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Grosso da 20 denari - Federico II di Svevia


Risposte migliori

Cercando di non far cadere la discussione , riesumo il mio grosso di Verona, che ferma la spettacolarità di quello di Lorenzo, non trovo affatto male ; può servire per analizzarli e vedere se ci sono piccole differenze tra i due ,qualcosa di leggermente diverso nelle lettere delle leggende si può intravedere , nella gambetta della R , nella E e si potrebbe continuare.
Ma analizziamo , se riusciamo anche meglio la tipologia monetale : non ci sono ritratti, come nel denaro di Federico II di Verona trionfa la geometricità ,la linearità , ma anche l'eleganza,il tratto finale è quello di una moneta nella sua semplicità , importante ; i cerchi che compreso l'esterno diventano tre sia diritto che al rovescio, le croci intersecanti, l'abbondanza di leggende, il tutto impreziosito e abbellito dalle 4 rosette .
E ' una tipologia studiata attentamente, quasi uscita dalle mani di un geometra con un effetto finale indubbiamente scenico, direi volutamente scenico e importante.
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Belli i grossi di Federico II (anche se definirli tutti suoi nn è molto corretto). Ho visto recentemente al museo di Palazzo Bianco/Tursi un grosso per Pavia, non àa questa geometricità ma è di un'eleganza e potenza notevole. Mi piacerebbe vedere dal vivo quelli per Bergamo e le altre città...
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Tre esemplari su tre, splendidi o quasi. Direi un'ottima percentuale confronto a grossi di altre zecche. Ha circolato poco questa tipologia di moneta? Domanda da profano ma sono curioso :D .

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[quote name='adolfos' timestamp='1317664527' post='886054']
Tre esemplari su tre, splendidi o quasi. Direi un'ottima percentuale confronto a grossi di altre zecche. Ha circolato poco questa tipologia di moneta? Domanda da profano ma sono curioso :D .
[/quote]
Non so darti risposte molto precise, però guardavo l'esemplare a pag.99 sul libro della Travaini " Monete e storia nell'Italia medievale " ,ma confrontato non è all'altezza assolutamente dei nostri, forse abbiamo anche pescato bene noi....
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a FRA CASELLAME: non è poi sempre così difficile vedere grossi federiciani di altre città : per quelli di Bergamo, uno da otto denari e alcuni da sei e da quattro posso mostrarli anch' io. Previo preavviso, o da me o al prossimo convegno di Bergamo (febbraio 2012). Cordialità.
G. Basetti
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Supporter
Buona serata

per un quadro d'insieme:

http://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Grosso

Personalmente trovo che quelli di Bergamo siano "speciali".

Saluti
Luciano
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  • 3 settimane dopo...
Carissimi,

vi allego un Grosso da 20 denari per Verona e chiedo il vostro arguto parere.

Come vedete dall'immagine sembra che la moneta sia stata ribattuta (strappi da conio?). Cio' che ha stimolato la mia curiosita' e' la rosetta NELLA R.
Proprio centrata, come se qualcuno l'avesse messa apposta. E' vero, una ribattitura avrebbe sicuramente potuto crearla ma che finisca proprio in quel punto e' curioso...
Che ne pensate?
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La moneta, a mio avviso, non è ribattuta, ma ha una doppia battitura. Il primo colpo l'ha ricevuto spostato di una quindicina di gradi. Ne resta testimonianza nella rosetta contenuta nella R e nella R che compare nella O successiva e altre tracce di minore importanza.

Arka
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Faccio parte del club ...

[attachment=131620:VERONA.jpg]

Monetazione comunale per Imperatore Federico II di Svevia (1218-1250)
Grosso da 20 denari sd Verona Arg. gr. 1,632 - mm 20,31
D/ + CI + VI +CI + VF (retroversa) croce in cerchio rigato con altro cerchio lineare, più piccolo, a metà dell braccia , fra le quali [VE] - RO - N - A
Rv: + ° VE ° RO ° NA ° croce in cerchio rigato con altro cerchio lineare , più piccolo, a metà delle braccia, fra le quali CI - VI - CI - VF (F retroversa)
Rarità : Non Comune
Conservazione : Splendida
Riferimenti: Biaggi 2971 CNI 13
Provenienza: Numismatica di Angelo Salvadeo Pavia 4/11/10

P.S. Complimenti Ghera, per il gusto, per l'occhio e per il prezzo (io l'ho pagata un bel 30% di più)
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Buongiorno a tutti.
Intanto mi complimento con voi per le splendide monete che avete postato. E' sempre un piacere guardare le nostre medievali e ogni volta si scoprono nuovi particolari non notati in precedenza.
Ma vengo al punto anche se esco un attimo da quello che è l'indizzo principale della discussione. Scusate.
Sto effettuando delle ricerche su un esemplare di viterbino minuto del periodo autonomo della zecca di Viterbo (1257-1268 c.) e che metterò in rete molto presto nella sezione articoli del forum. Presenta delle particolarità inedite che sono rappresentate dalla presenza sia nei campi che in epigrafia da rosette.
Ora, noto nei grossi di Verona (ma anche nei grossi pisani da dodici) la stessa prerogativa.
Secondo voi sono segni iconici o semplicemente espressione estetica? Segno di zecchiere? C'è una motivazione reale?
Ogni opinione in merito sarà ben accetta.
Ringrazio anticipatamente
Saluti
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Le rosette possono essere sia esclusivamente ornamentali sia rappresentare un elemento distintivo di un'emissione. Qualora, oltre alle rosette, vengano usati anche altri simboli (bisanti, anelli, crescenti, ecc...) questi sono rappresentativi di una data emissione. Se invece ci sono sempre rosette (come a memoria dovrebbe essere nei grossi veronesi di Federico II) queste rappresentano solo un elemento decorativo.

Arka
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Concordo con Arka le rosette nel caso di Verona sono decorative ,però in qualche caso per esempio nel denaro imperiale piano milanese possono anche diventare segno identificativo di serie,trifoglio con e senza stelo, rosetta con e senza stelo ; si ritiene in questo caso che quelli con trifoglio siano le più antiche e quelle con rosetta le più recenti.
Bisognerebbe vedere nello specifico la moneta,se di norma non compaiono rosette potrebbe anche essere un segno identificativo e se nel campo, vedere se non fanno parte dell'iconografia usuale della moneta stessa,non so se sono stato di aiuto .
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Ho capito. Effettivamente era quello che pensavo. Le monete di cui mi sto occupando presentano segni diversi periodicamente e voi mi avete confermato il concetto Ma, come si dice, è sempre meglio sentire più opinioni.
Ringrazio Arka e dabbene per l'aiuto :)
Saluti
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Ottimo esemplare anche il suo, Picchio. Al Dritto vedo la [b]N[/b] e la [b]A[/b] di [b]VERONA[/b] leggermente ribattute. Come conservazione è pari al mio. ;)

Complimenti,
Lorenzo
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Scusate ho notate che di questo grosso per Verona battuto sotto Federico II ne circolano molti esemplari , in vendita presso varie ditte o offerte in aste recenti. Mi domandavo se qualcuno fosse a conoscenza se questa improvvisa "impennata" nel numero di esemplari in circolazione fosse divuta ad un ritrovamento recente, soprattutto perche noto che diversi di queste monete sono in condizioni perfette o quasi perfette, fatto non proprio comune per monete di epoca medioevale che di spolito sono assai circolate. A meno che non si debba pensare a qualche bella pressa che li sforni ora situata in zona balcanica :D ma naturalmente spero proprio di sbagliarmi...
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Si potrebbe magari riunire le due discussioni, se si riesce,così li riuniamo tutti, in effetti sembrerebbe che tutti i lamonetiani abbiano compreso il sottoscritto un grosso di Verona di buona, se non ottima conservazione, io però l'ho comprato anni fa e comunque a un prezzo decisamente inferiore all'ultimo postato.....e questo mi rende fiducioso, almeno me lo auguro Modificato da dabbene
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[quote name='dabbene' timestamp='1319564313' post='896379']
Si potrebbe magari riunire le due discussioni, se si riesce,così li riuniamo tutti, in effetti sembrerebbe che tutti i lamonetiani abbiano compreso il sottoscritto un grosso di Verona di buona, se non ottima conservazione, io però l'ho comprato anni fa e comunque a un prezzo decisamente inferiore all'ultimo postato.....e questo mi rende fiducioso, almeno me lo auguro
[/quote]

non tutti... oo)
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