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IGNORED

Assi fiduciari


L. Licinio Lucullo

Risposte migliori

Riprendo, a distanza di 2 anni, la discussione su queste curiose monetine da pochi grammi. Ne abbiamo parlato qui:

http://www.lamoneta.it/topic/107374-serie-cr-97-luceria/

Artemide pubblica ora un nuovo esemplare (Asta XLIII, lotto 171 - http://www.deamoneta.com/auctions/view/321/171) così descritto:

Anonymous reduced series. AE As, c. 90 BC. Apulia (Canusium mint?). Obv. Laureate head of Janus. Rev. Prow right; below, AMO(?). Cr. -. Cf. Garrucci LXXX, 5. D'Ailly LXII,5. AE. g. 1.69 RR. VF.

Extremlely rare, of great historical interest

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Modificato da L. Licinio Lucullo
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Facciamo un riassunto:Esistono molti esemplari di "assi" del peso di 2-6 grammi, diametro da 17 a 19 mm.

Su di essi può dirsi che:

- la gran parte è di fattura apparentemente imitativa (usualmente, di peso 2-3 grammi);

- alcuni invece sono di fattura apparentemente ufficiale (usualmente, di peso 4-6 grammi), e in particolare somigliano ai tipi con P (serie RRC 99) e CA (serie RRC 100), due serie sestantali rispettivamente attribuite a Luceria e Canusimum;

- nessuno, però, mostra evidenti segni di zecca;

- alcuni ritrovamenti noti vengono dall'Apulia;

- un esemplare risulta ribattuto su un bronzo dell'Oeniadae.

Sulla cronologia (escludendo gli assi imitativi, studiati da Clive Stannard):

- Crawford attribuisce questi minuscoli assi a Luceria (RRC 97/28 e 99/10), sulla base di evanescenti segni di zecca e di somiglianze stilistiche, e li data alla fine del III secolo (211-208 a.C.);

- @@ahala (McCabe) nega l'esistenza dei segni di zecca, ma concorda su attribuzione a Luceria (serie RRC 99 però), cui aggiunge Canusium, e sulla datazione. Tuttavia, fonda queste sue convinzioni su considerazioni stilistiche e nell'assunto che il bronzo dell'Oeniadae sia stato riconiato fra la fine del III secolo e l'inizio del II (la lega fu sconfitta da Roma nel 211); inoltre aggiunge la notizia (che egli stesso ha in corso di pubblicazione) della comparsa sul mercato di questi minuscoli assi unitamente a bronzi sestantali di Luceria e Canusium (ma non può dire se provenissero da un tesoretto, oppure dalla vendita di un collezionista, magari suggestionato dalle teorie del Crawford);

- @@acraf (Campana) nota che la provenienza apula concorda con la riconiazione di bronzi provenienti dai Balcani, ma propone come ipotesi di studio una emissione d'emergenza con datazione a cavallo fra II e I secolo, quando i pesi oscillanti delle emissioni di bronzo dimostrano che anche a Roma si faceva strada l'idea di una moneta enea fiduciara;

- @@Vincenzo (La Notte) propone invece una datazione alla fine della Repubblica, quando effettivamente comparvero altri assi di 4-6 grammi (in particolare, la serie navale di M. Antonio), probabilmente a seguito di una riduzione quartonciale (non attestata dalle fonti), e osserva che anche la datazione dei bronzi dell'Oeniadae è problematica (la lega rimase formalmente autonoma, e quindi forse effettuò delle coniazioni, sino al 27 a.C.).

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Inviato (modificato)

L'asse venduto da Artemide sembrerebbe un imitativo, tanto per il peso molto ridotto quanto per la legenda ratrograda (peraltro io leggo [A]MOR, piuttosto che AMO[R]).

Però lo trovo molto intrigante, soprattutto per lo stile del dritto, che mi sembra decisamente curato (ancorché lontano da quello degli assi attribuiti a Luceria).

Modificato da L. Licinio Lucullo
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  • 1 mese dopo...

DE GREGE EPICURI

@L.Licinio Lucullo: la tua discussione mi ha fatto venire in mente una monetina malconcia che ho in collezione da almeno 10 anni  (presa dove e da chi? Non l'ho annotato e non me lo ricordo!) e che vagamente mi ricordava queste. E infatti:1,7 g., fra 15 e 17 mm., mancante anche di un pezzetto. Però è sicuramente "una sorta di asse". Al diritto un Giano Bifronte,di cui si vede benino solo qualcosa; sopra alle teste, una barretta orizzontale, evidente segno di valore.  Al rovescio una prora verso destra, sopra alla quale la barretta della unità. In esergo, mi sembra di leggere la parte finale di ROMA  (..MA, scritta un po' male).

Considerando la parte mancante, il peso della moneta integra poteva essere  fra 2 e 2,5 g. Stando alle tue notizie, un peso del genere deporrebbe per una imitativa. Però i dettagli (in particolare le barrette dell'unità) danno l'idea di qualcosa di ufficiale. Cercherò di guardare i riferimenti che hai citato, perché ne so davvero poco.

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Modificato da gpittini
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un peso del genere deporrebbe per una imitativa. Però i dettagli (in particolare le barrette dell'unità) danno l'idea di qualcosa di ufficiale.

 

Concordo, anche se le fotografie non sono nitide ha l'apparenza di un'emissione ufficiale.

Sono piccoli pezzi molto interessanti, anche perché probabilmente non sono stati spiegati a sufficienza, e contrastano in modo palese con gli assi, considerevolmente più pesanti, che alla fine della Repubblica furono emessi dai figli di Pompeo

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@@gpittini poverina! che gli é successo??

 

Comunque, considerate le condizioni in cui normalmente si trova questa specifica tipologia, é molto ben leggibile.

 

Non é che per caso riesci ad intravedere qualcosa davanti alla prora? Potrebbe essere molto importante...

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