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IGNORED

Il mare devasta il tempio di Kaulon a Monasterace


max87s

Risposte migliori

Ragazzi vi scrivo per dare un po di risalto ad un avvenimento che crea molto dispiacere a chi vive nella costa ionica, come me, e non solo.

Ieri con la violenta mareggiata che si è abbattuta per tutto il giorno sulla nostra costa, oltre ai vari danni ai tanti lungomari, a Monasterace c'è stato il parziale crollo del tempo di Kaulon. Il mare si è cosi preso una parte importante della nostra storia e come consegunza si teme che se continui, sia a rischio anche il mosaico ellenistico, che risulta essere uo dei più grandi mai ritrovati e che ricopre una superficie di più di 30mq.

Per darvi un'idea dei danni vi posto un po di foto prese in giro che mostrano il prima e il dopo la mareggiata.

La prima foto mostra il tempio in tutta la sua grandezza, mentre le ultime due foto mostrano fin dove sia arrivato il mare.

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Il sito del complesso consiste in un'area che comprende il tempio, l'edificio con mosaico che dovrebbe essere una struttura termale, ed altre strutture che si sviluppano tutt'intorno.

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Speriamo che il maltempo si plachi, i danni stanno aumentando sempre di più, che peccato aver perduto una parte così bella di questo sito. Mi dispiace molto. Giò

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Per chi fosse interessato vi consiglio di dare un'occhiata al sito

www.kaulon-archeologia.it

Questo indicato è il sito creato dall'equipe che si occupa degli scavi nel sito e tiene traccia di tutte le scoperte.

Scusate per i vari messaggi ma ho avuto un po di problemi nell'inserire le immagini e questo era l'unico modo.

Saluti Raffaele

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Ho sentito alla tv che il Mibac ha stanziato una cifra urgente per la messa in sicurezza del sito, speriamo facciano presto!

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Prima dello stanziamento l'unica protezione che è venuta in mente di creare è stata una "duna di sabbia"............

Speriamo adesso pensino a qualcosa di più concreto

Modificato da max87s
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Per citare un po di storia, Il territorio di Kaulon, è importante poichè nel Vi secolo fu teatro della famosa battaglia della Sagra.

Premettendo che la Calabria allora era controllata da quattro polis(Sybaris,Kroton,Locri Epizefiri e Rhegion) che stavano attraversando il loro massimo momento di sviluppo, era solo questione di tempo che le rispettive mire espansionistiche portassero a muovere guerra alla polis avversaria.

Cosi arrivati alla metà del VI secolo a.c.,Locri si era espansa verso il tirreno e Crotone era arrivata ad espandersi verso sud fino ad annettere anche la citta di Kaulon che era anche il limite massimo che poteva raggiungere, Crotone decisa ad espandersi ulteriormente non potè fare altro che dichiarare guerra a Locri.

Cio fu deciso poiche Crotone, disponendo di un'esercito di all'incirca 120.000 unita pensò che fosse piu facile dichiarare guerra a Locri il cui esercito non superava le 12.000 unita invece di dichiararla a Sibari il cui esercito pareggiava quello di Crotone.

I crotoniati non avevano pero fatto i conti con la forza e con l'istinto di sopravvivenza di un popolo, quello locrese, che ben sapeva che una resa o una sconfitta sarebbe anche coincisa con la sua fine, e che quindi era disposto a tutto pur di respingere una simile eventualità.

I locresi decisero cosi di non attendere il nemico in città, all'interno delle mura, poichè ritennero, a ragione, che non sarebbero stati in grado di fronteggiare la schiaccinte superiorita dei crotoniati che prima o poi sarebbero riusciti a far breccia.

Si decise quindi per lo scontro in campo aperto, e qui i comandanti locresi con un colpo di genio scelsero un punto lungo il fiume Sagra stretto tra il mare da una parte e le pendici della montagna dall'altra, un punto dove era impossibile dispiegare un gran numero di forze.

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In quel punto si schierò l'esercito locrese in attesa del nemico. L'esercito crotoniate arrivò in quel punto e come previsto dai comandanti locresi non riusci a dispiegarsi e quindi ad esprimere tutta la sua superiorità. A questo punto furono i locresi a lanciarsi all'attacco con la rabbia di chi sa di non aver nulla da perdere ed in breve riuscirono a far breccia nello schieramento ed a ferire il capo, Leonimo, gettando nello sconforto l'esercito avversario(fra l'altro bisogna anche tener conto dello stato psicologico di chi sicuro di vincere si trova di fronte ad una rovinosa sconfitta) che, ormai in rotta, veniva preso alle spalle dalla cavalleria locrese.

La vittoria fu talmente straordinaria ed inaspettata che la battaglia fu oggetto di diverse leggende tra cui quella dei Dioscuri.

La tradizione vuole infatti che, tra le migliaia di contendenti, si ergessero due giovani armati diversamente dagli altri, che non davano tregua ai soltati avversari, e che una volta conclusa la battaglia sparirono nel nulla.

Questi giovani vennero identificati con i Dioscuri, Castore e Polluce, gemelli figli di Zeus e Leda, moglie di Tindaro, re di Sparta e fratelli di Elena e Clitennestra.

Le conseguenze furono che Locri espanse il suo controllo molto più a nord di quanto non avesse mai fatto, inglobando sotto la sua influenza anche Kaulon.

Spero di aver fatto cosa gradita nel narrarvi questa piccola storia che riguarda la mia terra.

Saluti, un Locrese.

Modificato da max87s
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In quel punto si schierò l'esercito locrese in attesa del nemico. L'esercito crotoniate arrivò in quel punto e come previsto dai comandanti locresi non riusci a dispiegarsi e quindi ad esprimere tutta la sua superiorità. A questo punto furono i locresi a lanciarsi all'attacco con la rabbia di chi sa di non aver nulla da perdere ed in breve riuscirono a far breccia nello schieramento ed a ferire il capo, Leonimo, gettando nello sconforto l'esercito avversario(fra l'altro bisogna anche tener conto dello stato psicologico di chi sicuro di vincere si trova di fronte ad una rovinosa sconfitta) che, ormai in rotta, veniva preso alle spalle dalla cavalleria locrese.

La vittoria fu talmente straordinaria ed inaspettata che la battaglia fu oggetto di diverse leggende tra cui quella dei Dioscuri.

La tradizione vuole infatti che, tra le migliaia di contendenti, si ergessero due giovani armati diversamente dagli altri, che non davano tregua ai soltati avversari, e che una volta conclusa la battaglia sparirono nel nulla.

Questi giovani vennero identificati con i Dioscuri, Castore e Polluce, gemelli figli di Zeus e Leda, moglie di Tindaro, re di Sparta e fratelli di Elena e Clitennestra.

Le conseguenze furono che Locri espanse il suo controllo molto più a nord di quanto non avesse mai fatto, inglobando sotto la sua influenza anche Kaulon.

Spero di aver fatto cosa gradita nel narrarvi questa piccola storia che riguarda la mia terra.

Saluti, un Locrese.

stupenda nozione di interesse storico.la ritengo personalmente molto interessante.saluti.

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