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La cartamoneta fuori corso non è carta straccia


Presidente

Risposte migliori

Salve a tutti! Alcuni giorni fa, mentre navigavo in Internet alla ricerca di alcuni pezzi per la mia collezione, mi sono imbattuto in diversi articoli ed anche in una discussione in un forum di forex (investimenti in valuta estera) che affermavano la possibilità di cambiare banconote di svariate monete ormai fuori corso da anni (marchi della Germania Orientale, Australes e Pesos argentini, Won nordcoreani vecchi ecc.) presso alcune banche private, in alcuni casi anche al 5% del facciale dei biglietti. La domanda che mi é subito sorta e che quindi giro a voi é quella di cosa ci guadagni una banca o un qualsiasi ente che converta carta straccia, che per noi collezionisti ha ovviamente ben altro valore, in moneta sonante. E poi, perchè questi istituti accetterebbero solo biglietti cartacei e non invece monete dalle quali, eventualmente, si potrebbe ricavare sicuramente un guadagno fondendole e vendendole come metallo? Un ringraziamento a chiunque risponderá! :)

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Probabilmente perché quando le banche in questione entrano in possesso di uno "stock" sufficientemente grande di banconote riescono a farsele rimborsare, almeno in parte, dal Governo che le ha emesse? In fin dei conti le banconote sono dei "pagherò" di Stato, anche se vengono private di corso legale credo sia sempre possibile chiedere al Governo che le ha emesse di rispettare gli impegni presi. Non sono un esperto di economia quindi potrei anche sbagliarmi. Ma di sicuro nessuna banca compra carta straccia.

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Supporter

. La domanda che mi é subito sorta e che quindi giro a voi é quella di cosa ci guadagni una banca o un qualsiasi ente che converta carta straccia, che per noi collezionisti ha ovviamente ben altro valore, in moneta sonante. E poi, perchè questi istituti accetterebbero solo biglietti cartacei e non invece monete dalle quali, eventualmente, si potrebbe ricavare sicuramente un guadagno fondendole e vendendole come metallo? Un ringraziamento a chiunque risponderá! :)

I biglietti "fuori corso" si possono scambiare presso le rispettive banche centrali d'origine, ma per le "prescritte" non credo che ci sia qualche escamotage governativa.

Ma immaginiamo che tra tanti biglietti prescritti e fuori corso che ritirano queste "banca private" ci siano anche un 100.000 Manzoni pagato al 5% dell'ex facciale (2,58 euro), qualche 1.000 Dhiram tunisini anni '60 (5% = 2 euro) 100 Dollari canadesi con l'effigie di Giorgio V (5% = 3,50 euro), un 100 Dollari di Hong Kong degli anni '60 (5% = 50 cent) ecc. ecc. ecc. mica scemi! :D

I profani (cioè la stragrande maggioranza delle persone) ne sconoscono il valore, pur di recuperare qualcosa da questa "carta straccia" che si trovano a casa la cederà (discorso a parte per chi crede di avere un tesoro immenso pur possedendo solo un 1.000 lire Montessori stropicciato) del resto per loro sono solo banconote che non si possono utilizzare più.

Riguardo le monete, se non sono d'oro o d'argento non ne varrebbe la pena, stoccaggio, peso, trasporto, custodia e quant'altro, sono spese notevoli per dei metalli poveri.

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Awards

A me sembra una cosa strana...

Nel primo post si parla perlopiù di DDR, australes e via dicendo: valute che non hanno una quotazione ufficiale :pleasantry: a cui agganciare il famoso 5%, perchè ormai scomparse del tutto o mutate nel tempo per via di inflazioni, cambi valutari, cambi di regime, ecc.

Per rispondere all'amico di cui sopra, fatta prima l'opportuna differenza tra banconote fuori corso (ma redimibili) e quelle prescritte (carta straccia), lo scopo di prescrivere un credito verso il pubblico - in parole semplici noi cittadini che deteniamo banconote allo scopo di spenderle - è proprio quello di non onorare questo credito. Lo stato ti volta le spalle.

Ragion per cui Monti ha ritenuto opportuno anticipare la prescrizione per recuperare un po' di "denaro scritturale".

Le lire, i franchi francesi, i marchi finlandesi - per rimanere solo in Eurozona - sono prescritte e le banconote non convertite oramai carta straccia o, per meglio dire, con un qualche valore collezionistico, per lo più sganciato dal facciale.

Infine, analizziamo i biglietti fuori corso ma non prescritti. Questo tipo di biglietti non sono spendibili per l'acquisto di beni e servizi e talvolta vengono rifiutati dagli operatori commerciali. Tuttavia lo stato emittente mantiene la sua promessa di credito e dà la possibilità di convertire in banconote di nuova emissione biglietti fuori corso presso la banca centrale.

Per riprendere gli esempi citati da Nikita, che magari erano buttati lì a caso, un 100.000 Manzoni magari si guarda su internet prima di cederlo al 5%, :D ma i dinari tunisini con Bourghiba sono tutti cambiabili in Tunisia al tasso 1:1, i 100 Dollari canadesi con l'effigie di Giorgio V anch'essi sono cambiabili, anzi in Canada (come credo in un paio di altri paesi) i vecchi dollari fuori corso si possono versare in conto corrente, penserà poi la banca a sistemarsi con la Banque du Canada e infine i Dollari di Hong Kong seguono la stessa strada di convertibilità, come praticamente tutti i membri del Commonwealth britannico.

Ovviamente, e concludo, le banconote fuori corso non vengono ritirare al cambio pieno - non lo sarebbero neanche quelle in corso, a dir la verità - , ma a sconto, per poter giustamente guadagnare qualcosa dopo aver portato i biglietti nel paese d'origine, averli convertiti nei nuovi e poi eventualmente cambiati nuovamente in dollari o euro o sterline.

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Hai ragione. Ma infatti com'è possibile che ritirano valute (australes, marchi DDR) che da trent'anni non esistono più (e che quando esistevano valevano già praticamente meno della carta su cui erano stampate)? Ma non solo: esistono anche ditte private che recuperano vecchia cartamoneta. Ad esempio un sito britannico ritira banconote in lire anche se non è più possibile cambiarle in Banca d'Italia. In questo caso, che ci guadagnano? Vero che pagano solo il 5% del facciale, ma se poi non possono recuperare nemmeno quello...

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Sarei proprio curioso di sapere che ci fanno con i marchi della Germania Est :whome: ; non solo non sono più convertibili, ma non esiste più l'autorità che li ha emessi ! :confused:

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Allora, ho scoperto una cosa. Inizialmente la risposta che mi ero dato é la stessa di nikita_, ovvero che le banche private ritirassero queste banconote da clienti ignoranti in materia nell'intento, in qualche modo, di venderle in seguito al mercato numismatico ad un prezzo maggiore di quello a cui le avevano acquistate. Tuttavia questa spiegazione mi è sembrata troppo forzata per essere plausibile (anche perché le banche non sono dei negozi di numismatica) e così ho scoperto che dietro alla compravendita di questi biglietti fuori corso c'è, a quanto ho capito, un mercato semi-illegale che utilizza questi ingenti quantitativi di ormai carta straccia per "gonfiare" i conti di fantomatiche societá in modo da attirare su di queste gli investimenti dei più sprovveduti frequentatori delle borse a cui viene tenuta nascosta l'inconvertibilitá delle banconote in moneta corrente e quindi il loro valore pressoché nullo. In particolare alcuni anni fa si sono tenuti processi in merito all'uso illecito di quantitá enormi di dinari iracheni, risalenti al periodo di Saddam e quindi non più validi, detenuti nelle banche svizzere che sono stati usati per i fini illegali di cui sopra. Inoltre, tanto per citare altri casi, sono stati arrestati, anni fa, diversi soggetti appartenenti anche a cosche mafiose che avevano utilizzato 2,7 mld di dinari croati, usciti di corso legale e caduti in prescrizione negli anni '90, rubati alla banca centrale con l'intento di riciclare denaro sporco attraverso degli investimenti o qualcosa del genere. In allegato la discussione che ho citato al #1 e che mi ha incuriosito sulle proposte che alcuni privati fanno per l'acquisto e la vendita di marchi ex DDR che, ad oggi, hanno un valore poco più che legato alle vicende della Guerra Fredda e alla divisione in blocchi dell'Europa e del mondo.

http://www.paradisi-fiscali.com/12-cambio-valuta/5558-cambio-valute-fuori-corso

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Sembra proprio che i marchi della DDR valgano molto di più adesso che all'epoca in cui la DDR esisteva realmente :D

Direi proprio di si; dato che sono stati completamente ritirati dalla circolazione e distrutti.

In un primo momento nel 1990-91, le banconote furono conservate in caverne; ma a seguito di un tentativo di sottrazione dei pezzi da 200 e 500 marchi (ricercate dal collezionismo), nel 2001-2002 fu presa la decisione di incenerire tutto....di conseguenza tutta la monetazione DDR rimanente nel collezionismo, è diventata rara.

Modificato da Saturno
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Direi proprio di si; dato che sono stati completamente ritirati dalla circolazione e distrutti.

In un primo momento nel 1990-91, le banconote furono conservate in caverne; ma a seguito di un tentativo di sottrazione dei pezzi da 200 e 500 marchi (ricercate dal collezionismo), nel 2001-2002 fu presa la decisione di incenerire tutto....di conseguenza tutta la monetazione DDR rimanente nel collezionismo, è diventata rara.

Io sapevo una storia diversa sul 200 e 500 marchi DDR che non erano stati emessi (o non hanno fatto in tempo) a metà anni '80, il crollo del muro nel 1989 ha ovviamente fatto il resto.

Quindi grossi quantitativi in mazzette integre erano rimasti stoccati e dopo il 1989, ma anche recentemente qualche anno fa me lo ricordo nitidamente, ne uscì un grosso quantitativo sul mercato (i prezzi dei cataloghi erano notevolmente fuori mercato).

Fatto sta che oggi su ebay (prezzi mediamente più alti) il 500 si trova sui 12-15€ mentre il 200€ più raro :pleasantry: sui 20€.

Poi mi sono andato a riguardare i cambi storici: il 15/04/1985 un marco DDR valeva al cambio 638 e rotte lire (e un marco tedesco un po' di più, quasi 640), quindi 500 marchi DDR erano la bellezza di ca. 320.000 lire di metà anni '80.

Ben lontani dai prezzi odierni, pur considerando inflazione, potere d'acquisto e i 30 anni che sono passati.

PS: nello stesso giorno, ci volevano quasi 1940 lire per fare un dollaro.

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Comunque ho dato un'occhiata al sito segnalato e mi sembra una grossa bufala, tipo le email che ogni tanto arrivano su trasferimenti milionari dalla Nigeria verso Europa...

Navigando qua e là, c'era un post di un tipo un paio di anni fa che voleva cambiare 70 miliardi di lire in banconote da 100.000 e aveva messo un annuncio lasciando email e cellulare :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:

Non è un errore miliardi, non milioni!

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Io sapevo una storia diversa sul 200 e 500 marchi DDR che non erano stati emessi (o non hanno fatto in tempo) a metà anni '80, il crollo del muro nel 1989 ha ovviamente fatto il resto.

Quindi grossi quantitativi in mazzette integre erano rimasti stoccati e dopo il 1989, ma anche recentemente qualche anno fa me lo ricordo nitidamente, ne uscì un grosso quantitativo sul mercato (i prezzi dei cataloghi erano notevolmente fuori mercato).

Fatto sta che oggi su ebay (prezzi mediamente più alti) il 500 si trova sui 12-15€ mentre il 200€ più raro :pleasantry: sui 20€.

Poi mi sono andato a riguardare i cambi storici: il 15/04/1985 un marco DDR valeva al cambio 638 e rotte lire (e un marco tedesco un po' di più, quasi 640), quindi 500 marchi DDR erano la bellezza di ca. 320.000 lire di metà anni '80.

Ben lontani dai prezzi odierni, pur considerando inflazione, potere d'acquisto e i 30 anni che sono passati.

PS: nello stesso giorno, ci volevano quasi 1940 lire per fare un dollaro.

Si in effetti, i tagli da 200 e 500 non uscirono in circolazione, ma furono stampati e conservati nella Banca di Stato della DDR. Per questo motivo sono banconote cercate dai collezionisti e ci fu un tentativo (riuscito?) di sottrarle ai depositi. Dopodichè per evitare altri furti , fu bruciato tutto...

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I tagli da 200 e 500 marchi della DDR vennero stampati negli anni '80 ma mai emessi per timore di spinte inflazionistiche

Dopo la caduta del muro, tutte le banconote e le monete della DDR vennero ritirate e messe da parte in una serie di container

Alcune persone riuscirono ad intrufolarsi nel caveau e a trafugare diverse banconote tra cui i pezzi da 200 e 500 che vennero così immessi sul mercato

http://en.wikipedia.org/wiki/East_German_mark#Theft_in_2001

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