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Impero Ottomano-Zecchini Veneziani contromarcati


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Solimano II (Suleyman II), nato nel 1642,divenne sultano nel 1687 succedendo al deposto fratello maggiore Mehmet IV. Aveva trascorso la vita in una lussuosa prigione, all’interno del Topkapi, in cui venivano rinchiusi i possibili pretendenti al trono per evitare che fomentassero rivolte o congiurassero per salire al trono. Quando i notabili vennero a proporgli di succedere al fratello si nascose rifiutando in un primo tempo di riceverli e solo con grande sforzo fu convinto ad accettare l’incarico.

Non aveva alcuna esperienza di governo essendo vissuto senza contatti col mondo esterno e affidò al Gran Vizir Mustafà Köprülü tutti gli incarichi.

Era in corso la quinta guerra austro-turca (1683/1699) e durante la campagna in Ungheria il Gran Vizir fu sconfitto e ucciso a Slankamen il 19 agosto 1691. Il 23 giugno di quell’anno era morto a Edirne Suleyman II.

 

Durante il suo sultanato furono coniate a Costantinopoli monete d’argento dette Zolota da 30 paras, del peso di circa 19,50 gr., akce d’argento di circa 0,15/0,20 gr. e, a Costantinopoli e in Bosnia monete di rame di peso variabile tra 1,20 e 3 grammi.

In seguito alle spese per la guerra i metalli preziosi erano praticamente scomparsi dal tesoro ottomano. La monetazione aurea si limitò ai “Sultani Altin” (Sultano d’oro) coniati in piccole quantità a Costantinopoli,  in Egitto e a Tripoli di Libia.

 

Furono così messi in circolazione zecchini veneziani e loro imitazioni contromarcati con punzoni con la scritta “Sahh”cioè “Giusto”.

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          Impero Ottomano  Suleyman II ibn Ibrahim (1687-1699 AD / 1099/1102 AH )

                           Zecchino di Domenico Contarini contromarcato “Sahh”

 

 

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Nella  Rivista italiana de numismatica e scienze affini. Anno 23, 1910 c'è un bell'articolo di Paul Bordeaux Intitolato "Les Sequins Vénitiens contremarqués de caractères arabes" che descrive molto bene gli zecchini contromarcati ed indica che nella collezione di Sua Maestà erano


presenti:


Da Ponte, Donato, Pesaro, Dom. Contarini, Luigi Contarini, Cornaro. Quindi non l'Alvise Contarini.

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Supporter

 

Nella  Rivista italiana de numismatica e scienze affini. Anno 23, 1910 c'è un bell'articolo di Paul Bordeaux Intitolato "Les Sequins Vénitiens contremarqués de caractères arabes" che descrive molto bene gli zecchini contromarcati ed indica che nella collezione di Sua Maestà erano

presenti:

Da Ponte, Donato, Pesaro, Dom. Contarini, Luigi Contarini, Cornaro. Quindi non l'Alvise Contarini.

 

Buona Domenica

 

Il nome tipicamente veneziano Alvise, viene spesso "italianizzato" con Luigi; non escludo quindi che sia lo stesso doge .... anche perché tra i dogi non ce n'è di Luigi, mentre abbondano gli Alvise.

 

Riguardo all'uso di zecchini contromarcati, non credo che i Turchi avessero difficoltà a reperirne; tutte le merci e le spezie che i veneziani comperavano nei porti di Alessandria, Aleppo, Tripoli, San Giovanni d'Acri, Tiro, Trebisonda e Costantinopoli (solo per citarne alcuni) erano pagati in zecchini ... più interessante l'uso di zecchini di imitazione.

 

Erano prodotti da loro? Oppure contromarcavano quelli di imitazione greco-bulgara, oppure quelli coniaati dalle colonie genovesi, od anche quelli prodotti dai Cavalieri di Malta?

 

saluti

luciano

Modificato da 417sonia
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Kunker ( Asta 210 - The Sultan Collection ) ha venduto zecchini contromarcati di :

Francesco Erizzo ( 1631 – 1646)
Francesco Molin (1646 – 1655)
Carlo Contarini (1655 – 1656)
Bertucci Valier (1656 – 1658)
Domenico Contarini (1659 – 1675)
Alvise Contarini (1676 – 1684)
Marcantonio Giustiniani (1684 – 1688)

mancano nell'elenco dei Dogi del periodo Francesco Corner (1656) e Nicolò Sagredo (1675 – 1676)  i cui zecchini sono molto rari. Di Giovanni Pesaro (1658 – 1659) dirò più avanti.

inoltre nella stessa asta c'era una imitazione di zecchino di Bertucci Valier:

1311895.m.jpg

in una vendita di Balwin's uno zecchino di Silvestro Valier (1694-1700),

597800.m.jpg

quindi di un doge vissuto dopo la monte di Suleyman II nel 1691. Questo prova che la pratica di contromarcare gli zecchini continuò anche con il Sultano che seguì, Ahmad II (1691/1695) di cui sono rarissime le coniazioni di moneta aurea.

Non ho trovato altri nominativi in vendite recenti oltre a quelli già elencati.

Modificato da Ospite
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Nella  Rivista italiana de numismatica e scienze affini. Anno 23, 1910 c'è un bell'articolo di Paul Bordeaux Intitolato "Les Sequins Vénitiens contremarqués de caractères arabes" che descrive molto bene gli zecchini contromarcati ed indica che nella collezione di Sua Maestà erano

presenti:

Da Ponte, Donato, Pesaro, Dom. Contarini, Luigi Contarini, Cornaro. Quindi non l'Alvise Contarini.

 

grazie per la segnalazione.Ho trovato la RIN citata e mi sono sfogliato due CNI. Poi aggiungo che cosa ho scoperto.

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La Rivista Italiana di Numismatica e scienze affini, anno 23,1910 ha pubblicato uno scritto di Paul Bordeaux dal titolo"Les Sequins Vénitiens contremarqués de caractères arabes".

L’autore inizia proponendo un zecchino contromarcato di Pasquale Cicogna (1585/1595) di sua proprietà e fornisce un elenco di zecchini presenti nella collezione di Vittorio Emanuele III alla data della pubblicazione della Rivista. Successivamente altri zecchini sono stati aggiunti alla collezione Reale e posso quindi integrare l’elenco delle monete fin qui conosciute :

 

Nicolò Da Ponte     (1578/1585) - CNI VII, Veneto I      n. 188

Pasquale Cicogna    (1585/1595) - Coll. Paul Bordeaux

Marino Grimani       (1595/1605) - CNI VII, Veneto I     n. 119

Leonardo Donà        (1606/1612) - CNI VIII Veneto II   n.  84

Francesco Erizzo      (1631/1646) - Asta Künker 10 n.919

Francesco Molin       (1646/1655) - CNI VIII Veneto II  n.89 e  Künker 10 n.920 (+altri 4)
Carlo Contarini         (1655/1656) - Asta Künker 10 n.921
Bertucci Valier         (1656/1658) - CNI VIII Veneto II  nn.53 e 54 e  Künker 10 n.922

Giovanni Pesaro       (1658/1659) - CNI VIII Veneto II n. 33
Domenico Contarini (1659/1675) - CNI VIII Veneto II nn. 230 e 237 (+altri 5)
Alvise Contarini       (1676/1684) - CNI VIII Veneto II n. 138 e Asta Künker 10 n.924

Marcantonio Giustiniani (1684/1688) Asta Künker 10 n.924

Silvestro Valier        (1694/1700) - Asta Baldwin’s Islamic 15 n. 528

Giovanni Corner II  (1709/1722) -  CNI VIII Veneto II n. 105

 

Una curiosità : Il CNI riporta al n. 245 di Domenico Contarini uno zecchino falso d’epoca presente nella coll. Zoppola (Udine) con due contromarche.

 

Ho scritto all’inizio “In seguito alle spese per la guerra i metalli preziosi erano praticamente scomparsi dal tesoro ottomano. La monetazione aurea si limitò ai “Sultani Altin” (Sultano d’oro) coniati in piccole quantità a Costantinopoli, in Egitto e a Tripoli di Libia.Furono così messi in circolazione zecchini veneziani e loro imitazioni contromarcati con punzoni con la scritta “Sahh”cioè “Giusto””.

 

Il Bordeaux dà una sua interpretazione completamente diversa delle ragioni della marchiatura degli zecchini.

 

(il seguito alla prossima puntata....)

 

 


 

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Buongiorno a tutti, nella discussione sulle contromarche ad aprile 2015 ho postato un esemplare di Alvise Contarini in vendita su asta baia. Purtroppo la foto è evaporata.

Sempre nella stessa discussione :

 

http://www.lamoneta.it/topic/127323-le-contromarche-sulle-monete-di-venezia/page-2

 

abbiamo un bel zecchino del Molin proveniente da asta Artemide 34 che riposto qui.

 

Zecchino contromarcato 2.jpg

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Il Bordeaux dà una sua interpretazione completamente diversa delle ragioni della marchiatura degli zecchini:

a suo dire il Papadopoli lo avrebbe informato che gli zecchini contromarcati presenti nella sua collezione e quelli che aveva avuto modo di vedere erano per la maggior parte del Doge Domenico Contarini. Quindi i punzoni erano stati apposti all’inizio del 1700 o alla fine del 1600. Infatti  secondo alcuni “arabisti” la forma dei caratteri è tipica dell’inizio del ‘700.

Nel 1669 l’Impero si impadronì di Candia, possedimento veneziano, dopo un assedio durato 24 anni. Nel 1714 dichiarò guerra a Venezia che occupava la Morea e la Grecia e si impadronì di questi territori dove circolavano monete veneziane in gran quantità.

Ipotizza, in primis, che gli zecchini siano stati punzonati e poi lasciati circolare in loco, ad uso dei residenti. Però , da lui interpellato, lo Svoronos, curatore del museo di Atene, ha affermato di non aver mai visto zecchini contromarcati e di non essere a conoscenza che ce ne fossero in Grecia.

Conclude dunque che la contromarca è stata apposta da cambiavalute, incaricati dalle autorità, in Asia Minore o in uno dei tanti paesi d’oriente facenti parte dell’Impero, così come venivano contromarcati i luigini francesi d’argento.

A questo proposito cita i racconti di un viaggiatore francese, certo Chardin, che assistè all’operazione di verifica della bontà delle monetine da 5 soldi dei viaggiatori europei e alla conseguente marchiatura delle stesse con un punzone “cinque”. Ne deduce che, così come facevano con i luigini, i cambiavalute si siano ritenuti autorizzati a fare con gli zecchini che arrivavano in gran quantità dai territori sottratti ai veneziani.

Quando al termine delle ostilità i veneziani ripresero a commerciare con l’Impero Ottomano vennero pagati anche con questi zecchini che così fecero ritorno a casa.

Papadopoli aveva in collezione anche uno zecchino falso, e Bordeaux conclude che come si falsificano le monete così si possono falsificare i punzoni e quindi falsificare monete punzonate.

 

Non ho altro da aggiungere. Non ci sono scritti a riguardo. Come scrive Bordeaux : chissamai che non si trovi in qualche archivio una risposta ai nostri dubbi che per ora restano dubbi. :hi:

 

 

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E' pur vero che l'articolo di Bordeaux è scritto agli inizi del 900, ma a mio modo di vedere la maggior parte degli zecchini contromarcati sono del Molin

1646/1655 quindi in piena guerra di Candia o 5 guerra veneto/turca. In questo caso è possibile che i turchi siano entrati in possesso di un notevole numero di zecchini, cosa che invece trovo poco plausibile per il Contarini. Trovo difficile che la Serenissima inviasse  oro ad un isola già pesantemente 

sotto assedio. Cadrà infatti nel 1669.

Del Molin abbiamo:

Asta Leipziger del 2015

2372454.m.jpg

Kunker 2012

ARS CLASSICA 2007

Lanz2003

Ranieri 2012

Rauch 2009

e Stephen Album 2013.

Quest'ultimo mi dà alcune perplessità

1590522.m.jpg

Interessante è vedere che la contromarca viene apposta sempre sul dritto e sempre sulla testa del doge, quasi a non voler deturpare il Cristo o 

San Marco. Un segno di rispetto ?

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La contromarca permette inoltre di notare il diverso grado di rotazione della coniazione. Ecco 2 esemplari del Contarini

1311892.m.jpg

1311893.m.jpg

Un'altra domanda che mi pongo è: perchè nessun 1/2 zecchino?

Se gli zecchini sono bottino di guerra è plausibile che non ci sia nessun mezzo? O forse essendo d peso ridotto venivano rifiutati o più probabile

fusi?

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Fino ad Ahmad III (1702/1730) è nota un'unica moneta d'oro divisionale, un quarto di sultani battuto a Tunisi (Ahmad I°) cent'anni prima.Tutte fino ad allora erano "Sultani Altin" da 3,50 gr.

Ahmad III cambia il tipo di moneta, conia "ashrafi" e multipli da 5 ashrafi. Poi cambia ancora ed ecco : zer-i , detti anche Funduk o Zinjirli. ( dove funduk sta per Fondaco ma anche per Bunduk, nome ottomano di Venezia, e zinjirli da "catenella" per il contorno a catenella della moneta) e mezzi zer-i

Il peso rimane fisso a 3,50 grammi , come lo zecchino.

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@@rorey36 qual'era il peso del quarto di sultani?

o,87 gr.

 

Questo è un mezzo sultani 1214040.m.jpg

 

OSMANISCHES REICH

Mustafa III., 1171 - 1187 H. (1757 - 1774). 1/2 Sultani Altin 1171 H. Mzst. Cezayir. 1,64 g. Nuri Pere 605.

Da Ahmad III in poi ci sono stati multipli e mezzi e quarti. La moneta che hai postato è stata coniata a Jaz'air (le grafie sono un optional per gli arabi) cioè ad Algeri.Mandami con un MP il tuo indirizzo e-mail e ti faccio avere 33 pagine di monete ottomane (tipologia)

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  • 2 anni dopo...
Il 20/9/2015 alle 12:14, rorey36 dice:

Kunker ( Asta 210 - The Sultan Collection ) ha venduto zecchini contromarcati di :

Francesco Erizzo ( 1631 – 1646)
Francesco Molin (1646 – 1655)
Carlo Contarini (1655 – 1656)
Bertucci Valier (1656 – 1658)
Domenico Contarini (1659 – 1675)
Alvise Contarini (1676 – 1684)
Marcantonio Giustiniani (1684 – 1688)

mancano nell'elenco dei Dogi del periodo Francesco Corner (1656) e Nicolò Sagredo (1675 – 1676)  i cui zecchini sono molto rari. Di Giovanni Pesaro (1658 – 1659) dirò più avanti.

inoltre nella stessa asta c'era una imitazione di zecchino di Bertucci Valier:

1311895.m.jpg

in una vendita di Balwin's uno zecchino di Silvestro Valier (1694-1700),

597800.m.jpg

quindi di un doge vissuto dopo la monte di Suleyman II nel 1691. Questo prova che la pratica di contromarcare gli zecchini continuò anche con il Sultano che seguì, Ahmad II (1691/1695) di cui sono rarissime le coniazioni di moneta aurea.

Non ho trovato altri nominativi in vendite recenti oltre a quelli già elencati.

image.png.7f3f0f951da75d0433a15a998826e3bf.png

Nicolò sagredo si può depennare dalla lista dei mancanti contromarcati.

  • Grazie 1
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Supporter
14 ore fa, DOGE82 dice:

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Nicolò sagredo si può depennare dalla lista dei mancanti contromarcati.

Ciao!

Grazie dell'informazione ..... zecchino "conciatino" e di difficile lettura; almeno si legge EDO.

Da dove arriva?

saluti

luciano

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  • 1 mese dopo...

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