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Al D/ L’harpa identifica Saturno, di cui era un attributo; la lettera Q sta a indicare che Piso e Caepio erano i due questori dell’anno, probabilmente il primo quaestor urbanus, l’altro quaesor ostiensis.

Sappiamo dall’anonimo autore di Ad C. Herennium (I, 12, 21) che Saturnino durante un suo tribunato propose una lex frumentaria de semissibus et trientibus e Cepione, questore urbano, obiettò che l’erario non avrebbe potuto sostenere lo sforzo economico.

Cavedoni (Babelon, Crawford e Belloni concordi) identifica l’altro questore in Lucio Calpurnio Pisone, pretore nel 90, figlio del console del 112 e padre del console del 58, tutti omonimi, e deduce dalla moneta che il Senato, malgrado le proteste di Cepione, abbia accordato i fondi per l’acquisto del grano (= EX S.C.) facendo monetare argento dell’aerarium Saturni (= testa di Saturno) e la legge sia stata infine approvata (= AD FRVmentum EMVndum), nel 100, durante il secondo tribunato di Saturnino (il primo era stato nel 103).

È questo il primo denario in cui si celebra un evento contemporaneo all’emissione.

Modificato da L. Licinio Lucullo

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