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Denario repubblicano


Risposte migliori

Ciao a tutti, vorrei sapere un Vostro parere sulla moneta postata. Non essendo un esperto trovo leggermente strano il colore dell'interno che si vede nella frattura della moneta (purtroppo). Sono graditi commenti ed eventuali spiegazioni.

Grazie a tutti.

Alberto.

Diametro 19/20 mm

peso 2.41 g

Metallo AG

CASSIA denario

L. CASSIUS LONGINUS

Busto velato e drappeggiato di Vesta a dx.

Uomo togato in piedi (cosa sta facendo?) LONGIN III V

Crawford 413/1

Sear 5 364

post-195-1152649427_thumb.jpg

post-195-1152649446_thumb.jpg

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In " i denari della repubblica romana" di Gianfranco Casolari la tua moneta è descritta così:

L. CASSIUS LONGINUS 52-50 a.C.

D/ Testa velata di Vesta a d., dietro simpulum

R/ LONGIN III V (Longinus triumvir) personaggio togato che depone nell'urna una tavoletta marcata V

B. 11 - Syd 936

Non ho altre informazioni :(

Edit

Ops, continuava nella pagina seguente la descrizione :P

La testa velata di Vesta si riferisce al processo alle Vestali che avevano violato il voto di castità. Il r/ è allusivo alla lex Cassia che prescrisse la votazione scritta con schede marcate V = voti rogas. Il magistrato nella prima guerra civile fu partigiano di Cesare mentre il fratello Caius seguì Pompeo e divenne uno degli uccisori di Cesare

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Grazie e gia molto. Ho capito quale azione svolge l'uomo togato. La moneta non è ben messa e non riuscivo a capirlo.

Grazie ancora ALexx.

Alberto

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. . . votazione scritta con schede marcate V = voti rogas.

137246[/snapback]

La "V" (che in realtà nella nostra convenzione sarebbe una "U") sta per "Uti tu rogas" o "Uti rogas" o qualcosa del genere, che sarebbe come dire "favorevole". Il contrario se ricordo bene sarebbe stato un voto "A" cioè "Antiquo" ("alla vecchia maniera").

I rappresentanti di lista :D ;) :D dovevano averci il loro bel da fare, perché nella grafia repubblicana la A è praticamente una V rovesciata con appena un puntino quasi impercettibile o un trattino che NON collega i due tratti obliqui, quindi c'è un margine di opinabilità. Scherzo naturalmente B) .

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è una moneta subaerata,ovvero di rame coperto d'argento.....un falso antico

137257[/snapback]

E' un bell'esempio di suberato. Bello anche perché la mancanza che mette in luce l'anima di rame non compromette la leggibilità della moneta (anche se sicuramente ne diminuirebbe il valore commerciale, ma questo è un altro discorso).

Ci andrei piano invece a dire che è un "falso antico".

A naso direi che è un "autentico antico suberato".

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Ah, dimenticavo. Se ricordo bene la stessa formulazione con "V" per accettare la proposta ed "A" per respingerla, valeva anche nel processo giudiziario (in questo caso "A" si scioglie forse con "absolveto" o qualcosa del genere).

E' possibile che il riferimento iconografico al diritto e forse (forse) anche l'abbigliamento ufficiale del personaggio al rovescio possano far pensare particolarmente a questo tipo di contesto.

In ogni caso è evidente l'intento del giovane L.Cassio Longino di promozione di se stesso come magistrato mediante glorificazione del proprio avo.

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E' suberata è anche molto malmessa. peccato. :(

137647[/snapback]

Avercene! :)

Beh qui si vede che io non sono né un collezionista né un commerciante, ma per me si tratta di un pezzo altamente significativo.

Noto che più di uno degli intervenuti ha fatto intendere di considerare il fatto che si tratti di una suberata come se fosse un difetto.

Vi sparo un azzardo dei miei: qualcuno potrebbe dire con certezza che di questa moneta esistano degli esemplari autentici sicuramente non suberati??? :o :o :o

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è una moneta subaerata,ovvero di rame coperto d'argento.....un falso antico

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Ci andrei piano invece a dire che è un "falso antico".

A naso direi che è un "autentico antico suberato".

137519[/snapback]

lucio ,ritengo che l'autorità emittente abbia falsificato il metallo all'origine,quindi è un" falso antico" nel caso in questione,subaerato.autentico subaerato...certo

marchemilio

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Anche se prodotta dall'autorità che emetteva moneta è sempre un falso antico perchè non rispetta il "peso" ufficiale del metallo nobile da utilizzare per fare un denario in pratica una "truffa" di stato.

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le monete suberate, oltre che a falsificazioni ad opera di falsari , venivano emesse dalle autorità in caso di carenza di nobile metallo, tali monete spesso riconoscibili venivano snobbate dal popolo romano che spesso le rifiutava nei pagamenti. Analogo discorso avenne ad Atene dove però le autorità emittenti coniarono tetradrammmi di bronzo ( senza bagno nell'argento) valide solo per il commercio all'interno della città, tali coniazioni durarono solo 14 anni.

I tetradrammo di Atene con la civetta che presentano tacche di verifica sono un caso diverso, tali monete venivano infatti molto falsificate ( non dalle autorità emittenti) ed i commercianti controllavano la bontà del metallo creando sulle monete delle tache, usanza che si riscontra anche nei tetradrammi di Filippo II di macedonia.

lele

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Anche se prodotta dall'autorità che emetteva moneta è sempre un falso antico perchè non rispetta il "peso" ufficiale del metallo nobile da utilizzare per fare un denario in pratica una "truffa" di stato.

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Capisco il punto di vista, ma non lo condivido.

Nel I sec. a.C. ci sono un gran numero di suberati che noi NON abbiamo motivo di dubitare che fossero emessi ufficialmente.

Il fatto che fossero suberati significa che il valore intrinseco del metallo era inferiore al valore nominale della moneta: questa per me è semplicemente una manovra inflattiva da parte dello Stato -truffaldina quanto si vuole, magari non nota ai più, ma comunque una manovra ufficiale.

Personalmente preferirei utilizzare l'espressione "falso antico" esclusivamente per quei casi che risultano riconducibili ad iniziative private di copie di monete ufficiali a scopo di contraffazione, in questa fattispecie penso che dovrebbero anche rientrare alcuni casi di suberati considerabili come NON SISTEMATICI, cioè noti solo in alcuni esemplari e magari con ulteriori caratteristiche che li qualificano come falsificazioni.

Monete prodotte con conii apparentemente ufficiali e utilizzanti sistematicamente tondelli suberati -quindi presumibilmente emissioni statali- dovrebbero essere distinti dal caso della falsificazione privata.

Altrimenti in tutta la storia della Numismatica (a partire dall'età romana imperiale fino all'età preindustriale) dovrebbero essere considerate "false" tutte le monete d'argento emesse deliberatamente con un "titolo" un po' (o molto) peggiore di quello teorico. Capisco che l'anima di rame sotto un rivestimento di buon agento è un espediente particolarmente odioso che impressiona il bravo collezionista moderno, ma in fondo dal punto di vista dell'antica Autorità emittente non è dissimile da un abbassamento del titolo.

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Anche se prodotta dall'autorità che emetteva moneta è sempre un falso antico perchè non rispetta il "peso" ufficiale del metallo nobile da utilizzare per fare un denario in pratica una "truffa" di stato.

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Capisco il punto di vista, ma non lo condivido.

Nel I sec. a.C. ci sono un gran numero di suberati che noi NON abbiamo motivo di dubitare che fossero emessi ufficialmente.

Il fatto che fossero suberati significa che il valore intrinseco del metallo era inferiore al valore nominale della moneta: questa per me è semplicemente una manovra inflattiva da parte dello Stato -truffaldina quanto si vuole, magari non nota ai più, ma comunque una manovra ufficiale.

Personalmente preferirei utilizzare l'espressione "falso antico" esclusivamente per quei casi che risultano riconducibili ad iniziative private di copie di monete ufficiali a scopo di contraffazione, in questa fattispecie penso che dovrebbero anche rientrare alcuni casi di suberati considerabili come NON SISTEMATICI, cioè noti solo in alcuni esemplari e magari con ulteriori caratteristiche che li qualificano come falsificazioni.

Monete prodotte con conii apparentemente ufficiali e utilizzanti sistematicamente tondelli suberati -quindi presumibilmente emissioni statali- dovrebbero essere distinti dal caso della falsificazione privata.

Altrimenti in tutta la storia della Numismatica (a partire dall'età romana imperiale fino all'età preindustriale) dovrebbero essere considerate "false" tutte le monete d'argento emesse deliberatamente con un "titolo" un po' (o molto) peggiore di quello teorico. Capisco che l'anima di rame sotto un rivestimento di buon agento è un espediente particolarmente odioso che impressiona il bravo collezionista moderno, ma in fondo dal punto di vista dell'antica Autorità emittente non è dissimile da un abbassamento del titolo.

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In effetti messa cosi è spiegata meglio di come dicevo io e a questo punto sono daccordo con te. :)

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la chiarezza della spiegazione di Lucio mi fa essere d'accordo con lui.:...una subaerata dell'autorità emittente nn si può considerare un falso.grazie per avere dissipato le ombre

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Anche se prodotta dall'autorità che emetteva moneta è sempre un falso antico perchè non rispetta il "peso" ufficiale del metallo nobile da utilizzare per fare un denario in pratica una "truffa" di stato.

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Capisco il punto di vista, ma non lo condivido.

Nel I sec. a.C. ci sono un gran numero di suberati che noi NON abbiamo motivo di dubitare che fossero emessi ufficialmente.

Il fatto che fossero suberati significa che il valore intrinseco del metallo era inferiore al valore nominale della moneta: questa per me è semplicemente una manovra inflattiva da parte dello Stato -truffaldina quanto si vuole, magari non nota ai più, ma comunque una manovra ufficiale.

Personalmente preferirei utilizzare l'espressione "falso antico" esclusivamente per quei casi che risultano riconducibili ad iniziative private di copie di monete ufficiali a scopo di contraffazione, in questa fattispecie penso che dovrebbero anche rientrare alcuni casi di suberati considerabili come NON SISTEMATICI, cioè noti solo in alcuni esemplari e magari con ulteriori caratteristiche che li qualificano come falsificazioni.

Monete prodotte con conii apparentemente ufficiali e utilizzanti sistematicamente tondelli suberati -quindi presumibilmente emissioni statali- dovrebbero essere distinti dal caso della falsificazione privata.

Altrimenti in tutta la storia della Numismatica (a partire dall'età romana imperiale fino all'età preindustriale) dovrebbero essere considerate "false" tutte le monete d'argento emesse deliberatamente con un "titolo" un po' (o molto) peggiore di quello teorico. Capisco che l'anima di rame sotto un rivestimento di buon agento è un espediente particolarmente odioso che impressiona il bravo collezionista moderno, ma in fondo dal punto di vista dell'antica Autorità emittente non è dissimile da un abbassamento del titolo.

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Non sono della stesa opinione. Tra una moneta che ha subito un abbassamento del titolo ed una moneta interamente (o quasi ) di altro metallo c'è una grande differenza. Del resto questo è dimostrato anche dalle reazioni dell'autorità stessa nel momento in cui monete con un titolo differente veniva messe sul mercato.Nel caso della diminuzione di intrinseco.... circolazione forzosa (al limite pretendendo che le tasse venissero pagate con monete dall'intrinseco superiore) ,nel caso di falso (ignoto,perchè nessuna autorità emittente ha mai affermato "questa moneta l'ho prodotta ed immessa sul mercato io")...nulla, semplice distruzione del pezzo contraffatto.Ne consegue che la moneta falsa (nel senso che è di un metallo differente da quanto previsto) non ha mai ricevuto riconoscimento quale simbolo dell'autorità statale.A mio avviso quindi nel primo caso siamo ancora nell'ambito della politica monetaria e del signoraggio,nel secondo nella truffa ai danni dei sudditi/cittadini. Ritengo di conseguenza che per i suberati si dovrebbe parlare di falsi antichi,indipendentemente da chi siano stati prodotti.

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Ciao, vorrei sapere quanto potrei spendere per l'acquisto di questa moneta (che non è ben messa). In realta l'ho gia acquistata, ma vorrei sapere (a monito futuro) quanto sarebbe stato un prezzo giusto.

Grazie Alberto

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Non vorrei essere indelicato, ma come valore commerciale siamo veramente bassissimi. Penserei letteralmente a pochi euro :( .

Le quotazioni non sono il mio forte, non essendo io né un collezionista né un commerciante, ma occhio e croce direi che un altro esemplare integro e in condizioni decenti NON dovrebbe comunque mai superare i 120 euro, nemmeno in negozio (anzi tendenzialmente un bel po' meno), figuriamoci così.

Nondimeno si tratta di una moneta di forte significato storico.

E poi la lacuna (che ne abbatte se non addirittura annulla il valore commerciale) rende il pezzo per me particolarmente interessante, perché è possibile apprezzarne la particolare caratteristica tecnica dell'anima in rame e contemporaneamente si ha una leggibilità quasi completa degli elementi numismatici.

In definitiva, a me piace, ma non me la sentirei di attribuirle un valore commerciale positivo.

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Ciao, non ti preoccupare, non sei indelicato. E chiaro (anche a me) che la moneta non abbia un gran valore commerciale, io volevo sapere se la cifra da me spesa era da ritenere giusta per l'acquisto della moneta (una decina di €). Per quanto riguarda il valore storico abbiamo gia speso molte parole e se non lo condividessimo non acquistero certo monete (anche oltre i 120 €). Normalmente colleziono altre tipologie di monete (+ moderne), ma ogni tanto sconfino sulle romane o greche. La moneta in oggetto mi è sembrata subito particolare, vuoi per l'anima in rame, vuoi per il significato del diritto. E comunque una moneta che ha oltre 2000 anni ed è sicuramente un gran bel piacere poterla rimirare e mostrarla (ma a chi???) ad amici e parenti.

Ciao Alberto

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