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INCONTRO DI STUDIO “Medaglieri italiani, un tesor


Risposte migliori

Ne approfitto per segnalare, nel caso non fosse già stato fatto, che è on-line il numero 1 in formato pdf del "notiziario del Portale Numismatico dello Stato".

denario69

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Oggi si è tenuto il congresso in oggetto. Qualcuno è stato presente?

Sarebbero molto gradite opinioni e riflessioni, tanto sul congresso quanto sul workshop.

Mi chiedo perché il workshop l'abbiano relegato in uno spazietto della sala degli arazzi, quando c'era il salone dove si è tenuto il congresso con acustica e visualizzazione delle slides certamente molto migliori...

Sia il congresso quanto il workshop mi sono parsi molto interessanti, poi è normale che alcuni interventi siano stati più gradevoli e altri un po' meno: nel complesso mi è parsa comunque un'iniziativa lodevole. Un dato mii ha lasciato senza parole (spero di aver capito male): in Francia l'1,5% del PIL sarebbe riservato alla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico, in italia lo 0,19%... se è così non posso che fare i complimenti ai nostri emeriti amministratori politici ... (tenetene conto tra un mese quando sarete chiamati alle urne)

Modificato da BiondoFlavio82
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Ieri complice influenza son riuscito a seguire qualcosa, poi nel pomeriggio dopo la pausa lo streaming non funzionava piu' purtroppo. Vediamo se @@acraf riesce a dirci qualcosa di piu' se ci è andato di persona.

Mi sono rimaste impresse alcune cose:

-Ottima impressione del lavoro che si sta facendo a Parma per recuperare dopo gli anni di incuria e di furti e a Firenze dove Catalli (e l'associazione Phalantos) stanno riuscendo a rivitalizzare una situazione che era ferma da decenni.

-Al medagliere di Napoli sono catalogate 15000 monete sulle circa 150.000 presenti, dato allarmante a dire poco...Stiamo affermando che 135000 monete non sono neanche registrate o lo sono con descrizioni multiple tipo "acquisizione di 500 monete romane"....

-A Roma a fronte di un patrimonio di 500.000 pezzi si procede alla catalogazione con un team di tre/quattro persone, perchè la movimentazione dei pezzi "è cosa delicatissima" e "difficilissima" a cui possono procedere solamente operatori "espertissimi e fidatissimi". Nessuna indicazione su quante monete sono state catalogate nè un ipotetico piano futuro con obbiettivi intermedi. Per la serie la numismatica agli iniziati. Pero' a breve (a breve quando?) verranno posizionati degli Ipad a Palazzo Massimo per visionare i due lati delle monete esposte, quindi non vi lamentate troppo...

-A Lecce hanno sviluppato un software che rintraccia le foto di tutte le monete di tutti i siti internet (credo si riferissero ad ebay perchè tutta internet mi sembra francamente difficoltoso..magari ci aggiungono anche lamoneta.it cosi' fanno contenti tutti :) ) e le incrocia con le foto delle monete rubate per cercare il matching. Dicevano che vogliono proporre il software alla regione Puglia per il momento, se funziona sembra una cosa interessante.

-Il tesoretto di Arpi (Foggia) comprendente circa 1.5 Kg di didrammi e stateri di Taranto, Metaponto e Turi e dioboli di Taranto e Eraclea è attualmente conservato presso il museo criminale di Roma. Misteri della giustizia italiana...

-Quasi tutti avevano grosse difficoltà con inglese e presentazioni powerpoint, direi che qualche corso in questo senso sia necessario...siamo nel 2013...

-Sempre per la serie benvenuti nel 2013 qualcuno ha presentato tra gli ultimi lavori prodotti un cd-rom sulla moneta greca prodotto nel 1998... Comprendo che la Numismatica non è proprio una disciplina dinamicissima, ma stiamo pur sempre parlando di 15 anni fa...

Modificato da cliff
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vedo che questo congresso vi ha appassionato proprio... ( :crazy: )

si scrivono decine di pagine su st...upidaggini e poi su cose importanti è notte fonda. Ringrazio Cliff per la puntuale disamina.

In particolare mi ha lasciato senza parole il pensiero comune (evitiamo di enumerare le solite eccezioni) che le monete vadano messe a disposizione degli studiosi (figuriamoci degli appassionati) con molta parsimonia, quando è documentato che alcuni dei furti più clamorosi sono stati perpetrati proprio dal personale interno (v. Parma).

Modificato da BiondoFlavio82
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In particolare mi ha lasciato senza parole il pensiero comune (evitiamo di enumerare le solite eccezioni) che le monete vadano messe a disposizione degli studiosi (figuriamoci degli appassionati) con molta parsimonia, quando è documentato che alcuni dei furti più clamorosi sono stati perpetrati proprio dal personale interno (v. Parma). Un'ultima chiosa: il medagliere di palazzo massimo è in corso di studio solo da eccellentissimi referenziatissimi studiosi di altissimo ed eccezionale livello: assolutamente banditi quanti non siano tali luminari!

A me molti han dato semplicemente l'impressione di essere fuori dal mondo. Concezione della numismatica ferma a inizio novecento. La situazione del medagliere di Roma poi dev'essere drammatica credo. Non ho sentito la Bufalini che interveniva nel pomeriggio ma l'intervento della mattina non ha detto praticamente nulla, la responsabile (che sembrava anche a metà tra l'annoiato e l'infastidito) ha solo elencato fumosamente attività generiche, senza entrare mai nello specifico. Sembrava una sorta di difesa d'ufficio per dei fastidiosi perditempo che osavano chiedere conto.

E' stato comunque ricordato che le delicatissime operazioni di catalogazione le sta portando avanti un manipolo di sceltissimi e fidatissimi luminari della numismatica. Considerando che ci sono 500.000 monete, auguriamogli una lunga vita e una salute di ferro...

Modificato da cliff
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E poi vi stupite che dicono che siamo cattivi... :rolleyes:

Cercherò di fissare più che altro alcune impressioni sui temi per noi più rilevanti. Spero poi che @@Giovanna avrà tempo e modo di fornirci una relazione più dettagliata sui temi trattati dai vari relatori.

Tenete presente che la nostra presenza all'incontro come forum Lamoneta aveva soprattutto la finalità di capire quale sia per il futuro l'orientamento delle istituzioni nei confronti della collaborazione tra pubblico e privato nell'ambito della tutela, fruizione e valorizzazione dei beni culturali.

Da questo punto di vista devo dire che ho percepito numerosi segnali positivi. Più di un relatore (parliamo di funzionari delle Sovrintendenze) ha parlato di concetti quali: creare una rete favorevole alla tutela con tutte le componenti del mondo numismatico; coinvolgere le scuole, fare in modo che i giovani non abbandonino la cultura, ricordare che la cultura è la nostra miglior risorsa economica; collaborare con i privati per sostenere lo sforzo dello stato per la tutela. Nulla che andasse oltre le dichiarazioni di principio, ma sappiamo bene che anche queste sono importanti. Ho registrato anche rispetto al forum numerosi apprezzamenti per il lavoro fatto sui temi della legalità e del collezionismo "sano".

Voglio inoltre segnalare che il nuovo sovrintendente ai beni archeologici per la Toscana, Andrea Pessina, ha parlato in termini estremamente positivi del lavoro fatto negli ultimi anni da Fiorenzo Catalli al Medagliere Mediceo, e in particolare della collaborazione con i privati per la pubblicazione delle monete del Medagliere, sia cartacea che online. Ha persino mostrato alcune schermate prese dal portale del nostro progetto Lorenzo il Magnifico! Credo che, anche senza essere nominata, l'associazione Phalantos (che vi ricordo è l'associazione nata da una costola del forum Lamoneta appositamente per la collaborazione al progetto) non abbia mai avuto neanche lontanamente un endorsement così esplicito in un contesto pubblico.

Poi ovviamente non è che sia stato tutto rose e fiori. Alcuni interventi hanno fatto pensare che tuttora, specialmente negli ambienti giudiziari, si faccia in automatico l'equazione moneta antica su ebay = moneta illegale perché di scavo. Ho notato inoltre che l'attenzione è stata puntata quasi esclusivamente sulle monete classiche. Si potrebbe credere (erroneamente) che in altri settori, come quello medievale, valga una specie di far west, col risultato di alimentare l'incertezza e aprire la strada a qualche brutta sorpresa. Se poi andate a leggere il "Notiziario Online", pubblicato con grande risalto sul Portale Numismatico dello Stato, e in particolare il dossier del magistrato Ferri, ora consulente del MIBAC, vi renderete conto di quanto ancora ci siamo importanti settori dei beni culturali che sono su posizioni estremamente rigide rispetto alla possibilità dei privati di assumere un ruolo "virtuoso".

Ho raccolto ovviamente anche delle opinioni rispetto al forum che sono ben diverse rispetto a quelle riportate sopra. Credo quindi sia fondamentale che noi qui sul forum continuiamo a fare tutto il possibile per sostenere quelle componenti dello stato che credono nella possibilità di una collaborazione proficua con i privati. In questo onestamente non penso dobbiamo fare molto di diverso da quello che abbiamo fatto finora; semmai dovremo cercare di farci conoscere meglio da quei settori delle istituzioni che forse anche per scarsa dimestichezza con le nuove tecnologie non si rendono completamente conto delle potenzialità positive dello strumento forum e magari ne vedono solo gli aspetti più superficiali.

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Quale partecipante all'incontro concordo pienamente con Paleologo e ci sono incoraggianti segni di "disgelo" tra alcuni qualificati esponenti delle istituzioni pubbliche e cultori privati.

Un aspetto fondamentale è la serietà e la preparazione di soggetti privati che hanno raggiunto una esperienza e una preparazione nel proprio settore, anche con un percorso da autodidatta.

Ho notato che essi trovano attento ascolto e considerazione anche da parte dei cosiddetti accademici. C'è un sincero desiderio di scambi di conoscenze e e quindi dobbiamo mostrare un volto molto propositivo, anche se il cammino è ancora lungo per arrivare a più aperte e proficue forme di collaborazione.

Spero che si faccia viva con una relazione la grande Giovanna, che ha assistito con pazienza e attenzione a tutti gli interventi, anche a quelli, molto interessanti e vivaci che si sono svolti nel pomeriggio, quando non c'era più il collegamento via internet (streaming).

Eventualmente farò alcune considerazioni su determinati interventi, ma prima aspettiamo la relazione generale.

E' stata una giornata molto importante e interessante.....

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Buongiorno a tutti, cercherò di scrivere una piccola relazione questa mattina, mi dispiace per il ritardo.

Purtroppo non sono stata benissimo quindi abbiate pazienza se non sarà una relazione ricca di particolari, cercherò di riportare maggiormente il succo degli interventi, andando in ordine cronologico, aggiungendo le mie impressioni.

Paleologo ha già estratto benissimo l'atmosfera della giornata e concordo con lui su tutto ciò che ha scritto. A più tardi, Giò :)

Modificato da giovanna
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Buongiorno a tutti, dato che l'ordine del Programma non è stato rispettato in pieno potrei aver fatto confusione sulla sequenza di alcuni interventi, sono arrivata un po' di ritardo e come già detto non ero in piena forma, quindi se avrete delle precisazioni da fare non esitate almeno correggerò con molto piacere i miei errori.

Certamente non ricordo tutto ma cercherò di riportare le frasi ed i concetti che mi sono sembrati più rilevanti tra la moltitudine di dati ed esposizioni riportate durante la giornata.

Per non annoiarvi troppo dividerò la “Relazione” in quattro parti, come effettivamente è stata suddivisa la giornata di Studio. Scriverò le mie considerazioni generali alla fine di questa piccola relazione.

Grazie per la pazienza. Giò

Incontro di studio al MIBAC.

Medaglieri Italiani, un tesoro di Storia, tutela, fruizione,valorizzazione del patrimonio Numismatico Nazionale.

Parte I – Apertura dei lavori

Intervento del dott. Malnati Luigi(?), Direttore Generale per le Antichità, Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Nel primo intervento (purtroppo mi è sfuggito chi fosse il relatore, forse Malnati? ) è stata sottolineata l’importanza di creare una rete favorevole alla tutela e al controllo dei beni numismatici. Successivamente nello stesso intervento si è sottolineata come tale rete debba essere estesa anche ai privati.

Intervento della d.ssa Anna Maria Buzzi, D.G. Valorizzazione del Patrimonio Culturale, MIBAC

La d.ssa Buzzi ha accennato all'importanza della Numismatica nello studio della Storia.

A questo proposito ha sottolineato l'importanza di portare la numismatica nelle scuole, questo potrebbe essere un modo per impedire che i giovani, una volta terminati gli studi, perdano, come troppo spesso accade, qualsiasi interesse per la cultura.

Ha anche messo a confronto il MIBAC francese con quello Italiano sottolineando l'ampiezza e l'importanza dei nostri siti Archeologici e del nostro Patrimonio dei Beni Culturali e le difficoltà che questo comporta in fatto di Tutela ma anche che la cultura, se valorizzata, potrebbe rappresentare la più importante risorsa economica del nostro paese.

Intervento del col. Cortellessa Luigi, Vice Comandante Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale

Il col. Cortellessa ha esposto l'ottimo risultato di recupero eseguito in questi anni, sottolineando che alcune monete recuperate provengono da sequestri a tombaroli e non solo dal recupero da furti a privati od ai Musei, circa 20 sulle oltre 10.000 recuperate nell’ultimo anno.

Tra i risultati conseguiti si annovera anche il ritrovamento, e relativa chiusura, di una zecca clandestina nelle vicinanze di Enna.

Ci ha regalato poi un'ottima notizia, nel 2012 non ci sono stati furti nei Musei Italiani, credo anche grazie ad un nuovo sistema di monitoraggio da parte delle Forze dell'Ordine.

Penso sia doveroso inviare i nostri complimenti a tutti coloro che si impegnano tutti i giorni nella Tutela del nostro Patrimonio.

Intervento del dott. Malnati Luigi, Direttore Generale per le Antichità, Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Il dott. Malnati ha esposto una relazione sul lavoro eseguito con le scuole al fine di valorizzare il settore ma non solo. Ha centrato l'attenzione su quello che sarà l'obiettivo principale per il futuro, il formare una Rete informatica a più livelli.

Intervento del dott. Prato Maurizio, Presidente dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A.

Il dott. Prato ha esposto delle precisazioni sulla messa in rete delle monete della Collezione Reale ed anche i miglioramenti eseguiti al sito del Portale dello Stato.

Ha inoltre caldeggiato il Progetto per rendere fruibile il Patrimonio Culturale del nostro Paese sul web.

Con questo intervento si conclude la prima parte dell'Incontro, la seconda parte sarà aperta e poi moderata dal dott. Fabio Isman.

Modificato da giovanna
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Parte II – Il Notiziario e le Vetrine del Portale Numismatico dello Stato: due nuovi strumenti per la tutela, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio numismatico italiano

Intervento del dott. Fabio Isman, giornalista del Messaggero

L'intervento del dott. Isman non era riportato nel Programma quindi è stato una piacevole sorpresa.

Ha parlato inizialmente dell'importanza della Moneta nella Storia, sottolineando che attraverso loro si riesce a scrivere la stessa precisando anche date di eventi.

Ha elencato alcuni avvenimenti legati alla Numismatica del 2012 come lo scandalo Weiss, la Mostra commemorativa della Banca D'Italia dei 150 anni dell'Unità D'Italia ed anche il Museo di Biassono come Museo modello nel panorama Italiano.

Si è detto dispiaciuto per la pochezza di dialogo tra le Università ed i collezionisti, caldeggiandola affermando che dalla stessa potrebbero nascere interessanti e proficue collaborazioni

Intervento della d.ssa Pennestrì Serafina, Direzione Generale per le Antichità, Il Portale Numismatico dello Stato e le nùove sezioni Notiziario e Vetrine e Itinerari

La d.ssa Pennestrì ha presentato ed illustrato il sito del Portale dello Stato invitandoci ad usarlo nel pomeriggio in una sala attigua approntata alla multimedialità, la Sala degli Arazzi.

Ci ha informato inoltre sul coinvolgimento nel Progetto dei Musei di Roma, Parma, Firenze e Catania, invitandoci a vedere i video di questi Medaglieri che saranno riportati a breve sul Portale.

I video faranno parte di una sezione che si chiamerà “Immagini di un Patrimonio” . La dott. Pennestrì ha ringraziato in chiusura del suo intervento i Musei partecipi del Progetto per la loro generosità nel fornire immagini utili al Progetto stesso.

Intervento della d.ssa Cetorelli Gabriella, Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale, La valorizzazione del patrimonio numismatico come strumento di promozione culturale

La d.ssa Cetorelli ha puntualizzato l'importanza della comunicazione per valorizzare il nostro Patrimonio Culturale anche attraverso i Medaglieri.

Ha esposto il progetto collaborativo per l'organizzazione di Mostre e la necessità di formare Stage per studenti Universitari per prepararli all'uso delle nuove tecnologie.

Ha ipotizzato una Carta Servizi per agevolare la fruibilità dei Beni Culturali e la necessità di curare il “merchandise” Museale introducendo oggetti e libri a “Marchio MIBAC” anche in collaborazione con la Zecca.

Ha inoltre annunciato l’iniziativa di un Salone Annuale dei Beni Numismatici, sul quale purtroppo non sono stati forniti altri dettagli.

Continua... Giò :)

P.S.-scusate ma non riesco a rendere omogenea la formattazione del testo, mi succede da un po'...grazie

Modificato da giovanna
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Intervento del col. Cortellessa Luigi, Vice Comandante Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale

(omissis) Ci ha regalato poi un'ottima notizia, nel 2012 non ci sono stati furti nei Musei Italiani, credo anche grazie ad un nuovo sistema di monitoraggio da parte delle Forze dell'Ordine.

Penso sia doveroso inviare i nostri complimenti a tutti coloro che si impegnano tutti i giorni nella Tutela del nostro Patrimonio.

... mi chiedo se effettivamente nel 2012 non vi siano stati furti o se, più probabilmente, non vi siano stati furti denunciati. Spesso e volentieri ci si rende conto delle sottrazioni solo a distanza di molti anni, quando è ormai impossibile ricostruire la dinamica del furto (sempre Parma insegna).

Modificato da BiondoFlavio82
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... mi chiedo se effettivamente nel 2012 non vi siano stati furti o se, più probabilmente, non vi siano stati furti denunciati. Spesso e volentieri ci si rende conto delle sottrazioni solo a distanza di molti anni, quando è ormai impossibile ricostruire la dinamica del furto (sempre Parma insegna).

Giusto dubbio, anche se trovo difficile che non si denunci un furto, di qualsiasi natura sia, anni fa era forse costume non farlo ma ormai... :)

Specialmente nei Musei dove tutto è assicurato a che scopo non denunciare?

Comunque non si sa mai. Ciao

Modificato da giovanna
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Giusto dubbio, anche se trovo difficile che non si denunci un furto, di qualsiasi natura sia, anni fa era forse costume non farlo ma ormai... :)

Specialmente nei Musei dove tutto è assicurato a che scopo non denunciare?

Comunque non si sa mai. Ciao

be', magari perché non ci si accorge che furto c'è stato. Tra centinaia di migliaia di reperti se ne manca qualcuno non salta subito agli occhi...

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Giusto dubbio, anche se trovo difficile che non si denunci un furto, di qualsiasi natura sia, anni fa era forse costume non farlo ma ormai... :)

Specialmente nei Musei dove tutto è assicurato a che scopo non denunciare?

Comunque non si sa mai. Ciao

non sono tanto convinto di questo... per assicurare un bene bisogna dichiararlo e descriverlo accuratamente: quante decine di migliaia (se non centinaia di migliaia) di monete non sono neppure inventariate, fotografate, catalogate (in pratica conosciute)?

Saranno (uso il futuro con valore dubitativo) assicurati i beni esposti..., ma è proprio tutto il sommerso nei depositi che mi preoccupa. Chiunque abbia avuto visitato un deposito museale sa cosa intendo... E anche per i beni esposti sarebbe da vedere ogni quanti anni vengono aggiornate le stime assicurative... (non mi sorprenderei di leggere ancora una stima degli anni '70)

Modificato da BiondoFlavio82
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be', magari perché non ci si accorge che furto c'è stato. Tra centinaia di migliaia di reperti se ne manca qualcuno non salta subito agli occhi...

Si, potrebbe essere l'unico motivo valido, ma statisticamente poco probabile.

Possibile che in neanche uno ci si accorga di un furto? Ne abbiamo migliaia sparsi nel territorio.

Il col. Cortellessa ha parlato di un nuovo sistema di controllo che hanno adottato nei Musei, non ricordo in cosa consistesse di preciso.

Se qualcuno ricorda qualcosa di più lo scriva per favore, mi sembra che hai detto che eri presente anche tu BiondoFlavio, non ricordi altro?

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non sono tanto convinto di questo... per assicurare un bene bisogna dichiararlo e descriverlo accuratamente: quante decine di migliaia (se non centinaia di migliaia) di monete non sono neppure inventariate, fotografate, catalogate (in pratica conosciute)?

Questo non so dirtelo, non sono un'esperta in fatto di Assicurazioni, forse ne fanno una cumulativa?

Qualche addetto potrebbe chiarirci questo punto volendo. Ciao

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Si, potrebbe essere l'unico motivo valido, ma statisticamente poco probabile.

Possibile che in neanche uno ci si accorga di un furto? Ne abbiamo migliaia sparsi nel territorio.

Il col. Cortellessa ha parlato di un nuovo sistema di controllo che hanno adottato nei Musei, non ricordo in cosa consistesse di preciso.

Se qualcuno ricorda qualcosa di più lo scriva per favore, mi sembra che hai detto che eri presente anche tu BiondoFlavio, non ricordi altro?

purtroppo pur ricordando nelle linee generali quell'intervento non riesco a focalizzare sulle innovazioni tecniche di sicurezza.

Dalle mie parti, comunque, si dice che difficilmente il pastore denuncia al padrone il furto delle pecore se se l'è macellate lui... (sempre Parma insegna). Per accorgersi delle pecore mancanti tocca aspettare il cambio della guardia.

Non vorrei apparire pedante e ripetitivo ma a Parma hanno rubato un intero ripostiglio di solidi e per diverso tempo si è fatto finta di nulla... ed era pure esposto! (e accompagnato da documentazione fotografica se non ricordo male) figuriamoci cosa può accadere con le monete che mai nessuno vede o può vedere... Ecco, proprio limitando a zero la frequenza degli esterni si potrà azzerare la frequenza dei furti numismatici... :lol: :lol: :lol: :lol: (come creduto dalla gran parte dei relatori del congresso)

Modificato da BiondoFlavio82
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purtroppo pur ricordando nelle linee generali quell'intervento non riesco a focalizzare sulle innovazioni tecniche di sicurezza.

Dalle mie parti, comunque, si dice che difficilmente il pastore denuncia al padrone il furto delle pecore mancanti se se l'è macellate lui... (sempre Parma insegna). Per accorgersi delle pecore mancanti tocca aspettare il cambio della guardia.

Non vorrei apparire pedante e ripetitivo ma a Parma hanno rubato un intero ripostiglio di solidi e per diverso tempo si è fatto finta di nulla... ed era pure esposto! (e accompagnato da documentazione fotografica se non ricordo male) figuriamoci cosa può accadere con le monete che mai nessuno vede o può vedere...Ecco, proprio limitando a zero la frequenza degli esterni si potrà azzerare la frequenza dei furti numismatici... :lol: :lol: :lol: :lol: (come creduto dalla gran parte dei relatori del congresso)

Capisco le tue ragioni ma purtroppo non abbiamo modo di controbattere con sicurezza le affermazioni del col. Cortellessa, può darsi che tra 10 anni vengano smentite dai fatti ma per il momento quelle sono e quelle restano... :D

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Mi fanno piacere due passaggi rilevati e sentiti da voi, uno di Paleologo, quando parla di riscontri positivi verso il forum per quanto riguarda le tematiche della legalità e quello di un collezionismo sano, credo che la linea del forum su questi punti sia chiara e continuamente ribadita, mi fa piacere che qualcuno però lo abbia detto in quella sede.

Il secondo è su quanto detto dal giornalista Fabio Isman sugli esempi virtuosi che ci sono come quello del Museo Civico Verri di Biassono,definito Museo modello nel panorama italiano ; il Verri che ha collaborato più volte col forum Lamoneta dimostra quanto sia importante collaborare e che tramite l'aiuto di volontari si sia riuscito a creare in Italia un esempio che è proiettato verso il futuro per innovazioni, idee, tecnologia, disponibilità, tutto questo si è creato grazie anche all'apporto di esterni e privati, il Museo di Biassono è lì, basta vederlo, conoscerlo, si può imitare, copiare, clonare.

Collaborazione pubblico - privato sembra lo slogan da seguire, ma quanti di questi esempi virtuosi ci sono stati e ci sono, l'importante è poi farli sapere e diffonderli, in questi giorni a Milano c'è un grande evento numismatico che senza l'aiuto di questi non si sarebbe realizzato o sarebbe stato sicuramente diverso, tra l'altro anche con l'apporto di collezionisti, anche del forum, queste cose ogni tanto essendo realtà bisogna però sempre ricordarle.

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purtroppo pur ricordando nelle linee generali quell'intervento non riesco a focalizzare sulle innovazioni tecniche di sicurezza.

Dalle mie parti, comunque, si dice che difficilmente il pastore denuncia al padrone il furto delle pecore se se l'è macellate lui... (sempre Parma insegna). Per accorgersi delle pecore mancanti tocca aspettare il cambio della guardia.

Non vorrei apparire pedante e ripetitivo ma a Parma hanno rubato un intero ripostiglio di solidi e per diverso tempo si è fatto finta di nulla... ed era pure esposto! (e accompagnato da documentazione fotografica se non ricordo male) figuriamoci cosa può accadere con le monete che mai nessuno vede o può vedere... Ecco, proprio limitando a zero la frequenza degli esterni si potrà azzerare la frequenza dei furti numismatici... :lol: :lol: :lol: :lol: (come creduto dalla gran parte dei relatori del congresso)

Buonasera BiondoFlavio82,

mi dispiace, ma lei ricorda male o quanto meno non molto bene. In realtà ciò che è scomparso è PARTE del ripostiglio e più precisamente quelle monete che NON erano esposte, vale a dire i pezzi che effettivamente "mai nessuno vede".

Il tesoro era infatti in parte esposto in una vetrina e in parte, circa la metà, conservato entro i cassetti del medagliere. Le monete sparite sono state queste ultime. Si tratta probabilmente di una ben precisa strategia messa in atto da chi ha perpetrato il furto per fare in modo che nessuno si accorgesse della avvenuta sottrazione. Cosa che, purtroppo, si è puntualmente verificata, dal momento che ci si è accorti dell'ammanco solo nel momento in cui vi è stata la necessità di studiare le monete in questione. Una volta scoperto, il furto è stato prontamente - e non poteva essere altrimenti - denunciato alle autorità competenti, senza aspettare il "cambio della guardia". Fortunatamente tutte le monete erano state schedate e fotografate...

Cordialmente, Teofrasto

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Buonasera BiondoFlavio82,

mi dispiace, ma lei ricorda male o quanto meno non molto bene. In realtà ciò che è scomparso è PARTE del ripostiglio e più precisamente quelle monete che NON erano esposte, vale a dire i pezzi che effettivamente "mai nessuno vede".

Il tesoro era infatti in parte esposto in una vetrina e in parte, circa la metà, conservato entro i cassetti del medagliere. Le monete sparite sono state queste ultime. Si tratta probabilmente di una ben precisa strategia messa in atto da chi ha perpetrato il furto per fare in modo che nessuno si accorgesse della avvenuta sottrazione. Cosa che, purtroppo, si è puntualmente verificata, dal momento che ci si è accorti dell'ammanco solo nel momento in cui vi è stata la necessità di studiare le monete in questione. Una volta scoperto, il furto è stato prontamente - e non poteva essere altrimenti - denunciato alle autorità competenti, senza aspettare il "cambio della guardia". Fortunatamente tutte le monete erano state schedate e fotografate...

Cordialmente, Teofrasto

Fondamentalmente il discorso non cambia... Non si è aspettato il cambio della guardia? be', due sono le possibili spiegazioni: (1) chi le ha rubate ha poi simulato il furto da parte di estranei... (2) Chi ha sporto la denuncia era già la seconda guardia (o anche la terza, quarta ecc., dipende da quanto tempo era trascorso). Scelga lei quale preferisce. Su una cosa ho certo compreso molto bene: buona parte dei dirigenti dei medaglieri italiani continua a sostenere, forse con più convinzione che in passato, che i materiali originali devono essere messi a disposizione degli esterni solo in casi di estrema necessità, e con estrema parsimonia, e questo mi è stato ben ribadito nel pomeriggio dalla direttrice di uno dei più grossi medaglieri italiani.

Modificato da BiondoFlavio82
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Su una cosa ho certo compreso molto bene: buona parte dei dirigenti dei medaglieri italiani continua a sostenere, forse con più convinzione che in passato, che i materiali originali devono essere messi a disposizione degli esterni solo in casi di estrema necessità, e con estrema parsimonia, e questo mi è stato ben ribadito nel pomeriggio dalla direttrice di uno dei più grossi medaglieri italiani.

Bè a voler essere maliziosi quanto piu' allarghi l'accesso e la disponibilità quanto piu' è statisticamente probabile che ci si imbatta prima in una sparizione o sostituzione, hai voglia poi a far finta di nulla con gli esterni. Mi ricordo a proposito che appunto Bizerba aveva chiesto informazione su alcune monete a un'istituzione di Cagliari e proprio a quel punto era saltato fuori che erano scomparse (rubate).

Un'altra problematica poi è anche che non puoi dare accesso all'esterno se prima non hai catalogato e registrato tutte le monete, purtroppo è una condizione necessaria, e al momento credo nessun medagliere sia in grado di soddisfare questa condizione.

ps. In quanto a ipotetiche innovazioni tecnologiche che avrebbero annullato la problematica furti in tutte le istituzioni italiane, bè è meglio se non commento.

Modificato da cliff
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Non si è aspettato il cambio della guardia? be', due sono le possibili spiegazioni: (1) chi le ha rubate ha poi simulato il furto da parte di estranei... (2) Chi ha sporto la denuncia era già la seconda guardia (o anche la terza, quarta ecc., dipende da quanto tempo era trascorso). Scelga lei quale preferisce.

Sinceramente mi sembrano affermazioni piuttosto gravi, e anche del tutto gratuite, dalle quali come staff non possiamo che dissociarci. Io, prima di scrivere storie di spionaggio, preferirei aspettare i risultati delle indagini.

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Sinceramente mi sembrano affermazioni piuttosto gravi, e anche del tutto gratuite, dalle quali come staff non possiamo che dissociarci. Io, prima di scrivere storie di spionaggio, preferirei aspettare i risultati delle indagini.

Quali sono le affermazioni gratuite? non ho detto mica che sono stati i dirigenti, ci mancherebbe altro... Che ci sia stata la connivenza di un custode o di qualcuno che abbia accesso alle chiavi mi pare sia pacifico (è stato ammesso anche dal diriginte nel corso del congresso)... o pensate che possano essere state dimenticate in una scatola dei bottoni? Proprio durante il congresso ricordo benissimo come fosse stata ventilata l'eventualità del "furto su commissione"

Modificato da BiondoFlavio82
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