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IGNORED

Zosimo , l'accusatore di Costantino


Legio II Italica

Risposte migliori

Di Zosimo si hanno pochissime notizie storiche , sappiamo con certezza che fu di religione pagana in quanto lo confessa lui stesso nella sua opera “Storia Nuova” , dalla quale traggo sinteticamente il titolo del post e l’ argomento della discussione , vedremo in seguito il perche’ del titolo e perche’ rivolto a Costantino ; Zosimo nacque e visse nella parte orientale dell’ impero romano , probabilmente a Costantinopoli , fu comunque un “Bizantino” , ebbe incarichi amministrativi di governo , fu Comes ed Advocatus fisci , ma non si conosce il periodo in cui visse , ne’ con certezza dove nacque ; forse da alcuni particolari della sua opera si intenderebbe essere stata scritta nei primi due decenni del VI secolo ; pero’ questa data sembrerebbe alta e poco convincente per il fatto della paganita’ apertamente dichiarata di Zosimo in un’epoca ormai decisamente e completamente cristianizzata , specialmente quella bizantina , questo anche in riferimento agli incarichi di governo ricoperti da parte di un pagano , in un’epoca , il VI secolo , dove un pagano dichiarato avrebbe avuto certamente grosse difficolta’ , se non l’impossibilita’ , a ricoprire cariche di funzionario statale ; forse una data della sua vita e quindi della stesura dell’ opera potrebbe essere compresa nell’ arco tra la meta’ del IV secolo e la meta’ del V secolo , quando il paganesimo aveva ancora grandi sostenitori e adesioni ; periodo avallato dal fatto della sua grandissima ammirazione verso l’ Imperatore Giuliano , il restauratore del paganesimo e degli antichi riti religiosi romani e al contrario delle grandi accuse contro Costantino e Teodosio , ritenuti responsabili di avere aperto al Cristianesimo il primo e ai barbari il secondo , quindi secondo Zosimo responsabili della decadenza rapida e irreversibile di Roma .
Zosimo fu da molti definito il Polibio della decadenza di Roma ; condanno’ apertamente l’ abbandono della vecchia religione che di conseguenza “si vendico’” ritirando la protezione verso l’Urbe , che di conseguenza non piu’ difesa dalla “Providentia” degli antichi dei , venne infine conquistata dai barbari .
L’opera termina bruscamente , forse incompiuta o forse per la perdita dell’ ultima parte dell’opera o forse per la morte di Zosimo , poco prima , anzi alla vigilia del sacco di Roma ad opera di Alarico ; anche questo ultimo fatto storico narrato , sembrerebbe far abbassare la data della vita di Zosimo dal VI secolo , al secolo precedente , ma rimaniamo nel campo delle ipotesi .
Vediamo ora perche’ il Zosimo accusatore , accuse rivolte principalmente a Costantino in quanto fu il primo imperatore che secondo Zosimo modifico’ in peggio il sistema amministrativo e difensivo dei confini dell’ Impero e che apri la strada al Cristianesimo .
Traggo le notizie che seguono , dalla citata opera Storia Nuova , Libro II , Tomi dal 32 al 38 , saltando i Tomi 35-36-37 che trattano principalmente dei problemi cittadini , relativi a quelli che trattano di Costantino , ma non potendo per la loro lunghezza riportarli integralmente ne scrivo un estratto ; per chi volesse altre interessanti informazioni anche su Teodosio o comunque in relazione al periodo storico abbracciato , consiglio di consultare tutta l’ opera .
Riporto in apertura della discussione le virgolette come se fosse il testo di Zosimo , sono invece parole mie ma corrispondenti al testo , giusto per dividerle da quanto fin qui scritto .

“il Tomo 32 inizia probabilmente con una falsita’ in quanto Zosimo accusa Costantino di non aver combattuto guerre , saremmo in questo caso in aperta contraddizione con la numismatica a meno che forse Zosimo intendesse guerre esterne , non interne ai confini dello Stato , anzi di aver condotto una vita di mollezze , di aver distribuito cibo gratuito a spese dello Stato al popolo fannullone di Costantinopoli e di aver costruito edifici inutili che oltre tutto crollarono poco dopo per essere stati costruiti male e con materiali scadenti . Tomo 33 : rivoluziono’ le magistrature , specialmente quelle relative ai Prefetti dividendone i poteri , infatti divise la carica e le mansioni del Prefetto tra quattro funzionari distinti indebolendone in tal modo le attivita’ e risultando anche meno controllabili ; istitui’ nell’ esercito anche i Magistri dei cavalieri e dei fanti togliendo la facolta’ ai Prefetti di schierare l’ esercito in battaglia e di punire gli atti di codardia in battaglia . Tomo 34 : continuano le accuse contro Costantino informando i lettori su quali furono le modifiche apportate da lui sul Limes dell’ Impero e che permisero ai barbari di entrare indisturbati nel territorio romano ; Diocleziano , come da antica usanza , aveva disposto gli eserciti lungo i confini dell’ Impero e questo sistema aveva consentito di respingere quasi sempre i barbari , con Costantino invece le truppe vennero tolte in gran parte dai confini e li insedio’ nelle citta’ che non avevano bisogno di essere difese , quindi abbandono’ a se stessi i pochi distaccamenti di confine e arreco’ invece danni alle citta’ invase dai soldati che oltre tutto rammollivano in vizi e ozii . Tomo 38 : Costantino dopo i danni provocati con queste modifiche ai confini , pare opprimesse chi pagava le tasse mentre arricchiva per interesse o per amicizia chi non poteva essergli di nessun giovamento ; impose tributi in solo oro e argento a tutti i commercianti delle citta’ ed anche i piu’ umili furono soggetti alle imposte , prostitute comprese . La situazione economica dei cittadini divenne cosi’ precaria che madri vendevano i propri figli maschi e prostituivano le figlie , mentre frustate e torture venivano inflitte ai piu’ poveri che non potevano pagare il dovuto agli esattori del crisargiro . Molti cosi’ fuggivano presso i barbari per sottrarsi ai tributi e le citta’ si svuotavano di cittadini , spopolandosi”

Naturalmente quanto narrato da Zosimo va preso un po’ con le molle , certamente molto di vero nei suoi scritti ci sara’ stato , ma influi’ pesantemente e negativamente anche la avversione religiosa verso Costantino , reo di aver sovvertito la religione pagana e gli antichi riti religiosi romani .
Sotto foto della antica Naisso patria di Costantino , oggi Nis , in Serbia , con ruderi romani ; una scena di esazione delle tasse da Neumagen epoca di Costantino , l’ antica Noviomagus , in Germania e la Porta Nigra di Trier , l’ antica Treviri , in Germania , residenza di Costantino Cesare .

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  • 2 settimane dopo...

Grazie e complimenti per lo splendido post che mi ha fatto venire voglia di leggere l'opera originale di Zosimo (è disponibile per caso la traduzione da qualche parte su internet?).

Molto condivisibili anche le motivazioni per datare l'opera di Zosimo a cavallo del IV e del V secolo.

La figura di Costantino è sempre stata molto ambigua poiché questo imperatore venne giudicato dai testimoni del tempo in base a a passioni religiose di parte (esaltato dai cristiani e denigrato dai pagani).

Non va dimenticato comunque che, durante il regno di Costantino, entrambi i movimenti, pagano e cristiano, erano accettati (ad esempio sono pochissime le monete di Costantino con rimandi cristiani mentre più numerose quelle con simbologia pagana tipo "SOLI INVICTO COMITI"). Costantino venne inoltre battezzato solo in punto di morte.

In seguito, a parte la parentesi di Giuliano, l'ago della bilancia si spostò sempre di più dalla parte cristiana fino al drastico divieto dei culti pagani dell'editto di Teodosio.

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Grazie e complimenti per lo splendido post che mi ha fatto venire voglia di leggere l'opera originale di Zosimo (è disponibile per caso la traduzione da qualche parte su internet?).

Molto condivisibili anche le motivazioni per datare l'opera di Zosimo a cavallo del IV e del V secolo.

La figura di Costantino è sempre stata molto ambigua poiché questo imperatore venne giudicato dai testimoni del tempo in base a a passioni religiose di parte (esaltato dai cristiani e denigrato dai pagani).

Non va dimenticato comunque che, durante il regno di Costantino, entrambi i movimenti, pagano e cristiano, erano accettati (ad esempio sono pochissime le monete di Costantino con rimandi cristiani mentre più numerose quelle con simbologia pagana tipo "SOLI INVICTO COMITI"). Costantino venne inoltre battezzato solo in punto di morte.

In seguito, a parte la parentesi di Giuliano, l'ago della bilancia si spostò sempre di più dalla parte cristiana fino al drastico divieto dei culti pagani dell'editto di Teodosio.

 

Ciao @@Ross14 , non saprei dirti se esiste una traduzione in rete della Storia Nuova , ma dubito molto . Purtroppo l' opera di Zosimo non e' stata molto tradotta in Italia , una delle ultime pubblicazioni risale al 1977 ad opera della Casa Editrice Rusconi , nella sezione Classici di Storia n° XXX , in elegante veste editoriale impreziosita da un contenitore del volume ; e' comunque una delle migliori opere insieme alle "Storie" di Ammiano Marcellino del tardo impero .

Circa la figura storica di Costantino e' prassi e marchio comune dei "rivoluzionari" essere osannati o condannati dai contemporanei , per quello che riguarda la sua fede intimamente professata e' difficile per noi posteri emettere un verdetto incontestabile ; certamente per quello che giustamente affermi anche tu , la numismatica non sembrerebbe avvalorare le sua fede cristiana a scapito della pagana , pero' occorre notare che si era ancora agli inizi del IV secolo e che l' esercito romano era ancora profondamente legato ai culti pagani , al mito di Roma , di Marte , dell' Imperatore , ecc. quindi sarebbe stato sicuramente controproducente coniare monete con elementi iconografici chiaramente cristiani ; anche se fosse vero il fatto che Costantino in prossimita' della battaglia di Ponte Milvio fecesse incidere sugli scudi del suo esercito il chi-ro cristiano , i legionari non capendone il significato profondo lo avrebbero accettato solo come un simbolo propiziatorio per la vittoria in battaglia .

Anche il famoso battesimo di Costantino in punto di morte , se vero , riportato da Eusebio , dimostra l' abilita' politica di Costantino nel non inimicarsi apertamente l' ambiente pagano e l' esercito finche' fu in vita , capendo comunque il mondo che cambiava , fu insomma quello che oggi si chiamerebbe un "traghettatore"

 

Modificato da Legio II Italica
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io l'ho comprata tre anni fa in questa edizione:

 

http://www.ibs.it/code/9788817014557/zosimo-di-panopoli/storia-nuova-testo.html

 

vedo che ora non è disponibile, ma è cmq una pubblicazione del 2007, quindi penso abbastanza reperibile in giro.

 

Pensa non sapevo che anche la BUR avesse tradotto l'opera di Zosimo , mi fa piacere leggere che non sia per ora disponibile in attesa di ristampa , ma solo perché cio' dimostra che la Storia antica e' largamente letta dai giovani e non giovani , altra dimostrazione ne e' per esempio anche l' opera di Cassio Dione , piu' volte ristampata , ma ancora non conclusa ed arrivata credo alla sesta edizione , i cui primi libri sono gia' esauriti in attesa di nuova ristampa .

 

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  • 4 settimane dopo...

Ciao @@Ross14 , non saprei dirti se esiste una traduzione in rete della Storia Nuova , ma dubito molto . Purtroppo l' opera di Zosimo non e' stata molto tradotta in Italia , una delle ultime pubblicazioni risale al 1977 ad opera della Casa Editrice Rusconi , nella sezione Classici di Storia n° XXX , in elegante veste editoriale impreziosita da un contenitore del volume ; e' comunque una delle migliori opere insieme alle "Storie" di Ammiano Marcellino del tardo impero .

Circa la figura storica di Costantino e' prassi e marchio comune dei "rivoluzionari" essere osannati o condannati dai contemporanei , per quello che riguarda la sua fede intimamente professata e' difficile per noi posteri emettere un verdetto incontestabile ; certamente per quello che giustamente affermi anche tu , la numismatica non sembrerebbe avvalorare le sua fede cristiana a scapito della pagana , pero' occorre notare che si era ancora agli inizi del IV secolo e che l' esercito romano era ancora profondamente legato ai culti pagani , al mito di Roma , di Marte , dell' Imperatore , ecc. quindi sarebbe stato sicuramente controproducente coniare monete con elementi iconografici chiaramente cristiani ; anche se fosse vero il fatto che Costantino in prossimita' della battaglia di Ponte Milvio fecesse incidere sugli scudi del suo esercito il chi-ro cristiano , i legionari non capendone il significato profondo lo avrebbero accettato solo come un simbolo propiziatorio per la vittoria in battaglia .

Anche il famoso battesimo di Costantino in punto di morte , se vero , riportato da Eusebio , dimostra l' abilita' politica di Costantino nel non inimicarsi apertamente l' ambiente pagano e l' esercito finche' fu in vita , capendo comunque il mondo che cambiava , fu insomma quello che oggi si chiamerebbe un "traghettatore"

 

Ciao Legio II Italica,

le tue considerazioni riguardo alla simbologia pagana della monetazione costantiniana sono confermate in un libro che sto leggendo: "Quando l'Europa è diventata cristiana (312-394)" di Paul Veyne. L'autore sostiene una conversione ed una fede reali di Costantino, in opposizione ai teorici dell'esclusiva scelta politica e/o del sincretismo religioso. Riguardo ai rovesci pagani riporto uno stralcio:

"Convertendosi, Costantino è diventato un cristiano a tutti gli effetti; non dobbiamo pensare che la sua fede fosse piena di confusione e sincretismo e che mal distinguesse Cristo dal dio solare. Tutto è nato dalle sue monete: sul rovescio di alcune monete fino al 321 compaiono diversi dei pagani e fino al 322 il Sol Invictus. E' stata attribuita un'eccessiva importanza a questa monete, credendo di vedervi l'espressione diretta del pensiero dell'imperatore.... Diversi dei pagani, tra cui il sole, figurano sulle monete perché la facciata dell'impero di Costantino ufficialmente era ancora pagana e non perché Costantino nella sua mente confusa mescolasse diversi dei..."

Inoltre viene precisato: "l'immagine del Sol Invictus rappresentava per Costantino un blasone famigliare, una prova di legittimità: egli pretendeva di discendere in linea paterna da Claudio il Gotico e il Sole Invincibile era stato l'archetipo celeste dei gloriosi imperatori illirici che avevano salvato l'impero mezzo secolo prima"

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