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Anastylosis delle monete


Risposte migliori

Dopo 14 mesi e 14 giorni nel forum , ritrovo spesso nei diversi interventi il parallelo moneta più povera di conservazione = moneta più ricca di Storia .

 

Le prime 2 immagini in calce ,  sono scelte a caso dalla sezione Roma impero  : apparentemente , sono monete  la prima con un vissuto più gramo e probabilmente poche cure ricevute , la seconda con un vissuto più fortunato e , forse ,  con qualche  necessaria cura prestata a sottolinearne la bellezza .

 

Entrambe , comunque , buoni documenti ricchi di Storia ?

 

In ambito diverso , forse neanche troppo , le seconde 2 , sono immagini di un documento di epoca precedente , il tempio E di Selinunte : la prima ante 1959 , la seconda posteriore .

 

Il confronto racconta l'operazione , allora discussa e per alcuni tuttora discutibile , voluta per scienza e studio , non trascurando che gli attesi , numerosi turisti , avrebbero preferito farsi fotografare appoggiati ad una colonna piuttosto che seduti sugli sparsi rocchi della medesima .

 

Eppure , quale oggi lo vediamo , pur privo dei decori perduti , quel tempio è meno dissimile da quale lo videro 2400 anni fa i Cartaginesi intenti alla presa di Selinunte .

 

Nulla , quindi , sarebbe stato tolto alla sua storicità d'origine ?

 

Unisco infine , avvenisse mai l'imponderabile , dal vicino tempio G  , un'ultima immagine , molto vecchia e tuttora attuale : un cumulo di rovine .

 

I materiali originali sono in gran parte lì : mancherebbero solo qualche dozzina di metri cubi di cemento armato per le indispensabili integrazioni strutturali e qualche appalto che i nostri amministratori sanno ben governare .

 

Certo non noi , ma , un giorno , il bel sole di Sicilia potrebbe tornare a vedere uno dei maggiori templi dell'intero mondo greco , magari senza che la Storia abbia troppo a dolersene . 

 

le monete mi sono scivolate in basso e non so riportarle al giusto posto

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Modificato da VALTERI
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Hai toccato un tasto molto delicato per gli archeologi: la anastilosi.

Basta leggere la relativa pagina di Wikipedia:

https://it.wikipedia.org/wiki/Anastilosi

per rendersi conto che proprio la ricostruzione partendo dai ruderi dei Templi di Selinunte è stata criticata....

Non è facile fare interventi di ricostruzione (anastilosi) in maniera molto corretta sul piano scientifico, anche se permettono di avere poi una più facile lettura dell'intero monumento (rispetto all'ammasso di pietre rovinate a terra).

Anche un sesterzio bisognoso di restauro dovrebbe subire un intervento molto professionale, rispettando le sue componenti, senza aggiungere eccessivo materiale estraneo (tipo stuccature), come il famigerato cemento armato per i monumenti architettonici.

Si tratta di un argomento più di pertinenza di un archeologo professionista e mi auguro che possa fare sentire la sua opinione in merito.

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L'anastilosi è un tipo di intervento che, se eseguito con criteri rigorosi come quelli attuali, è in grado di ridare vita, visibilità e fruibilità a cumuli di rovine, altrimenti ricostruibili solo con la mente. Un intervento di anastilosi eseguito con criteri non corretti e superati è quello operato sul tempio di Poseidone a Capo Sounion, in Attica, dove i rocchi sono stati giustapposti in modo poco attento, determinando l'irregolarità dei profili delle colonne che hanno perso la loro entasi; solo con una valutazione a distanza il danno si minimizza.

Viceversa la ricostruzione del tempio di Nemea e, se vogliamo, il restauro radicale del Partenone, con moderni e rigorosi criteri, hanno potuto portare risultati ragguardevoli e di congruità storico-architettonica. Non tutte le realtà monumentali sono state fortunate nei secoli come quelle di Poseidonia (Paestum), i cui templi sono giunti a noi in ottima spontanea conservazione. Pensate se un giorno una corretta anastilosi fosse applicata al tempio di Zeus ad Olimpia o a qullo di Tegea: un vero sogno! Vado oltre: avete visto le foto dei bronzi di Riace appena recuperati e come sono adesso quelle magnifiche opere d'arte dopo attento restauro conservativo?

Ergo, giungendo alle monete, il mio parere è sì ad un restauro assolutamente conservativo, no a ritocchi anche cosmetici per nascondere i difetti o aumentarne il valore commerciale.

Milone

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@ milone  post 3

 

Per il tempio G di Selinunte , che ho citato , un serio progetto di recupero , quando fattibile , potrebbe essere auspicabile .

 

Più che per le dimensioni inusitate  , dovrebbe essere alto l'interesse per un edificio di lunga diversificata  gestazione architettonica  , lasciato in opera  ancora da completare.

 

Il restauro delle monete , è indubbio se conservativo , tuttavia , ove " ricostruttivo " , in casi particolari e mirati meriterebbe qualche riflessione .

 

Unisco da una discussione dello scorso anno , una moneta che proposi all'attenzione e che i catalogatori dichiaravano con " sigma ritoccata " .

 

Per simili esemplari  , qualche limitato  ritocco ricostruttivo ,  potrebbe non essere da condannare .

 

 

 

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