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IGNORED

volusiano not in ric?


grigioviola

Risposte migliori

mi sono imbattuto in rete in questo esemplare di Volusiano.

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ora, scorrendo il RIC mi sembra che esista solo un ric 60 di Treboniano Gallo abbinato a questo rovescio (proprio di Gordiano III) e tra l'altro inserito nel RIC nell'appendice ibridi/dubbi segnalandolo come suberato.

Un dritto invece con Volusiano nel RIC non l'ho trovato, posto che non mi sia sfuggito.

Lo stile mi pare buono. Qualora le mie sommarie e rapide ricerche non mi ingannino... che possa trattarsi di un'emissione fraudolenta o di un semplice ibrido per errore degli addetti alla coniazione? Quanto a zecca... Roma?

Non ho trovato altre foto di questa moneta.

Quanto a dati metrici conosco solo il peso 2.58gr mentre mi è ignoto il diametro.

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mi pare un cosidetto suberato , nel tuo caso argentato

ci son parecchie combinazioni di qeusti tipo

io ne ho uno con un diritto di gordiano e un rovescio di caracalla

per quanto riguarda il ric e` proprio un not in ric

e secondo me si puo` riferire al ric 4c 60 di treboniano gallo

per me e` un ibrido simile al 60 ma con il rovescio di volusiano (sarebbe da trovare una foto di questo ric 60 per vedere se e` un die match)

lo stile anche a me pare ufficiale e in questo periodo checche ne dicano io vedo un sacco di monete venute male , in rame e non in argento

moneta molto interessante

(le foto le ho cercate , ma l unico ibrido che ho trovato e` questo)

http://www.acsearch.info/record.html?id=348227

Modificato da rick2
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e quanto a zecca, in che area potremmo essere?

roma oppure qualche altra zecca attiva in quel periodo?

il rovescio credo possa essere l'elemento chiave. supponendo che sia di gordiano o di gallieno, che zecca potrebbe essere?

Roma o Antiochia o potrebbero essercene altre coinvolte?

il fatto che sia ibrido e per di più suberato/argentato... non fa propendere più per un falso di natura fraudolenta piuttosto che per un errore di abbinamento dei coni in zecca? ...sarebbe una bella (fortuita?) combinazione!

...troppe domande, me ne rendo conto! :)

Modificato da grigioviola
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il ric porta l 84 per gordiano come zecca di roma , per siam li

antiochia ha uno stile suo e a quel che so a questi tempi emetteva ancora monete locali

per l ipotesi del falso io ho le mie teorie e cioe` che questi bisogna ancora studiarli , e non sarei sicuro che son per forza falsi al 100% , la fattura e` buona , e non e` facile fare un falso di buona fattura

in piu` in questo periodo ci son in giro monete di tutti i tipi , come se la zecca battesse argento quando ce l aveva e rame le altre volte

nella mia collezione di treboniani ne ho 10 o 12 e 3 o 4 son di rame

per me gia in questo periodo il caos monetario regnava

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DE GREGE EPICURI

Anche a me lo stile sembra molto buono. Premetto che non condivido l'uso del termine SUBERATO per un antoniniano, perchè non si tratta mai di nuclei di rame con lamine d'Ag apposte a freddo sul tondello, che poi viene scaldato e coniato (come succede nei denari). Nell'antoniniano, normalmente, l'Ag migra in superficie proprio per le caratteristiche della lega. Può darsi che in casi anomali venisse ottenuta un'argentatura superficiale secondariamente, magari con un bagno in Ag e Hg (e poi l'Hg col riscaldamento sublima, detto rozzamente: evapora); ma è un metodo inutilmente complicato e costoso.

Qui però la parte di superficie grigistra a me non ricorda molto l'argentatura, è molto opaca e appunto bianco-grigiastra, mi fa pensare alla biacca o ad un composto dello stagno.

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facendo una ricerca online sui vari siti, mi sono un po' fatto l'occhio sul ritratto di questo imperatore e ho qualche dubbio che si possa trattare di un prodotto ufficiale della zecca. mi sembra che il ritratto sia stilisticamente meno definito, con dei dettagli meno "plastici" (mi rendo conto che non è un termine adatto per le coniazioni di questo periodo!) delle emissioni ufficiali, o almeno di quelle che ho visto io. mi ricorda di più certi ritratti di claudio II (non per somiglianza fisica, ma per somiglianza di "realizzazione")... sostanzialmente è la barba che mi dà questa impressione.

non credo si tratti di un falso moderno. diversamente sarebbe repertoriato in rete (il tipo principalmente preso di mira è l'ADVENTVS, per il resto poca cosa e facilmente riconoscibile).

non so... propenderei per l'emissione fraudolenta.

Modificato da grigioviola
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sai il punto dei falsi e di far falsi passabili a costi contenuti che non si distinguano a prima vista

il punto dei costi e` spesso non considerato , considera che sei in zecche clandestine , che se ti beccano ti squartano o ti tagliano le mani , e che per fare un conio ben definito ci vuol tempo

fare una moneta falsa non e` una cosa semplice , molti dei falsi d epoca che ho visto io non passano l esame di un occhio esperto, qui perlomento ti lasciano il dubbio

prendi anche il caso delle imitative barbare di tetrico , se fosse stato cosi semplice fare monete perche` non farle uguali a quelle di tetrico.

per me qui siam di fronte all imperatore che non aveva un ghello e pur di mantenere gli impegni e la spesa batte moneta di rame argentato dangogli un valore fiduciario e dicendo a chi le accetta non ti preoccupare questa moneta mi impegno a cambiartela a 25 per ogni aureo

non sarebbe una soluzione piu` semplice ?

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indubbiamente, ci sta questa visione, ci sta tutta.

e come zecca non vedo altre ipotesi plausibili differenti rispetto a Roma, rimanendo nell'ambito della tua visione.

a meno che anziché essere visto come ibrido di volusiano/gordiano non venga inquadrato come ibrido di volusiano/gallieno.

si sa il tipo IOVI STATORI a quale periodo di gallieno risale? primi anni?

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DE GREGE EPICURI

Anche a me lo stile sembra molto buono. Premetto che non condivido l'uso del termine SUBERATO per un antoniniano, perchè non si tratta mai di nuclei di rame con lamine d'Ag apposte a freddo sul tondello, che poi viene scaldato e coniato (come succede nei denari). Nell'antoniniano, normalmente, l'Ag migra in superficie proprio per le caratteristiche della lega. Può darsi che in casi anomali venisse ottenuta un'argentatura superficiale secondariamente, magari con un bagno in Ag e Hg (e poi l'Hg col riscaldamento sublima, detto rozzamente: evapora); ma è un metodo inutilmente complicato e costoso.

Qui però la parte di superficie grigistra a me non ricorda molto l'argentatura, è molto opaca e appunto bianco-grigiastra, mi fa pensare alla biacca o ad un composto dello stagno.

Infatti è probabile che sia proprio stagno, anche secondo quanto afferma Francesco Gnecchi nel suo "Monete Romane, manuale elementare" di cui allego uno strappo:

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DE GREGE EPICURI

Credo che si potrebbe pensare ad un falso antico, costruito con un diritto falsificato ed un rovescio forse sottratto alla zecca. Il D in effetti ha una barba molto lunga e marcata, e diversa da quella abituale di Volusiano, che è "leggera".

L'imbiancatura potrebbe essere stata ottenuta come da indicazione di Gnecchi. Direi che restiamo però nel campo delle ipotesi.

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Secondo il mio modesto parere, non ha senso parlare di un ibrido Volusiano/Gallieno, casomai il rovescio andrebbe cercato tra i regnanti precedenti... o no?

Oltre che Gordiano III, il RIC cita altri ibridi con rovesci di: Filippo l'arabo, Traiano Decio e Ostiliano (questi ultimi due con punto di domanda)

Filippo I ha emesso un solo antoniniano IOVI STATORI, RIC IVc 93, riportato tra gli ibridi con rovescio di Gordiano III.

Decio non ha emesso IOVISTATORI, questa tipologia non viene citata nemmeno tra i numerosi ibridi della sua monetazione.

Quindi credo (senza prove) che un eventuale die-match andrebbe cercato tra i rovesci di Gordiano III

Al dritto la resa stilistica della N (III) di Volusiano, mi fa pensare alla zecca di Roma.

Come mi fa pensare alla zecca di Roma il confronto con questi tre esemplari di Gordiano III della zecca Capitolina, lo stile è molto, molto simile, provate ad osservare la R di STATORI sembra quasi fatta dalla stessa mano.

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perfetto, quindi identificata la probabile zecca (Roma), rimaniamo nel campo del prodotto ufficiale oppure è possibile ipotizzare un falso come suggerito da gianfranco? non è piuttosto rocambolesco il furto di un conio ufficiale dalla zecca capitolina?

però come ha rilevato anche gianfranco, lo stile per il dritto, limitatamente al ritratto, non è tipico di volusiano, a differenza invece delle lettere che possono far pensare a un prodotto di zecca (la N come ha osservato exergus).

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la qualità delle immagini non è delle migliori, tuttavia ho trovato questa immagine

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la zecca è quella di antiochia e non roma, ma la barba è già più simile a quella dell'esemplare oggetto di analisi (anche se in quest'ultimo decisamente più "rozza").

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