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IGNORED

Soldo I tipo Emanuele Filiberto


Risposte migliori

Appena arrivata e liberata dall'orrenda plastica che la soffocava.

1 Soldo I tipo

Titolo: denari 5,00

Diametro: 21 mm

Peso: 0,85-1,35 g

Dritto

Scudo completo coronato, sotto la sigla di zecca, intorno EM FILIB D G

verso

Croce fiorata con intorno: croce DUX SAB P PED data

Questo esemplare è un 1562 Chambery (P). Presenta inoltre delle differenze nello scudo al dritto: al campo superiore dx il leone non appare coronato. Si possono invece notare due piccole lineette. Non ho trovato a catalogo esemplari con lo stesso dettaglio. Gradirei avere vostre opinioni.

La moneta è stata periziata autentica.

Ps. @@savoiardo, a catalogo avevo messo le foto che mi avevano spedito via mail. Se riesci a togliere, carico queste che, pur essendo brutte, son meglio di quelle.

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Modificato da Luca Vezzaro
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Supporter

bella monetina...

per quanto riguarda lo scudo devi pensare che vi sono diverse zecche e quindi diversi coni..

comunque quel quarto (che sarebbe il secondo) rappresenta lo stemma del chiablese e su di quello il leone non è coronato... quindi è corretto il tuo e sono sbagliati quelli ad esempio con la sigla di zecca C che rappresentano il leone coronato...

devo ammettere che mi hai fatto notare una differenza a cui non avevo per nulla fatto caso.... comunque io ho degli esemplari senza corona e con, dipende dalla sigla della zecca...

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Ho riguardato gli esemplari a catalogo. E' vero, tutti quelli con leone coronato hanno segno di zecca C. interessante.

Queste monete sono una sorpresa costante. E' un piacere armarsi di lente per studiarle, si impara sempre.

A proposito, grazie Silvio per la pazienza che hai con i neofiti , c'è così tanto da imparare! :good:

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Supporter

Ho riguardato gli esemplari a catalogo. E' vero, tutti quelli con leone coronato hanno segno di zecca C. interessante.

Queste monete sono una sorpresa costante. E' un piacere armarsi di lente per studiarle, si impara sempre.

A proposito, grazie Silvio per la pazienza che hai con i neofiti , c'è così tanto da imparare! :good:

sono io che ti devo ringraziare....

mi hai dato la possibilità di notare un particolare che mi era sfuggito!!!

oltremodo questa piccola particolarità rimette come sempre in discussione il segno di zecca P attribuito normalmente a Chambéry, non trovo logico che vi siano due segni di zecca diversi per la stessa zecca (C e P) e che portino una differenza simile nel conio.... sposo sempre di più la teoria che il segno P non sia da attribuire a quella zecca.... come ci testimonia l'articolo di Giovanni Lingenie deve essere attribuita alla zecca di Vercelli, la P sta per Piemonte....

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Hai anticipato la mia domanda. Mi incuriosiva infatti che esistessero sigle diverse per la stessa zecca. Già Chambery ha la C e la stella (penso ad una parpagliola che ho recentemente acquistato), la P proprio non avrebbe senso.

Vero è anche che lo stesso discorso varrebbe per Vercelli che dovrebbe avere una V. O meglio, a catalogo non abbiamo esemplari. Do,per scontato la V come per Carlo Emanuele I, ma temo sia una mia semplificazione. Stasera cerco.

Una cortesia, riusciresti a mettere a disposizione di tutti l'articolo che citavi? Deve essere incessante.

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Supporter

l'articolo è stato pubblicato nel volumetto "Scritti numismatici in ricordo di Domenico Rossi" a cura di Biagio Ingrao dalla Associazione Culturale italia Numismatica...

non so se mi è permesso di scannerizzarlo ed inserirlo....

bisognerebbe almeno chiedere a biagio se è daccordo....

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  • 2 settimane dopo...
Supporter

Mi arriva oggi. grazie

poi ci aggiorni di come è stata la lettura...

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Finalmente ho avuto il tempo per leggere in tranquillità l'articolo di Lingenie. L'ho trovato molto interessante, ben argomentato e credibile. Senza dilungarsi, riporto un passaggio utile a chi non ha avuto il piacere di leggerlo:

"Come risulta dai resoconti noti delle battiture e dai ritrovamenti, le zecche della Savoia, Bourg e Chambery, si limitarono in quel periodo (ndr 1562) alla battitura di monete in mistura: soldi e quarti.

La sigla P, che compare sui soldi, sulle mezze lire, lire e sugli scudi d'oro del 1562, non può quindi essere la sigla di Chambery; è evidente che si tratta della sigla adottata dalle zecche Piemontesi, in particolare da Asti e Vercelli, che si accollarono l'onore principale delle battiture iniziali delle monete della riforma del 1561 sino alla fine del 1562."

In altre parole, l'attribuzione della P alla zecca di Chambery, che ha segno C, deriverebbe solo dal riferimento rilevabile, con ?, nel CNI, probabilmente in virtù della presenza nella zecca di Savoia dello zecchiere Pierre Balligny (anche se a quei tempi aveva probabilmente cessato l'attività essendo giunto ai tempi di Filiberto I).

Resta da comprendere come mai lo stemma del Chiablese sia correttamente raffigurato nelle monete della zecca Piemontese e non in quella di Chambery... Sarebbe più logico attendersi il contrario.

Dettaglio finale a parte, mi piacerebbe sapere cosa pensate in merito all'attribuzione della P alle zecche Piemontesi di Asti e Vercelli e se non ritenete opportuno introdurre questa novità nel nostro catalogo.

Luca

Ps. Ho comprato il volume su Ebay e, alla consegna, ho scoperto che era usato. Normalmente mi sarei indispettito, ma visto che è autografato da Ingrao, farò un'eccezione. :-)

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Supporter

se vuoi qualche autografo di Biagio a 5 euro l'uno te ne spedisco un pacco!!! :blum: :rofl:

sia chiaro che i soldi li metterei in cassa del circolo di cui è presidente...!

Comunque io sposo appieno la teoria della sigla P per piemonte, ma per ora non mi sento di variare il catalogo... si potrebbe però inserire una nota ad inizio Emanuele filiberto nei cenni storici numismatici, anche perchè non è il caso di farlo per tutte le monete con la P... oppure il contrario.... poi parlare di questa sigla mi fa venire in mente il quartino da poco acquistato da pier e divento invidioso!!! :diablo:

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