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La Beata Vergine, tra misticismo e arte


dabbene

Risposte migliori

Questa volta voglio iniziare in modo diverso, non usuale, preannuncio l'argomento, il titolo e l'argomento è alto, altissimo....ed è per tutti.....

LA BEATA VERGINE, TRA MISTICISMO E ARTE.....nella nostra monetazione, ma anche se vorrete nella medaglistica, domani magari iniziamo e chi vorrà potrà rilanciare...., credo che si potranno toccare esempi importanti, significativi, per il momento vi lascio con una sola immagine, una immagine personale, forse non è la prima che potrebbe venire in mente, ma credo che qui ci sia un po' tutto quello che stiamo cercando, la sacralità dell'immagine, il messaggio religioso, di protezione, devozione e poi il quadro, l'arte....per voi.....

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Vedo già belle immagini comparire e spero ne possano uscire tante, Genova, Pisa, Bologna....tornando al post 1 siamo a Parma con Ferdinando di Borbone ( 1765 - 1802 ) con una cinquina o parpagliola con data, la Beata Vergine è rappresentata qui con le mani sul petto, aureola intorno alla testa, la raffigurazione è molto vicina ai quadri con immagini sacre, c'è dolcezza nello sguardo, protezione, serenità, penso che la moneta possa essere inserita vicina alle devozionali, quasi da tenere come medaglietta e immagine sacra.....in questo caso, ma anche in altri, la monetazione è tramite del messaggio religioso, nel contempo cerca anche ispirazione nelle rappresentazioni pittoriche, artistiche....

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Vediamo di incominciare ad accontentare...., riparto da Bologna, siamo al Governo Popolare della città ( 1796 - 1797 ), viene coniato lo scudo da 10 paoli, la moneta ci rappresenta la Beata Vergine col Bambino il braccio, è in alto, sopra la città, sopra le case...., è una immagine importante nella nostra monetazione, una immagine di protezione sulla popolazione intera, ci guarda dall'alto .....

Prov. asta Bolaffi 23, 5/12/2012, lotto 508

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Salve, l'argomento è estremamente interessante e ricchissimo di spunti. Come contributo alla discussione, se posso farmi un po' di autopromozione, potrei indicare la lettura di una mia piccola cosa apparsa sul numero di dicembre de IL GIORNALE DELLA NUMISMATICA relativa all'iconografia dell'Immacolata Concezione nelle monete italiane del seicento. Come contributo visivo allego una crazia di Niccolò ed una di Giovan Battista Ludovisi.

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Grazie a Lu.Giannoni dello splendido intervento, quello della Beata Vergine può essere lo spunto per rivedere, ma anche riscoprire molto della nostra splendida monetazione come in questo caso, se riusciremo a seguire questo filo conduttore capiremo quanto molte delle nostre zecche si siano affidate nel tempo a questa alta simbologia.....

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Nella Repubblica Romana ne troviamo diverse, denominate Madonnine, vediamone una, siamo all'occupazione austriaca di Ronciglione ( 1799 - 1800 ), è un tre baiocchi del 1799, qui abbiamo una splendida veduta della città in fiamme e al rovescio a tutto campo il busto della Madonna, velata e nimbata, questa volta di profilo, emblematica è la leggenda FEDELTA RELIGIONE.

Qui abbiamo un connubio tra gli avvenimenti perigliosi e la speranza che si tramuta poi alla fine in un fatto di fede, la moneta rappresenta tutto questo.

Zecca di Viterbo, Madonnina da 3 baiocchi, 1799

Bolaffi 21, 6/12/2012, lotto 688

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Eh si con Aquileia entriamo in una delle Beate Vergine da me preferite, ma anche quella " politica " mi è piaciuta.....

Ma grandi zecche inconbono e incomberanno.....con le loro splendide raffigurazioni....

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ciao, il soggetto è abbastanza diffuso in Italia e fuori.

Per Genova è particolare. Proprio con questo soggetto prende il via la terza fase della monetazione del Dogi Biennali.

Cambiamento epocale in quanto sostituisce il secolare Castello/Porta. Contestualmente sparisce anche il riferimento a CORRADO REX sostituito da una nuova nomina reale. I genovesi si dichiarano sudditi di una particolare sovrana: Maria Vergine.

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Awards

dopo la parentesi napoleonica, Genova tenta di confermarsi Repubblica indipendente e sulle monete ritornano san Giorgio, san Giovanni Battista e Maria Vergine. E' il 1814, due secoli fa.

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Awards

La discussione ringrazia....certamente Genova, una grande zecca e la Beata Vergine che diventa il " simbolo " monetario....

Ne posto un'altra di Genova questo scudo stretto del 1679, la Beata Vergine è ritratta col Bambino in braccio seduta sulle nubi, con la testa coronata da sette stelle, la raffigurazione è maestosa, imponente, di impatto, qui ci avviciniamo anche a un aspetto studiato artistico, il legame con la città diventerà una costante in questa fase.

Numismatica Ranieri, 5, 21/04/2013, lotto 124

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Mantova....anche Mantova ha le sua Beata Vergine....e sembra una immaginetta, da tenere forse anche vicina.....siamo con Ferdinando Gonzaga ( 1612 - 1626 ), la moneta è prestigiosa, un zecchino della rosa, la Beata Vergine è rappresentata col Bambino in tutto entro una cornice raggiante che sembra la cornice " di un quadro "...., si cerca la sacralità, ma sicuramente anche la bellezza d'immagine....

Bolaffi 21, 06 - 12 - 2012, lotto 351

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A proposito di grandi zecche...

Ecco una Beata Vergine coniata dalla ''piccola'' zecca di Aquileia che, diffusasi nei territori meridionali del Regno di Ungheria e in Dalmazia, ispirò la ''grande'' zecca di Kremnitz per i suoi denari. :D

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Arka

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Eh sì, la grande Kremnitz, gloriosa zecca ungherese. Ecco qua

un gulden di Vladislao II (1490-1516), coniato nel 1513.

Friedberg 33, Lengyel 75/2/KB var. 3,50g. (Fonte: mcsearch.com)

Una raffigurazione che riprende proprio quella aquileiese. Che proprio piccola allora non è...

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Modificato da Fratelupo
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Si tratta di un modello che la zecca di Kremnitz porterà avanti fino all'Ottocento, come in questo pezzo da 20 kreuzer di Ferdinando I (1835-1848) del 1848 (fonte: mcsearch.com).

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Ovviamente la parola " grande " non intendeva che quelle arrivate finora non lo fossero, anzi, ma certamente qualche voce importante mancava e manca a questa discussione all'appello, Genova, Mantova sono arrivate, Pisa arriva....altre arriveranno me lo auguro....

Pisa e la Beata Vergine sono una storia importante, da raccontare.....,quando nascono i primi grossi in Italia molte zecche scelgono di mettere l'immagine del Santo Protettore, Lucca sceglie il Volto Santo, Firenze S. Giovanni Battista, Arezzo il Vescovo ...Pisa sceglie la Beata Vergine e la scelta rimarrà, rimarrà nella serie dei grossi con una evoluzione, arriverà fino alla Speciosa secoli dopo....ma la Beata Vergine rimarrà...

E la Beata Vergine rimane non solo segno cristiano, religioso, ma diventa un simbolo per la città, un segno di riconoscimento per una città che si espande, che ha commerci, rapporti mercantili.

La iconografia adottata risente della derivazione bizantina e si ispira a diversi contributi pittorici della Toscana e pisani in particolare, in effetti la rappresentazione sembra un piccolo quadro, la Vergine a mezzo busto, la testa reclinata leggermente, il Bambino tenuto in braccio, gli sguardi che si incrociano....il tutto inserito nel campo che si restringe per far spazio alla leggenda, potremmo definirlo un piccolo quadro in miniatura....

Indubbiamente i modelli pittorici ispirarono tutto questo..., la moneta è il grosso da 12 denari, gli incisori di Pisa producono un pezzo preciso e di qualità....successivamente la Beata Vergine col Bambino in braccio diventerà protagonista anche nella successiva monetazione con i grossi da due e anche qui avremo una splendida raffigurazione.....

Gorny e Mosch 205, 7/3/12, lotto 4110

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Ma Pisa continua, come dicevo prima, a produrre grossi con la Beata Vergine, ma si evolve con la successiva produzione di grossi da due con la Vergine e il Bambino al diritto e l'aquila al rovescio.

La raffigurazione cambia...., diventa più ampia, prende tutta la scena del tondello, è più mossa...., la Vergine nimbata e coronata è seduta sul trono con il Bambino in braccio, è un altro esempio che rimarrà nella nostra monetazione....

Lanz 157, 9/12/203, lotto 814

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Pisa continuerà a monetare nel tempo con la Beata Vergine, nei grossi successivi, con Carlo VIII Re di Francia, nella Seconda Repubblica, continuerà sotto i Medici, per arrivare alla produzione, che verrà fatta a Firenze, ma sempre con la Beata Vergine con la Speciosa.

La Speciosa verrà coniata fino a Francesco I di Lorena, al 1738, ovviamente non ha più nulla della Vergine medievale, diventa velata, tra i raggi, è una figura che rimane sempre sul devozionale, un simbolo che traccia un excursus in questa zecca dall'inizio del 1200 a 1700 inoltrato, sei secoli di storia monetaria.....

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Molto bella Arka, volevo arrivarci in modo meno diretto..... :blum:, forse qui ci prendo però sulla catalogazione, dovrebbe essere un Zub 29, denaro con Beata Vergine di Raimondo della Torre ( 1273 - 1298 ) :blum:, certamente anche l'aquila al rovescio porta poi in questa direzione.....

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