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Presento un recente acquisto, uno Scudo Au di Carlo V; proviene da un'asta da poco terminata ma era apparso anche in altre aste in precedenza, sembra riscuotendo comunque poco interesse. Mi sono lasciato tentare e l'ho presa, visto che anche questa volta non interessava.

Mi direte poi voi se ho fatto bene ...

Si tratta di un comune scudo di Carlo V con la R nel 4° quarto, comune, PR 11c; l'ho preso un pò perchè mi mancava come tipologia un pò perchè presenta quella che mi sembra una particolarità non comune nella scritta al D/ (stemma) e cioè l'uso di caratteri molto più piccoli rispetto al resto per la S di CAROLUS e la V che stà per 5°.

A voi i commenti :rolleyes:

Modificato da Giuseppe
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Bella moneta. Per la S e V di carattere più piccolo, penso sia dovuto al fatto che l'incisore abbia rappresentato lo stemma piuttosto grande(ampiamente fuori dalla perlinatura) quindi ad un certo punto abbia avuto un piccolo problema di spazio.

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Presento un recente acquisto, uno Scudo Au di Carlo V; proviene da un'asta da poco terminata ma era apparso anche in altre aste in precedenza, sembra riscuotendo comunque poco interesse. Mi sono lasciato tentare e l'ho presa, visto che anche questa volta non interessava.

Mi direte poi voi se ho fatto bene ...

Si tratta di un comune scudo di Carlo V con la R nel 4° quarto, comune, PR 11c; l'ho preso un pò perchè mi mancava come tipologia un pò perchè presenta quella che mi sembra una particolarità non comune nella scritta al D/ (stemma) e cioè l'uso di caratteri molto più piccoli rispetto al resto per la S di CAROLUS e la V che stà per 5°.

A voi i commenti :rolleyes:

Complimenti Giuseppe! Sono le foto della casa d'aste?

Di questa moneta ci sono molte varianti riguardanti la leggenda, Napoli coniò parecchio in quel periodo, se non erro c'è una vecchia discussione nel forum riguardante la diatriba sulla sigla del Ram al rovescio in carattere di piccole dimensioni. Qualcuno potrebbe postare qualche foto di altri esemplari? Volevo approfondire anch'io il formato dei caratteri al dritto. Da notare la coincidenza: soltanto le lettere V e S (inerenti nome e numerale dell'imperatore) sono piccole perchè ovviamente a ridosso dello stemma ma .......... "V - S" sono anche le iniziali di Vtrivsque Sicilie. Si tratta di una mia curiosità personale, nulla di scientifico. :)

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Complimenti Giuseppe! Sono le foto della casa d'aste?

Di questa moneta ci sono molte varianti riguardanti la leggenda, Napoli coniò parecchio in quel periodo, se non erro c'è una vecchia discussione nel forum riguardante la diatriba sulla sigla del Ram al rovescio in carattere di piccole dimensioni. Qualcuno potrebbe postare qualche foto di altri esemplari? Volevo approfondire anch'io il formato dei caratteri al dritto. Da notare la coincidenza: soltanto le lettere V e S (inerenti nome e numerale dell'imperatore) sono piccole perchè ovviamente a ridosso dello stemma ma .......... "V - S" sono anche le iniziali di Vtrivsque Sicilie. Si tratta di una mia curiosità personale, nulla di scientifico. :)

Innanzi tutto grazie a tutti per le vostre osservazioni.

Ciao Francesco,

le foto sono della casa d'aste, non ne ho fatte di mie perchè certamente sarebbero state peggiori, ma la moneta è ancora qui a portata di mano, non l'ho ancora portata "al sicuro", e posso fare altre foto se c'è qualche particolare da vedere meglio (cioè posso provarci).

Prima di acquistare è già da diverso tempo che mi documento su queste monete, credo che ne abbiano coniato veramente tante: ho censito parecchi coni diversi, anzi in genere i nuovi esemplari che mi capita di censire sono diversi da quelli già archiviati, e le scritte sono molto variabili così come i vari dettagli; ho l'impressione che, un pò come avvenuto per il mezzo ducato coevo, ci sia stata la necessità di coniazioni copiose e "veloci" con quel che ne segue circa l'accuratezza del lavoro.

Quella acquistata ritengo sia un buon esemplare anche se presenta debolezze di conio, qualche dettaglio "impastato", insomma i vari difettucci abbastanza comuni; senza quei difetti probabilmente l'avrei pagata abbastanza di più.

Questa l'ho presentata giusto perchè ha quella curiosità di quei due caratteri più piccoli, fatto che non si nota quasi mai in quelle monetazioni pur molto variabili nei vari particolari.

Evidentemente vi fu un uso volontario di punzoni con caratteri più piccoli; una delle domande che mi sono posto è ad esempio se dato che li avevano a disposizione sono stati impiegati anche per altre monete e di che tipo ?

La riterrei però solo una curiosità, una delle tante che queste monetazioni ci propongono :good:

Modificato da Giuseppe
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Bellissima moneta Giusè......sullo sfondo bianco però le monete rendono di più e prova a farle fuori, alla luce naturale;

Riguardo alla tua domanda sui caratteri....dai un'occhiata perchè su molte monete d'argento trovi quella S per la V dovrei controllare ma per la S sono sicuro, almeno per i Mezzi Ducati ricordo di averne visti abbastanza.

Ciao

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Bellissima moneta Giusè......sullo sfondo bianco però le monete rendono di più e prova a farle fuori, alla luce naturale;

Riguardo alla tua domanda sui caratteri....dai un'occhiata perchè su molte monete d'argento trovi quella S per la V dovrei controllare ma per la S sono sicuro, almeno per i Mezzi Ducati ricordo di averne visti abbastanza.

Ciao

Ciao Pietro,

non stavo parlando di sostituzioni di lettere ma di dimensioni diverse di lettere che normalmente sono presenti su quelle monete; qui nota le dimensioni della S finale di CAROLVS prima della base dello stemma e la V che stà per 5° subito dopo la base dello stesso stemma, che sono di dimensioni come carattere di meno della metà delle altre lettere.

Sulle foto mie purtroppo ci rinuncio ... quando ho a disposizione buone foto delle aste di provenienza in genere archivio quelle e non ne faccio di mie, quando non ne posso fare a meno ci provo ma i risultati sono quelli che sono; d'altra parte mi accontento di immagini leggibili a scopo di documentazione.

Tempo fa avevo un buon scanner che dava ottime immagini delle monete, questo che ho adesso pare funzioni decentemente solo per copiare documenti ma per le monete non mi riesce di cavarci nulla di decente :unknw:

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Evidentemente vi fu un uso volontario di punzoni con caratteri più piccoli; una delle domande che mi sono posto è ad esempio se dato che li avevano a disposizione sono stati impiegati anche per altre monete e di che tipo ?

Ma ho capito male la domanda io ? :(

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Evidentemente vi fu un uso volontario di punzoni con caratteri più piccoli; una delle domande che mi sono posto è ad esempio se dato che li avevano a disposizione sono stati impiegati anche per altre monete e di che tipo ?

Ma ho capito male la domanda io ? :(

No, hai ragione !!!

Pensavo tu ti riferissi a sostituzioni di lettere e non a quella domanda...

Stavo cercando nei nominali inferiori ed invece ne ho trovato subito un esempio in archivio per i mezzi ducati.

Grazie Pietro !

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Di nulla Peppì......se si va avanti così'.....tutti in armonia impareremo tutti tantissime cose sulle monete del sud.....scrivo questo perchè oggi anch'io in tutti questi interventi che si sono succeduti, in svariate discussioni, ho aggiunto qualche tassello che mi mancava.

Bene, almeno io sono davvero contento di questo.

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@@Giuseppe .. .dai un'occhiata qui, dove per questioni di spazio hanno messo la S

Ciao Pietro,

quel posizionamento della S "in traverso" l'avevo notato e mi sembra sia un accorgimento a cui si ricorreva abbastanza spesso per non sovrapporre la lettera S allo stemma; ti posto ad esempio un esemplare di conio diverso con la stessa particolarità, un altro ancora diverso lo puoi vedere nei cataloghi del forum proprio nell'intestazione della scheda. Ti ringrazio di averlo segnalato, è anch'esso un ottimo esempio dell' "arte di arrangiarsi" degli incisori delle scritte e peraltro secondo me un'evidenza implicita del fatto, risaputo, che i coni venissero preparati incidendo prima le immagini e successivamente le lettere, queste magari da "apprendisti", cercando di far entrare le scritte negli spazi rimasti magari abbreviando pure un pò a caso.

Tu queste cose le sai benissimo, ricordo che a volte ci siamo anche confrontati sull'idea che questi dettagli "particolari" fossero almeno in parte voluti o puramente casuali.... ma questo argomento è meglio lasciarlo perdere altrimenti non la finiamo più...

La moneta da te postata peraltro mi ricorda un argomento del quale non ricordo si sia parlato in post precedenti e cioè le ricorrenze delle scritte AISPARVM oppure HISPAN, che tra l'altro in genere compaiono per intero. Infatti la mia è un esempio di AISPARVM e quella postata da te di HISPAN.

Il PR mi sembra riporti il solo AISPARVM, il MIR ISPAN senza la H (che per ora non mi risulta ma penso possa trattarsi di un errore di stampa e non abbiano messo la H, forse fedafa potrebbe spiegarcelo meglio ...) ma sembra che la possibilità che entrambe le diciture siano state utilizzate i testi non la contemplino.

Questo è per un verso un pò strano dato che stando ai vari coni che ho censito sembrerebbe che i le due versioni più o meno ricorrano con pari frequenza, per l'altro verso la variabilità delle diciture può aver indotto gli autori "a tagliar corto" e citare solo un esempio di dicitura non necessariamente rappresentativo di tutti i casi.

Va beh, ho colto l'occasione per introdurre un altro argomento che sono certo sia noto da chi segue questa monetazione ma del quale non ricordo che se ne sia parlato in precedenza e magari può essere lo spunto per qualche osservazione ulteriore. :good:

PS: dietro suggerimento ho potuto verificare che la variante ISPAN effettivamente è presente su queste monete, per esempio lo stesso MIR la riporta in figura al n° 132 !

Modificato da Giuseppe
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Complimenti Giuseppe! Sono le foto della casa d'aste?

Di questa moneta ci sono molte varianti riguardanti la leggenda, Napoli coniò parecchio in quel periodo, se non erro c'è una vecchia discussione nel forum riguardante la diatriba sulla sigla del Ram al rovescio in carattere di piccole dimensioni. Qualcuno potrebbe postare qualche foto di altri esemplari? Volevo approfondire anch'io il formato dei caratteri al dritto. Da notare la coincidenza: soltanto le lettere V e S (inerenti nome e numerale dell'imperatore) sono piccole perchè ovviamente a ridosso dello stemma ma .......... "V - S" sono anche le iniziali di Vtrivsque Sicilie. Si tratta di una mia curiosità personale, nulla di scientifico. :)

Innanzitutto i miei complimenti a Giuseppe. Anche se fa il modesto immagino che la gioia di una nuova e bella moenta in collezione sia sempre grande.

Riprendendo l'ipotesi della parte finale del post di Francesco, a proposito dell'uso di Vtriusque Sicilie sulla monetazione di Carlo V, aggiungo una immagine tratta dal Paruta (1612). Difficile averne prova, ma visto l'uso corrente potrebbe in effetti essere che anche l'incisore abbia pensato a questo significato.

Sauti

A

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@@Giuseppe .... nel Corpus "ISPAN" catalogati alcuni esemplari.....logicamente sappiamo anche che il PR non hanno ritenuto opportuno catalogare molte varianti di legende.

Ciao Pietro,

avevo visto il Corpus, se ricordo bene riporta ISPAN sia per esemplari senza sigle come il MIR sia anche con sigla R; cerco però sempre di attenermi ad esemplari di cui ho visto le immagini, qualche volta le descrizioni del Corpus sono risultate "interpretazioni" o letture errate. Spero proprio per questo motivo di poter quanto prima vedere pubblicate le monete napoletane della collezione reale nel Bollettino di numismatica online, per ora sono stati pubblicati gli esemplari soprattutto di Toscana, Bologna e Milano... prima o poi riusciremo a vedere anche le schede di Napoli ! :good:

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