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IGNORED

10 CENTESIMI 1862 PARIGI


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Ciao a tutti, so che questa moneta è in conservazione MB, ma il Gigante riporta 25 come valore.. secondo voi, nonostante le condizioni,quanto può valere? Spiccioli o anche 5-10 euro? Grazie post-33720-0-88915100-1429689352_thumb.jpost-33720-0-59529900-1429689516_thumb.j

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@@andme

il Gigante 2015 in MB la riporta a 20 euro, sinceramente io per questa non andrei oltre i 4/6 euro, che con tutto il rispetto rimane sempre una moneta collezionabile.

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Grazie nando12, l ho pagata 2 euro dalla ciotola tempo fà.. anche se nc non la tengo in collezione ma in un raccoglitore

diciamo... che in questa conservazione non sia poi tanto NC, :)

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Scusate ma questa cosa che una moneta rara in bassa conservazione non lo è più, non la capisco proprio... secondo me è priva di fondamento

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La moneta resta sempre coniata in pochi esemplari indipendentemente dalla conservazione.. poi se è tenuta meglio varrà di più e vi saranno pochi esemplari in fdc.. ma questo vale per tutte le monete a prescindere dalla tiratura

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Scusate ma questa cosa che una moneta rara in bassa conservazione non lo è più, non la capisco proprio... secondo me è priva di fondamento

Mi sono posto la stessa domanda anche io molte volte, l'unica risposta che mi sono dato è che forse è più facile trovare quella tipologia di moneta in mb o bb anziché in conservazione più alta.

Di conseguenza la rarità aumenta se lo stato di conservazione è più alto.

Poi come visto anche in precedenti post, in alcuni cataloghi le monete vengono catalogate NC, ed in altri cataloghi la stessa moneta viene definita come R.

Mah mistero ?

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Mi sono posto la stessa domanda anche io molte volte, l'unica risposta che mi sono dato è che forse è più facile trovare quella tipologia di moneta in mb o bb anziché in conservazione più alta.

Di conseguenza la rarità aumenta se lo stato di conservazione è più alto.

Poi come visto anche in precedenti post, in alcuni cataloghi le monete vengono catalogate NC, ed in altri cataloghi la stessa moneta viene definita come R.

Mah mistero

per me questa cosa è frutto solo di un pensiero che non è aderente al reale ma puramente astratto!! Per classificare così le monete servirebbero dati oggettivi, si dovrebbe fare un censimento delle monete.. altrimenti la rarità resta soggettiva sulla base delle mie idee
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La moneta resta sempre coniata in pochi esemplari indipendentemente dalla conservazione.. poi se è tenuta meglio varrà di più e vi saranno pochi esemplari in fdc.. ma questo vale per tutte le monete a prescindere dalla tiratura

questo me lo son chiesto anch'io però purtroppo questi dettagli gli ho imparati qui sul forum. 

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per me questa cosa è frutto solo di un pensiero che non è aderente al reale ma puramente astratto!! Per classificare così le monete servirebbero dati oggettivi, si dovrebbe fare un censimento delle monete.. altrimenti la rarità diventa soggettiva sulla base delle mie idee

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questo me lo son chiesto anch'io però purtroppo questi dettagli gli ho imparati qui sul forum.

no ma infatti io nn ce l'avevo con te scusa.. è solo l'idea che gira sul forum e che tu hai espresso che reputo errata
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no ma infatti io nn ce l'avevo con te scusa.. è solo l'idea che gira sul forum e che tu hai espresso che reputo errata

tranquillo non ti devi scusare, anch'io son del parere che se una moneta è riportata NC su un catalogo tale deve rimanere, per tutte le conservazioni, altrimenti si specifica da quale conservazione rientra la rarità della moneta.

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tranquillo non ti devi scusare, anch'io son del parere che se una moneta è riportata NC su un catalogo tale deve rimanere, per tutte le conservazioni, altrimenti si specifica da quale conservazione rientra la rarità della moneta.

ben detto!! ;-)
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@@andme@@Alex-Vee@@nando12 riporto qui di seguito il post #28 della discussione "2 lire quadriga  1911" a proposito del mio pensiero sulla "rarità in base allo stato di conservazione" e dite la vostra.

 

@Littore78 non sono un esperto come dice @visroboris, che ringrazio, ma sono uno che quando si interessa di una materia cerca di sviscerarla il più possibile, e voglio esprimere un "claudio pensiero", un ragionamento ad alta voce, circa il discorso della rarità di una moneta. In numismatica si dovrebbero esprimere due livelli di rarità, uno quello relativo al numero dei pezzi coniati, ed uno relativo all'effettivo reperimento di una moneta in un certo stato di conservazione. In realtà questo già avviene, se hai notato le quotazioni di catalogo della tua moneta nei primi tre stati di conservazione hanno una progressione matematica, ad ogni passaggio quasi si raddoppia (280>400>950) mentre il passaggio al Fdc porta ad una progressione geometrica, da 950 sale a 2600, circa il triplo. E così avviene per tutte le monete Quindi la tua moneta o è Mb o è Fdc sempre R2 rimane ma solo perché ne sono stati coniati circa 535000 pezzi.. Detto questo reputo che le espressioni "moneta comune in Bb ma molto rara in Fdc" o similari, inopportune e devianti, come è successo a te. Pongo una domanda a chi è vicino al mondo dell'editoria (@francesco77): non sarebbe utile inserire nel catalogo un  FATTORE DI REPERIMENTO CONSERVATIVO (FRC)?

 

Secondo me non è detto che un concetto, per me male impostato, debba continuare ad essere assunto come metro di misura, ma si dovrebbe progredire anche in questo campo, senza rimanere attaccati ai giudizi di pur sempre rispettabili esperti del passato, ma le cui impostazioni oramai mi sembrano superate e da aggiornare. Cerchiamo di mettere all'opera anche il nostro cervello, senza adagiarsi solo sui ragionamenti del passato!!

Modificato da claudioc47
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si claudio hai ragione, solo che per me è improbabile mettere un fattore di correzione dell'fdc in quanto bisognerebbe sapere quanti sono gli esemplari esistenti in quella conservazione. Bisognerebbe tenere conto di infinite varabili come morbidezza del metallo, ritiri per fusioni, guerre, carestie, crisi economiche che influenzano il numero di pezzi ad oggi disponibili di quella moneta. Poiché tutte queste variabili sono già calcolate nella rarità della moneta, ritengo che il numero dei pezzi in mb, bb, spl e fdc è proporzionale alla rarità: se la moneta è rara vi saranno pochi pezzi in modo proporzionale in ogni conservazione, se comune ve ne saranno di più in ogni conservazione

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forse dipende anche da quante se ne presentano nei mercatini nei convegni e anche nelle aste su internet.

Credo proprio che tu abbia ragione. E ritengo che sia l'esperienza nella realtà e non le legende scritte sui cataloghi a farla da padrone in questioni complesse come questa. Un saluto.
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Credo proprio che tu abbia ragione. E ritengo che sia l'esperienza nella realtà e non le legende scritte sui cataloghi a farla da padrone in questioni complesse come questa. Un saluto.

Attenzione!

Chi scrive sui cataloghi non è che sia gente di poco conto, anzi..... 

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@@nando12. Mi spiego meglio : i cataloghi sono i cardini su cui si sviluppa la Numismatica, e coloro che scrivono hanno ottime conoscenze, però per questioni quali quella di considerare più rare le alte conservazioni credo ci sia più l'intervento dell'esperienza e delle partecipazioni a convegni e ad aste.

Modificato da visroboris
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@@nando12. Mi spiego meglio : i cataloghi sono i cardini su cui si sviluppa la Numismatica, però per questioni quali quella di considerare più rare le alte conservazioni credo ci sia più l'intervento dell'esperienza e delle frequentazioni di convegni ed aste.

Si si concordo, avevo interpretato male io la tua frase.

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@@andme@@nando12@@visroboris sono d'accordo con quello che dite, ma la questione è che si sovrappongono due diversi tipi di "rarità", quella del n° dei pezzi coniati e presenti sul mercato, e quella in relazione al n° di pezzi presenti sul mercato in un determinato stato di conservazione. Come ho già detto, questo aspetto i redattori dei cataloghi ne tengono già conto nelle valutazioni e mi pare giusto, quello che non accetto è che si sostenga che una moneta è rara perché in Fdc mentre è comune in Bb, 

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