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chiusi grosso agontano


Risposte migliori

salve

curiosando tra le tante notizie di cui è piena internet ho visto che questa moneta è stata in passato proposta da un asta pubblica dalla casa NEGRINI

http://www.chiusiblog.it/?p=18209

sarei grato se qualcuno avesse maggiori informazioni

come descrizione,stato,immagini,base d'asta eventuale realizzazione

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Non c'é di che ;) ... per quanto riguarda la raritá, al contrario! Il grosso di Massa appare, seppur sporadicamente, in varie vendite pubbliche (anche quest'anno alla NAC), e comunque so di diverse trattative provate.

L'agontano di Chiusi non si vede mai: io l'ho visto solo sui libri! :(

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Il grosso di Chiusi è uno degli agontani più rari della serie, se non il più raro. Personalmente non l'ho mai visto in asta, mentre ho visto l'esemplare della Collezione Reale, esposto a Palazzo Massimo a Roma.

Una decina di anni fa, se non di più, ne girò uno al Convegno di Riccione. Ricordo che la moneta era MB e con evidente piegatura. Si trattava peraltro di una variante inedida per la scritta del dritto sconosciuta, perciò ancorpiù interessante, nonostante la bassa conservazione e i difetti. Ricordo che in parecchi provarono a trattarla e che alla fine fu venduta per una cifra sotto i 1.000 Euro. Che fine abbia fatto non so. Immagino che sia in qualche collezione privata.

E' una moneta che mi piacerebbe aggiungere un giorno alla collezione. :)

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Buongiorno a voi,

sperando di fare cosa gradita, inserisco qui di seguito la bibliografia che si trova in calce alla scheda di Chiusi, nella Guida delle zecche:

Collezioni

Roma, MNR, coll. Reale; Arezzo, M. Stat. d’Arte Medievale e Moderna; Venezia, M. Correr; Londra, BM.

Bibliografia: Bazzi, Santoni 1886; Bellini 1767; Biaggi 1992; Brunetti 1966; CNI XI, pp. 16-17; Cosmi 1955; Gamberini di Scarfèa III; Gnecchi 1889, pp. 74-75; Promis 1869, p. 56.

Baaken G. (a cura di) 1972, Die Regesten des Kaiserreichs unter Heinrich VI. 1165 (1190)-1197, Cologne e Vienna (Johann Friedrich Böhmer, Regesta Imperii 4).

Bartoli Langeli A. 1973 I vescovi di Perugia e Chiusi durante il pontificato di Innocento IV, «Rivista di storia della chiesa in Italia», 27, pp. 1-27.

Bianchi L. (a cura di) 1866, Breve degli officiali del comune di Siena compilato nel MCCL, «Archivio storico italiano», ser. 3, 4, fasc. 2, pp. 3-57.

Borghesi 1879, 1 Catalogo del museo Bartolomeo Borghesi. Monete italiane del medio evo e monderne, a cura di G. Sambon (10 dicembre 1879, Raffaele Dura), Roma.

Bowsky W.M 1964a, The impact of the Black Death upon Sienese government and society, «Speculum», 39, pp. 1-34.

Bowsky W.M 1964b, A medieval Italian commune. Siena under the Nine, 1287-1355, Berkeley.

Day W.R. jr, Travaini L. 2003, L’agontano di Chiusi, in Travaini 2003c, pp. 141-152.

Del Corto G.B. 1971, Storia della Val di Chiana, Bologna (ristampa anastatica dell’edizione di Arezzo 1898).

Delumeau J-P. 1996, Arezzo, espace et sociétés, 715-1230. Recherches sur Arezzo et son contado du VIIIe au début du XIIIe siècle, 2 voll., Roma.

Ficker J., Winkelmann E. (a cura di) 1882, Die Regesten des Kaiserreichs unter Philip, Otto IV, Friedrick II, Heinrich (VII), Conrad IV, Heinrich Raspe, Wilhelm und Richard. 1198-1272, vol. 1 (Johann Friedrich Böhmer, Regesta Imperii 5), Innsbruck.

Giusti M., Guidi P. (a cura di) 1942, Rationes Decimarvm Italiae nei secoli XIII e XIV. Tuscia, vol. 2, La decima degli anni 1295-1304 (Studi e testi 98), Città del Vaticano.

Guidi M. (a cura di) 1932, Rationes Decimarvm Italiae nei secoli XIII e XIV. Tuscia, vol. 1, La decima degli anni 1274-1280 (Studi e testi 58), Città del Vaticano.

Lopes Pegna M. 1962, Firenze dalle origini al medioevo, Firenze.

Pinto G. 1982, La Toscana nel Tardo Medioevo. Ambiente, economia rurale, società, Firenze.

Pizzetti P.P. 1781, Antichità toscane e in particolare della città e contea di Chiusi nei secoli di mezzo, 2 voll., Siena 1778-1781.

Rabotti G. 1963, Notizie per la storia della diocesi di Chiusi nel sec. XIII. Di un vescovo sinora sconosciuto, «Rivista di storia della Chiesa in Italia», 17, pp. 1-27.

Repetti E. 1833, Dizionario geografico fisico storico della Toscana, vol. 1, Firenze.

Rondinelli G. 1755, Relazione sopra lo stato antico e moderno della città di Arezzo al Sereniss. Granduca Francesco I l'anno MDLXXXIII, Arezzo.

Santini P. (a cura di) 1895, Documenti dell’antica costituzione del comune di Firenze (Documenti di storia italiana 10), Firenze.

Santini S. (a cura di) 1952, Documenti dell’antica costituzione del comune di Firenze. Appendice (Documenti di storia italiana 15), Firenze.

Vanni F.M. 1997, Arezzo, San Donato e le monete. Le monete della zecca aretina nel Museo statale d'arte medievale e moderna di Arezzo, Arezzo.

Cordialmente, Teofrasto

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Ciao @@scacchi, ho inserito la discussione nell'indice di sezione come da te segnalato.

Ne approfitto, sfruttando per inserire alcune notizie su questa rarissima moneta.

E' interessante osservare come su questa moneta venga riportato San Silvestro nonostante non sia lui il santo patrono della città. La cosa già fu notata dal Bellini che sciveva: "Cur porrò Sanctum Silvestrum in nummo Clusini exculpserint, cum ab iis Sanctus Secundinus uti Patronus principalis veneretur."1 Il tema viene poi ripreso da Day e Travaini che ipotizzano si sia scelto questa raffigurazione per i monasteri benedettini fondati anche in Toscana da San Silvestro da Fabriano e dall'ordine dei Silvestrini2 e sempre in questo studio viene osservato che le molte varianti esistenti denotano di certo una copiosa produzione di questa moneta nel periodo 1337-1355. Chissà che fine avranno fatto...

Non mancano i falsi, presenti anche nella Collezione Reale3 ed è ineressante evidenziare i dubbi espressi, sempre in quest'ultimo studio, sull'autenticità del picciolo per Chiusi passato in asta Negrini (n°21 del 26.5.2005 lotto 659) che "ha l'apparenza di un falso moderno".

Su quest'ultimo punto credo che senza osservare la moneta credo non si possa fare molto anche perchè altri hanno ritenuto genuino il picciolo4.

1 Vincenzo Bellini " De monetis Italiae Medii Aevi hactenus non evulgatur quae in Patrio Museo servantur una cum earundem iconibus Altera Dissertatio", Ferrara 1767, p. 33.

2 William R. Day Jr e L. Travaini "L'agontano di Chiusi" in <L'agontano - Una moneta d'argento per l'Italia medievale>, Perugia 2003, pp. 143-144.

3 William R. Day Jr e L. Travaini "Chiusi" in <Le zecche italiane fino all'Unità>, Roma 2011,p. 603.

4Alessio Montagano "MIR - Toscana, zecche minori", Pavia 2008, p. 25.

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Anche paragonando il picciolo al denaro ravennate abbiamo la stessa incongruenza dell'assenza dei trifogli nei quarti della croce... ma quello che lascia più dubbioso è che sul presunto picciolo di Chiusi, quel PVS in legenda non ha senso, mentre nelle altre monete è la parte finale ed integrante della legenda.

Una semplice imitazione?

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L'agontano di Chiusi, una vera rarità! Lo credo anch'io il più raro della serie, Massa non scherza comunque :) Riguardo al picciolo non mi pare di averne mai sentito parlare, ma la legenda, dalla foto non riesco a captarla tutta. In effetti il PVS, a colpo d'occhio, tanto più per il fatto che non leggo bene la legenda, mi ha fatto pensare Ravenna con il suo arcepiscopus...

Riccardo

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  • 3 settimane dopo...
Inviato (modificato)

rileggendo la discussione sui grossi

ad integrazione rubo a magdi la segnalazione della letteratura su

Chiusi ques
Grosso Agontano (Repubblica) 1337 g 1.14/1.34

R, Junior Day William L'agontano di Chiusi L'AGONTANO, una moneta d'argento per l'Italia Medievale (atti del convegno del11-12 Ottobre 2001) Centro Stampa regione Umbria Perugia 2003

Betti - Montagano - Sozzi - Villoresi Grossi da 6 e da 20 Denari di Arezzo, Firenze, Massa Marittima, Siena e Volterra in un documento orvietano del 1318 RIN CV SNI Como 2004

Modificato da scacchi
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  • 1 mese dopo...
  • 9 mesi dopo...

salve

avendo ottenuto il permesso di pubblicare le immagini mi chiedevo se fosse il caso di inserire la scheda per chiusi e mettere la foto di questa moneta nel nostro catalogo

@@giollo2 e @@incuso

post-11993-0-16472000-1397568659_thumb.j

Modificato da scacchi
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  • 2 settimane dopo...

Così poco? Certo, sempre un prezzo non trascurabile, ovviamente, ma considerata la qualità molto buona e l'estrema rarità, mi sarei aspettato un realizzo ben più elevato...

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