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IGNORED

Rarità 10 lire Carlo Alberto


Risposte migliori

Vorrei chiedere il vostro parere a riguardo la rarità e la valutazione del 10 lire 1839 Torino Carlo Alberto in una conservazione sullo splendido per un eventuale futuro acquisto.

Ringrazio anticipatamente chi volesse rispondere.

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Questo e' l'esemplare cui si riferisce Simone:

http://www.numismaticarinaldi.it/files/savoia_-_5.jpg

I mezzi marenghi di Carlo Alberto, conosciuti in cinque diverse date, il 1833 Torino e Genova, il 1839 Torino, il 1844 Genova e L'introvabile 1847 Torino (anche se i registri della zecca riportano alcune altre date mai apparse), sono tra i tipi monetali per i quali la differenza tra un BB e un FDC raggiunge e spesso supera, a valore commerciale, le dieci volte. I qFDC e i FDC sono molto ricercati

Questo in quanto trattasi di un valore nominale che, all'epoca, fu emessa da Carlo Alberto in un numero di esemplari limitato a poche migliaia per data, con decalage temporale dipendente dalle quantita' di oro a disposizione della zecca (mai abbondante e in progressiva riduzione all'avvicinarsi del 1848) e destinata anche alla circolazione, per certi versi più che il Marengo, che subì maggiore tesaurizzazione visto il maggior contenuto in oro. Per i marenghi infatti il FDC o comunque un bello SPL e' relativamente più facile da reperire.

Venendo all'esemplare in questione non e' uno SPL eccellente, ma decoroso e il prezzo richiesto e' corretto, non e' un affare ma neanche una richiesta esosa, in quanto comincia a essere una qualità non semplice da trovare.

Ciao

Modificato da min_ver
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Questo e' l'esemplare cui si riferisce Simone:

http://www.numismaticarinaldi.it/files/savoia_-_5.jpg

I mezzi marenghi di Carlo Alberto, conosciuti in cinque diverse date, il 1833 Torino e Genova, il 1839 Torino, il 1844 Genova e L'introvabile 1847 Torino (anche se i registri della zecca riportano alcune altre date mai apparse), sono tra i tipi monetali per i quali la differenza tra un BB e un FDC raggiunge e spesso supera, a valore commerciale, le dieci volte. I qFDC e i FDC sono molto ricercati

Questo in quanto trattasi di un valore nominale che, all'epoca, fu emessa da Carlo Alberto in un numero di esemplari limitato a poche migliaia per data, con decalage temporale dipendente dalle quantita' di oro a disposizione della zecca (mai abbondante e in progressiva riduzione all'avvicinarsi del 1848) e destinata anche alla circolazione, per certi versi più che il Marengo, che subì maggiore tesaurizzazione visto il maggior contenuto in oro. Per i marenghi infatti il FDC o comunque un bello SPL e' relativamente più facile da reperire.

Venendo all'esemplare in questione non e' uno SPL eccellente, ma decoroso e il prezzo richiesto e' corretto, non e' un affare ma neanche una richiesta esosa, in quanto comincia a essere una qualità non semplice da trovare.

Ciao

Grazie Min-Ver per la spiegazione,riguardo alla rarità io intendo che il 1833 Genova raro e sui prezzari valutato di più mentre si trova in tutti i cataloghi d'asta in varie conservazioni rispetto ad un 1839 Torino che si trova poche volte e sempre in conservazioni MB e pubblicizzato come qBB od addirittura BB ( questo secondo il mio modo di valutare le conservazioni ).

Modificato da robertor
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@@robertor l'ho visto in mano, l'ho guardato bene. secondo me è un bel pezzo. il metallo è ancora lucente. per il prezzo non ti so dire.

Grazie Tartachiara,l'ho visto anchio ma solo in foto e mi sembrava un qSpl il diritto e uno Spl il rovescio,sicuramente dal vivo darà un'impressione più veritiera visto che la lucentezza del metallo e l'usura dalla foto non si riesce a definirla.

Sono stato a Veronafil ma di 1839 Torino decenti non ne ho visti e sarei propenso in un prossimo futuro ad acquistare un 1839 Torino rispetto ad un 1833 Genova che ho sempre trovato in più pezzi ed in svariate conservazioni.

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Ciao @@robertor

Convengo sul fatto che gli esemplari coniati nel 1833, sia Genova che Torino, si trovino più frequentemente in elevata conservazione rispetto al 1839 Torino. Presumo che ciò dipenda dal fatto che si trattava, per il 1833, della prima emissione, e quindi più tesaurizzata.

Un 1839 FDC si trova - nelle aste - molto molto raramente; si potrebbe dire quasi mai

M

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Ciao @@robertor

Convengo sul fatto che gli esemplari coniati nel 1833, sia Genova che Torino, si trovino più frequentemente in elevata conservazione rispetto al 1839 Torino. Presumo che ciò dipenda dal fatto che si trattava, per il 1833, della prima emissione, e quindi più tesaurizzata.

Un 1839 FDC si trova - nelle aste - molto molto raramente; si potrebbe dire quasi mai

M

Ciao Min-Ver

ai colto ciò che intendevo il 1833 Genova e Torino si trova frequentemente specialmente Genova in asta in conservazioni che anni addietro

giudicate MB ed ora periziati BB.

Mentre i 1839 Torino le poche volte che lo trovi sono giudicati sempre qualche grado superiore con valutazione sempre superiore al 1833 l'opposto del giudizio di alcuni prezzari.

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Questo e' l'esemplare cui si riferisce Simone:

http://www.numismaticarinaldi.it/files/savoia_-_5.jpg

I mezzi marenghi di Carlo Alberto, conosciuti in cinque diverse date, il 1833 Torino e Genova, il 1839 Torino, il 1844 Genova e L'introvabile 1847 Torino (anche se i registri della zecca riportano alcune altre date mai apparse), sono tra i tipi monetali per i quali la differenza tra un BB e un FDC raggiunge e spesso supera, a valore commerciale, le dieci volte. I qFDC e i FDC sono molto ricercati

Questo in quanto trattasi di un valore nominale che, all'epoca, fu emessa da Carlo Alberto in un numero di esemplari limitato a poche migliaia per data, con decalage temporale dipendente dalle quantita' di oro a disposizione della zecca (mai abbondante e in progressiva riduzione all'avvicinarsi del 1848) e destinata anche alla circolazione, per certi versi più che il Marengo, che subì maggiore tesaurizzazione visto il maggior contenuto in oro. Per i marenghi infatti il FDC o comunque un bello SPL e' relativamente più facile da reperire.

Venendo all'esemplare in questione non e' uno SPL eccellente, ma decoroso e il prezzo richiesto e' corretto, non e' un affare ma neanche una richiesta esosa, in quanto comincia a essere una qualità non semplice da trovare.

Ciao

Ciao Min-Ver,

vorrei chiederti quanto può influire sul prezzo di queste monete il difetto di conio della mancanza di metallo sulla rigatura del taglio.

Grazie

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Ciao robertor

Non tanto. I difetti di conio influiscono molto meno, ad esempio, dei colpi al bordo o delle tracce di appiccagnolo.

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Ciao robertor

Non tanto. I difetti di conio influiscono molto meno, ad esempio, dei colpi al bordo o delle tracce di appiccagnolo.

Ciao min-ver,

il difetto di conio in questione è la mancanza di parziale zigrinatura del contorno in una moneta che non dovrebbe avere difetti di conio.

In che percentuale dovrebbe essere deprezzata rispetto ad un'altra in eguale conservazione senza difetti.

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Ciao robertor

onestamente non saprei dirti: bisognerebbe:

1. Vedere la moneta

2. Capire esattamente l'origine del difetto

Un saluto

M

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Ciao min-ver,

ecco cosa dice un periti nip del difetto della moneta.

Dopo averla esaminata anche con un “contafili” da brillanti, a mio modesto parere, lo definirei un danno nato con la battitura della moneta; la virula, per qualche motivo, non ha impresso la totalità del bordo, determinando la mancata zigrinatura sul punto compreso al diritto tra le ore 12 e le ore 1 e l’ impercettibile rialzo del bordo del D/.

Cosa ne pensi ora.

Ciao

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Che come tutti i difetti di conio, e non legati a successivi traumi, non penalizza il valore della moneta eccessivamente. Ma non chiedermi una percentuale perché non ne ho gli elementi di valutazione.

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  • 2 settimane dopo...

Monetazione penalizzata dal mercato se in BB o inferiore, esaltata se qFDC o FDC, con moltiplicatore fino a dieci volte. In questo stato darei una valutazione attorno ai millecinquecento euro, anche se a venderla e' dura, oggi, prendere quei soldi.

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Monetazione penalizzata dal mercato se in BB o inferiore, esaltata se qFDC o FDC, con moltiplicatore fino a dieci volte. In questo stato darei una valutazione attorno ai millecinquecento euro, anche se a venderla e' dura, oggi, prendere quei soldi.

Ciao Min-ver,

il prezzo che dici è quello che io ho pagato la moneta e mi sembra attualmente un giusto prezzo.

Volevo dirti hai visto il lotto 1609 di Inasta 52,descritto in conservazione mb/bb aggiudicato a 550 + diritti,vorrei sapere cosa ne pensi riguardo la conservazione che io giudico gonfiata.

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Anche a mio parere il lotto che ti citi e' un MB e basta.

Il lotto precedente e' di tutt'altra qualità e ha fatto cinquanta euro di meno. E la rarità e' più o meno equivalente. Misteri...!

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Anche a mio parere il lotto che ti citi e' un MB e basta.

Il lotto precedente e' di tutt'altra qualità e ha fatto cinquanta euro di meno. E la rarità e' più o meno equivalente. Misteri...!

Misteri...!

Concordo con te, il mercato numismatico negli ultimi anni ha rivisto le conservazioni al rialzo.

Speriamo che i giovani che si avvicinano per la prima volta alla numismatica non vengano bruciati da acquisti di monete con queste conservazioni al rialzo.

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  • 7 mesi dopo...

Ciao sono da poco entrata a fare parte di questo mondo numismatico grazie ad una collezione privata di mio papà che per circa 50 anni lo ha appassionato. Vorrei fare una domanda visto che l'argomento iniziale è lo stesso... Tra le varie monete ho trovato un 10 lire oro Carlo Alberto 1833 Genova in ottimo stato, ho letto su vari siti essere una moneta rarissima qualcuno mi spregevole indicare più o meno il suo valore? Ho trovato valutazioni anche superiori ai 2.000. Qualcuno più esperto saprebbe darmi una valutazione? Se riesco allego foto. Grazie in anticipo... Ripropongo qui il quesito per avere più pareri possibili. In più se volessi vendere la moneta cosa dovrei fare? Usare gli annunci, le Aste o cosa? Grazie infinite.

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