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IGNORED

Blasonatura di uno stemma


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Inviato

Chiedo scusa per la domanda, che potrà apparire strana ai più, ma come potrebbe essere descritto lo stemma del famoso fisico danese, che sicuramente in fatto di araldica può essere considerato un innovatore?

D'argento...

Stemma di Niels Bohr.

Ringrazio chiunque voglia cimentarsi in tale operazione.


Inviato

Grazie del link e del quesito, caro Littore.

Questo stemma (davvero interessante!) mi era ignoto.

L'unico "problema" per un buon blasone consiste solitamente nel sapere come definire esattamente le figure che lo compongono.

Qui la figura è unica.

Ed è la celebre circonferenza che simboleggia i principi dello Yin e dello Yang, pilastri della concezione filosofica cinese, composta da due parti armoniosamente compenetrate fra loro per forma e colore.

Una forma "fissa" e immediatamente riconoscibile: una curva composta da due semicerchi a "S" rovesciata, di raggio pari alla metà di quello del cerchio che li contiene entrambi, e con una circonferenza minore nella parte "larga" di entrambi i campi, ognuna del colore del campo opposto (---> concetto che in termini blasonici si esprimerebbe con la locuzione dell'uno nell'altro).

Con una differenza cromatica rispetto a quella che credo essere la "norma" per tale simbolo, e che mi pare sia fondamentalmente basato sul contrasto-connubio fra bianco e nero.

Qui siamo in presenza dell'altra bicromia rosso-nero.

Lasciamo stare i icon_twisted.gificon_rolleyes.gif paragoni con le squadre di calcio italiane contemporanee...

...e restiamo sul cromatismo antico: anzi, per meglio dire, sul modo di concepire il valore simbolico dei colori.

Modo che cambia in funzione delle mentalità delle diverse epoche.

Per noi occidentali di oggi, il contrasto di base è fra il bianco e il nero.

Come nello ying-yan "classico", che dicevamo poc'anzi.

Ma nel medioevo occidentale il contrasto di base era fra altri colori: il rosso e il nero.

Sulle miniature dei manoscritti di quel periodo, i personaggi che giocano a scacchi o a dama siedono davanti a scacchiere rosso-nere.

Non bianco-nere come quelle di oggi.

Forse il Bohr ha usato questa bicromia per omaggio verso questo concetto antico?

O, più semplicemente, per non far "sparire" la parte bianca del simbolo sulla parte candida dello sfondo (araldicamente, del campo)?

Di fatto, detto ciò, azzarderei un blasone del genere:

D'argento, alla circonferenza yin-yang di rosso e di nero.

Divisa: CONTRARIA SUNT COMPLEMENTA.

Scudo accollato dalla collana dell'Ordine dell'Elefante.

Sarebbe molto icon_cool.gif interessante leggerne il blasone "originale" in lingua danese.

Sul fatto che questo stemma sia un'innovazione possiamo concordare...

...e potremmo iniziare un discorso che ci porterebbe lontanissimo!

Ma... un passo alla volta!

:good:

  • Mi piace 2

Inviato

Molto interessante la digressione sul contrasto del rosso con il nero di cui non ero a conoscenza.

Che abbia voluto indicare il dualismo onda particella, principio della meccanica quantistica ed in particolare il principio di complementarietà?

In base a tale postulato, da quel che ho capito, non si possono osservare contemporaneamente le caratteristiche ondulatorie e corpuscolari delle particelle e questo spiegherebbe sia la divisa che lo stemma.

  • Mi piace 1

Inviato

Certo, non è affatto da escludere che il cambio di bicromia volesse sottendere anche questi principi della fisica.


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