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Il Giornale della Numismatica ottobre 2013


Risposte migliori

Salve

questo mese ne Il Giornale della Numismatica di ottobre 2013 troviamo:

"Una moneta per la(ri)nascita"nell'editoriale di R.Ganganelli,il quale propone che lo Stato italiano si faccia carico di donare ai nuovi nati una moneta

"Quaranta anni fa,la fine dell'età dell'oro"in Monete e mercati di G.Gianelli.Articolo dove possiamo leggere un'attenta analisi economica e sociale del periodo del "dopoguerra"fino ai nostri giorni in cui ad un periodo di crescita economica, che va dagli anni cinquanta agli anni settanta del secolo scorso,ne scaturì un periodo di progressiva crisi economica ed uno dei fattori che causò questo lento declino fu la crisi petrolifera del 1973

"Ville e giardini..fioriscono in autunno!"in Filo diretto con le zecche italiane,di M.Tagliaferri che porta l'attenzione del lettore sulla moneta da 5 euro del 2013 che raffigura su di un lato uno scorcio di Villa Adriana a Tivoli.L'autore,poi,ci parla dell'emissione della moneta da 2 euro dedicata a Boccaccio,e non manca di informarci sulle novità di emissioni monetali provenienti dalla Repubblica di San Marino e dal Vaticano

Spazio euro in cui l'attenzione del lettore viene focalizzata sul"Regno Giardino"immortalato sulla moneta d'oro da 100 euro della Germania

"Kunker:10 milioni per sognare"in All'incanto,di M.Tagliaferri il quale commenta alcune vendite delle prossime aste delle case tedesche Kunker e Gorny & Mosch e ci relaziona sull'asta numismatica di Sintoni svoltasai in concomitanza della scorsa edizione del convegno numismatico e filatelico di Riccione

"Le Filippine e la guerrilla money:una storia da scoprire"in Visto su internet,di A.Castellani.Durante la seconda Guerra Mondiale Americani e Giapponesi si scontrarono combattendo nelle Filippine e durante l'occupazione giapponese ,nelle varie isole filippine,venero emesse moltissime tipologie di monete cartacee diverse in ogni isola;quindi è stato creato un sito web per ordinare e catalogare le varie emissioni al fine di studio e per facilitare il collezionista di cartamoneta che raccoglie tale monetazione.

Spiccioli.In breve vengono fornite,dalla Redazione,notizie di interesse numismatico,spicca un titolo fra tutti"Le monete battono la recessione"ed inoltre si parla del concorso "Pro Mario Traina"II edizione

Monete dal mondo a pag.22 D.De Rosa scrive sulle varie recenti emissioni commemorative dalle Zecche mondiali

Banconote dal mondo.P.Gaidella fra le varie banconote mondiali di nuova emissione concede uno spazio particolare all'Angola ed al biglietto da 100 Kwanza

"Venezia san Marco e IL LEONE"di L.Binaschi(I parte).L'autore si è soffermato a studiare la raffigurazione del leone sulle monete della"Serenissima"

"Ori di Etruria:alle origini della gorgone da 50 assi"di M.De Benetti.Si parla di questa rarissimo nominale conosciuto in un paio di esemplari e sulla provenienza di essi

"UN MULTIPLO UNICO E INEDITO di Valentiniano I"di F.Gambacorta il quale ha tratto spunto per il suo articolo da una moneta posta in asta dalla casa d'aste Ira & Larry Goldberg del 24-27 maggio 2009.Trattasi del più grande nominale in argento imperiale un Multiplo di Valentiniano I

"Un nuovo ENRICIANO PAVESE della reggenza"di M.Nassar.L'autore,a pag.42,nel parlarci dei Denari enricini pavesi,ha effettuato uno studio su un Denaro inedito di"transizione".Vengono citati anche M.Limido e G.Fusconi autori di un recente studio proprio su Denari enriciani di cui abbiamo avuto modo di leggere di recente(anch'essi presenti ,come Nassar,nel nostro forum)

"La coccarda patriottica"di G.Vendemia.L'articolo verte su una specie di "coccarda"patriottica donata a coloro che partecipavano alla raccolta fondi per Garibaldi ed i Mille stanziati in Sicilia

"Le onoreficenze spagnole del rey italiano"di T.Cherubini il quale ci parla delle onoreficenze istituite da Amedeo I nel breve tempo che fu Re di Spagna in seguito a varie istituzioni ed associazioni caritatevoli create dalla moglie Maria Vittoria Dal Pozzo

"Aeromedaglie:è la volta di Pegaso e Sirrush"di A.Castellani.L'autore presenta due nuove coniazioni di Luciano Zanelli

"AUSTRALIA:tre monete per un secolo di banconote"a cura della Redazione che ci mostra in anteprima le monete australiane che verranno coniate per commemorare le prime banconote dell'Australia

"COLLEZIONARE MONETE?:è un bel gioco"di R.Ganganelli il quale presenta ai lettori la nuova iniziativa della Quibus Edizioni ,che è anche l'autore de Il Giornale della Numismatica,e che consiste nella distribuzione in oltre 25.000 edicole italiane di una collezione di card numismatiche, indirizzata ai bambini,composta da 108 monete diverse di tutto il mondo da collezionare ed inserire in album apposito

"Baldovino,il re dei Belgi"in Una moneta una storia,di R.Saccarello.Si giunge con la lettura a pag.60 in cui possiamo leggere sulle coniazioni monetali del Re belga Baldovino che regnò dal 1951 al 1993

"Brutto,sporco ma indispensabile"in Una banconota una storia,di C.Brignole.Nell'articolo leggiamo della rivoluzione industriale e di come il carbone fu l'energia che mosse il tutto ed è illustrata una banconota polacca da 500 Zlotych del 1948 che raffigura da un lato un minatore e dall'altro minatori al lavoro

"Quell'unico ritratto della bella Lucrezia" ne Il picciol cerchio,di G.Altieri.Lo studioso numismatico ed appassionato di medaglie parla ,nel suo articolo,dell'unica fedele raffigurazione di Lucrezia Borgia riportata su una medaglia.

"500 lire che sanno di Cinquecento"nell'Angolo dell'araldista,a cura di C.A.Gorra il quale prendendo spunto dagli stemmi raffigurati sulle 500 lire Repubblica Italiana della serie"caravelle"ci parla dell'araldica dei vari stemmi regionali

Casella postale 500.La posta dei lettori con interessanti domande ed altrettante interessanti risposte

In edicola e in libreria:Libro del mese"Leone XIII nella medaglia"di A.Modesti;"Monete vandale"di M.Ladich;"Il bronzo antico della zecca di Ravenna"di Eugenio ed Enrico Baravelli;"Maestri di Zecca,di Prova ed Incisori della Zecca napoletana"di P.Magliocca;"Monete e medaglie della Tuscia"di R.Divona,A.Loteta e P.Di Monte;catralogo/prezziario "Montenegro 2014";catalogo/prezziario"Unificato Euro 2013/14";le altre riviste di numismatica

"Agli albori del fenomeno "monete da investimento""in Bullion corner,a cura di M.Paoletti che ci parla di com'era la situazione dei mercati prima che aumentassero i costi per le monete da investimento

--Salutoni

-odjob

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  • 2 settimane dopo...

il 9/10/2013 l'utente 4mori ha scritto:

Arrivata ieri la copia di questo mese della rivista, sempre interessantissima come ogni mese.

Il primo articolo che ho letto è quello nell'agolo dell'araldista riguardante gli stemmi presenti nelle 500 Lire Caravelle, con gli stemmi misteriosi che sono semi nascosti sotto il busto della figura della moglie del Giampaoli, disegnatore del verso della moneta in questione.

Gia sul forum nella sezione delle monete della Repubblica è presente una discussione sugli stemmi misteriosi della moneta, gia in questa discussione avevo sottolineato la differenza tra lo stemma di Cagliari e quello che è presente nella moneta, molto più somigliante a quello della città di Sassari.

Comuque sempre i complimenti alla redazione per l'ottimo lavoro svolto.

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Incomincio col fare i complimenti a due amici del forum per i loro due articoli, in realtà il numero mi è arrivato diversi giorni fa :blum: , però ora mi sembra giusto rompere il ghiaccio su questo numero, il primo quello di 417sonia affascinante per la simbologia e le raffigurazioni monetali sul leone di Venezia, l'altro di Magdi, più vicino a me per studi e interessi, sulla monetazione pavese e un intrigante enriciano pavese.

Certamente entrambi da leggere, ma vedo che il numero è ben ricco di spunti, come sempre d'altronde,

Mario

Modificato da dabbene
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Supporter

Buona giornata

innanzitutto ringrazio @@adolfos e @@dabbene dei complimenti; sono tra i primi ad aver ricevuto la rivista, immagino, io l'ho ricevuta solo l'altro ieri. :pardon:

Sono lieto di sapere che questa prima parte della "storia" che ho scritto vi sia piaciuta e mi auguro che anche la seconda parte, che verrà pubblicata il prossimo novembre, incontri lo stesso favore.

Poi desidero complimentarmi con l'Amico @@magdi del quale ho letto l'articolo sulla stessa rivista; molto interessante e intrigante, come dice giustamente dabbene; certo è che questi denari non finiscono mai di sorprendere.

Anche l'articolo di C.A.Gorra riguardante gli stemmi delle 500 lire "caravelle" è interessante; di fatto sono state riprese molte delle considerazioni scritte nella discussione presente nel forum e talune avvalorate.

saluti

luciano

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Vi ringrazio per i complimenti, anche io ho ricevuto la rivista solo due giorni fa. Soprattutto desidero complimentarmi con l'amico @@417sonia per questa prima parte dello studio, che ho letto con grande interesse e di cui attendo con interesse la seconda (spero esca sul prossimo numero) :)

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Awards

Ho letto l'editoriale del Direttore Ganganelli, per la prima volta devo dissentire con quello che ho letto, primo perche regalare una moneta d'argento commemorativa per la nascita di ogni neonato in Italia sarebbe una spesa che il nostro sistema amministrativo in questo periodo e nel futuro non puo permettersi visto la situazione in cui versano i conti dello Stato, come secondo punto non credo che regalando una moneta ai nuovi genitori si riesca ad incentivare il collezionismo numismatico per i futuri nati, piuttosto si dovrebbe intervenire su una legge chiara ed univoche che non lasci dubbi di interpretazione per quanto riguarda il collezionismo di monete antiche, cosi facendo si darebbe già corso ad un impulso positivo nel collezionismo di molti esemplari che ora si trovano solo fuori dai confini nazionali, poi magari visto il periodo di crisi si dovrebbe intervenire sul margine di guadagno che i commercianti vogliono ottenere dalla vendita delle monete ai piccoli e medi colezionisti, tentando di abbassare un po i prezzi in modo da poter coinvolgere anche coloro che appassionati non riescono a permettersi delle spese eccessive per una cosi bella passione come il collezionismo numismatico.

Poi è lecito sograre come sempre scrive il Direttore, ma è anche vero che bisogna fare i conti con la dura realta, il momento non è dei migliori, quindi tutti insieme collezionisti, commercianti, studiosi e appassionati ingenere della numismatica devono fare degli sforzi perchè tale scienza continui a progredire nel tempo ed in futuro trovi nuova linfa.

La moneta della Rinascita sarebbe molto bella e spero vivamente che possa essere emesse presto una moneta con queste caratteristiche, perchè vorrebbe dire che l'Italia sarebbe uscita da un momento di difficolta che ormai ci segue da moltissimi anni, la chiusura di un ciclo e la nascita (rinascita) di uno nuovo.

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poi magari visto il periodo di crisi si dovrebbe intervenire sul margine di guadagno che i commercianti vogliono ottenere dalla vendita delle monete ai piccoli e medi colezionisti, tentando di abbassare un po i prezzi in modo da poter coinvolgere anche coloro che appassionati non riescono a permettersi delle spese eccessive per una cosi bella passione come il collezionismo numismatico.

Buongiorno, non mi è chiaro questo passaggio....quindi dopo tutte le tasse che un commerciante paga, perchè oggigiorno lo Stato italiano dissangua i lavoratori autonomi, la piccola e la media impresa, dovrebbe intervenire sul loro margine di guadagno per "permettere di coinvolgere chi non ha la possibilità economica per poter collezionare"?

Quindi visto il periodo di crisi, (ripeto, dopo tutte le tasse che si pagano) un commerciante dovrebbe lavorare per la gloria?

L'interesse sulla numismatica si suscita con altri mezzi, e una collezione la può avere chiunque, non solo chi ha il conto in banca a sei zeri, perchè una collezione interessante può essere fatta anche con monete comuni di poco valore...i motivi che scoraggiano nel collezionare sono altri, tra i quali quello che hai accennato tu sulle monete antiche...

Naturalmente senza polemiche....ora visto che è una bella giornata ne approffitto per andare a pesca :blum:

Un saluto....

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Buongiorno, non mi è chiaro questo passaggio....quindi dopo tutte le tasse che un commerciante paga, perchè oggigiorno lo Stato italiano dissangua i lavoratori autonomi, la piccola e la media impresa, dovrebbe intervenire sul loro margine di guadagno per "permettere di coinvolgere chi non ha la possibilità economica per poter collezionare"?

Quindi visto il periodo di crisi, (ripeto, dopo tutte le tasse che si pagano) un commerciante dovrebbe lavorare per la gloria?

L'interesse sulla numismatica si suscita con altri mezzi, e una collezione la può avere chiunque, non solo chi ha il conto in banca a sei zeri, perchè una collezione interessante può essere fatta anche con monete comuni di poco valore...i motivi che scoraggiano nel collezionare sono altri, tra i quali quello che hai accennato tu sulle monete antiche...

Naturalmente senza polemiche....ora visto che è una bella giornata ne approffitto per andare a pesca :blum:

Un saluto....

Come sempre vedo che il tema in questione agita un po le acque, allora tentero di chiarire meglio la mia idea.

Premesso che sia i collezionisti che i commercianti sono due anelle della stessa catena che stanno in simbiosi, uno senza l'altro non credo che potrebbero esistere, infatti il commerciante senza il collezionista non avrebbe a chi vendere il propio materiale e viceversa il collezionista senza il commerciante non potrebbe realizzare molti dei suoi sogni nel poter completare la propia collezione, quello che io intendo non è il fatto che un libero proffesionista che paga le tasse debba dovrebbe lavorare per la gloria, visto che non mi risulta che i commercianti del settore "muoiano di fame o facciano tutto il loro lavoro per la gloria", anzi sono convinto che un commerciante sia impegnato tutto il giorno in un lavoro che ritengo molto appagante anche se estremamente impegnativo, voglio dire solo che se un commerciante prima guadagnava da una vendita 100 ora in un momento cosi difficile per tutti magari potrebbe ridurre questo guadagno di un po in modo tale da riuscire a far avvicinare alla numimsatica e al collezionismo molte più persone, visto che snche i collezionisti si devono dimenare e rinunciare tante volte a moltre altre cose per la propia passione.

Riguardo ad una legge che sia più univoca e chiara penso che siamo tutti d'accordo, prendo ad esempio la rubrica "Spiccioli" dove alla pagina 20 del numero di questo mese de "Il giornale della numimsatica" viene riportata la notizia di un ritrovamento in Florida di un tesoro sommerso e coloro i quali hanno avuto la fortuna non rimarranno con le mani ascutte, ma dovranno dare il 20% di cio che hanno trovato ad un museo ed il resto rimarra a loro per poter riparege il loro sforzo e premiare la loro fortuna.

Credo comunque che sia sempre un piacere potersi confrontare con altre opinioni anche se diverse dalle propie senza ovviamente creare delle polemiche e senza che nessuno ne abbia a male.

P.s. buona pesca :blum: :blum: :rofl: :rofl:

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Come sempre vedo che il tema in questione agita un po le acque, allora tentero di chiarire meglio la mia idea.

Premesso che sia i collezionisti che i commercianti sono due anelle della stessa catena che stanno in simbiosi, uno senza l'altro non credo che potrebbero esistere, infatti il commerciante senza il collezionista non avrebbe a chi vendere il propio materiale e viceversa il collezionista senza il commerciante non potrebbe realizzare molti dei suoi sogni nel poter completare la propia collezione, quello che io intendo non è il fatto che un libero proffesionista che paga le tasse debba dovrebbe lavorare per la gloria, visto che non mi risulta che i commercianti del settore "muoiano di fame o facciano tutto il loro lavoro per la gloria", anzi sono convinto che un commerciante sia impegnato tutto il giorno in un lavoro che ritengo molto appagante anche se estremamente impegnativo, voglio dire solo che se un commerciante prima guadagnava da una vendita 100 ora in un momento cosi difficile per tutti magari potrebbe ridurre questo guadagno di un po in modo tale da riuscire a far avvicinare alla numimsatica e al collezionismo molte più persone, visto che snche i collezionisti si devono dimenare e rinunciare tante volte a moltre altre cose per la propia passione.

Riguardo ad una legge che sia più univoca e chiara penso che siamo tutti d'accordo, prendo ad esempio la rubrica "Spiccioli" dove alla pagina 20 del numero di questo mese de "Il giornale della numimsatica" viene riportata la notizia di un ritrovamento in Florida di un tesoro sommerso e coloro i quali hanno avuto la fortuna non rimarranno con le mani ascutte, ma dovranno dare il 20% di cio che hanno trovato ad un museo ed il resto rimarra a loro per poter riparege il loro sforzo e premiare la loro fortuna.

Credo comunque che sia sempre un piacere potersi confrontare con altre opinioni anche se diverse dalle propie senza ovviamente creare delle polemiche e senza che nessuno ne abbia a male.

P.s. buona pesca :blum: :blum: :rofl: :rofl:

Io sono un commerciante(non di Numismatica)e sostengo che la professionalità e ,qualora vi sia ,il servizio che il commerciante offre vadano pagati secondo le regole del buon senso e del rispetto di una professionalità.

Nello specifico parliamo di commercianti di Numismatica e la Numismatica ma in generale l'antiquariato è un'attività che riguarda la vendita di articoli di "nicchia"non di beni di prima necessità,pertanto ,ammenochè non ci troviamo dinanzi ad un bravo venditore,le entrate mensili non consentono al commerciante di avere "ampio respiro economico"("si naviga a vista").

Si deve calcolare che in Italia abbiamo un tasso di fiscalizzazione del 70%,ora bisogna considerare che il commerciante ,oltre a pagare le tasse, deve mensilmente pagare il fitto del negozio,il commercialista,la corrente,il traffico telefonico,benzina per recarsi al lavoro,spese per promozioni,poi ci sono le spese di assicurazione,spese per smaltimento immondizia,C/C bancario il POS e tante altre spese varie.

Il commerciante numismatico prima della crisi ,pur di portare qualche soldino a casa,metteva poco di ricarico prima della crisi,ora si chiede di diminuire il ricarico?

Personalmente ritengo non sia cosa fattibile e chi dice che stà riducento il ricarico o mente o non è un commerciante

--Salutoni

-odjob

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Io sono un commerciante(non di Numismatica)e sostengo che la professionalità e ,qualora vi sia ,il servizio che il commerciante offre vadano pagati secondo le regole del buon senso e del rispetto di una professionalità.

Nello specifico parliamo di commercianti di Numismatica e la Numismatica ma in generale l'antiquariato è un'attività che riguarda la vendita di articoli di "nicchia"non di beni di prima necessità,pertanto ,ammenochè non ci troviamo dinanzi ad un bravo venditore,le entrate mensili non consentono al commerciante di avere "ampio respiro economico"("si naviga a vista").

Si deve calcolare che in Italia abbiamo un tasso di fiscalizzazione del 70%,ora bisogna considerare che il commerciante ,oltre a pagare le tasse, deve mensilmente pagare il fitto del negozio,il commercialista,la corrente,il traffico telefonico,benzina per recarsi al lavoro,spese per promozioni,poi ci sono le spese di assicurazione,spese per smaltimento immondizia,C/C bancario il POS e tante altre spese varie.

Il commerciante numismatico prima della crisi ,pur di portare qualche soldino a casa,metteva poco di ricarico prima della crisi,ora si chiede di diminuire il ricarico?

Personalmente ritengo non sia cosa fattibile e chi dice che stà riducento il ricarico o mente o non è un commerciante

--Salutoni

-odjob

Come ho detto prima sia il commerciante che il collezionista vivono in simbiosi, uno dipende dall'altro, bisogna tenere conto che il collezionismo di numismatica è una passione e come tale è un più rispetto alle normali necessita, quindi i soldi che uno spende per la propia collezione sono un più, il fatto che un commerciante paghi le tasse e le spese non è in discussione, ma anche il collezionista paga anche lui le tasse e le spese varie per la propia esistenza, cio nonn toglie che un commerciante non debba guadagnare dal propio lavoro, anzi deve guadagnare e poter vivere dignitosamente, ma se in un momento che è difficile per tutti anche loro riuscissero a fare delle piccole rinuncie ed abbassare anche di poco il propio margine di guadagno non sarebbe male, poi si leggono articoli dove si dice che il collezionista non è più interessato o non si avvicina alla numismatica, penso pittosto che perdita di interesse sia una selezione delgli oggetti che intende collezionare, molti anche non si possono permettere una collezione e quindi aspettano tempi migliori per iniziare o proseguire una collezione.

Allora pero non scriviamo articoli dove si legge che i collezionisti andrebbero attirati, se non ci sono delle iniziative concrete non ci sarà mai un avvicinamento del piccolo collezionista, spaventato dai prezzi che sono proposti, pongo altra questione allora, perche nei mercatini o convegni dove sono andato finora non ho mai avuto una ricevuta fiscale od uno scontrino e quel guadagno come deve essere conteggiato.

Invece fare un giorno/settimana con le promozioni tipo supermarket sarebbe una bella attrattiva ed i collezionisti sarebbero attirati in massa.

Comunque sia l'importante è che si discuta dell'argomento in modo tale che si possano sentire tutti i pareri per poter avere un idea migliore da tutti i punti di vista.

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Guest utente3487

Si deve calcolare che in Italia abbiamo un tasso di fiscalizzazione del 70%,ora bisogna considerare che il commerciante ,oltre a pagare le tasse, deve mensilmente pagare il fitto del negozio,il commercialista,la corrente,il traffico telefonico,benzina per recarsi al lavoro,spese per promozioni,poi ci sono le spese di assicurazione,spese per smaltimento immondizia,C/C bancario il POS e tante altre spese varie.

Il commerciante numismatico prima della crisi ,pur di portare qualche soldino a casa,metteva poco di ricarico prima della crisi,ora si chiede di diminuire il ricarico?

Personalmente ritengo non sia cosa fattibile e chi dice che stà riducento il ricarico o mente o non è un commerciante

Molte voci che elenchi però il commerciante se le può "scaricare", come benzina, fitti vari, promozioni ecc. Con questo non voglio criminalizzare la categoria, ma non tutti i commercianti piangono miseria :crazy:

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Si deve calcolare che in Italia abbiamo un tasso di fiscalizzazione del 70%,ora bisogna considerare che il commerciante ,oltre a pagare le tasse, deve mensilmente pagare il fitto del negozio,il commercialista,la corrente,il traffico telefonico,benzina per recarsi al lavoro,spese per promozioni,poi ci sono le spese di assicurazione,spese per smaltimento immondizia,C/C bancario il POS e tante altre spese varie.

Il commerciante numismatico prima della crisi ,pur di portare qualche soldino a casa,metteva poco di ricarico prima della crisi,ora si chiede di diminuire il ricarico?

Personalmente ritengo non sia cosa fattibile e chi dice che stà riducento il ricarico o mente o non è un commerciante

Molte voci che elenchi però il commerciante se le può "scaricare", come benzina, fitti vari, promozioni ecc. Con questo non voglio criminalizzare la categoria, ma non tutti i commercianti piangono miseria :crazy:

certo ma si può "scaricare" l'IVA e non tutto l'importo(poi tu che sei della Finanza mi insegni)e solo per determinate voci si può scaricare l'intero importo e per il 70% di fiscalizzazione s'intende al netto di ciò che si può scaricare;alla fine dell'anno contributivo ,noi italiani ci ritroviamo con il 70% in meno di quello che guadagnamo(per chi si può permettere di guadagnare qualcosa di questi tempi) .Ci sono gli studi di settore e da lì "non se ne esce vivi"

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Guest utente3487

Non approfondisco se no andiamo OT.

Però ti faccio un esempio abbastanza calzante

Dichiarazione redditi mia...circa 70.000 euro lordi annui...il mio...xxx non dico la categoria...altrimenti qualcuno si offende..dichiara 18.000 :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:

Io casa con mutuo, auto normale, vita normale....lui auto di lusso, barca a vela, case al mare città montagna, viaggi paese esotici :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:

Villetta con piscina :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:

Mi sfugge qualcosa?

Con questo non voglio dire che tutti gli italiani evadono le tasse, o meglio, non sono io a dirlo :hi:

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Non approfondisco se no andiamo OT.

Però ti faccio un esempio abbastanza calzante

Dichiarazione redditi mia...circa 70.000 euro lordi annui...il mio...xxx non dico la categoria...altrimenti qualcuno si offende..dichiara 18.000 :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:

Io casa con mutuo, auto normale, vita normale....lui auto di lusso, barca a vela, case al mare città montagna, viaggi paese esotici :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:

Villetta con piscina :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:

Mi sfugge qualcosa?

Con questo non voglio dire che tutti gli italiani evadono le tasse, o meglio, non sono io a dirlo :hi:

si ma non penso sia un commerciante di Numismatica(se lo fosse,sarebbe un commerciante numismatico d'esperienza,che è nel settore da anni e vanta una base della clientela"antica").Altra cosa è se si parla di case d'asta.

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Guest utente3487

si ma non penso sia un commerciante di Numismatica(se lo fosse,sarebbe un commerciante numismatico d'esperienza,che è nel settore da anni e vanta una base della clientela"antica").Altra cosa è se si parla di case d'asta.

Certo. Non è un numismatico.

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Come sempre vedo che il tema in questione agita un po le acque, allora tentero di chiarire meglio la mia idea.

Premesso che sia i collezionisti che i commercianti sono due anelle della stessa catena che stanno in simbiosi, uno senza l'altro non credo che potrebbero esistere, infatti il commerciante senza il collezionista non avrebbe a chi vendere il propio materiale e viceversa il collezionista senza il commerciante non potrebbe realizzare molti dei suoi sogni nel poter completare la propia collezione, quello che io intendo non è il fatto che un libero proffesionista che paga le tasse debba dovrebbe lavorare per la gloria, visto che non mi risulta che i commercianti del settore "muoiano di fame o facciano tutto il loro lavoro per la gloria", anzi sono convinto che un commerciante sia impegnato tutto il giorno in un lavoro che ritengo molto appagante anche se estremamente impegnativo, voglio dire solo che se un commerciante prima guadagnava da una vendita 100 ora in un momento cosi difficile per tutti magari potrebbe ridurre questo guadagno di un po in modo tale da riuscire a far avvicinare alla numimsatica e al collezionismo molte più persone, visto che snche i collezionisti si devono dimenare e rinunciare tante volte a moltre altre cose per la propia passione.

Riguardo ad una legge che sia più univoca e chiara penso che siamo tutti d'accordo, prendo ad esempio la rubrica "Spiccioli" dove alla pagina 20 del numero di questo mese de "Il giornale della numimsatica" viene riportata la notizia di un ritrovamento in Florida di un tesoro sommerso e coloro i quali hanno avuto la fortuna non rimarranno con le mani ascutte, ma dovranno dare il 20% di cio che hanno trovato ad un museo ed il resto rimarra a loro per poter riparege il loro sforzo e premiare la loro fortuna.

Credo comunque che sia sempre un piacere potersi confrontare con altre opinioni anche se diverse dalle propie senza ovviamente creare delle polemiche e senza che nessuno ne abbia a male.

P.s. buona pesca :blum: :blum: :rofl: :rofl:

Ciao non vedo perchè lo stato dovrebbe "intervenire sul margine di guadagno dei commercianti" dopo che si pagano le tasse e si fa una denuncia dei redditi non vedo come e perchè debba abbassare ancor di più il guadagno.....poi se uno evade il discorso è diverso e non c'entra nulla con l'argomento.

Comunque non ho pescato niente :cray:

:good:

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Io ho solo portato una mia esperienza che mi è capitata, non voglio certo dire che i commercianti di numismatica evadono o altro, il mio discorso si basa sul fatto che si leggono articoli da persone molto illustri su come attirare giovani alla numimsmatica, dato che questa è una passione e non una necessita primaria, un collezionista paga prima di tutto la Benzina per andare a lavoro, il mutuo le spese varie ecc. ecc. ec.. la lista sarebbe molto lunga.

Mi chiedevo perche un commerciante che non credo versi in condizioni pietose (altrimenti avrebbe gia chiuso la propia attività) non potesse ridurre un poco il propio margine di guadagno netto, esempio se ogni anno porta a casa 30.000 euro netti, per quest'anno ne porta 29.000 non credo che fallisca e magari con quei mille euro ha attirato più persone nel suo bacino clientelare che in un futuro più roseo potrebbero contribuire ad aumentare i guadagni, invece si preferisce guadagnare magari 30.500 e perdere dei clienti, poi ci si lamenta se non gira più il collezionismo o se taluni settori della numismatica sono in crisi.....

Sottolineo sempre che le spese sono da entrambe le parti, l'IVA ricade sul consumatore finale.

Commercianti e collezionisti sono due ingranaggi che fanno parte della stessa macchina, ed uno senza l'altro avrebbero ragion d'essere, quindi un venirsi incontro in questo senso a parer mio non potrebbe che aiutare il collezionismo numismatico, sopratutto per un futuro più roseo.

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Tante volte in questa sezione il buon Odjob ha richiamato tutti all'ordine.

Per esempio quando ci siamo dilungati - io in primis - a divagare sui ritardi postali, lui è intervenuto per invitarci a restare in topic.

Questa volta lo faccio io:

vogliamo tornare a parlare degli articoli di questo mese e magari a commentarli dal punto di vista numismatico?

Graaaaaaazie... :blum: !

P.S.: l'argomento che state discutendo è interessante e c'è molto da dire.

Ma andrebbe fatto in Agorà

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Il mio era propio un intervento inerente all'editoriale del Direttore Ganganelli, da questo e scaturita la discussione che poi si è allungata cosi tanto, comunque chiusa qua la questione e ritorniamo alla numismatica.



Ho letto l'articolo sulle monete veneziane e sulla rappresentazione del Leone di San Marco come simbolo di Venezia, non sapevo la storia e l'ho trovata molto interessante, aspetto con ansia il numero del prossimo mese per poter finire di leggere il bellissimo ed interessante articolo.


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L'idea del buon Ganganelli potrebbe essere presa in considerazione ma non in tempi di crisi,tempi in cui la gente vuole qualcosa di più concreto da mettere sotto i denti e digeribile.

--odjob

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Ho letto il bel articolo sulle monete di Pavia, riguardanti (come scritto sullo stesso) un anello mancante per poter datare questo esemplare facendolo risalire al periodo di reggenza tra l'Imperatore Enrico II ed Enrico III, come sempre la numismatica riesce a stupire i propi appassionati e quando meno lo aspetti ecco che appare il tassello mancante per risolvere un enigma che magari durava da decenni.

Complimenti all'autore.

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