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Risposte migliori

Inviato

Buonasera,

sono a chiedervi un aiuto per l'identificazione di questo grosso matapan di Venezia.

peso gr. 2,1

Doge?

Grazie in anticipo!!!

Stefano

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Supporter
Inviato

Buona serata

anche per me :pardon:

saluti

luciano


Inviato

.. grazie mille,

come sempre siete molto preziosi !!


Inviato

Da notare gli strani segni di ribattitura delle lettere DVX e SMVENETI. Di solito queste porcherie nella zecca di Venezia non passavano il vaglio degli addetti al controllo finale dei pezzi.


Supporter
Inviato

Buona Domenica

in effetti la ribattitura c'è......pensi che questa possa essere un indizio per ritenerlo un grosso contraffatto?

Ci può stare, credo anche che senza una visione diretta, resti solo una ipotesi; pezzi "malfatti" - purché non calanti di peso oltremodo - potrebbero essere sfuggiti al vaglio del controllo.

E' un periodo nel quale di grossi se ne facevano a quintali, tant'è che quello del Tiepolo è tra i più comuni.

saluti

luciano

  • Mi piace 1

Inviato

In effetti è un po' presto per le contraffazioni "balcaniche", però i pasticci nelle legende sono piuttosto insoliti per questo tipo di monete

  • Mi piace 1

Supporter
Inviato

Non solo contraffazioni e imitazioni, @@mfalier, ma nella zecca doveva pur esserci qualche "furbino" che non lavorava a dovere. ;)

Questo aspetto lo si può comprendere dalla lettura del "Capitolar dalle Broche"; è un continuo raccomandare che si lavori bene, che si facciano le monete a modo, che non si faccia la cernita tra le monete ed estrarre quelle più "pesanti", sostituendole con altre "leggere", che non si porti il "lavoro a casa" :shok: :shok: :shok:

Il ripetersi di queste esortazioni, ci da la misura che, nonostante i controlli, qualcuno contravvenisse.... ;)

Qualche esempio ai tempi del doge Foscari....

....gli Ovrieri (operai) “...debbano far le monete ben tonde et eguale et ben ricote et non vallade; et facendo altramente, siano tenuti alla refattion di quelle a sue spese...”

e ancora

“...et non essendo ben fatti (i pezzi stampati) siano tagliati et rifatti a spese di chi li havarà stampati...”.

e ancora

“...1449 di zugno. In el Cholegio.
Perché l’è introduto in consuetudine che i mendadori, che son a la Cecha de l’Arzento, portano le monede a le suo chaxe et mendano e conzano quelle fuor de la Cecha, la qual chossa è pessimamente fata, vada parte che da mò avanti per niun modo algun de mendadori prediti possa nè portar nè mendar monede fuora de la Cecha, soto pena de privacion per anni cinque de tuti officii et beneficii del comun de Veniexia. Et se algun de officiali de la Cecha de l’Arzento intenderà che algun de predite mendadori aver contrafato e non procederà contra quello, subitamente sia privado de l’officio che l’avesse, pagando la pena, chomo si lor avesse refudado. Et le predite cosse siano chommesse a li Avogadori de Chomun...”

saluti

luciano

  • Mi piace 4

Inviato

.... in ogni caso siete una fonte inesauribile di notizie!!!


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