 10:00 alle 20:00 i sabati e festivi, nell’ambito del normale percorso museale di Palazzo Blu (per informazioni su costi e orari si rimanda alla apposita sezione del sito). https://palazzoblu.it/evento/nuove-vetrine-del-monetiere-simoneschi/?event_date=2018-06-23 https://palazzoblu.it/orari-di-visita/ Sperando di poter incontrare in quell'occasione amici vecchi e nuovi, un caro saluto MB
  10. fino a
    In occasione del centenario della 1ma guerra mondiale , Il Circolo Numismatico Patavino ha realizzato una mostra dal titolo “La RICORRENZA 1ma GUERRA MONDIALE ATTRAVERSO LE MONETE DEI PAESI BELLIGERANTI “. La mostra, esposta al 1mo piano di Villa Breda in Via S. Marco, 219, 35129 Padova, e’ visitabile ogni sabato e domenica dal 1 Luglio 2018 al 31 luglio 2018 con orari dalle 10-12 e dalle 16-20 Per visite guidate contattare [email protected] Locandina Ricorrenza della 1ma guerra mondiale attraverso le monete dei paesi belligeranti.pdf.pdf
  11. Illyricum65

    Nel mare dell’intimità

    Buongiorno, In questi giorni si è conclusa a Trieste la mostra “Nel mare dell’intimità.” Il nome della mostra prende spunto da una frase dello scrittore Predrag Matvejevic: Il Mediterraneo è il mare della vicinanza, l’Adriatico è il mare dell’intimità ̀(Predrag Matvejević, da Breviario mediterraneo, ed. Garzanti 2007). L’Adriatico in effetti, con il suo profilo allungato si addentra nell’Europa; non solo, ma la distanza tra le due sponde, ampia ma non insuperabile, non ha mai isolato gli abitanti nelle rispettive terre. Anzi, spesso le stesse correnti hanno favorito contatti in antico tra popoli più o meno lontani (mi vengono subito a mente gli antichi Greci e la loro mitologia che collocava imprese di Giasone e degli Argonauti nel Caput Adriae, i resti micenei rinvenuti in Istria Meridionale e i vada dauni rinvenuti in Dalmazia) e questo mare ha svolto funzione quasi da comunicazione, più che da ostacolo. Così per la prima volta sono stati raccolti migliaia di reperti provenienti da musei italiani, croati, sloveni e montenegrini per raccontare a tutti le rotte, i paesaggi, gli uomini e le storie del Mare Adriatico. La mostra è stata organizzata da Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Ente Regionale per il Patrimonio Culturale della regione Friuli Venezia Giulia - Servizio catalogazione, formazione e ricerca e Comune di Trieste – Assessorato alla Cultura; in collaborazione con Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia, Polo Museale Regionale del Friuli Venezia Giulia, Federazione Archeologi Subacquei, Croatian Conservation Institute (Zagabria), ICUA-International Centre for Underwater Archaeology (Zara); con il patrocinio di Ministero beni e attività culturali e turismo (MiBACT), Ministero della Cultura Croato, Ministero della Cultura Sloveno, Ministero del Turismo Croato e Promoturismo Fvg. Grazie a: FIAS, TIARE Shopping Centre. Con il contributo di: Fondazione CRTrieste. Media Partner: Il Piccolo. Senza tediarvi ulteriormente vi invio al sito http://www.nelmaredellintimita.it/ nel quale potete osservare anche un bel video che vi permetterà di apprezzare sia l’esposizione che lo stesso spazio espositivo, un palazzo sul mare una volta adibito a Pescheria Centrale e che per la forma e per questo motivo... "ittico" rinominato dai triestini dei tempi passati “Santa Maria dei guati” ovvero “Santa Maria dei ghiozzi”. Di seguito posto alcune foto dei materiali esposti. Nella maggior parte si tratta di materiali romani.
  12. Stefania Elle

    Medaglia commemorativa periodo fascista

    Buonasera, sono venuta in possesso di questa medaglia appartenuta a mio nonno. Mi piacerebbe saperne di più. So che la medaglia è in bronzo brunito e risalente all'epoca fascista. Misura 32, 50 mm di diametro, raffigura l'effige di Mussolini frammentata in tre lettere. Sotto la x la firma dell'autore (Monti), dall'altro lato la scritta è riportata la scritta "di guardia alla mostra della rivoluzione" e la firma johnson. La mia non ha la cambretta, ma solo il nastro nero con due bande centrali, una gialla e l'altra rossa. Questo è tutto quello che ho potuto scoprire fino ad ora. Qualcuno può aiutarmi? Grazie, Stefania.
  13. Carissim* volevo invitarvi tutti alla prossima inaugurazione della mostra "Zecche e monete nella Toscana del Trecento" che si terrà sabato 13 maggio p.v. alle ore 11,00 a Massa Marittima presso il complesso museale di San Paolo all'Orto. La mostra è stata organizzata nell'ambito dei festeggiamenti per ricordare il VII centenario della prima coniazione delle monete massetane (1317-1319). Per tale motivo saranno esposti i conii della zecca di Massa, normalmente conservati presso i musei di Volterra e di Siena, alcuni splendidi esemplari di grossi massetani, oltre ad una rilevante selezione di monete delle zecche toscane, emesse tra a fine del Duecento ed il pieno Trecento. Spero che nonostante gli impegni del periodo possiate partecipare numerosi! Un caro saluto a tutt* MB
  14. Segnalo questa mostra di cui sono venuto a conoscenza quasi per caso in corso a Tortona fino al 12 marzo 2017 che mi pare sia passata inosservata Quando il grosso era una moneta Orari di apertura Giovedì, venerdì dalle ore16.00 alle ore 19.00 Sabato, domenica dalle ore 10.30 alle ore 12.30 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00 Percorso mostra La mostra documentaria, è articolata in tre sezioni - moneta, risparmio, credito - e traccia, per sommi capi e senza altra pretesa se non quella di suscitare interesse, la storia monetaria, bancaria e del risparmio a Tortona e nel Tortonese, focalizzando alcuni periodi ed istituzioni di particolare rilievo, che vengono proposti nel contesto politico ed economico del tempo, alla ricerca delle relazioni di causa-effetto che hanno caratterizzato i fatti in questione. Maggiori informazioni al link seguente: http://www.comune.tortona.al.it/quando-il-grosso-era-una-moneta Sembrebbe molto interessante, notare che dal link è possibile scaricare in formato pdf il catalogo della mostra, ben 100 pagine ! e su You tube è possibile guardare un interessantissimo documentario a riguardo http://www.comune.tortona.al.it/allegati/Cultura/Mostra_risparmio/catalogo_mostra_risparmio.pdf Se qualcuno fosse interessato si potrebbe anche organizzare una giornata tutti assieme
  15. fino a
    Il 19 - 20 novembre, il Circolo organizza presso la propria sede una mostra del collezionismo, in occasione della quale ogni socio può esporre la propria collezione in modo da condividere (e magari contagiare) la propria passione con i numerosi visitatori che in ogni edizione accorrono numerosi. Tutti sono invitati a vedere la mostra! Orari 19 novembre - sabato: 9:30-12:30 15:00-18:00 20 novembre- domenica: 9:30-12:30 15:00-18:00
  16. Titolo Evento: Parma: VII Mostra del Collezionismo Categoria: Eventi culturali Data Evento: 19/11/2016 00:00 a20/11/2016 00:00 Il 19 - 20 novembre, il Circolo organizza presso la propria sede una mostra del collezionismo, in occasione della quale ogni socio può esporre la propria collezione in modo da condividere (e magari contagiare) la propria passione con i numerosi visitatori che in ogni edizione accorrono numerosi. Tutti sono invitati a vedere la mostra! Orari 19 novembre - sabato: 9:30-12:30 15:00-18:00 20 novembre- domenica: 9:30-12:30 15:00-18:00   Link al calendario: Parma: VII Mostra del Collezionismo
  17. Carissimi, visto che ancora mi pare non lo abbia fatto nessuno volevo segnalarvi che il prossimo 18 marzo alle ore 17,00 verrà inaugurata la mostra: Genova nel Medioevo, una capitale del Mediterraneo al tempo degli Embriaci. La mostra si terrà nel complesso museale di S. Agostino e rimarrà visibile fino al 26 giugno 2016. Ovviamente l'ingresso in occasione dell'inaugurazione sarà gratuito. Nella mostra saranno esposti i materiali artistici, archivistici e archeologici tra i più belli e di più recente ritrovamento rispetto al tema prescelto. Quanto alle monete insieme con Daniele Ricci (@@fra crasellame) abbiamo scelto di esporre tra le monete più belle e interessanti di Genova databili tra il 1139 e il 1313, insieme ad una selezione di coevi pezzi di area mediterranea, che dai documenti e dai ritrovamenti sappiamo usati dai genovesi nei loro traffici internazionali. Si potranno ammirare per ciò le monete della collezione di Banca Carige e delle collezioni dei Musei Civici di Strada Nuova, oltre a pezzi scelti dei ripostigli di Via Venezia e Corso Sardegna di Genova, attualmente in corso di studio per la pubblicazione. Infine saranno esposte anche monete ed uno splendido sigillo del Comune di Genova prestati da privati, alcuni dei quali attivi in questo forum (grazie ancora!). La mostra è arricchita da un catalogo che dal punto di vista numismatico presenta in sintesi le ultime proposte di classificazione e di datazione delle monete genovesi di XII e XIII secolo per come elaborate da parte della sottoscritta e di Ricci. Spero di vedervi in quest'occasione o che comunque riusciate a visitare la mostra nel periodo della sua durata :). Un saluto cordiale MB
  18. Buongiorno a tutti vorrei segnalare una mostra che si svolgerà al vittoriano dal 4 dicembre 2015 al 17 gennaio 2016; la mostra intitolata "Roma tra mappe e medaglie,memorie negli anni santi". La mostra vuole mostrare attraverso le medaglie come è cambiato il tessuto urbano in concomitanza ai giubilei dal XV secolo ad oggi. http://www.lastampa.it/2015/12/04/vaticaninsider/ita/speciale/giubileo-2015/roma-negli-anni-santi-un-percorso-storico-tra-mappe-e-medaglie-BGxccRz4hE7ldQp3sxWTNK/pagina.html
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