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IGNORED

Gallo "tosato"


chersoblepte

Risposte migliori

Ciao a tutti :),

ho ricevuto oggi un lotticino comprendente alcuni FEL TEMP REPARATIO: tra questi, una moneta comune, ma per un verso, a mio parere, davvero particolare.

Si tratta di un bronzo (dovrebbe essere 20-21 mm., lo si può cionsiderare un Æ2?) di Costanzo Gallo Cesare: se la mia identificazione è corretta, RIC VIII Thessalonica 188 (o 186, non riesco mai a definire se il cavaliere, cadendo, si tiene o meno al collo dell'animale).

Dalle foto non appare molto chiaramente (al momento dispongo solo di quelle del venditore, ma, se necessario, provvederò alla scannerizzazione, non appena la toglierò dall'acqua demineralizzata ;)), ma una volta in mano la moneta mi è parsa, oltre che particolarmente spessa, chiaramente tosata (ne sono una prova i bordi fortemente "squadrati"). Per di più proprio lungo il bordo (anche se credo che sarà difficile rendere questo particolare tramite lo scanner) i segni del taglio sono ben visibili in una zona priva di patina (forse un tentativo di pulizia non perfetto).

Ora vi chiedo: secondo voi, già a metà del IV secolo era in voga l'uso di tosare le monete per ottenere bronzo? Oppure in questo caso l'operazione è stata attuata per altri motivi, tipo un diverso utilizzo della moneta rispetto a quello commerciale?

Grazie sin da ora :).

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Modificato da chersoblepte
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Forse si tratta di un ritagliato medievale, un tentativo di pulizia andato a mal fine lo escludo a priori perchè con una tecnica così invasiva, dubito sarebbe rimasta della terra, una qualsiasi moneta, indipendentemente dal contorno assume la tipologia per la quale rientra nell'ordine di grandezza, lo sò è un pò contorta come logica, per quanto riguarda il rovescio, il cavaliere non si trattiene alla cavalcatura con le mani, anzi è una scena statica (è così impressa) di caduta, un braccio si allunga verso il nemico (in questo caso romano :P ) atto ad un gesto di protezione forse, mentre l'altro braccio cerca sostegno durante la caduta, un pò come accadrebbe se stessi cadendo la tua mente cercherebbe di proteggere le parti vitali portando in avanti il braccio.

Se accetti un consiglio, rifinirei il volto e il rovescio nonchè le legende, togliendo la terra, ma ne lascerei un pò lungo quei rilievi ove la presenza non diminuisce il rpegio dell'immagine te che ne hai l'occasione, anzi forse la lascierei tutta su questa moneta in particolare perchè già parla da sola

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Ma se fosse un ritaglio medievale perchè non utilizzare tutta la moneta ma solo una porzione?

Nel medioevo la scarsità di metalli e altri materiali era molta e tutto ciò che era rimasto di romano era un'ottimo cantiere da riutilizzare.

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Grazie Reboldi per la risposta ;): per quel che riguarda la pulizia ancora devo decidere il da farsi, anche se al momento sono dell'intenzione di non intervenire se non in maniera marginale; come detto anche da te, la moneta, anche così, è molto "espressiva" :D.

Per il resto, quando parlavo di una "cattiva" pulizia non intendevo affermare che a ciò fosse dovuta la tosatura, ma che questa avesse interessata la zona priva di patina in cui appare ben visibile il "taglio".

Infine, dalla rappresentazione al rovescio del cavaliere disarcionato dipende la classificazione corretta della moneta: in questo caso, direi che si tratta di quella "classica", con il cavaliere che volge il volto verso il soldato e stende verso di esso il braccio sinistro; pertanto credo si tratti di RIC VIII Thessalonica 186.

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Se la memoria non mi tradisce gia' ai tempi di costanzo uscirono editti che proibivano la tosatura delle monete. Quindi, dati i rilievi (la moneta non dovrebbe aver circolato tantissimo) potrebbe trattarsi di una tosatura d'epoca.

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Se la memoria non mi tradisce gia' ai tempi di costanzo uscirono editti che proibivano la tosatura delle monete. Quindi, dati i rilievi (la moneta non dovrebbe aver circolato tantissimo) potrebbe trattarsi di una tosatura d'epoca.

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Grazie apostata per l'utile informazione, pensavo che la tosatura per le monete in bronzo fosse iniziata più tardi, perlomeno non prima del V secolo. Per il resto puoi confermarmi la classificazione ed il fatto che si tratti di un Æ2?

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Grazie di nuovo apostata ;).

Butto lì un'ulteriore chiave di lettura, passatami per la testa or ora rileggendo i vostri interventi... la moneta, considerati il tipo ed il periodo, risulta essere, come detto sopra, parecchio spessa (non meno di 3 mm.): secondo voi, è possibile che proprio da ciò sia dipesa la tosatura? Visto che essendo molto spessa, anche tosata, avrebbe comunque mantenuto il suo peso e/o valore intrinseco e la si sarebbe potuta utilizzare senza problemi per gli scambi economici quotidiani?

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Qui dovresti prima pesare la tua moneta

fare un sondaggio sul peso medio dei feltempreparatio per tessalonica

poi controllare l'eventuale deviazione del suo peso rispetto alla media

così stabilisci se è plausibile che si siano presi la briga di fare la tosatura

il secondo passaggio lo vedo molto ostico :blink:

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Qui dovresti prima pesare la tua moneta

fare un  sondaggio sul peso medio dei feltempreparatio per tessalonica

poi controllare l'eventuale deviazione del suo peso rispetto alla media

così stabilisci se è plausibile che si siano presi la briga di fare la tosatura

il secondo passaggio lo vedo molto ostico  :blink:

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Ciao apostata :),

forse (anzi, rileggendo ora il mio intervento precedente, probabilmente :P) mi sono espresso male: non volevo infatti affermare che la tosatura sia stata effettuata necessariamente perché la moneta risultava essere decisamente spessa, come per volerva riportarla a valori, per così dire, più "normali".

Più semplicemente intendevo dire che, magari, essendovi la necessità di "raggranellare" un po' di metallo da una qualche moneta, questa sarà stata scelta di preferenza rispetto ad altre proprio perché, anche una volta subita la tosatura, questa operazione non ne avrebbe inficiato un normale utilizzo sul mercato.

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