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IGNORED

Denario di Fausto Cornelio Silla


L. Licinio Lucullo

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Fausto, figlio del dittatore Lucio, fu augure (probabilmente dal 57) e questore urbano nel 54.

Al D/, Diana testimonia la particolare venerazione che il dittatore riservò alla dea durante la sue permaneza a Efeso, mentre il lituus allude all'augurato, tanto considerato dal padre e rivestito anche dal figlio.

Al R/ Bocco e Giugurta inginocchiati davanti a Silla: una dimostrazione di forza di cui solo i Romani sono stati capaci. Per commemorare le gesta paterne il monetario scelse uno degli episodi più significativi dell'intensa biografia sillana, ovvero la sottomissione del re Bocchus di Mauritania e la cattura di Giugurta, re della Numidia. Era stato merito di Silla, allora legato di Mario, se Bocchus si era lasciato persuadere e tradire l'alleanza con Giugurta, e a consegnare come prigioniero il suocero a Roma, nel 105. La composizione della scena vede Silla al centro, seduto in alto, con toga e testa nuda, troneggiare su Bocchus, prostrato in ginocchio con un ramo d'olivo in mano, come simbolo di pace, e su Giugurta, privato ormai di ogni dignità regale, e umiliato nelle vesti di prigioniero con le mani legate, in segno di impotenza dinanzi al potere di Roma. Sappiamo che la medesima scena venne scolpita sulle tavolette offerte da Bocchus al Campidoglio (Plut. Mar. 32; Sull. 6) e incisa su un sigillo personale dello stesso Silla (Val. Max., VIII, 14,4; Plut. Mar. 10; Sull. 3)

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