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PALIKANUS - Sesterzio RRC 473/4


acraf

Risposte migliori

Grazie al materiale presente nell'asta ArtCoins n. 12 ho finora aperto una discussione per le greche della Sicilia (tetradramma di Katane) e per le romane imperiali (sesterzio di Pertinace). Non poteva mancare una discussione anche per le romane repubblicane,

C'è un rarissimo sesterzio di M. Lollius Palicanus, emesso a Roma nel 45 a.C. e per il quale il Crawford stima due conii del D/ e quattro conii del R/. Purtroppo non ho la lista completa dei pezzi noti per questa emissione.

Nell'asta ArtCoins è questo esemplare:

post-7204-0-79267000-1414452221_thumb.jp ArtCoins 12/2014, 572 g. 1,11

Personalmenet conoscevo solo questi:

post-7204-0-36099000-1414452273_thumb.jp NAC 63/2012, 429 g. 0,54 (ora all'ANS)

post-7204-0-67227000-1414452426_thumb.jp NAC 23/2002, 1410 g. 0,82

post-7204-0-87188400-1414452452_thumb.jp Londra, BM BNK, R.855 g. 0,78 (acq. nel 1877)

E' difficile fare confronti e servirebbero immagini di altri esemplari.

Tuttavia non posso fare a meno di notare una certa discrasia tra l'esemplare ArtCoins e gli altri tre noti (tutti di sicura autenticità). Il tondello sembra troppo regolare ed è da verificare l'esistenza di un simile bordo di puntini uniti fra loro. Poi le lettere al rovescio appaiono nettamente diverse rispetto agli altri sesterzi noti, essendo molto più grandi, con una L smisurata e una I molto irregolare.

Poi noto in basso al rovescio una strana ossidazione, che sembra più catrame…. e anche alcune piccole bollicine...

Si tratta di un esempio di moneta molto difficile da giudicare, di estrema rarità. Eppure si notano delle differenze rispetto agli altri esemplari noti.

Come comportarsi di fronte a una simile moneta? A parte la speranza che chi l'acquista possa sottoporla ad accurate analisi. Non so se è disponibile una immagine a 360° (ma non credo essenso così piccola).

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aggiungo:

Sternberg XXI (14/11/1988) lotto 312 - gr. 0,66

post-4217-0-77388000-1414486372_thumb.jp

Hamburger 95 (10/5/1932) lotto 165

post-4217-0-07935900-1414496773_thumb.jp

Modificato da legionario
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Ringrazio il buon legionario per le aggiunte, che nel complesso risultano conformi ai tre pezzi già noti ma non al pezzo ArtCoins che se ne distacca per vari dettagli.

Il pezzo ArtCoins resta interessante, ma va analizzato a fondo dal vivo e spero che qualcuno sia presente in sala per vederlo bene (fra l'altro è pure una monetina piccola, di circa 10 mm di diametro).

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Venduto infine oggi a un americano che offriva online per la bellezza di 25.000 euro...

Chissà che almeno all'ANS possano dunque in qualche modo osservarlo da vicino.

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E pensare che il sesterzio ex NAC 63, appena due anni fa, fu aggiudicato alla cifra di 4250 CHF e il munifico acquirente statunitense poi lo cedette all'ANS per completare la sua raccolta di monete repubblicane.

Tanto la sua donazione in USA poteva essere detratta dalle tasse e l'esemplare fu giudicato autentico…..

Una cifra di 25.000 euro (più spese che in Germania non sono bazzecole) mi sembra decisamente troppo elevata. Troppi incompetenti danarosi (e bisogna dire che oggi come oggi c'è gente che ha tanti soldi e i tempi non sono molto favorevoli per giocare in borsa, da cui una certa attenzione per le monete rare e belle e chissenefrega se in qualche caso possono dare adito a qualche dubbio...).

A questo punto mi unisco alla speranza che possa essere esaminata bene dal vivo presso l'ANS….

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  • 3 settimane dopo...

Ho avuto notizia da un amico, buon esperto di monete romane repubblicane, che l'ha potuto vedere di persona

Mi conferma che dovrebbe essere un falso e l'ossidazione brunastra che si vede in basso l'ha definita: "The dark deposits are not silver oxidation but tar", ossia è in realtà dovuta a presenza di catrame, che sembra essere un vecchio trucco per fare sembrare una ossidazione da solfuri.

Ovviamente, non avendo esaminato dal vivo questa moneta, non posso avvallare questa inquietante affermazione, ma sembra confermare che si tratta di una moneta in ogni caso molto sospetta e spero vivamente che venga sottoposta a una esaustiva perizia.

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e pensare che era cosi facile da giudicare . bastava guardare il fondo del vaso che non è conforme ai vasi originali.

Modificato da dux-sab
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Interessante il dettaglio che esistesse anche un vecchio falso, illustrato da Bahrfeldt, e siamo negli anni '20 del XX secolo….

La storia della falsificazione di monete rare, anche piccole come i sesterzi repubblicani, è vecchia e costituisce al solito un problema per chi voglia studiare a fondo na determinata emissione.

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Comunque il fenomeno dei falsi inquieta e intristisce. So di dire cose scontate, ma pensare che un settore di studio venga inquinato per motivi commerciali ... è avvilente

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@L. Licinio Lucullo @@acraf

a mio modesto parere, per un corpus impatta meno di quanto possa impattare su uno studio come quello del Crawford dove magari bisogna trovare spazio, nella cronologia, di emissioni inesistenti che poi impattano su tutte le altre datazioni. Sul corpus male che va si elenca un conio inesistente :).......certo che non e' facile muoversi.

Che ne pensate?

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Certo, hai ragione.

Il problema è che quando aggiungi un conio in più potresti anche "trascinarti dietro" informazioni storiche in più, fino addirittura a creare ex novo monete magari inesistenti ...

Soprattutto, quello che - da amante delle monete - mi fa soffrire, è pensare che, a causa dell'esistenza dei falsi, vengono sicuramente condannate all'oblio anche monete  autentiche, ma ritenute false (statisticamente parlando, non può non accadere). 

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E' esattamente questo il vero problema, che le monete false rischiano di oscurare anche monete autentiche. Sicuramente è sempre possibile creare una bella collezione che non sia inquinata, ma serve tanta attenzione e passione oltre che esperienza.

Non è un momento facile….

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sono sempre più perplesso di quanto pezzi con particolare rarità (e che quindi dovrebbero essere valutati con moltissima attenzione, in quanto fanno più gola) vengono posti in vendita senza i dovuti approfondimenti.

 

 

skuby

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