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Sesterzio Gallieno


lucadesign85

Risposte migliori

Salve a tutti, ho recentemente partecipato all'asta Roma Numismatics n° 9 in cui è stato esitato questo sesterzio di Gallieno

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Lot 585

Gallienus Æ Sestertius. Rome, AD 253-254. IMP C P LIC GALLIENVS AVG, laureate and cuirassed bust right / CONCORDIA EXERCIT, Concordia standing left, holding patera and double cornucopia. RIC V 209; MIR 36, 15dd; Banti 12 corr. 7.29g, 25mm, 7h. Flan flaw on obverse 12h, near Extremely Fine.

A fronte di una stima di 30 £ ed una base di 24 £ il lotto ha raggiunto la ragguardevole cifra di 950 £

Non essendo molto esperto di monetazione antica vi chiedo per quali ragioni c'è stato un tale interesse, anche perchè la moneta presenta un vistoso segno al rovescio, però mi era sembrata interessante in quanto, a differenza dei soliti sesterzi di Gallieno, in questo caso il tondello è circolare ed avevo notato la curiosa assenza delle sigle SC nel campo. Sono forse queste due caratteristiche ad aver determinato il risultato finale?

Un cordiale saluto e grazie a chi vorrà rispondermi,

Luca

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Ciao,

direi che in genere i sesterzi di Gallieno non sono rari ma comunque non comuni in queste condizioni.

Se vai al link

http://www.vcoins.com/en/stores/sebastian_sondermann/150/product/gallienus_sestertius__concordia_exercit__ric_209/259599/Default.aspx

Sondermann ne chiedeva per uno analogo, in condizioni assolutamente meno brillanti, ben 95€.

Mettici poi la particolarità data dall'assenza dell' SC.

Personalmente trovo bassa la valutazione di 30£, così come molto alta quella raggiunta di 950£. Ma le aste spesso sono... assolutamente imprevedibili negli esiti.

Ciao

Illyricum

:)

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Beh, direi che hai puntato una bella moneta!

Prima di tutto, la catalogazione di Roma Numismatics, era totalmente sbagliata. Il RIC 209 è un Sesterzio con al rovescio CONCORDIA EXERCIT o EXERCITI.

Secondo: la moneta è sostanzialmente un inedito, in quanto il rovescio CONCOR MIL corrisponde soltanto con un antoniniano di Milano.

Terzo: il peso, 7,29g, è veramente basso.

Quarto: la totale assenza del SC, come già notato.

Direi che a somme fatte, più che a un sesterzio, siamo di fronte ad un medaglioncino...ecco perché è volata alle stelle...resta solo da capire se è mistura oppure bronzo, ma direi che è un'informazione superflua... :D

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Awards

Tradotto: chi ma messo all'asta non ha capito, i compratori sì. la rara bellezza (se fosse stato un sesterzio di Gallieno) del ritratto lo avrebbe portato a 80-90 sterline, magari 100 o 120 trovando l'estimatore. Ma il medaglioncino lo rende un unicum e un unicum storicamente importante: ricordiamo che Gallieno è l'autore di una radicale riforma dell'esercito (e non solo per la valorizzazione della cavalleria).

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Concordo con un probabile piccolo medaglione , alcuni fattori del conio lo fanno ritenere tale , come ben espresso da Mirko8710 . Inoltre dimostrazione di come alle aste si possano trovare interessantissimi pezzi a poco prezzo iniziale , poi naturalmente c'e' da lottare con gli esperti del settore per conquistarli e qui il prezzo sale sale .

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Per me e' l'ennesima dimostrazione che, sulle aste, affari non se ne fanno.

I collezionisti sono, sovente, più bravi dei venditori e,quindi, se c'è una moneta interessante ed autentica il prezzo, come è logico, sale.

Come ben faceva rilevare MIrko8710, è il peso che colpisce quasi come quello di un asse.

La stessa cosa accade con Aureliano:

Æ Sestertius (25mm, 6.54gm, 12h). Rome, 275. Laureate and cuirassed bust r. R/ Emperor and empress clasping hands, radiate head of Sol in field above them. RIC V 80.

Peso basso e mancanza di S C, forse impropriamente catalogato come sesterzio.

Altra curiosità, entrambi sono coniati nella zecca di Roma.

In questo caso, il metallo è il bronzo
1838253.m.jpg

Modificato da eliodoro
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Ciao @@eliodoro , ti garantisco per esperienza che non sempre nelle aste e' come dici , alcune volte , in verita' poche' e per tanti motivi , qualcosa di raro o particolare , sfugge ai piu' . Per il bronzo di Aureliano , poco comune , credo si possa parlare anche in questo caso di medaglioncino , per i motivi di cui sopra .

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Sulla zecca di Roma potrei obiettare, in quanto il rovescio dell'antoniniano conosciuto proviene da quella di Milano e non da Roma e quindi, l'ago, si sposterebbe a Nord.

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Awards

Ciao @@Mirko8710 , ho sfogliato il "Mediolanum" testo specialistico per questa zecca e non esiste alcun antoniniano o altra tipologia per Gallieno con la scritta "Concor Mil" al rovescio , chiedo scusa qualora mi fosse sfuggito , quindi attribuirei la zecca a quella di Roma e anche in questo caso si tratterebbe di un inedito per la mancanza dell' SC , potrebbe essere una stata una forma di rivalsa del Senato contro Gallieno per le riforme militari ad esclusione del Senato vista la dedica militare del rovescio o piu' semplicemente una "dimenticanza" di conio oppure trattasi di un medaglioncino , questo ben giustifica comunque l'alto prezzo , inusitato per un normale bronzo di Gallieno anche se molto bello , raggiunto nell'asta .

Modificato da Legio II Italica
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Gallieno ha coniato molto a Milano (secondo il Ric). Se guardi il volume V alla zecca di Milano, troverai una serie di antoniniani, tra i quali CONCOR MIL.

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Awards

Indubbiamente , pero' mi danno piu' fiducia i numismatici italiani , se non altro per tradizione , nel lavoro di Toffanin sulla zecca di Milano non c'e' traccia di questa legenda in nessun modulo .

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Grazie a tutti per le conferme.

Vista l'assenza delle sigle al rovescio e il peso insolitamente ridotto, ho pensato anch'io ad un medaglioncino, ma data la mia poca esperienza, mi sono fatto fuorviare dalla catalogazione errata che accompagnava la moneta e ho dato poco peso ai miei dubbi...

Luca

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DE GREGE EPICURI

@@eliodoro: però questi bronzi di Aureliano da molti sono considerati assi e non sesterzi, diciamo che i pareri sono discordi. Inoltre, se ben ricordo, non contengono mai la SC, che credo compaia regolarmente per l'ultima volta sui bronzi di Gallieno.

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Sono pienamente d'accordo..visto che ci sono assi di Valeriano padre, perché escludiamo l'ipotesi di assi di gallieno, come in questo caso? Parlare di un medaglioncino non mi convince molto..

Quale sarebbe stata la sua funzione?

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Ciao @@eliodoro , potrebbe essere stata solo una funzione simbolica , tesa ad esaltare la Concordia tra Aureliano e la Divinita' , oppure con Severina , pero' piu' probabile la Concordia riferita alla Divinita' , in quanto la scritta finale e' AUG , mentre se la figura femminile fosse stata Severina avremmo trovato AUGG ; le due figure sono entrambe sotto la protezione del Sol Invictus .

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Ciao @@eliodoro , potrebbe essere stata solo una funzione simbolica , tesa ad esaltare la Concordia tra Aureliano e la Divinita' , oppure con Severina , pero' piu' probabile la Concordia riferita alla Divinita' , in quanto la scritta finale e' AUG , mentre se la figura femminile fosse stata Severina avremmo trovato AUGG ; le due figure sono entrambe sotto la protezione del Sol Invictus .

Non credo, sia la moneta di Gallieno, sia quella di Aureliano hanno ampiamente circolato, quindi servivano per i pagamenti, a differenza dei medaglioni che erano più che altro donativi...

Modificato da eliodoro
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Beh, ma quante volte si vedono Medaglioni (MEDAGLIONI), circolati? Moltissime! I medaglioni sia per portafortuna, o per altro, venivano comunque utilizzati, non li mettevano in bacheca. Medaglione poteva essere incluso a qualcosa, in una veste, sempre all'aria aperta...e così via.

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Awards

ciao a tutti, sul gobl abbiamo al numero 806q l'antoniniano concor mil zecca di viminacium identiche leggende di quella sopra, non classifica altri tipi con questa leggenda...

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