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Salonino e un inedito antoniniano da augusto


grigioviola

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Per il momento, vi "offro" questo piccolo antipasto. A settembre, dopo il rientro dalle ferie, approfondirò con un articolo, dapprima per il forum e successivamente, non lo escludo, per una eventuale versione cartacea.

Salonino

Antoninianus

AE; 3,40 gr; 24 mm

Zecca di Colonia

post-8339-0-25808800-1408016958_thumb.jp post-8339-0-78667000-1408016957_thumb.jp

D\ "IMP SALON VALERIANVS AVG", busto radiato a destra

R\ "PIETAS AVG", strumenti sacrificali

Moneta apparsa qualche settimana fa su ebay, poi ritirata, poi rimessa in vendita e finita in qualche collezione chissà dove. Probabilmente è rimasta nel paese di vendiita, in Inghilterra.

L'esemplare proveniva da una vecchia collezione ed era corredato dal suo cartellino originale (probabilmente risalente almeno alla prima metà del '900):

post-8339-0-94377700-1408016388_thumb.jp

Per ora mi fermo qui, spero che qualche buon gustaio del III secolo apprezzi e commenti.

Buon'estate (quel che ne resta) e buone vacanze a tutti!

Modificato da grigioviola
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Ciao @@grigioviola,

Salonino figlio di Gallieno, morì a poco più di sedici anni, messo a morte dall'usurpatore Postumo.

Il Tuo interesse penso si riferisca al fatto che, in quest'antoniniano, Salonino, già di per sè imperatore non comune, è Augusto, quindi ritengo che abbia un buon grado di rarità.

A conferma di ciò, non sono riuscito a trovare un antoniniano analogo.

Bravo l'acquirente che lo ha acquistato.

chissà però a quanto?

E' contraddittorio il fatto che, mentre al diritto è Imperatore, al rovescio ci sono gli strumenti sacrificali tipici dei Cesari, Pontefici Massimi, destinati a divenire Imperatori.

Saluti Eliodoro

Modificato da eliodoro
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Argomento interessante, anche se non ho capito cosa pensi di svilupparlo: una descrizione della monetazioe di Salonino a Colonia Agrippinae (attuale Colonia, in Germania)?

Comunque bisogna partire dal fondamentale studio di Goebl, anche se scritto in tedesco (e si trova nella biblioteca Germanica, che riaprirà a Settembre):

Göbl, Robert..

Die Münzprägung der Kaiser Valerianus I., Gallienus, Saloninus (253/268), Regalianus (260) und Macrianus, Quietus (260/262) / Robert Göbl.

Wien : Verlag der Österreichischen Akademie der Wissenschaften, 2000.

2 v. ; 30 cm.

( Moneta Imperii romani ; 36; 43-44.)

Rom. Sign.: Z Oesterr 10 (286,1.2)

Ecco alcuni interessanti links:

http://www.tantaluscoins.com/browse.php?type=2&page=1&cur=1&sbt=5&sbc=186

http://www.thirdcentury.nl/Demonetization,%20Saloninus%20Augustus.html

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Grazie @@acraf,

molto interessanti i link che hai postato.

L'autoproclamazione di Salonino durante l'assedio di Cologne spiegherebbe bene il fatto che, mentre al Diritto è un Augusto, il rovescio è tipico, invece, del Cesare.

Quindi gli addetti alla zecca di Colonia Agrippina avrebbero operato una correzione alla legenda del diritto, mantenendo gli stessi coni di Salonino da Caesar?

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Al volo.

Di fatto si tratta di un esemplare unico, non censito finora.

La legenda AVG è nota in sole due tipologie per poco più, complessivamente, di una 50ina di esemplari (se non vado errato).

Qui ci troviamo di fronte o a un mule con il conio al dritto delle ultime serie con la legenda terminante in "AVG" e una delle precedenti "pietas" con la titolatura a cesare oppure, ma lo ritengo meno probabile, di fronte a una terza e inedita serie con il titolo di augusto.

Di certo una moneta molto interessante, che risale agli ultimi mesi di vita dell'imperatore probabilmente mentre la città di Colonia era già sotto assedio da parte delle truppe di Postumo.

Il realizzo ha superato le 1000 sterline com'era prevedibile.

In prima battuta la moneta non era stata riconosciuta ed era stata ritirata un giorno prima dalla chiusura dell'asta quando stava per essere aggiudicata a 13 sterline... da me :crazy:

Inutile dire che il mio budget era decisamente più bassa... ragion per cui non ho seguito i rilanci folli della seconda tornata.

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Al volo.

Di fatto si tratta di un esemplare unico, non censito finora.

La legenda AVG è nota in sole due tipologie per poco più, complessivamente, di una 50ina di esemplari (se non vado errato).

Qui ci troviamo di fronte o a un mule con il conio al dritto delle ultime serie con la legenda terminante in "AVG" e una delle precedenti "pietas" con la titolatura a cesare oppure, ma lo ritengo meno probabile, di fronte a una terza e inedita serie con il titolo di augusto.

Di certo una moneta molto interessante, che risale agli ultimi mesi di vita dell'imperatore probabilmente mentre la città di Colonia era già sotto assedio da parte delle truppe di Postumo.

Il realizzo ha superato le 1000 sterline com'era prevedibile.

In prima battuta la moneta non era stata riconosciuta ed era stata ritirata un giorno prima dalla chiusura dell'asta quando stava per essere aggiudicata a 13 sterline... da me :crazy:

Inutile dire che il mio budget era decisamente più bassa... ragion per cui non ho seguito i rilanci folli della seconda tornata.

Che peccato...l'avevi quasi presa, c'è stato qualche spifferone che ha messo sul chi va là il venditore.

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Interessantissima: di fatto si sa la data di produzione (260) e il luogo (Colonia). Sicuramente è un mule voluto: con la città sotto assedio certo non avevano tempo di pensare a nuove monete. Per quanto riguarda il cartellino, purtroppo non è indicata la collezione di provenienza e la sua localizzazione. Un vero peccato. Non credo, infine, all'"uccellino" che ha soffiato la rarità della moneta a un incauto venditore. Sono più propenso a pensare che il venditore fosse ben conscio di che cosa aveva in mano. Ha fatto un tentativo. Poi, quando è stato chiaro che non c'era la ressa dei competenti e che l'asta non decollava ha ritirato la moneta: stava correndo il rischio di cederla a 15 euro o forse anche meno!

Modificato da cancun175
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Al volo.

Di fatto si tratta di un esemplare unico, non censito finora.

La legenda AVG è nota in sole due tipologie per poco più, complessivamente, di una 50ina di esemplari (se non vado errato).

Qui ci troviamo di fronte o a un mule con il conio al dritto delle ultime serie con la legenda terminante in "AVG" e una delle precedenti "pietas" con la titolatura a cesare oppure, ma lo ritengo meno probabile, di fronte a una terza e inedita serie con il titolo di augusto.

Di certo una moneta molto interessante, che risale agli ultimi mesi di vita dell'imperatore probabilmente mentre la città di Colonia era già sotto assedio da parte delle truppe di Postumo.

Il realizzo ha superato le 1000 sterline com'era prevedibile.

In prima battuta la moneta non era stata riconosciuta ed era stata ritirata un giorno prima dalla chiusura dell'asta quando stava per essere aggiudicata a 13 sterline... da me :crazy:

Inutile dire che il mio budget era decisamente più bassa... ragion per cui non ho seguito i rilanci folli della seconda tornata.

È anche colpa mia... gli avevo consigliato, prima di metter mano al... portafoglio di metterla sul cuore, guardare i figli, la moglie e pensare alla Pax Familiaris!!!!

Ciao

Illyricum

;)

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Interessantissima: di fatto si sa la data di produzione (260) e il luogo (Colonia). Sicuramente è un mule voluto: con la città sotto assedio certo non avevano tempo di pensare a nuove monete. Per quanto riguarda il cartellino, purtroppo non è indicata la collezione di provenienza e la sua localizzazione. Un vero peccato. Non credo, infine, all'"uccellino" che ha soffiato la rarità della moneta a un incauto venditore. Sono più propenso a pensare che il venditore fosse ben conscio di che cosa aveva in mano. Ha fatto un tentativo. Poi, quando è stato chiaro che non c'era la ressa dei competenti e che l'asta non decollava ha ritirato la moneta: stava correndo il rischio di cederla a 15 euro o forse anche meno!

Non saprei, talvolta i venditori inglesi non si rendono conto di cosa hanno in mano perchè specializzati in altre tipologie ( es. in Inghilterra le "hammered") e vendono romane perchè comunque hanno mercato. Piú probabile che qualcuno piú esperto lo abbia messo sull'avviso. Non solo ma ha sparso la voce tra conoscenti del ramo: come spiegare i rilanci del secondo round?

Ciao

Illyricum

;)

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Mi fa piacere leggere che monete di conservazione non certo bella come questa postata di Salonino , anzi direi piuttosto brutta , raggiungano cifre molto importanti , la rarita' si paga , piu' di una moneta antica bellissima o splendida , ma comune .

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Mi fa piacere leggere che monete di conservazione non certo bella come questa postata di Salonino , anzi direi piuttosto brutta , raggiungano cifre molto importanti , la rarita' si paga , piu' di una moneta antica bellissima o splendida , ma comune .

Certo, specialmente per gli antoniniani (romani e gallici) della seconda parte del III secolo: la rarità si paga molto molto più della qualità.

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Il venditore non aveva riconosciuto la moneta. Qualche altro acquirente, che ancora non si era palesato con offerte, gli aveva inviato un messaggio dicendogli che si trattava di un falso ragion per cui l'ha ritirata dall'asta e l'ha fatta vedere a un amico esperto di monete romane (questo venditore vende prevalentemente monete dell'8-900) che gli ha rivelato il reale valore del pezzo. Del resto il cartellino parlava chiaro, non c'era dubbio alcuno circa la classificazione. La prima inserzione di vendita parlava genericamente di "Saloninus Antoninianus" e basta. La seconda era invece ben più dettagliata ed era esplicita l'indicazione dell'unico pezzo noto.

Sono convinto comunque che chi l'ha acquistato già l'aveva visto fin dall'inizio e che semplicemente fosse lì buono buono ad attendere gli ultimi istanti per la puntata vincente.

Pace! Son soddisfatto comunque per aver "scovato", anche se solo virtualmente, questo pezzo e di averne conservato memoria.

Ebay è una vera e propria miniera d'oro per accrescere la propria conoscenza, basta saperlo usare con criterio, sapere cosa cercare e soprattutto sapere accontentarsi! :)

L'anno di coniazione come già detto da Paolo è certo, è il 260 come le altre due tipologie con medesima legenda al dritto che sono note: SPES PVBLICA e FELICITAS AVGG.

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Beh, abbastanza ingenuo allora quel venditore. Ed è "strano" chi gli ha detto che era un falso. Perché oggettivamente un falso moderno di questa tipologia di monete non si trova. Se fosse stato un falso sarebbe stato un falso oltremodo "intelligente": creare una moneta introvabile! perché se riconosciuta come "introvabile", poteva dare profitto (da falsa). Altrimenti sarebbe stato necessario produrne migliaia per avere un piccolo ritorno! Non sono sesterzi di Nerone! Il bello delle monetucce del III secolo è proprio questo: costano tanto poco che falsificarle non è conveniente. Sono autentiche per definizione.

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@@grigioviola

Osservando bene il cartelino, però, anche il primo possessore l'aveva sottovalutata.

Infatti, si è limitato ad indicare gli anni di Regno di Salonino, non dando peso al fatto che fosse Augusto e,quindi, che fosse perfettamente databile.

Penso che, all'epoca, sia stato un ritrovamento casuale, ed il collezionista non seguisse le romane.

Modificato da eliodoro
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Beh, abbastanza ingenuo allora quel venditore. Ed è "strano" chi gli ha detto che era un falso. Perché oggettivamente un falso moderno di questa tipologia di monete non si trova. Se fosse stato un falso sarebbe stato un falso oltremodo "intelligente": creare una moneta introvabile! perché se riconosciuta come "introvabile", poteva dare profitto (da falsa). Altrimenti sarebbe stato necessario produrne migliaia per avere un piccolo ritorno! Non sono sesterzi di Nerone! Il bello delle monetucce del III secolo è proprio questo: costano tanto poco che falsificarle non è conveniente. Sono autentiche per definizione.

falsi moderni se ne trovano eccome, può essere conveniente anche fare un solo falso visto il prezzo rivendita che poi raggiunge.

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  • 4 settimane dopo...

Dopo aver iniziato a buttar giù la scaletta dell'articolo che avevo intenzione di scrivere su questo esemplare, andando a fondo con la bibliografia su Salonino... mi sono imbattuto su uno studioso (piuttosto noto a dire il vero) che mi ha preceduto nel 2013 (quindi nemmeno tanto tempo fa) e che ha analizzato un altro esemplare di questa tipologia, il che, salvo sorprese, porta a due i numeri noti di questo rarissimo antoniniano di Salonino come augusto.

Ve lo allego, qualora foste interessati... e non escludo di scrivere ugualmente un articolo a mia firma, visto che in Italiano non c'è nulla! magra consolazione visto che credevo di aver trovato per "primo" un tipo inedito :blum:

L'articolo è: "SALON VALERIANVS AVG / PIETAS AVG - Un antoninien inedit pour Salonin Auguste (260)" di Dominique Hollard, The Numismatic Chronicle 173, London, 2013

NC173_Offprint_122000_Hollard-libre.pdf

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Per la cronaca, oltre all'esemplare che ho qui proposto in apertura, questi sono gli altri (tipologicamente) noti:

post-8339-0-20159000-1410184911_thumb.jp

a) Aureo "FELICITAS AVGG"

b) Antoniniano "FELICITAS AVGG"

c) Antoniniano "SPES PVBLICA"

1) Antoniniano "PIETAS AVG"

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ahi ahi ahi la fretta fa partorire i gattini ciechi! :D :D

l'esemplare da me rinvenuto è, a tutti gli effetti, inedito in quanto la legenda al D/ contiene anche il praenomen IMP che nell'esemplare censito e proposto da Hollard mancava!

"me felice" :blum:

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continuo la mia analisi ampliando quanto affermato da Hollard circa la cronologia del conio in uso.

Il conio del dritto usato per la moneta analizzata da Hollard è stato riscontrato anche in un altro esemplare della produzione di Salonino come augusto e accoppiato alla SPES PVBLICA:

post-8339-0-62018700-1410187600_thumb.jp

dove però risulta "completato" con l'aggiunta del titolo IMP a inizio legenda.

Il fatto che esistano diversi esemplari del tipo PIETAS AVG con la legenda SALON VALERIANVS CAES che invece di occupare tutto il bordo della moneta sono preceduti da uno spazio abbastanza ampio prima del nome in corrispondenza della base del busto

post-8339-0-04000300-1410186971_thumb.jp

porta l'autore a formulare un'ipotesi più che attendibile ovvero quella di un ritocco di un conio già in uso dove mediante una reincisione è stata trasformata la parte finale CAES in AVG il che, citando Hollard "expliquerait l'aspect un peu malhabile des dernnières lettres de la titulature".

Il modificatore del conio si è però scordato, già che c'era, di metter mano anche alla parte iniziale aggiungendo il mancante titolo IMP.

Dimenticanza presto risolta come sembra dimostrare l'altro antoniniano accoppiato al rovescio SPES PVBLICA precedentemente citato (vedi prima immagine e seguente raffronto ingrandito del solo dritto):

post-8339-0-01168200-1410187758_thumb.jp

Il conio in questione quindi dovrebbe aver fatto i seguenti passaggi:

a) utilizzato come SALON VALERIANVS CAES per PIETAS AVG e/o SPES PVBLICA

b) modificato in SALON VALERIANVS AVG e utilizzato per PIETAS AVG (esemplare 2013) - (per ora non noto in SPES PVBLICA)

c) integrato in IMP SALON VALERIANVS AVG e utilizzato sia per PIETAS AVG (esemplare 2014) che per SPES PVBLICA (esemplare citato in foto)

Quindi, integrando quanto detto con il nuovo esemplare, il corpus delle emissioni di Salonino come Augusto dovrebbe essere il seguente

SALON VALERIANVS AVG

1) PIETAS AVG (Antoniniano)

IMP SALON VALERIANVS AVG

2) PIETAS AVG (Antoniniano)

3) SPES PVBLICA (Antoniniano)

4) FELICITAS AVGG (Aureo)

5) FELICITAS AVGG (Antoniniano)

SALON VALERIANVS CAES

6) FELICITAS AVGG (Antoniniano ibrido, Cun. 743, 4 esemplari)

Elmer ipotizza l'esistenza di un aureo con la SPES PVBLICA, tuttavia in assenza di riscontri reali tenderei ad escluderne l'esistenza. Mentre il tipo FELICITAS AVGG è una creazione propria di Salonino come Augusto, i tipi che riprendono la PIETAS AVG e LA SPES PVBLICA sono rimaneggiamenti di antoniniani in corso di produzione quindi non è così scontata l'esistenza anche degli omologhi aurei.

Volutamente non ho seguito l'ordine proposto da Hollard che vi riporto qui per brevità (per chi non ha voglia di leggersi tutto l'articolo):

post-8339-0-70413600-1410189145_thumb.jp

In quanto a mio parere il rinvenimento di quest'ultimo esemplare porta a una ridefinizione del corpus e conseguentemente dell'ordine di produzione che ritengo essere più corretto come da me ridefinito.

Infine, concordo con quanto già detto e debitamente supportato da Hollard circa l'esistenza di un'unica officina a lavorare per queste coniazioni e alla continuità della produzione con le emissioni precedente a titolatura CAES (come dimostra l'ibrido catalogato al numero 6).

Modificato da grigioviola
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continuo la mia analisi ampliando quanto affermato da Hollard circa la cronologia del conio in uso.

Il conio del dritto usato per la moneta analizzata da Hollard è stato riscontrato anche in un altro esemplare della produzione di Salonino come augusto e accoppiato alla SPES PVBLICA:

attachicon.gifsalon3.jpg

dove però risulta "completato" con l'aggiunta del titolo IMP a inizio legenda.

Il fatto che esistano diversi esemplari del tipo PIETAS AVG con la legenda SALON VALERIANVS CAES che invece di occupare tutto il bordo della moneta sono preceduti da uno spazio abbastanza ampio prima del nome in corrispondenza della base del busto

attachicon.gifsalon2.jpg

porta l'autore a formulare un'ipotesi più che attendibile ovvero quella di un ritocco di un conio già in uso dove mediante una reincisione è stata trasformata la parte finale CAES in AVG il che, citando Hollard "expliquerait l'aspect un peu malhabile des dernnières lettres de la titulature".

Il modificatore del conio si è però scordato, già che c'era, di metter mano anche alla parte iniziale aggiungendo il mancante titolo IMP.

Dimenticanza presto risolta come sembra dimostrare l'altro antoniniano accoppiato al rovescio SPES PVBLICA precedentemente citato (vedi prima immagine e seguente raffronto ingrandito del solo dritto):

attachicon.gifsalon4.jpg

Il conio in questione quindi dovrebbe aver fatto i seguenti passaggi:

a) utilizzato come SALON VALERIANVS CAES per PIETAS AVG e/o SPES PVBLICA

b) modificato in SALON VALERIANVS AVG e utilizzato per PIETAS AVG (per ora non noto in SPES PVBLICA)

c) integrato in IMP SALON VALERIANVS AVG e utilizzato sia per PIETAS AVG che per SPES PVBLICA

Quindi, integrando quanto detto con il nuovo esemplare, il corpus delle emissioni di Salonino come Augusto dovrebbe essere il seguente

SALON VALERIANVS AVG

1) PIETAS AVG (Antoniniano)

IMP SALON VALERIANVS AVG

2) PIETAS AVG (Antoniniano)

3) SPES PVBLICA (Antoniniano)

4) FELICITAS AVGG (Aureo)

5) FELICITAS AVGG (Antoniniano)

SALON VALERIANVS CAES

6) FELICITAS AVGG (Antoniniano ibrido, Cun. 743, 4 esemplari)

Elmer ipotizza l'esistenza di un aureo con la SPES PVBLICA, tuttavia in assenza di riscontri reali tenderei ad escluderne l'esistenza. Mentre il tipo FELICITAS AVGG è una creazione propria di Salonino come Augusto, i tipi che riprendono la PIETAS AVG e LA SPES PVBLICA sono rimaneggiamenti di antoniniani in corso di produzione quindi non è così scontata l'esistenza anche degli omologhi aurei.

Volutamente non ho seguito l'ordine proposto da Hollard che vi riporto qui per brevità (per chi non ha voglia di leggersi tutto l'articolo):

attachicon.gifsalon5.jpg

In quanto a mio parere il rinvenimento di quest'ultimo esemplare porta a una ridefinizione del corpus e conseguentemente dell'ordine di produzione che ritengo essere più corretto come da me ridefinito.

Infine, concordo con quanto già detto e debitamente supportato da Hollard circa l'esistenza di un'unica officina a lavorare per queste coniazioni e alla continuità della produzione con le emissioni precedente a titolatura CAES (come dimostra l'ibrido catalogato al numero 6).

ciao @@grigioviola, purtroppo non conosco il francese per cui non ho potuto leggere l'articolo.

Concordo, in ogni caso, su due punti:

1) Un'unica officina;

2) una correzione di conio.

Intanto, essendo l'antoniniano da te scoperto, un inedito, penso che la redazione di un Tuo articolo sia del tutto legittima e, necessaria :good: .

Saluti

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Sì, bimbi permettendo devo ricavarmi il tempo per farlo!

E sperare poi in un'ospitata su Panorama Numismatico o Monete Antiche per dare ulteriore visibilità alla moneta.

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Nell'attesa, nella mia piccola collezione ho fatto uno spazietto per questo Salonino (acquistato a dire il vero sotto le mentite spoglie di Valeriano II, il che mi ha permesso di spuntare un prezzo decisamente più vantaggioso) di provenienza lecita (venditore professionale inglese con tanto di partita iva e iscrizione ad associazioni numismatiche commerciali e non):

post-8339-0-78194800-1410772272_thumb.jp post-8339-0-68313700-1410772273_thumb.jp

D/ Busto radiato a dx; legenda: “SALON VALERIANVS CAES”.

R/ Strumenti sacrificali: lituus, coltello, brocca, simpulum e aspergillum; legenda “PIETAS AVG”.

RIC 9

Dal vivo è molto più "fresco" che non in foto.

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Complimenti vivissimi!

In effetti si tratta di un inedito, che va non solo ad aggiungersi a quanto già illustrato da Hollard, ma anche ad integrarlo completando in qualche modo la sequenza.

Noto che la foto dell'inedito postata all'inizio della discussione non è ottimale, in quanto la moneta era piuttosto inclinata. Sarebbe utile avere una foto migliore, specialmente se si deve pubblicarla.

In ogni caso a me pare che sia dello stesso conio di quello pubblicato da Hollard, anche se la comparazione risulta appunto complicata dal fatto che l'inedito non era fotografato correttamente sul piano.

In bocca al lupo!

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Sì confermo che anche dalle mie analisi fotografiche risulta compatibile con il medesimo conio.

Tuttavia sono le uniche foto di cui dispongo e non ho idea in quale collezione sia andata ora la moneta.

Il venditore non ha fornito ulteriori foto e con i contatti che ho avuto con lui pre vendita sono riuscito ad avere, in più, solamente i dati fisici della moneta (peso e diametro).

Forse qualcuno bravo con photoshop e/o simili potrebbe riuscire a raddrizzare la foto anche se temo che l'operazione potrebbe compromettere la già compromessa analisi comparativa con gli altri esemplari per definire i vari collegamenti con altri conii di dritto e rovescio.

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