Vai al contenuto
IGNORED

Asta monete borboniche


Risposte migliori

Direi però meglio almeno tre coni diversi del D/.... e questo a fronte di cinque coni diversi con IA (ovviamente per quel che risulta a me). Sono comunque d'accordo che la tipologia con monogramma sia abbastanza più rara dell'altra (raretta anch'essa però).

Quello che mi lascia un pò perplesso è che mi risultino per ora (e dubito che quelli che ho censito al momento siano tutti i coni effettivamente utilizzati) ben otto coni diversi del D/ a fronte di circa 77 mila monete coniate, od almeno questo è il numero che mi risulta, e cioè un conio del D/ avrebbe coniato meno di 10 mila monete.... uhm... va beh, quando avrò un "censimento coni" un pò più completo e stabilizzato nei tipi magari di quest'ultimo argomento ne riparleremo :good:

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Grazie @@Giuseppe se avrai novità, tienimi aggiornato.

La conta dei pezzi dovrebbe essere corretta, in un BCNN così e riportato ed anche nel Gigante......ma il problema però è un altro:

I 6 Ducati degli anni 61 - 63 vennero incisi da 2 incisori diversi IA = Ignazio Aveta, FA = Filippo Aveta 

Link al commento
Condividi su altri siti


Grazie @@Giuseppe se avrai novità, tienimi aggiornato.

La conta dei pezzi dovrebbe essere corretta, in un BCNN così e riportato ed anche nel Gigante......ma il problema però è un altro:

I 6 Ducati degli anni 61 - 63 vennero incisi da 2 incisori diversi IA = Ignazio Aveta, FA = Filippo Aveta 

 

Questo è un altro argomento estremamente interessante, non mi convinceva per niente l'attribuzione sia della sigla IA che del monogramma allo stesso incisore .... ma questo è il tuo campo.

 

Visto che ci siamo secondo me sarebbero anche da rivedere le attribuzioni di G, De G, ecc. (di sigle ce ne sono pure altre...) e stabilire a quale De Gennaro effettivamente corrispondono, non mi ha mai convinto il fatto che uno stesso autore si sigli negli stessi anni o quasi in modi tanto diversi ma, ripeto, in questo campo non voglio entrarci, gli esperti siete tu e Francesco :good:

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Si ...Giuseppe, stabilire però chi ne ha coniate quante, credo sia impossibile, non ci sono documenti e pensa che fino alla stampa del Gigante 2015 le monete con FA sono state lette IA (io e @@francesco77 ne avevamo dato notiia nel 1° Bollettino del Circolo Numismatico Partenopeo); gli Aveta furono una famiglia molto attiva operente presso la zecca, lo scoprimmo anche quando scrivemmo l'artico sulla medaglia opera di Vincenzo Aveta, quest'ultimo proprio figlio di Filippo.http://www.ilportaledelsud.org/aveta.htm

In sostanza però su Filippo Aveta c'è documentazione che comprova la sua attività negli anni 1761/1764 è quel monogramma sulle monete auree è suo. :)

 

Riguardo ai De Gennaro...bhè che dirti, anch'io nutro perplessità sulla varietà di sigle adottate, ma anche qui i documenti parlano del solo Giovanni, almeno sotto Carlo VI, perchè poi sotto i Borbone il discorso cambia infatti grazie ad uno studio sulle medaglie scoprimmo che l'attività in zecca era di due incisori e non il solo Giovanni, questo era Gaetano e puoi leggere qui qualcosa al riguardo  http://www.ilportaledelsud.org/disciplina_militare.htm

 

Come hai anche giustam,ente scritto tu in altra discussione, o questa, adesso non ricordo, ma il Bovi riporta verbali di zecca in cui compare il passaggio dell'incarico al solo Giovanni..... !!

Ho anche letto però che alcune volte, anzi spesso, Giovanni De Gennaro veniva chiamato con l'appellativo Gio' ......chissà che le sole sigle G sulle monete non siano riferito a questo. 

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Si ...Giuseppe, stabilire però chi ne ha coniate quante, credo sia impossibile, non ci sono documenti e pensa che fino alla stampa del Gigante 2015 le monete con FA sono state lette IA (io e @@francesco77 ne avevamo dato notiia nel 1° Bollettino del Circolo Numismatico Partenopeo); gli Aveta furono una famiglia molto attiva operente presso la zecca, lo scoprimmo anche quando scrivemmo l'artico sulla medaglia opera di Vincenzo Aveta, quest'ultimo proprio figlio di Filippo.http://www.ilportaledelsud.org/aveta.htm

In sostanza però su Filippo Aveta c'è documentazione che comprova la sua attività negli anni 1761/1764 è quel monogramma sulle monete auree è suo. :)

 

Riguardo ai De Gennaro...bhè che dirti, anch'io nutro perplessità sulla varietà di sigle adottate, ma anche qui i documenti parlano del solo Giovanni, almeno sotto Carlo VI, perchè poi sotto i Borbone il discorso cambia infatti grazie ad uno studio sulle medaglie scoprimmo che l'attività in zecca era di due incisori e non il solo Giovanni, questo era Gaetano e puoi leggere qui qualcosa al riguardo  http://www.ilportaledelsud.org/disciplina_militare.htm

 

Come hai anche giustam,ente scritto tu in altra discussione, o questa, adesso non ricordo, ma il Bovi riporta verbali di zecca in cui compare il passaggio dell'incarico al solo Giovanni..... !!

Ho anche letto però che alcune volte, anzi spesso, Giovanni De Gennaro veniva chiamato con l'appellativo Gio' ......chissà che le sole sigle G sulle monete non siano riferito a questo. 

 

Infatti sulla diatriba tra sigla G e DE G è stata fatta chiarezza per la prima volta in questo articolo del gennaio 2014 dove grazie ad alcuni documenti dell'epoca sono state fatte anche delle attribuzioni sugli avvenimenti narrati dalle medaglie del 1751. .......... poi il tutto è stato collegato alla G presente nei 6 ducati di Ferdinando IV. Non ha senso per un incisore firmarsi con due sigle diverse, posso capire magari che queste possono essere abbreviate in più di un modo ma tra la G e DE G c'è una bella differenza ed una giusta motivazione. http://www.ilportaledelsud.org/disciplina_militare.htm

Link al commento
Condividi su altri siti


Uhmmmmm @@francesco77 non è proprio così:

 

sulle monete auree di Ferdinando IV troviamo sia la sola G che la DeG e la DeG continua fino al 1768 e non penso proprio che quest'ultima sia di Giovanni De Gennaro di cui l'attività si sarebbe interrotta verso gli anni 50/55, quindi Gaetano le avrebbe usate entrambe.

 

Questo però l'osserviamo anche sulle monete di Carlo VI dove non ci sono documenti che attestino che in quel periodo gli incisori fossero due in zecca e cioè Giovanni e Gaetano.

I due...si, lavorarono insieme, ma non sotto Carlo VI e non dopo il 53 !!

 

Spero di essermi fatto capire.

Link al commento
Condividi su altri siti


Uhmmmmm @@francesco77 non è proprio così:

 

sulle monete auree di Ferdinando IV troviamo sia la sola G che la DeG e la DeG continua fino al 1768 e non penso proprio che quest'ultima sia di Giovanni De Gennaro di cui l'attività si sarebbe interrotta verso gli anni 50/55, quindi Gaetano le avrebbe usate entrambe.

 

Questo però l'osserviamo anche sulle monete di Carlo VI dove non ci sono documenti che attestino che in quel periodo gli incisori fossero due in zecca e cioè Giovanni e Gaetano.

I due...si, lavorarono insieme, ma non sotto Carlo VI e non dopo il 53 !!

 

Spero di essermi fatto capire.

 

Ciao Pietro, parlavo in generale sul fatto che sia Giovanni che Gaetano hanno entrambi inciso conii per medaglie e monete. 

Link al commento
Condividi su altri siti


Si......questo è sicuro !! 

Ad un certo punto mi ero anche chiesto del perchè ad un certo punto gli Aveta (Ignazio e Filippo) subentrarono ai De Gennaro in zecca per poi proseguire con Gaetano De Gennaro.  ;)

Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.