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Stemma di Christoph Andreas Spaur


Sorante

Risposte migliori

Riprendo una foto dal post creato da Claudia 88 in “medaglistica” (link: http://www.lamoneta.it/topic/126924-identificazione-medaglia/) e dopo aver chiesto autorizzazione a farlo (fig.1).

Lo stemma di Christoph Andreas Spaur è interessante, ma certo, nell’esemplare postato, poco visibile.
Corre in nostro aiuto un’arma dipinta su una torre di Brunico, visibile anche qui, http://de.wikipedia.org/wiki/Christoph_Andreas_von_Spaur da me però “ritagliata” in modo da risultarne ingrandita (fig. 2).

Ma posso offrire assai modestamente un altro piccolo contributo al dibattito.
Il particolare che mi ha messo sulla “pista giusta” è il secondo e terzo quarto dell’inquartato che forma lo scudetto “sul tutto” (parlo dello stemma presente nel sigillo/medaglia, ma come riferimento sarà meglio tenere sott’occhio anche il più leggibile stemma di Brunico) e cioè una banda diminuita accostata da due stelle. Ho subito pensato che tale “pezza” fosse stata creata per errore o per evidenziare la corretta divisione in “trinciato” del campo (questa partizione però la si sarebbe dovuta rendere, secondo me, con una “riga” incisa e non con una banda in rilievo in quanto, come visto, in un caso e nell’altro si ottengono due risultati araldici completamente diversi). Nonostante "l'errore" comunque, questi due quarti dell’inquartato hanno richiamato alla mia mente un altro stemma Spaur (fig 3) che ho potuto ammirare in un dipinto del XVI sec., presente in un castello del Trentino, -tuttora di proprietà del conte Ulrico Spaur- rappresentante una Crocifissione in cui si possono notare i due committenti (uno Spaur e una Fugger) inginocchiati e accompagnati dalla loro rispettiva arma. Tale stemma è esattamente “lo stesso” dello scudetto “sul tutto” di cui dicevamo prima, presente nello stemma di Brunico del Vescovo Spaur, da cui è sorta questa discussione, eccezion fatta per il numero di raggi delle stelle, che è differenziazione ininfluente.

E’ possibile quindi che il committente del quadro appartenesse allo stesso ramo-Spaur del vescovo, o che all’epoca in cui questi visse (XVI sec., come quella del dipinto di cui sopra) quello fosse l’unico stemma Spaur in vigore, stemma che è mutato nel corso dei secoli inquartandosi con altre armi e che al giorno d'oggi è ulteriormente diverso? A proposito: l’arma originaria di famiglia è quella in fig. 4 (ricevuta invece mesi fa dal sempre gentilissimo Corbiniano), la qual cosa mi porta ad un'altra considerazione che però pubblicherò in altro post, per non appesantire ulteriormente il tutto.

Il blasone dello stemma in fig. 3, salvo correzioni e migliorie…: Inquartato: nel 1° e 4° d’argento, al leone rivolto di rosso, tenente tra le branche anteriori una coppa d’oro, nel 2° e 3° trinciato di rosso e d’argento, alle due stelle di otto raggi dell’uno nell’altro.
A proposito… nel terzo campo si potrebbe parlare di “trinciato centrato”, vista la linea arcuata e non retta che separa le due metà del campo?.

nb: il primo quarto dello stemma vescovile (l’agnello pasquale) e il quarto (l’aquila) richiamano (come ancora accade in tempi recenti (http://www.bz-bx.net/pls/bolzano/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=25883&rifi=guest&rifp=guest) rispettivamente lo stemma della diocesi di Bressanone e l’aquila del Tirolo?

nb.2: si noti come l'agnello pasquale del primo quarto sia, nello stemma sulla Porta di Brunico, in posizione classica (cioè come se stesse camminando verso il fianco in destra araldica dello scudo) con la testa rivolta, mentre nel primo quarto della medaglia risulti rivolto con la testa rivoltata (quindi procedente verso sinistra araldica ma con la testa rivoltata verso destra).

Un caro saluto.

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Modificato da Sorante
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Innanzitutto, una parola soltanto per il nostro @@Sorante: bravissimo.

Analisi attenta e dettagliata, con riflessioni adeguate.

(...)

E’ possibile quindi che il committente del quadro appartenesse allo stesso ramo-Spaur del vescovo, o che all’epoca in cui questi visse (XVI sec., come quella del dipinto di cui sopra) quello fosse l’unico stemma Spaur in vigore, stemma che è mutato nel corso dei secoli inquartandosi con altre armi e che al giorno d'oggi è ulteriormente diverso?

Possibile.

Occorrerebbe una ;) svelta ricerchina genealogica per averne conferma, o meno.

Il blasone dello stemma in fig. 3, salvo correzioni e migliorie…: Inquartato: nel 1° e 4° d’argento, al leone rivolto di rosso, tenente tra le branche anteriori una coppa d’oro, nel 2° e 3° trinciato di rosso e d’argento, alle due stelle di otto raggi dell’uno nell’altro.

A proposito… nel terzo campo si potrebbe parlare di “trinciato centrato”, vista la linea arcuata e non retta che separa le due metà del campo?.

Sì, certo.

Un artificio grafico cui il disegnatore è stato "costretto" dalla forma dello scudo, rastremata verso il basso e quindi tale da togliere spazio ai contenuti interni.

Te la senti, carissimo, di ottimizzare in base a ciò il già buon blasone che hai redatto? :good:

nb: il primo quarto dello stemma vescovile (l’agnello pasquale) e il quarto (l’aquila) richiamano (come ancora accade in tempi recenti (http://www.bz-bx.net/pls/bolzano/V3_S2EW_CONSULTAZIONE.mostra_pagina?id_pagina=25883&rifi=guest&rifp=guest) rispettivamente lo stemma della diocesi di Bressanone e l’aquila del Tirolo?

(...)

Sì, esatto.

:good:

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Che dire... ringrazio di cuore il grande Corbiniano, e incasso l'apprezzamento, ben conscio di quanto valga. Un bello stimolo a continuare, nonostante i limiti che ho evidenziato nel corso di questi anni :cray:

Ed ecco la mia specialità: fornitura di blasoni alternativi, nessuno dei quali convincente. Vanno in ordine inverso di preferenza.

1) CHIARO MA TROPPO PESANTE.

Inquartato: nel 1° e 4° d’argento, al leone rivolto di rosso, tenente tra le branche anteriori una coppa d’oro, nel 2° trinciato di rosso e d’argento, alle due stelle di otto raggi dell’uno nell’altro; nel 3° trinciato ricurvo di rosso e d’argento, alle due stelle di otto raggi dell’uno nell’altro.

2) MENO PESANTE MA CON LOCUZIONE EXTRA-BLASONE ("COME NEL"):

Inquartato: nel 1° e 4° d’argento, al leone rivolto di rosso, tenente tra le branche anteriori una coppa d’oro, nel 2° trinciato di rosso e d’argento, alle due stelle di otto raggi dell’uno nell’altro; nel 3° come nel 2°,la partizione ricurva.


3) CONTIENE UNA BRUTTA RIPETIZIONE ("TERZO").

Inquartato: nel 1° e 4° d’argento, al leone rivolto di rosso, tenente tra le branche anteriori una coppa d’oro, nel 2° e 3° trinciato, RICURVO NEL 3°, di rosso e d’argento, alle due stelle di otto raggi dell’uno nell’altro.

oppure: INSERISCO LA LOCUZIONE "QUESTO", ma non è assolutamente chiaro che si riferisca a "3°". Preferisco la ripetizione alla poca chiarezza.

Inquartato: nel 1° e 4° d’argento, al leone rivolto di rosso, tenente tra le branche anteriori una coppa d’oro, nel 2° e 3° trinciato, RICURVO IN QUESTO, di rosso ed’argento, alle due stelle di otto raggi dell’uno nell’altro.


Ancora grazie di cuore per le belle parole, Corbiniano, sperando che questi blasoni non ti costringano a cancellarle :) :)

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Che dire... ringrazio di cuore il grande Corbiniano, e incasso l'apprezzamento, ben conscio di quanto valga. Un bello stimolo a continuare, nonostante i limiti che ho evidenziato nel corso di questi anni :cray:

Ed ecco la mia specialità: fornitura di blasoni alternativi, nessuno dei quali convincente. Vanno in ordine inverso di preferenza.

1) CHIARO MA TROPPO PESANTE.

Inquartato: nel 1° e 4° d’argento, al leone rivolto di rosso, tenente tra le branche anteriori una coppa d’oro, nel 2° trinciato di rosso e d’argento, alle due stelle di otto raggi dell’uno nell’altro; nel 3° trinciato ricurvo di rosso e d’argento, alle due stelle di otto raggi dell’uno nell’altro.

Più che "pesante", direi "più lungo rispetto agli altri".

Ma senz'altro è il più chiaro.

-------------------------

(...)

Ancora grazie di cuore per le belle parole, Corbiniano, sperando che questi blasoni non ti costringano a cancellarle :) :)

Assolutamente no, caro Sorante.

Piuttosto, mi chiedo come mai il "trinciato centrato" di cui parlavi (correttamente) nel post #1 è diventato "ricurvo" nel #3... ;)

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Assolutamente no, caro Sorante.
Piuttosto, mi chiedo come mai il "trinciato centrato" di cui parlavi (correttamente) nel post #1 è diventato "ricurvo" nel #3... ;)

------------------------------------------------------------

bah...le solite Sorantate...

e mi ero pure detto: di solito sbaglio sempre qualcosa quando riporto qualcosa ma forse stavolta è andato tutto liscio... :crazy:

Modificato da Corbiniano
rettifica di un refuso
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Quindi concludendo, spero senza lapsus:

Inquartato: nel 1° e 4° d’argento, al leone rivolto di rosso, tenente tra le branche anteriori una coppa d’oro, nel 2° trinciato di rosso e d’argento, alle due stelle di otto raggi dell’uno nell’altro; nel 3° trinciato centrato di rosso e d’argento, alle due stelle di otto raggi dell’uno nell’altro.

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Stemma originario Spaur e stemma del vescovo Christoph Andreas von Spaur
Il confronto tra queste due armi non può che richiamarmi alla memoria le parole del Prof. Luigi Borgia, carissima e “chiarissima“ persona, nonché uno tra i massimi esperti in materia: ” […] crediamo che possa essere risultato chiaro al lettore che, alla domanda che si sente rivolgere più spesso, “Qual “è” lo stemma del personaggio tale?”, un araldista non possa dare nessuna risposta se prima il richiedente non gli abbia dato, a sua volta, una precisa serie di delucidazioni:” “a quale diramazione della famiglia è appartenuto il personaggio in argomento”; “a quale momento della storia della diramazione; “a quale momento della storia del personaggio stesso”.
Vi saranno certamente episodi più clamorosi di quello che sottopongo qui, ma esso mi pare altrettanto chiaro: Che fine ha fatto l’arma originaria Spaur nello stemma cinquecentesco del vescovo Christoph Andreas? Essa non è che la (se non ho fatto male i calcoli…) quattordicesima parte dell’arma del prelato, ripetuta due volte e in piccolo (e per giunta "rivolta) nello scudetto ”sul tutto“. E altre armi diverse si sono succedute nella storia di quella famiglia e attualmente ne vige un’altra. Quindi come sarebbe possibile chiedersi: qual è l’arma Spaur se non si aggiungesse il termine “originaria“ alla domanda, o se non si precisassero epoca esatta e personaggio esatto?

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