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Liangpiao o "buoni del riso" cinesi


filipponotgeld

Risposte migliori

tipico esempio di Liangpiao per il riso. In generale, le emissioni del 1975-1980 sono molto curate esteticamente, e spesso illustrate o finemente incise da artisti di stato che hanno illustrato anche le banconote ufficiali

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spesso i soggetti erano piuttosto ripetitivi... ponti, dighe, trebbiatrici.. se ci fate caso nella foto, a sinistra, sul pezzo da 1 Jin (marrone) si vede una trebbiatrice e un camion, quasi identica alla foto del post precedente (0,5 jin viola). A fianco, su sfondo bianco, dei Liangpiao della Mongolia Interna, con un paio di immagini di folclore locale (almeno si cambia soggetto!) e scritte in mongolo. Queste emissioni per provincie a forte presenza minoritaria etnica sono piuttosto ricercate dai collezionisti.

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Modificato da filipponotgeld
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Grazie per avermi (averci) portato a conoscenza di questi "buoni-banconote" che secondo come vedo io la Numismatica ne fanno sicuramente parte di questa scienza. Qualsiasi cosa fosse o è usata per acquistare o scambiare beni materiali per me si può definire denaro,moneta.

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le emissioni delle regioni a forte presenza minoritaria, come questo pezzo dello Xinjiang sono particolarmente ricercate dai collezionisti dato che sono bilingue.

Mi scuso se a volte non mi riesce uploadare delle foto, ma qui in Cina e' molto difficile aprire siti stranieri ultimamente, soprattutto se devo uploadare files.

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qui ci sono alcuni esempi di Liangpiao emessi in piena rivoluzione culturale. Ognuno di essi ha nei riquadri rossi citazioni di Mao Zedong (con tanto di sua firma). Questi pezzi sono adesso ricercatissimi soprattutto dai nostalgici di Mao e cominciano a valere anche cifre discrete. In genere i valori piu' alti (20, 50 100 Jin) sono molto difficili da trovare in condizioni FDS, piu' semplici invece i valori bassi.

I due pezzi piu' piccoli sono buoni di razionamento per vestiti o tessuti che in genere erano di dimensioni ridotte e non riccamente illustrati. Strettamente parlando, il termine "liangpiao" si riferisce ai soli buoni del riso, mentre i buoni per altri tipi di beni assumevano altre denominazioni, che finivano comunque tutti con -piao (che in cinese significa "buono", "ticket", "ricevuta", "bollo", "marca", "biglietto" ecc..)

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e per finire, alcuni esempi (bruttini anzicheno') di emissioni locali di buoni per diversi tipi di merce: verdure, zucchero, farina, cereali... con le quantita' espresse in numeri arabi o in caratteri cinesi tradizionali (mentre il resto delle scritte e' in caratteri semplificati). le emissioni locali sono numerosissime e finora poco studiate e soltanto in piccolissima parte classificate e catalogate. Gli esemplari degli anni 50 e primi anni 60 sono difficli da trovare in FDS dato che la carta era molto porosa e di qualita' scadente che col passare del tempo tende a sbriciolarsi o a far scomparire l'inchiostro di stampa.

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Grazie per averci mostrato questi biglietti, molto interessanti e rappresentativi di un'epoca storica. E' come aprire un nuovo mondo collezionistico di cui io personalmente non avevo idea.

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Awards

"tutti" mi sa che sara' impossibile... dato che neanche in Cina c'e' chi li ha tutti.

Vai su

www.taobao.com

e digita 粮票 ne troverai a migliaia e a prezzi bassi (per standard europei)

Modificato da filipponotgeld
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tra l'altro guardero' anche se ti mando il catalogo dei rice tickets.. non e' completissimo ne' aggiornato, ma e' l'unico esistente, giusto per avere un'idea di massima...

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Molto interessante, specialmente dove si parla dei folli tentativi di abolire il denaro contrastati da qualche parte con l'uso dei Liangpiao come valuta. Ricorda la situazione che c'era in Cambogia ai tempi di Pol Pot, ma non mi risulta che in quest'ultimo caso fosse circolato qualcosa di corrispondente ai buoni cinesi.

 

Vista l'immensità del numero di emissioni se io collezionassi Liangpiao mi organizzarei come faccio per le valute del mondo: un po' di tutto ma approfondimento solo delle zone e dei periodi più interessanti.

Modificato da ART
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ai tempi di Pol Pot era semplice.. per la popolazione, denaro abolito ovunque nelle campagne. Veniva usato solo dai dirigenti e quadri comunisti. All'inizio, prima che iniziassero le deportazioni di massa e lo svuotamento delle citta', il denaro veniva ancora usato per corrompere i militari e gli ufficiali, o comprarsi un passaggio per la Thailandia. Poi gradualmente scomparve, imboscato e usato dai soli militari e funzionari. Non esisteva nessun sistema di buoni o monetazione d'emergenza.

Per i liangpiao, il periodo piu' interessante e' il 1966-1976, graficamente ci sono esemplari molto belli e hanno una valenza politica e storica enorme. Esiste gia' parecchia letteratura in merito,, anche se solo in cinese e non completissima, ma filologicamente e' il periodo meglio documentato. Le zone.. mah, li e' un po' piu' soggettivo... io ho una leggera preferenza per le province con minoranze etniche, ma e' una cosa puramente soggettiva perche' mi piacciono questi buoni bilingue o trilingue.

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si, abito e insegno in Cina da quasi 12 anni. Materiale numismatico si trova, anche se il mercato e' confuso e i prezzi sono piuttosto "selvaggi": i commercianti applicano prezzi di vendita piuttosto liberi rispetto ai valori di catalogo. Come dicevo su un altro topic, ci sono anche molti falsi, ma gli esperti o i negozi specializzati non sono moltissimi, quindi e' anche facile prendere qualche bidone.

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Buongiorno,

Interessantissimo argomento, anche a me sconosciuto nonostante i miei frequenti viaggi di lavoro in Cina dal 1998.

Per quanto riguarda Taobao consiglio di stare molto attenti, e' un sito noto che vende abbigliamento fake.

Basta digitare un brand a caso, dal lusso al mass market e magicamente saltera' fuori un catalogo con svariati modelli, tutti falsi.

Falsificare questi bigliettini non mi sembra difficile e senza un catologo di riferimento, non oso immaginare cosa possano combinare.

Saluti e buona Domenica

Silver

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falsificare liangpiao non e' semplicissimo... molti sono litografati quindi si sente al tatto il "rilievo" della stampa soprattutto dove ci sono piu' colori diversi, e inoltre non hanno un mercato cosi' vasto da giustificarne la falsificazione. Inoltre, anche il principiante piu' principiante puo' riconoscere un pezzo autentico da una fotocopia a colori, per via della tecnica di stampa, i colori, la consistenza della carta, anche l'odore stesso ecc.

I Liangpiao (almeno quelli a livello statale e provinciale) sono in tutto e per tutto simili alle banconote normali, per tecnica di stampa, carta, filigrana ecc.

Esistono pero' ristampe di alcune serie dei primi anni 50 eseguite dalle lastre originali. Furono ristampati senza autorizzazione a meta' anni 90 per il mercato collezionistico. Difficile definirli "falsi": direi piu' che si tratta di ristampe successive, dato che usano gli impianti di stampa originali. L'unica differenza e' la carta: nelle ristampe e' piu' consistene, solida e bianca, mentre negli originali e' porosa, friabile e grgiastra/marroncina.

Ripeto, si tratta in generale di ristampe di poche serie degli anni 50, e in genere i venditori su Taobao lo specificano chiaramente.

Taobao non vende necessariamente falsi. Ho comprato molti notgeld tedeschi originali, tra cui 3 serie complete di Memel originalissime (ne ho avute 7 complete in tutto, e quindi ho potuto fare confronti sicurissimi), diversi stoffgeld di Bielefeld, e anche altre banconote mondiali, e non sono mai incappato in un falso. Certo, comunque un po' di esperienza per riconoscere un vero da un falso ce l'ho...

Se su Taobao vendono banconote false, queste sono quasi unicamente gli Yuan/RMB della Rep. Pop. Cinese, o le emissioni imperiali, o le varie banche europee in Cina del secolo scorso o emissioni di fantasia come quel 1000 Gold Yuan del 1945 postato su questo forum. Tutte cose facilissime da riconoscere comunque.

Modificato da filipponotgeld
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@@filipponotgeld Grazie mille!! :)

Tra i 31 che ho io ce ne sono parecchi che mi piacciono molto come ad esempio questi due:

 

China_5.png

 

 

Cina_Rice_Coupon.png

 

Ti volevo chiedere una cosa: Dietro moltissime di queste emissioni c'è un cerchio con la stella rossa come sfondo e sopra una sorta di "elenco"... ecco se hai un po di tempo mi potresti tradurre cosa c'è scritto? Thanks!! :)

Edito: ecco la foto di un retro:
049_002.jpg

 


 

Modificato da Erdrückt
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il primo buono e' della Provincia dello Shanxi.. valeva quindi in tutte le comuni e i centri di tale provincia dove era in vigore il razionamento.

Il secondo buono (quello con l'omino sul trattore) e' della citta' di Xining, la capitale della provincia del Qinghai, regione con forti minoranze musulmane e mongole. Valeva soltanto nell'area amministrativa della citta'.

I liangpiao avevano quasi tutti lo stesso retro in comune, con le stesse 3 linee esplicative, la stella nel cerchio ecc. (a parte alcune emissioni di villaggi minori dove a volte tali istruzioni mancavano). Le tre linee dicono (piu' o meno):

1 - Questo buono puo' essere usato soltanto nell'area indicata dal buono stesso per comprare riso, e non e' valido al di fuori dell'area indicata.

2 - Questo buono non puo' essere rivenduto o ceduto a terzi o scambiato privatamente con altri beni, e i falsificatori saranno puniti dalla legge

3 - In caso di smarrimento, danneggiamento o manomissione, questo biglietto non verra' rimborsato e il titolare dovra' presentarsi alle autorita' per denunciarne la perdita.

Il cerchio portava il nome della provincia, o citta', o distretto in cui erano emessi ed erano validi.

Nonostante la linea 2 dicesse che questi buoni non potevano essere venduti a terzi, in molte aree lo furono, soprattutto dove si era sviluppato il mercato nero. Per esempio un buono 10 Jin di riso (5 chili) veniva cambiato al mercato nero con 10 uova, o venduto per 5 Jiao (10 Jiao = 1 Yuan) in moneta corrente nelle citta' dove non vigeva il razionamento o non amministrate dalle Comuni, o nelle Comuni stesse dove ancora circolava il denaro (non tutte le Comuni lo avevano formalmente proibito).

Ufficialmente questi buoni potevano essere usati per ottenere beni soltanto negli spacci gestiti dalle Comuni o dall'Armata di Liberazione del Popolo (i cosiddetti Spacci Xin Hua). L'uso al di fuori di tali spacci, o l'acquisto presso privati era proibito. In pratica, questi Xin Hua erano gli unici spacci o "supermercati" esistenti all'epoca nelle comuni, quindi la gente era per forza di cose obbligata a comprare soltanto li'. I liangpiao divennero quindi la moneta "ufficiale" di questi spacci.

Oggigiorno, gli spacci Xin Hua sono diventati la catena nazionale di supermercati "Xin Hua Du" dove ovviamente oggi si paga in denaro contante..

Modificato da filipponotgeld
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Grazie per l'interessantissima dissertazione!

Personalmente non sono un amante di notgelt, buoni e similari ma dopo questo inquadramento storico e culturale prometto che guarderò con più rispetto a quelle piccole banconote con gli ideogrammi che spesso saltano fuori nei lotti :)

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  • 1 mese dopo...

Grazie prof! mi hai illuminato :) ne ho una sessantina e non sapevo bene che fossero, adesso torno a riguardarli meglio, ce n'è uno che sembra scritto in arabo.

 

la definizione di "serie" può essere: buoni dello stesso anno emessi dalla stessa entità?

 

ne ho anche uno in verticale anzichè in orizzontale sarà sicuramente preziosissssssimo  :rofl:

 

appena riesco metto una foto

Modificato da rintintin
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Per "serie" si, si puo' intendere buoni dello stesso anno emessi dalla stessa entita' e accomunati dallo stello tema/ stile grafico. Comunque e' accaduto spesso che alcuni pezzi componenti una serie siano stati riemessi anni dopo con colori spesso identici, ma con data diversa e/o valore diverso. Per esempio, la serie di buoni "valida in tutto lo stato" emessa con data 1965 non e' semplice da trovare, mentre la stessa con data 1966 (identica in tutto e per tutto a quella del 1965, ma con data 1966 e mancante del taglio da 0.5 Jin) e' comunissima. La stessa serie fu riemessa con data 1982 ed e' piuttosto rara.

Il pezzo in arabo e' della provincia dello Xinjiang. Gli altri pezzi nella seconda foto sono della provincia dell'Henan. Di questi pezzi dell'Henan esistono molte varianti, a seconda dei caratteri neri impressi (nella parte bassa sopra la data in quelli verticali, e nella "rosa" del valore in quelli orizzontali). La serie completa, considerando tutte le varianti di scritte, sono 48 pezzi. Comunque, sono pezzi comunissimi.

Dell'ultima foto, ci sono pezzi emessi da varie provincie o citta' o distretti. Sono pezzi molto comuni ma molto belli. L'unica eccezione sono i due pezzi a destra (verde e rosa). Non riesco a vedere di che provincia sono, dato che lo stesso design era stato usato per molte altre provincie, ma sono della fine anni 50-inizio anni 60 e valgono gia'qualcosina di piu'.

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