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IGNORED

Mausoleo di Maria e Onorio


Legio II Italica

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Nella storia dell’ archeologia sono avvenuti dei ritrovamenti unici , eccezionali , tipo quelli accaduti a Heinrich Schliemann e per esempio ai non famosi personaggi della nostra storia , ma che ebbero poi risultati completamente diversi per quello che riguarda la conservazione dei tesori trovati ; purtroppo la bella , ma sconsolante allo stesso tempo , storia del ritrovamento del Mausoleo imperiale di Onorio e Maria , ne e’ la tristissima dimostrazione .
Le notizie riportate tra le virgolette sono tratte dal libro del famoso archeologo romano Rodolfo Lanciani : Pagan and Christian Rome , edito in America nel 1892 .
Parliamo quindi di un Mausoleo , quello di Onorio e Maria , composto da due rotonde , ma non piu’ esistente , che in origine era stato costruito nell’ arena del vecchio e dismesso da quasi quattro secoli , Circo di Caligola , poi restaurato o ampliato da Nerone ; Circo che era situato sul fianco sinistro della futura Basilica di San Pietro , piu’ o meno dove oggi sorge l’ Auditorium Paolo VI ; il cui Obelisco alto oltre 25 metri posto al centro della spina , orna dal 1586 la grande Piazza della Basilica . Una curiosita’ di questo Obelisco : e’ l’unico di quelli romani che non e’ mai caduto , e’ rimasto dritto al suo posto originario per oltre 15 secoli fino a quando fu spostato di poche centinaia di metri .
Era questo Mausoleo Vaticano costruito per accogliere la famiglia imperiale di Onorio e di sua moglie Maria .
Maria era la figlia di Stilicone e di sua moglie Serena , figlia adottiva dell’ imperatore Teodosio I ; sua sorella era Termanzia e suo fratello Eucherio .
Nel 398 Maria sposò lo zio o cugino adottivo e imperatore d'Occidente Onorio per rendere più stabile la posizione di Stilicone , che in pratica divenne il vero detentore del potere nell’ occidente romano .
Maria morì nel 408 senza aver avuto figli , mentre la sorella Termanzia prese il suo posto sposando Onorio ; Stilicone, fu l’ artefice di questo secondo matrimonio , mantenendo cosi’ un legame con Onorio , ma l'imperatore mise comunque a morte Stilicone in quello stesso anno , vittima di intrighi di corte e sospetti di convivenza con Alarico , tanto e’ che ne segui’ una strage di Germani residenti a Roma e fuori , i cui superstiti andarono ad ingrossare l’ esercito di Alarico ; ma questa e’ un’altra storia che esula dalla nostra .
Maria fu sepolta nel mausoleo imperiale che si trovava a fianco dell'antica basilica di San Pietro in Vaticano , nello stesso luogo furono in seguito sepolti anche Onorio e Termanzia . Nel 1544 la tomba di Maria fu trovata e aperta , vi furono ritrovati i resti dell'imperatrice con un sontuoso corredo di preziosi , composti dal mundus muliebris (doni nuziali) di Maria , doni di Onorio e dalla sua toiletta personale .
Questo Mausoleo a doppia rotonda sorgeva dove un tempo si trovava il Circo di Caligola , posto dietro il braccio colonnato di sinistra guardando l’ ingresso della Basilica ; vennero erette nell’ arena del Circo due rotonde a Mausoleo per ospitare i corpi di Maria , Eucherio , Onorio e Termanzia ; nel medioevo queste due rotonde furono dedicate una a Santa Petronilla e l’altra a Santa Maria della Febbre , entrambe distrutte nei secoli XVI e XVIII . Nel corso di queste distruzioni vennero trovate in vari periodi storici le tombe imperiali , di una di queste occasioni abbiamo una testimonianza di un tal Nicolo’ della Tuccia da Viterbo , datata 1458 , che dice :

“ Il 27 Giugno (1458) circolo’ a Viterbo la notizia che due giorni prima era stata fatta a Roma una grande scoperta presso San Pietro .Un prete di quella chiesa aveva manifestato il desiderio di essere sepolto nella cappella di Santa Petronilla , nella tribuna sulla destra dove in tempi antichi esisteva una pittura con la storia dell’ Imperatore Costantino . Mentre si scavava in quel punto si rinvenne una tomba di splendido marmo contenente un sarcofago e al suo interno una cassa di legno cipresso piu’ piccola rivestita d’argento . L’argento a 11 carati pesava 377 chilogrammi ; i corpi erano erano composti in abiti dorati e fornirono piu’ di sette chilogrammi di quel prezioso metallo . Si disse che i corpi erano quelli di Costantino e di suo figlio piccolo . Non fu trovata alcuna testimonianza scritta ne’ alcun segno a parte una croce con questa forma (greca) . Papa Callisto III prese possesso di ogni cosa e mando’ l’oro e l’ argento alla zecca “

Di altri resti del tardo Mausoleo imperiale non si hanno altre notizie fino al 1519 , dove un’ altra testimonianza del veneziano Marcantonio Michiel ci informa che :

“Pochi giorni fa (Dicembre 1519) mentre si eseguivano alcuni scavi nella cappella dei Re di Francia per la ricostruzione di uno degli altari furono ritrovate alcune antiche bare e in una di queste le ossa di un antico principe cristiano avvolte in un pallio d’oro e circondate da oggetti di gioielleria . C’era una collana con un pendente a forma di croce che si credeva valesse 3000 ducati . So che un certo gioielliere offri’ tale somma di denaro per il solo abito a Giuliano Lena , capo dello scavo . Il Papa attribui’ grande importanza ai gioielli , sebbene si scoprisse in seguito che non valevano piu’ di 2000 ducati a causa di alcune crepe nelle pietre e dell’ ingiuria fatta dal tempo alle loro montature . La speranza di trovare altri oggetti spinse gli operai a sollevare l’ intero pavimento della cappella “

Ancora altra testimonianza del Marchese Raffaelli di Cingoli di altri ritrovamenti nel Mausoleo imperiale avvenuti nel 1544 :

“Cinque calici di Agata scoperti scoperti nelle fondazioni di San Pietro durante il pontificato di Paolo III , scoperti nella tomba di Maria figlia di Stilicone e moglie di Onorio…..…… non s’era mai trovato in una singola tomba un simile tesoro di gemme , oro e oggetti preziosi . La splendida imperatrice (Maria) giaceva in una cassa di granito rosso vestita in abiti ufficiali ricamati d’oro . Dello stesso materiale erano il velo e il sudario che coprivano la testa e il petto . La fusione di questi materiali forni’ una notevole quantita’ di oro puro stimata tra i 15 e i 18 chilogrammi . A destra del corpo c’era un cofanetto d’argento pieno di coppe e di bottigliette per il profumo intagliate i cristallo di rocca , in agata e in altre pietre preziose . In tutto erano trenta , tra queste c’erano due coppe , una rotonda , una ovale , decorata con figure ad altorilievo di squisita fattura , una lampada realizzata in oro e cristallo a forma di conchiglia marina , con il foro per l’olio protetto e nascosto da una mosca d’oro che poteva muoversi lungo un incasso . C’erano anche quattro vasi d’oro di cui uno tempestato di gemme . In un secondo cofanetto d’argento dorato posto sul lato sinistro del corpo furono trovati 150 oggetti : anelli d’oro con pietre incise , orecchini , spille , collane , forcine , ecc. coperti di smeraldi , perle e zaffiri , una noce d’oro che si apriva in due a meta’ , una bulla , uno smeraldo inciso con il busto di Onorio ; tutti oggetti che facevano parte mundus muliebris (regali di nozze) e degli oggetti da toilette di Maria . Su una fascia d’oro erano incisi i nomi dei quattro Arcangeli : Raffaele , Gabriele , Michele e Uriele ; su altri oggetti furono visti i nomi di D N MARIA e D N HONORIUS . La bulla portava incisi i nomi di Onorio , Maria Stilicone , Serena , Termanzia ed Eucherio , disposti a raggiera a formare una doppia croce ( come in foto ) con l’ esclamazione : VIVATIS ! . Non si trattava del lavoro di orefici del quinto secolo, ma erano di origine classica; infatti rappresentavano una porzione dei gioielli imperiali, che Onorio aveva ereditato dai suoi predecessori nei secoli precedenti , e che aveva offerto a Maria in occasione del suo matrimonio. Claudiano, il poeta di corte, li descrisse espressivamente come quelli che avevano brillato sul petto e la testa delle imperatrici dei giorni andati ...........Ad eccezione di questa bulla comprata dal Marchese Trivulzio di Milano , ogni altro oggetto descritto e’ scomparso “

Come e’ potuto succedere che tutta questa gran massa di oggetti preziosi provenienti da un cosi’ lontano e glorioso passato sia completamente scomparsa , tranne la Bulla , e’ un mistero , possibile che Papi dell’epoca abbiano mandato tutto alla zecca per fondere gli ori e argenti imperiali , per farne delle , in questo caso , “miserabili monete” ? sembrerebbe di si , perche’ altrimenti se degli oggetti fossero stati venduti a privati , come nel caso della Bulla al Marchese Trivulzio , oggi ne saremmo a conoscenza ; e allora ritorna alla memoria la famosa frase del popolo romano rivolta al Papa e ai membri della nobile famiglia Barberini a proposito delle distruzioni degli antichi monumenti romani , da loro operate : “Quod non fecerunt barbari, fecerunt Barberini”, anche se nel caso trattato i Barberini non hanno colpe .
Da Paolo Diacono , il Longobardo latinizzato che scrisse la storia del suo popolo , sappiamo inoltre che Onorio in seguito alla sua morte fu sepolto a fianco di Maria , ma stranamente la sua bara , e quella degli altri componenti la famiglia , non e’ stata mai trovata , chissa’ quali e quanti tesori sono ancora nascosti con lui .

Sotto la pianta della Basilica Vaticana in un antico disegno , con al fianco sinistro in neretto il Mausoleo a due rotonde di Maria e Onorio , quando erano dedicate a Santa Petronilla e Santa Maria della Febbre . La famosa Bulla di Maria , unico gioiello della Roma dei Cesari sopravvissuto ai tesori trovati nel Mausoleo .

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Modificato da Legio II Italica
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Sempre preciso e dettagliato.

Ciao @@ARES III e grazie , cerco di scrivere nel modo migliore ; ti informo , come ho gia' fatto con @@Giovanna , che preparero' il post sul Mausoleo di Adriano , limitandomi pero' alla sola epoca romana , altrimenti la storia sarebbe troppo lunga e forse noiosa , anche per il motivo che nella rete si possono trovare una montagna di informazioni in merito al Castel Sant' Angelo . Cerchero' cosi' notizie storiche , di epoca romana , meno conosciute relative al Mausoleo di Adriano , prendendomi del tempo per la ricerca .

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Ciao @@ARES III e grazie , cerco di scrivere nel modo migliore ; ti informo , come ho gia' fatto con @@Giovanna , che preparero' il post sul Mausoleo di Adriano , limitandomi pero' alla sola epoca romana , altrimenti la storia sarebbe troppo lunga e forse noiosa , anche per il motivo che nella rete si possono trovare una montagna di informazioni in merito al Castel Sant' Angelo . Cerchero' cosi' notizie storiche , di epoca romana , meno conosciute relative al Mausoleo di Adriano , prendendomi del tempo per la ricerca .

Bellissima discussione e bellissimo gioiello. Grazie per la tua generosità intellettuale, aspetto con ansia la discussione su la...Mole Adriana, come l'ho sempre chiamata fin da bambina :) :give_rose: .

Grazie Legio, Giò

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Ciao @@Giovanna , hai ragione , noi a Roma lo chiamiamo impropriamente Mole Adriana

Un saluto :hi:

Claudio

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Mi piace, mi piace :yahoo: .

Immaginavo che il ns. Legio II Italica avrebbe "calato l'ultimo asso", nella Sua dettagliatissima "serie dei mausolei" , con il mausoleo di Onorio, la cui storia e ritrovamenti mi ha da sempre affascinato.

La bulla appartenuta a Maria ho avuto il piacere di (ri)vederla recentemente, con numerosi altri tesori provenienti da ogni dove, in quel di Milano, in occasione della mostra su Costantino...semplicemente stupenda !!

Per quanto al ritrovamento del 1458 delle due bare in cipresso, foderate d'argento, contenenti rispettivamente i corpi di un adulto e di un bambino (dalla cronaca antica molto fantasiosamente attribuiti), s'ipotizza (ne accennai in altro post) possa in realtà essersi trattato dei resti di Galla Placidia e del figlio Teodosio (avuto da Ataulfo), con i resti del piccolo traslati da Barcellona in Roma.

Del resto una cronaca del V secolo scrive : "Theodosius cum magna pompa a Placidia et Leone et omni senatu deductus et in mausoleo ad apostolum Petrum depositus est".

Giuseppe Zecchini, nel suo scritto "Attila in Italia : ragioni politiche e sfondo ideologico di un'invasione" attribuisce tale drammatico e spettacolare gesto (la traslazione delle spoglie del piccolo Teodosio e la sepoltura in Roma) non tanto ad un semplice gesto di "pietas" materna, ma lo inquadra in un più complesso sfondo politico, ovvero una mossa ad effetto per richiamare un parallelo della formula "Gothia//Romania" di Placidia/Ataulfo verso la famosa e discussa potenziale unione Onoria/Attila.

I metalli preziosi ritrovati con la sepoltura furono in effetti quasi di certo avviati alla fusione per opera di Papa Callisto III.

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Ciao @@Flavio , grazie , in effetti l' "ultimo asso" per i Mausolei , come dici , e' calato , perché , sebbene avessi voluto fermarmi qui , ho invece ricevuto due inviti a trattare anche del Mausoleo di Adriano ; ora parlare di questo Mausoleo mi sembrava superfluo , troppo famoso e troppo conosciuto , specialmente da quando prese il nome di Castel Sant' Angelo nel VI secolo a seguito della fine della peste su Roma ; comunque non potendo rifiutare l' invito , con piacere , ho deciso di parlarne ma limitatamente all' epoca romana , appunto fino al V-VI secolo , nella speranza di rintracciare qualche notizia , per cosi' dire "segreta" , insieme alle solite note .

Circa la possibilita' che Galla Placidia e Ataulfo siano stati sepolti nel Mausoleo di Maria e Onorio , anziché a Ravenna , e' molto probabile che cio' avvenne , purtroppo sia le scarse fonti scritte , sia le barbarie degli uomini di quei secoli in cui furono ritrovati i corpi , non ci permettono di averne una certezza assoluta .

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Ciao @@Flavio , grazie , in effetti l' "ultimo asso" per i Mausolei , come dici , e' calato , perché sebbene avessi voluto fermarmi qui , ho invece ricevuto due inviti a trattare anche del Mausoleo di Adriano ; ora parlare di questo Mausoleo mi sembrava superfluo , troppo famoso e troppo conosciuto , specialmente da quando prese il nome di Castel Sant' Angelo nel VI secolo a seguito della fine della peste su Roma ; comunque non potendo rifiutare l' invito , con piacere , ho deciso di parlarne ma limitatamente all' epoca romana , appunto fino al V-VI secolo , nella speranza di rintracciare qualche notizia , per cosi' dire "segreta" , insieme delle solite note .

Circa la possibilita' che Galla Placidia e Ataulfo siano stati sepolti nel Mausoleo di Maria e Onorio , anziché a Ravenna , e' molto probabile che cio' avvenne , purtroppo sia le scarse fonti scritte , sia le barbarie degli uomini di quei secoli in cui furono ritrovati i corpi , non ci permettono di averne una certezza assoluta .

:) :) :give_rose: :give_rose: Grazie...

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Auditorium Paolo VI del Vaticano , la posizione approssimativa dove sorgeva il Circo di Caligola/Nerone e il Mausoleo di Onorio e Maria .

Sulla sinistra della foto si intravvede la galleria di Porta Cavelleggeri , una delle Porte delle Mura Leonine , galleria che passa sotto il colle Gianicolo , nei cui pressi anni fa nel corso di lavori per un parcheggio sotterraneo fu trovata una estesa necropoli intatta .

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La rotonda superiore,detta di S.Petronilla,fu demolita all'inizio dei lavori per il nuovo S.Pietro,all'inizio del Cinquecento.Invece,la rotonda"inferiore",di S. Andrea,sopravvisse,come Sagrestia, fino al regno di Pio VI(1775-1799),che la fece demolire per il nuovo edificio costruito dal Marchionni.

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La rotonda superiore,detta di S.Petronilla,fu demolita all'inizio dei lavori per il nuovo S.Pietro,all'inizio del Cinquecento.Invece,la rotonda"inferiore",di S. Andrea,sopravvisse,come Sagrestia, fino al regno di Pio VI(1775-1799),che la fece demolire per il nuovo edificio costruito dal Marchionni.

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Sul Circo di Caligola Nerone , dentro il quale sorgeva il Mausoleo imperiale di Onorio e Maria , abbiamo una importante testimonianza di Procopio che ci giunge dai fatti della guerra gotica , prima meta' del VI secolo , dove lo storico ci narra , pur forse non sapendo della presenza del Mausoleo , che nel luogo dove si trovava questo circo , gli antichi , attorno e dentro a questo , avevano costruito molte e varie abitazioni , dove di conseguenza si formarono anguste strade e viuzze ; forse per questo motivo il Mausoleo sopravvisse nascosto tra le case e non violato fino al XV secolo , quando iniziarono le demolizioni per l' ampliamento della Basilica .

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