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IGNORED

Sesterzio Adriano con al rovescio Nettuno COS II?


piakos

Risposte migliori

Cari amici,

mi è capitato di osservare un sesterzio con le caratteristiche di sui al presente Topic.

Mi si riferisce al riguardo, da persona esperta, che la regola nota è COS III...per cui, nel sesterzio con Nettuno il secondo consolato in epigrafe sarebbe un errore o una rarità.

Ho controllato il Cayon che sotto il profilo della pubblicazione delle tipologie è di solito abbastanza completo...e COS II in contorno al Nettuno non c'è.

Non ho al momento sottomano altra autorevole letteratura.

Che ne pensate?

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Ciao Piakos,

in effetti di norma l'informazione è corretta

Mi si riferisce al riguardo, da persona esperta, che la regola nota è COS III...

con Nettuno rivolto a dx o sn.

Immagino tu intenda un sesterzio come questo

post-3754-0-25229700-1365229135_thumb.jp

descritto appunto come Rv. COS - II. Quindi un COS III che ha smarrito una delle tre unità.

Ciao

Illyricum

:)

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Ci sono alcune varianti con Nettuno al rovescio. Sesterzi parlando, ovviamente.

Questa:

2800182.jpg

e quella che ha indicato Illyricum. Nettuno rivolto verso sinistra.

Tutte hanno il COS III, compresi i Denari e gli Aurei con Nettuno.

RIC 632: Nettuno a destra con delfino e tridente.

RIC 633: Uguale a sopra ma con acrostolio al posto del delfino.

RIC 634: Uguale a 632 ma rivolto verso sinistra (tipologia Illyricum).

RIC 635: Uguale a sopra ma con acrostolio al posto del delfino.

RIC 650: NEP RED come 632 (foto mia).

RIC 651: NEP RED come 633.

RIC 652: NEP RED come 635.

Da rapide ricerche sul web si nota che il progressivo del consolato è più volte evanescente e in più modi inciso, molte volte una delle tre linee tende a scomparire.

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Awards

ciao Piakos

per quel poco che so io c e` una serie di sesterzi di adriano con il COS III

e` facile che su questo o ci sia stato un riempimento del conio per una delle 3 I oppure una schiacciatura del conio oppure che sia stato rimosso

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Cari amici,

vi ringrazio per le pronte ed esaurienti risposte.

Un grazie particolare all'amico Skubidu...sempre preparato ed efficiente.

:)

La moneta di cui parlo è appunto il tipo postato da illyricum 65, che ha immediatamente intuito quanto era da valutare, nelle adiacenze dell'ineffabile Crono.

Non vedo, sinceramente nei campi, impronte, schiacciature o salti...

Bòh!

Se lasciavano COS II e facevano una bella dissertazione afferente una rarità egregia...sarebbe stato meglio?

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puo` pure essere un errore del conio

non sarebbe la prima volta che si trovano legende con errori

anche se ammetto che di solito questo succede dopo il 240 e non in questo periodo

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Ciao Piakos,

in effetti di norma l'informazione è corretta

con Nettuno rivolto a dx o sn.

Immagino tu intenda un sesterzio come questo

attachicon.gifimage(10).jpg

descritto appunto come Rv. COS - II. Quindi un COS III che ha smarrito una delle tre unità.

Ciao

Illyricum

:)

Tra l'altro in questo caso direi anche moneta ripatinata...

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Ciao,

La moneta di cui parlo è appunto il tipo postato da illyricum 65, che ha immediatamente intuito quanto era da valutare, nelle adiacenze dell'ineffabile Crono.

Non vedo, sinceramente nei campi, impronte, schiacciature o salti...

L'ho presa ad esempio proprio per il COS II(I).

In realtà dopo uno sguardo più attento questa moneta non mi piace molto. La barba del ritratto (ed in parte la resa dei capelli) e quelle zone di aspetto diverso (più omogeneo, quasi liscio) sopra la C (campo dx) e sopra la testa del rovescio non mi entusiasmano. Patina mooolto omogenea...


post-3754-0-64866400-1365327284_thumb.jp

Come parere personale, aggiungo che preferisco quella postata da Mirko. Più imperfetta, con qualche graffio e qualche lacuna, ma sicuramente più affidabile. D'altra parte la "COS II" è partita da 1760 € ed è sta aggiudicata a 2800 € con 12 offerte, per cui molti saranno (giustamente!) in disaccordo con la mia affermazione.

Ciao

Illyricum

:)

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ciao, potrebbero avere usato filtri per la foto, ma escluderi il caso.

Anche a me sembra ripartinata, con precedente sistemazione dei rilievi (compresa la legenda al D/, le cui lettere non mi sembrano molto naturali).

Nel campo al D/ si vedono sotto la patina probabili granelli, forse cuprite, chiaramente ricoperti...

Pertanto escluderei trattasi di un COS II originale (sembrerebbe intravedersi la parte cancellata, allego ingrandimento)

post-7579-0-67585400-1365328387_thumb.jp

ciao

skuby

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Se la moneta è questa in esame, rimango della mia precedente idea. La moneta è un COS III al quale, come in altri esempi, si è "ammorbidito" un rilievo, anche a causa dei rimaneggiamenti effettuati su di essa e che avete fatto notare.

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Awards

Ragazzi...io probabilmente ho perso qualche qualità della visione o le ore passate (a suo tempo) su questo Sito devono aver lasciato qualche conseguenza.

:D

Non lo escludo.

Quindi non vedo rilievi attenuati del n. I; ne vedo solo due piuttosto netti. Talmente netti che la perdita del terzo, che come dice sapientemente Rick, sarebbe, o sarebbe stata, netta ed esaustiva in un periodo dove non capitava. Peraltro i rilievi della moneta sono splendidi eil tondello è privo di crac, per cui sarebbe tecnicamente da escludere una usura del conio a spiegazione della carenza.

D'altronde mi pare di rammentare a braccio che nel secondo anno di consolato Adriano era già imperatore?

Se la risposta è affermativa dovrebbe essere un esemplare di esimia od estrema rarità...quindi fortunato l'aggiudicatario?

Però ci si chiede: come mai la casa d'aste...specializzata in monetazione classica, non si è posta l'interrogativo?

Mi rendo conto che non sono domande sui massimi sistemi e che tante cose possono sfuggire...però qualcosa non torna.

Bòh!?

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Ragazzi...io probabilmente ho perso qualche qualità della visione o le ore passate (a suo tempo) su questo Sito devono aver lasciato qualche conseguenza.

:D

Non lo escludo.

Quindi non vedo rilievi attenuati del n. I; ne vedo solo due piuttosto netti. Talmente netti che la perdita del terzo, che come dice sapientemente Rick, sarebbe, o sarebbe stata, netta ed esaustiva in un periodo dove non capitava. Peraltro i rilievi della moneta sono splendidi eil tondello è privo di crac, per cui sarebbe tecnicamente da escludere una usura del conio a spiegazione della carenza.

D'altronde mi pare di rammentare a braccio che nel secondo anno di consolato Adriano era già imperatore?

Se la risposta è affermativa dovrebbe essere un esemplare di esimia od estrema rarità...quindi fortunato l'aggiudicatario?

Però ci si chiede: come mai la casa d'aste...specializzata in monetazione classica, non si è posta l'interrogativo?

Mi rendo conto che non sono domande sui massimi sistemi e che tante cose possono sfuggire...però qualcosa non torna.

Bòh!?

Se hai avuto la fortuna di vederla dal vivo, com'era la patina? Perchè tu per primo mi hai insegnato che sotto una ripatinatura non è dato sapere cosa si cela.

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Inviato (modificato)

Caro Cliff... io non posso insegnare gran che, ben altri maestri sono presenti nell'aere e nella numismatica.

La patina in oggetto non dovrebbe avere spessori tali da occultare un minimo di traccia del terzo numero ove fosse stato presente. Ripeto che la moneta non evidenzia segni di usura del conio, peraltro un'occlusione totale dell'incisione del terzo numero, sul conio, sarebbe stata strana a verificarsi in un periodo come quello adrianeo che caratterizza una buona regolarità dei conii e delle monete di bronzo.

Io, prima di parlare di altre cose verificherei definitivamente se:

1) è presente in letteratura o negli archivi (accessibili) un Nettuno con la leggenda COS II;

2) ove la risposta fosse negativa ci troveremmo di fronte ad un probabile "unicum" o ad una estrema rarità;

3) per converso la fonte della moneta è professionale, per cui il compilatore del catalogo ha dato per scontata la perdita del terzo numerale.

... sarebbe allora interessante conoscere i dati che hanno concretato il predetto giudizio. Ove fossero generici o non probanti, potrebbe emergere una ingenuità od una incompetenza di coloro che hanno restituito l'oggetto al mercato.

Però io andrei per ordine per dare carattere scientifico al ragionamento ed allo studio numismatico...che tale ormai si prospetta in questo topic.

Modificato da piakos
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Chiaramente non sono nessuno per poter affermare o non affermare qualcosa, però, come ho detto prima, ad un'attenta visione di monete della stessa tipologia (Nettuno), si nota che le legende, seppur di fronte a monete ottime, hanno dei "problemi".

Proprio come nella nostra moneta la parola AVGVSTVS è semi-svanita e al rovescio il secondo trattino è semi-evanescente.

AN00677893_001_l.jpg

BM AN677893001

Ok, qua c'è una discreta incrostazione, la lettera C, però, è del tutto scomparsa e sotto una ripatinatura chi la vedrebbe?

AN00677892_001_l.jpg

BM AN677892001

In questa, addirittura, i numerali sono del tutto scomposti, la moneta è, però, molto consunta.

AN00677887_001_l.jpg

BM AN677887001

Questo è un Denario, ok, non è un Sesterzio, ma guardate la terza "I", staccata in maniera anomala dal "ITER"...

AN00677437_001_l.jpg

BM AN677437001

La nostra moneta, oltre a comparire strana dal punto di vista estetico (occhio in primis), presenta una patina che molte volte ho visto giudicare "male" qua sul Forum e soprattutto nei campi del rovescio ci sono una serie di "rughe ammorbidite".

Ma non sono un esperto di patine e/o bronzi in generale, quindi, parlerò di altro.

Adriano ha presieduto il consolato per tre volte, la prima nel 108 da non imperatore e le altre nel 118 e nel 119, da Imperatore.

Sappiamo dall'Historia Augusta che Adriano restaurò la basilica di Nettuno ma essa non ci dice quando.

Poi, se guardiamo il RIC, Adriano, durante il secondo consolato, ha coniato pochissime monete, come bronzi ed essendo al suo primo anno di regno ha voluto ben augurare il suo impero, con Felicità, Salute, Fortuna, Concordia, ecc. ecc.

Dal terzo consolato, che non avendo un IV, è difficile da inquadrare cronologicamente se non con la fine del principato, Adriano inizia a coniare numerose monete, commemorando Province, Dei, Fiumi, tra le più belle dell'Impero.

Non esiste nessuna moneta di nessun altro nominale, con Nettuno, con il secondo consolato, una cosa singolare, non trovate?

Volevo soltanto dire che essendo tutti i dati a favore di un errore, sbaglio, copertura e quant'altro non riconduca alla genuinità del secondo consolato, non bisogna dare retta alla sola speranza di trovare un unicum, sarà la mia mentalità da storico, ma soprattutto da archeologo che tante volte mi fa vedere le cose come è più facile che siano piuttosto che alla ricerca della particolarità ma nel mio piccolo, visti i dati che ho sopra esposto, potrei, forse presuntuosamente, contestare anche il più bravo dei numismatici di fronte ad una "chiara" sistematicità di emissione.

Poi, ecco, se la si vuole rendere unicum, nel senso che quello è un COS II volontario, per rendere felice un collezionista, ben venga. :D

Mirko

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Awards

poi, lo sappiamo tutti che quando al giorno d'oggi compare l'unicum va valutato con attenzione......(soprattutto perchè fa gola al mercato...).

Nulla si puo cmq escludere, andrebbe vista questa fantomatica moneta. Di sicuro fino ad ora gli esemplari conosciuti e genuini sono COS III ...

ciao

skuby

Modificato da skubydu
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poi, lo sappiamo tutti che quando al giorno d'oggi compare l'unicum va valutato con attenzione......(soprattutto perchè fa gola al mercato...).

Nulla si puo cmq escludere, andrebbe vista questa fantomatica moneta. Di sicuro fino ad ora gli esemplari conosciuti e genuini sono COS III ...

ciao

skuby

Ma più piccino non ti riesce scrivere? ..ci vuol la lente..! un pò di pietà per i "cecati"

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Ma più piccino non ti riesce scrivere? ..ci vuol la lente..! un pò di pietà per i "cecati"

ciao, non so perchè a volte mi prende il carattere piccolo...e si che ho indicato 14 come carattere....

sorryyyyyy ......(sono cecato anche io....)

ciao

skuby

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Inviato (modificato)

Dopo l'intervento di Mirko...che va ad aggiungersi a quant'altro già dimostrato sopra...e mo' so cavoli!?

Io le sofferenze di conio continuo a non vederle...alt!

Just moment!

Sono cecato anch'io!

Ecco la soluzione.

:)

Modificato da piakos
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Ripatinatura e ritocchi a bulino giustificano ampiamente la perdita di un astina nella moneta mostrata al post n°2.

Sul fatto che un ipotetico sesterzio COS II abbia un valore inestimabile, anche su questo si può discutere. Io non gli attibuirei soverchio valore commerciale, il valore aggiunto di una variante simile è tutto storico-numismatico, una delizia da esperti, ma non credo che questo sposti poi di molto la stima d'asta.

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