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IGNORED

120 GRANA 1815


Risposte migliori

Salve a tutti gli amici!

Volevo mostrarvi questo 120 grana 1815 appena entrato in collezione.

Che ne pensate, come vi sembra?

Grazie :)

8al8.jpg

Bella e di notevole freschezza, siamo intorno allo spl. Volendo essere pignoli q.spl, se dal vivo è più bella allora uno splendido pieno. Questa è la mia opinione, vediamo anche gli altri cosa pensano.

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concorso con francesco, anche se ancora non ho ben chiaro come distinguere un conio stanco da una leggera usura (difficoltà che trovo in questa monetazione soprattutto per la capigliatura dei regnanti).

Comunque qspl/spl

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Grazie a tutti gli amici per i pareri espressi.

Moneta alla mano ha una gran bella patina su fondi lucenti.

Tra l' altro è apprezzabile il fatto che non presenti debolezze, schiacciature, graffi di conio evidenti.

La giudico splendida...o quasi....non saprei :)

Modificato da gionni980
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Questo è il classico esempio dove il tondello diventa raro per conservazione.

Non finirò mai di sgolarmi invano, ma vedo che ultimamente qualcuno inizia a comprendere, ogni nominale, ogni millesimo, ogni periodo di questa zecca ha una sua storia.

Mi compiaccio con gionni980, il suo affasciante 120 grana del 1815, ricco di spunti storici e artistici, è una piastra sempre ostica, e le conservazioni alte acrrescono sempre questo incantevole modulo, l' esemplare propostoci è di tutto rispetto, lo si evince da diversi particolari, e la foto a mio modesto parere non rende giustizia.

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Gentile Gionni

Mi ha chiesto un parere e glielo do anche se sono abbastanza restio a "giudicare" le monete altrui. Ognuno ha propri parametri e criteri.

La data non è comune e la conservazione per la data è un'ottima conservazione. Se dovessi fare il cartellino, nella mia di collezione, scriverei BB+, (buon BB o migliore di BB), dopo due gin & tonic anche ... q.Splendido ci può stare tutto.

Lo Splendido è un gradino superiore alla sua:

Ha usura marcata, per essere splendida, sugli zigmi, sull'arcata sopraciliare e tra i ricci. Ha qualche segno di troppo nel campo al diritto, ed una debolezza sull'orlo a ore 6 più una tacca sopra la C di SIC.

Al rovescio la debolezza all'orlo è evidente tra le ore 11 e 1, con leggeri strappi a ore 5. Infine, i gigli non sono ben definiti.

La fotografia non rende merito alla patina ed alla lucentezza dei fondi.

Detto questo, che non vuole essere una critica, a me piace e non avrei il minimo dubbio nel metterla in collezione.

Modificato da picchio
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Le posto questa moneta che ho da vari anni per semplificare quanto sopra detto. Per me è Splendida, mi pare di averla acquistata per q. fior di conio o addirittura fior di conio, poco importa.

La moneta ha residui di circolazione, un problema di orlatura al diritto, più o meno in corrispondenza della tacca sul suo esemplare ed un secondo difetto sul "I" di IV. in più una ossidazione antiestetica sotto al busto, che potrei pulire ma dato che si sta patinando (la fotografi aha almeno 5 anni), preferisco non toccarla. Al rovescio, difetto abbastanza comune a queste emissioni, il conio non ha impressionato il centro dello stemma. I gigli nel primo palo sono ben definiti e non ha saggi o strappi di conio. i fondi non presentano manomisisoni o intemperanze.

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.... non la devo convincere di niente, :); ci mancherebbe - non è matematica la numismatica: ogni argomentazione è buona, non ci prendiamo troppo sul serio.

Sono pedante e noioso, lo so perfettamente e ripeto all'infinito lo stesso concetto: chi se ne importa della conservazione quando una moneta piace !

Non credo Lei voglia diventare perito (anche se a vedere quel che ogni tanto viene sigillato, non avrebbe la minima difficoltà ad esserlo), quindi non deve scansionare una moneta in ogni minimo particolare per trovare la mancanza, l'errore o il difetto.

La moneta le deve piacere, per una bella patina, un bel modulo (per le decimali magari no, ma per tutto sino al medioevale è fondamentale), a volte anche una nota provenienza, insomma .... la conservazione è solo uno dei molteplici punti per apprezzare una moneta.

Ci stiamo dimenticando giorno dopo giorno della rarità di una moneta, sembra non essere più un fattore di scelta. A me una moneta rara fa molto più gola di una moneta bella. Da Varesi, l'altro giorno, è stata venduto un 5 lire di Maria Luigia 5 lire 1815 a 3.200 euro, sarà stata anche eccezionale (per me era una bella moneta, per l'emissione non un pezzo fuori dal comune) e sono andate invendute monete di Modena R4 alla medesima stima, monete che chissà quando si rivedranno. Legge della domanda e dell'offerta, non discuto, ma sin quando continuiamo a basare le nostre scelte sulla conservazione, a mio giudizio, non aiutiamo la numismatica. Leggo sul forum che la stragrande maggioranza delle richieste sono : "è bella ? e quanto è bella ??" e, da parte dei viaggiatori di passaggio, invece, "quanto vale ?". Quasi mai un utente che chieda se è rara ? Presumo che a quel punto le rarità siano note a tutti i lamonetiani, e la rarità è ben più difficile da determinare di una conservazione.

Fine della filippica conservazione vs rarità.

Buona giornata a tutti.

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.... non la devo convincere di niente, :); ci mancherebbe - non è matematica la numismatica: ogni argomentazione è buona, non ci prendiamo troppo sul serio.

Sono pedante e noioso, lo so perfettamente e ripeto all'infinito lo stesso concetto: chi se ne importa della conservazione quando una moneta piace !

Non credo Lei voglia diventare perito (anche se a vedere quel che ogni tanto viene sigillato, non avrebbe la minima difficoltà ad esserlo), quindi non deve scansionare una moneta in ogni minimo particolare per trovare la mancanza, l'errore o il difetto.

La moneta le deve piacere, per una bella patina, un bel modulo (per le decimali magari no, ma per tutto sino al medioevale è fondamentale), a volte anche una nota provenienza, insomma .... la conservazione è solo uno dei molteplici punti per apprezzare una moneta.

Ci stiamo dimenticando giorno dopo giorno della rarità di una moneta, sembra non essere più un fattore di scelta. A me una moneta rara fa molto più gola di una moneta bella. Da Varesi, l'altro giorno, è stata venduto un 5 lire di Maria Luigia 5 lire 1815 a 3.200 euro, sarà stata anche eccezionale (per me era una bella moneta, per l'emissione non un pezzo fuori dal comune) e sono andate invendute monete di Modena R4 alla medesima stima, monete che chissà quando si rivedranno. Legge della domanda e dell'offerta, non discuto, ma sin quando continuiamo a basare le nostre scelte sulla conservazione, a mio giudizio, non aiutiamo la numismatica. Leggo sul forum che la stragrande maggioranza delle richieste sono : "è bella ? e quanto è bella ??" e, da parte dei viaggiatori di passaggio, invece, "quanto vale ?". Quasi mai un utente che chieda se è rara ? Presumo che a quel punto le rarità siano note a tutti i lamonetiani, e la rarità è ben più difficile da determinare di una conservazione.

Fine della filippica conservazione vs rarità.

Buona giornata a tutti.

Caro Picchio potresti abilitarmi a metterti una decina di MI PIACE?

Mi stai iniziando a piacere, perchè "parli in faccia" senza riserve. Speriamo che "sti ragazzi" che ti leggono capiscano cosa cercare in una moneta/medaglia. Speriamo soprattutto che gionni890 ci posti in futuro monete/medaglie rarissime in BB o MB.

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.... non la.. /quote

Non ricordo esattamente quando ma una volta posi i una domanda del genere in piazzetta su cosa fosse meglio rarità o conservazione la risposta fu univoca su conservazione, ed onestamente la penso anch'io così.Certo una cosa e se possedere una moneta dello stesso tipo di un anno raro ma bb oppure di un anno comune ma qfdc io preferisco un qfdc, un'altra cosa e scegliere conp lo stesso costo tra due tipologgie di moneta ma una rara e 'altra comune ma fdc probabilmente opterei per la rara poi certo la sensazione del momento influire bbe certamente

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.... non la.. /quote

Non ricordo esattamente quando ma una volta posi i una domanda del genere in piazzetta su cosa fosse meglio rarità o conservazione la risposta fu univoca su conservazione, ed onestamente la penso anch'io così.Certo una cosa e se possedere una moneta dello stesso tipo di un anno raro ma bb oppure di un anno comune ma qfdc io preferisco un qfdc, un'altra cosa e scegliere conp lo stesso costo tra due tipologgie di moneta ma una rara e 'altra comune ma fdc probabilmente opterei per la rara poi certo la sensazione del momento influire bbe certamente

Ciao, secondo me ognuno ha un suo modo di collezionare e predilige determinate caratteristiche nelle monete che vuole inserire nella propria collezione... A me personalmente, per la poca esperienza che ho, è sempre stato consigliato di puntare sulla qualità della moneta...quindi su buone conservazioni... Poi certo quando si va su monete rare o molto rare, per evitare che i costi diventino proibitivi, si deve scendere quanto a conservazione... Nulla toglie che uno preferisca prendere sempre e comunque monete in conservazione non altissima... Come si dice...de gustibus... :)

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.... non la.. /quote

Non ricordo esattamente quando ma una volta posi i una domanda del genere in piazzetta su cosa fosse meglio rarità o conservazione la risposta fu univoca su conservazione, ed onestamente la penso anch'io così.Certo una cosa e se possedere una moneta dello stesso tipo di un anno raro ma bb oppure di un anno comune ma qfdc io preferisco un qfdc, un'altra cosa e scegliere conp lo stesso costo tra due tipologgie di moneta ma una rara e 'altra comune ma fdc probabilmente opterei per la rara poi certo la sensazione del momento influire bbe certamente

Quindi tra la lira del 1882 di Umberto I in MB e la lira 1883 in fondo specchio, stato zecca, conservazione eccezionale, fior di conio assoluto, superba, preferisce la seconda ?

Modificato da picchio
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La rarità in questa zecca come per molte altre è anche determinata dalla conservazione, prendiamo pure esempio dalla zecca di Modena, esistono dei tondelli che non raggiungono il BB, immaginatevi quanto accrescerebbe la sua unicità il maggior stato conservativo.

Altro esempio è il grano e due grani di Ferdiando III° per Palermo, 1775 - 1795, quando si trovano in BB è un miracolo, sempre sottostimati, ma quì potremmo scrivere molto ...

Per la zecca di Napoli non parliamo poi del vicereame, per intenderci la rarità non può essere solo considerata per la sua tiratura, o per la sua reperibilità ( potrei citarvi di tondeli considerati unico esemplare, divenuti comuni per la scoperta di un ripostiglio che ne conteneva un numero esorbitante), ma per talune tipologie proprio per la loro conservazione, ricordo ancora per i meno attenti, ogni tondello ha una sua "biografia".

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La rarità in questa zecca come per molte altre è anche determinata dalla conservazione, prendiamo pure esempio dalla zecca di Modena, esistono dei tondelli che non raggiungono il BB, immaginatevi quanto accrescerebbe la sua unicità il maggior stato conservativo.

Altro esempio è il grano e due grani di Ferdiando III° per Palermo, 1775 - 1795, quando si trovano in BB è un miracolo, sempre sottostimati, ma quì potremmo scrivere molto ...

Per la zecca di Napoli non parliamo poi del vicereame, per intenderci la rarità non può essere solo considerata per la sua tiratura, o per la sua reperibilità ( potrei citarvi di tondeli considerati unico esemplare, divenuti comuni per la scoperta di un ripostiglio che ne conteneva un numero esorbitante), ma per talune tipologie proprio per la loro conservazione, ricordo ancora per i meno attenti, ogni tondello ha una sua "biografia".

Forse non te l'ho mai raccontato, ma quando mi ritrovo a parlare con i miei cari amici numismatici sono proprio questi i temi che affrontiamo. Specialmente quando si parla di monete e medaglie borboniche facciamo discorsi del tipo: "..... ma tu quante volte l'hai vista la piastra 1832 in FDC? Eppure non è poi così rara ...." , e poi "....... ma la mezza piastra 1846 è rara, eppure la si vede sempre eccezionale ..... come mai è difficile trovarla BB?....". Caro Eros, sono proprio questi i discorsi che aiutano a capire il modo di collezionare e di come imparare la storia di ogni moneta ed il rapporto tra le varie tipologie e i millesimi. Ogni moneta ha una storia a sè. :good:

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Quindi tra la lira del 1882 di Umberto I in MB e la lira 1883 in fondo specchio, stato zecca, conservazione eccezionale, fior di conio assoluto, superba, preferisce la seconda ?

Innanzitutto preferirei e ti pregherei che mi dessi del tu visto che si usa cosi qui nel forum.

Per quanto riguarda le monete prese da te in considerazione non penso che esse entreranno mai nella mia ottica collezionistica, ne queste ne tutte le altre che trattano il regno d'Italia.

Certamente ti posso portare io un paragone ugualmente calzante, se mi presentassero due piastre una del 4 tipo anno 1851 in fdc e un altra 1841 testa grossa (quindi 5 tipo) in Mb non esiterei a prendere quella del 41 visto che é una tipologia che non posseggo, mentre tra due piastre del 4 tipo una del 1849 (r3) in Mb e una del 1842 ma Fdc (anche se quest'ultima vale qualcosa in più ma é un esempio) preferirei quella in Fdc del 42 anche se comune, sarò strano che ci posso fare.

Sai che ti dico ora apro un sondaggio e vediamo che ne pensa il forum.

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Gentile fabione91, ringrazio, ma le abitudini del forum non necessariamente devono essere le mie.

Il sondaggio è pleonastico, il 90% delle utenze preferisce, certamente la conservazione alla rarità, come già ampiamente dimostrato, quindi non considero assolutamente strano il fatto che Lei preferisca una piastra fdc del 1842 piuttosto che un 1849 MB.

Il gusto e la metodologia del collezionismo negli ultimi 30 anni si è trasformata, portando il mercato ad apprezzare sempre più la qualità e dimenticandosi di tutto il resto. La mia non è una critica, anzi, a chi non piacciono le monete di bella conservazione ? Io lo considero solo uno degli elementi determinanti all'acquisto.

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