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Acquisto monete classiche


Risposte migliori

Salve, volevo sapere se il certificato di provenienza sia d'obbligo per tutte le monete classiche o se solo per alcune, per data o per territorio di provenienza ad esempio. Le case d'asta sono tenute a fornire, al momento dell'acquisto, anche il certificato o, per legge, basta la fattura a certificare la legalità della trattativa e il certificato va richiesto, in maniera opzionale, dall'acquirente?

p.s.: immagino che probabilmente la cosa sia già stata trattata più volte, nel corso degli anni, in altre discussioni, ma ad una prima e rapida ricerca non ho trovato niente di preciso se non i numerosi riferimenti al codice di tutela dei beni culturali, sui rinvenimenti ecc ecc e altre cose che non avevano attinenza col caso :D quindi ho preferito aprire una nuova discussione, per comodità e velocità. Vi chiedo scusa dell'eventuale doppione :)

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mamma mia !!!

hai aperto un vespaio........

io ti dico solo che all estero non e` necessario avere nessun certificato di provenienza

questo vale per lo UK dove il materiale circola liberamente , a meno che provenga dal sottosuolo e sia stato trovato assieme ad altre monete (hoard) o sia d oro dove si applica il treasure act

per la spagna dove ti serve un export certificate se lo vuoi esportare (modifica dell ultimo anno)

per la francia e la germania dove non serve niente

invece in turchia , bulgaria e grecia non puoi possedere monete classiche

per l italia non l ho ancora capito neanch io ! perche` pare che serva, pero` il 99.9% delle transazioni avvengono senza

Modificato da rick2
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Quindi non sono il solo a non aver trovato una chiara risposta alla questione xD
Io mi chiedo solo se, chiedendo alla casa d'asta, questi possano quantomeno ricostruire un pedigree della moneta.....sarebbe già qualcosa

Modificato da rockjaw
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in italia legalmente dovresti ricostruire il pedigree dal 1909 quando passa la legge che definisce tutti i ritrovamenti del sottosuolo proprieta` statale

il che e` impossibile nel 99.999% dei casi

alcune monete hanno il pedigree derivante dalla loro appartenenza a collezioni ma la maggior parte ne sono sprovviste ,ma non si va mai cosi indietro di solito

e` una situazione impossibile ed incredibile

sentiamo comunque altri pareri.......

che son sicuro non tarderanno ad arrivare.....

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aspetta.....@@rockjaw,

rick2 e'la persona meno indicata a darti spiegazioni di questo tipo,visto che tende sempre ad esagerare :nea:

quando acquisti da un commerciante o da un'asta,RICHIEDI SEMPRE,certificato di lecita provenienza e di autenticita',se acquisti da privato fatti rilasciare un'autocertificazione dove si attesti che il cedente dichiari la lecita provenienza.....semplice,semplice,semplice.....che abbiamo leggi un po interpretabili e che non tutelino appieno il collezionista onesto,siamo daccordo ,stiamo cercando di muovere qualcosa(se sei interessato basta leggere proprio in questa sezione ),ma da qui alle dichiarazioni catastrofiche ....ce n'e' ancora un po'..... :hi:

Modificato da franco obetto
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aspetta.....@@rockjaw,

rick2 e'la persona meno indicata a darti spiegazioni di questo tipo,visto che tende sempre ad esagerare :nea:

vabbe mi pare che anche altre persone non sian da meno

cmq aspettiamo che si scaldi poi ti dico i problemi che ci sono in quello che hai scritto :)

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vabbe mi pare che anche altre persone non sian da meno

cmq aspettiamo che si scaldi poi ti dico i problemi che ci sono in quello che hai scritto :)

lascia perdere....il tuo e' un disco rotto..... :mega_shok:

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allora perche` mi dici cosi` te lo dico subito!

che valenza legale ha un certificato di lecita provenienza emesso da un privato ?

quante monete ci sono in giro di cui si riesce ad avere la provenienza fino al 1909 ?

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@@rick2

vabbe'.....diciamo che per tenacia in quello che scrivi....sei da ammirare

rileggiti tutte le volte che hai chiesto questa cosa e TUTTE le volte che i moderatori o i tecnici ti hanno risposto con pazienza.....

vediamo se qualcuno trova la forza di ri-ri-ri-ri-rispnderti...

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@@rick2

vabbe'.....diciamo che per tenacia in quello che scrivi....sei da ammirare

rileggiti tutte le volte che hai chiesto questa cosa e TUTTE le volte che i moderatori o i tecnici ti hanno risposto con pazienza.....

vediamo se qualcuno trova la forza di ri-ri-ri-ri-rispnderti...

ti faccio anche un esempio

un tombarolo va in giro a scavare e trova un bel denario

te lo vende facendoti una bella dichiarazione di legittima provenienza dicendo che l ha trovato nel cassetto della nonna

tu sei a posto ?

tutta la normativa e` un casino bestiale , e nessuno ha le idee chiare , la verita` purtroppo e` questa

e visto che nessuno ha le idee chiare si continua come si e` sempre fatto

cambiar tutto per non cambiar niente

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nomini sempre questi tombaroli,io non ne ho mai visto uno......evidentemente anche loro sanno dove possono attecchire e dove rischierebbero,solo presentandosi,un bella denuncia!!vedo che te sull'argomento sei ben ferrato,comunque...

sinceramente,questa discussione non sta portando da nessuna parte.......qui c'e' un utente che ha chiesto lumi e tu,al solito ,la butti in caciara......

non vado oltre.

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Si, avevo già letto questa discussione ma solo fino a un certo punto perchè ho poi notato che si stava andando alla deriva trattando diversi altri argomenti connessi senza rispondere più, in maniera tecnica, alla domanda che era stata posta...

ad ogni modo credo di aver capito che rick2 volesse sollevare dei dubbi sulla effettiva tutela del bene archeologico o storico che il certificato dovrebbe garantire, come molti hanno detto anche nella discussione linkata..effettivamente, da quanto letto, una moneta che passi per una casa d'aste o un venditore di un certo rilievo, ne esce sostanzialmente "pulita" e con certificato di lecita provenienza (e con questo non voglio certamente mettere in dubbio il fatto che le case d'aste possano fare dei controlli seri..ne andrebbe della loro immagine!). Da quanto ho capito basta una dichiarazione del collezionista che fornisce le monete da mettere all'asta (mi auguro sia una dichiarazione giurata, di cui il venditore si prenda la responsabilità) circa la provenienza lecita della moneta, perchè la casa d'aste accetti la cosa, accetti la moneta e la metta in vendita rifacendosi a quella dichiarazione come garanzia.

Ad ogni modo, correggetemi se sbaglio:

Teoricamente, a tutela del collezionista, dovrebbe bastare acquistare da numismatici professionisti (in negozio, online o su ebay) o da case d'aste che forniscano la regolare fattura. Già solo avere la fattura dovrebbe essere una garanzia, in quanto al compratore spetta di dimostrare la legalità del proprio acquisto e non la lecita provenienza dell'oggetto (questo spetterebbe al venditore o, in caso di indagine, a chi ti accusa).

Ovviamente farsi dare anche il certificato di lecita provenienza (senza addentrarsi ulteriormente sulla sua effettiva utilità o nella correttezza del conferimento, per il momento..) è una sicurezza in più, oltre che un diritto del compratore e un dovere del venditore (e perchè allora molte volte non lo inviano direttamente insieme alla fattura e alla moneta?).

Ho riassunto bene questi due punti? :)

Un'altra piccola domanda: cos'è, invece, il certificato di libera circolazione? Quello che riguarda beni provenienti da stati che applicano particolari restrizioni (tipo Italia o Grecia)? ..e lo stesso va richiesto? Grazie ancora!

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Un'altra piccola domanda: cos'è, invece, il certificato di libera circolazione? Quello che riguarda beni provenienti da stati che applicano particolari restrizioni (tipo Italia o Grecia)? ..e lo stesso va richiesto?

E' un attestato che si richiede ad uno specifico uffico del MIBAC e che viene rilasciato se la moneta non ha particolare interesse previa comunicazione del valore attribuitole e della provenienza della stessa al suddetto ufficio...serve per poterla portare a mostre ed esposizioni all'estero o per venderla a un compratore estero.

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Per una lettura delle varie posizioni normative in seno al MiBAC, suggerisco di documentarvi sui contributi contenuti nel nuovo prossimo Notiziario del Portale Numismatico, che sono consultabili nella discussione:

http://www.lamoneta.it/topic/101097-notiziario-del-portale-numismatico-dello-stato/

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A me alcune case d'asta e venditori hanno anche detto, in passato, che la lecita provenienza è insita nella fattura, in quanto si rimanda alle condizioni di vendita che implicano la certificazione, appunto, di provenienza lecita e autenticità dei pezzi in vendita...

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