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Codice Beni Culturali


Risposte migliori

[color="green"]PREMESSA
Quello che segue è semplicemente un estratto della normativa vigente che riguarda “anche” il settore “Numismatica”.
Nel tentativo di semplificarne la lettura sono stati eliminati tutti gli articoli (126 su 184) ed i commi (472 su 592) che non hanno attinenza con la materia che qui ci interessa, ciò non esclude che per una errata interpretazione o per sviste non siano stati eliminate parti interessanti o che non siano state mantenute parti non attinenti.
Di contro sono stati mantenuti alcuni principi generali perché ritenuti interessanti per comprendere questo Codice.
Nel tentativo di rendere maggiormente immediata la fruibilità del testo si è pensato di evidenziare in [/color][b]grassetto[/b] [color="green"]gli argomenti più interessanti ed in[/color] [color="red"]rosso[/color] [color="green"]quelli ritenuti di maggiore importanza.[/color][color="green"]Tali valutazioni sono ovviamente del tutto personali, così come personali sono le note riportate in [/color][color="blue"]blu [/color].
Nonostante il lavoro di selezione, il risultato ottenuto resta eccessivamente corposo pertanto è stato suddiviso in più..... "puntate", questa è la prima:


Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42
"Codice dei beni culturali e del paesaggio"
PARTE PRIMA Disposizioni generali
Articolo 1 Principi
2. La tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale concorrono a preservare la memoria della comunità nazionale e del suo territorio e a promuovere lo sviluppo della cultura.
5. [b]I privati proprietari, possessori o detentori di beni appartenenti al patrimonio culturale sono tenuti a garantirne la conservazione[/b] .
Articolo 2 Patrimonio culturale
2. Sono beni culturali le cose immobili e mobili che, ai sensi degli articoli 10 e 11, presentano interesse artistico, storico, archeologico, etnoantropologico, archivistico e bibliografico e le altre cose individuate dalla legge o in base alla legge quali testimonianze aventi valore di civiltà.
Articolo 3
Tutela del patrimonio culturale
2. [b]L'esercizio delle funzioni di tutela si esplica anche attraverso provvedimenti volti a conformare e regolare diritti e comportamenti inerenti al patrimonio culturale[/b] .
Articolo 8 Regioni e province ad autonomia speciale
1. Nelle materie disciplinate dal presente codice restano ferme le potestà attribuite alle regioni a statuto speciale ed alle province autonome di Trento e Bolzano dagli statuti e dalle relative norme di attuazione.
PARTE SECONDA Beni culturali
TITOLO I Tutela
Capo I Oggetto della tutela
Articolo 10 Beni culturali
1. [color="red"]Sono beni culturali le cose [/color]immobili e [color="red"]mobili appartenenti allo Stato[/color], alle regioni, agli altri enti pubblici territoriali, nonche' ad ogni altro ente ed istituto pubblico e a persone giuridiche private senza fine di lucro, [color="red"]che presentano interesse[/color] artistico, [color="red"]storico, archeologico [/color]o etnoantropologico.
3. [b]Sono altresì beni culturali, quando sia intervenuta la dichiarazione prevista dall'articolo 13:[/b]
a) [color="red"]le cose[/color] immobili e [color="red"]mobili che presentano interesse [/color]artistico, [color="red"]storico, archeologico [/color]o etnoantropologico particolarmente importante, [color="red"]appartenenti a soggetti diversi da quelli indicati al comma 1[/color];

4. [b]Sono comprese tra le cose indicate al comma 1 e al comma 3, lettera a):[/b]
a) le cose che interessano la paleontologia, la preistoria e le primitive civiltà;
b ) [color="red"]le cose di interesse numismatico[/color];

[color="blue"](Note: Le monete antiche rientrano sia nelle cose mobili di interesse storico archeologico che in quelle di interesse numismatico, ma tra queste ultime non potrebbero essere comprese anche alcune rarissime monete d’oro di Vitt. Em. III e le sue coniazioni per collezionisti ?) [/color]

Articolo 12 Verifica dell'interesse culturale
2. I competenti organi del Ministero, [b]d'ufficio o su richiesta formulata dai soggetti cui le cose appartengono[/b] e corredata dai relativi dati conoscitivi, verificano la sussistenza dell'interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico nelle cose di cui al comma 1, sulla base di indirizzi di carattere generale stabiliti dal Ministero medesimo al fine di assicurare uniformità di valutazione.
4. Qualora nelle cose sottoposte a verifica non sia stato riscontrato l'interesse di cui al comma 2, le cose medesime sono escluse dall'applicazione delle disposizioni del presente Titolo.
5. Nel caso di verifica con esito negativo su cose appartenenti al demanio dello Stato, delle regioni e degli altri enti pubblici territoriali, la scheda contenente i relativi dati e' trasmessa ai competenti uffici affinche' ne dispongano la sdemanializzazione qualora, secondo le valutazioni dell'amministrazione interessata, non vi ostino altre ragioni di pubblico interesse.
6. Le cose di cui al comma 3 e quelle di cui al comma 4 per le quali si sia proceduto alla sdemanializzazione sono liberamente alienabili, ai fini del presente codice.
7. [b]L'accertamento dell'interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico, effettuato in conformità agli indirizzi generali di cui al comma 2, costituisce dichiarazione ai sensi dell'articolo 13 ed il relativo provvedimento e' trascritto nei modi previsti dall'articolo 15, comma 2. I beni restano definitivamente sottoposti alle disposizioni del presente Titolo.[/b]
Articolo 13 Dichiarazione dell'interesse culturale
1. [b]La dichiarazione accerta la sussistenza, nella cosa che ne forma oggetto, dell'interesse richiesto dall'articolo 10, comma 3.[/b]

[color="blue"](Nota: Se ne dedurrebbe che ogni oggetto, nel nostro caso moneta, di cui veniamo in possesso sia per acquisto che ritrovamento e che potrebbe avere carattere di bene culturale andrebbe fatta visionare all’ organo competente e cioè alla soprintendenza affinché ne verifichi lo “status” ) !!??!![/color]

Articolo 14 Procedimento di dichiarazione
1. Il soprintendente avvia il procedimento per la dichiarazione dell'interesse culturale, anche su motivata richiesta della regione e di ogni altro ente territoriale interessato, dandone comunicazione al proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo della cosa che ne forma oggetto.
Articolo 16 Ricorso amministrativo avverso la dichiarazione
1. Avverso la dichiarazione di cui all'articolo 13 e' ammesso ricorso al Ministero, per motivi di legittimità e di merito, entro trenta giorni dalla notifica della dichiarazione.
Capo II Vigilanza e ispezione
Articolo18 Vigilanza
1. La vigilanza sui beni culturali compete al Ministero.
2. La vigilanza sulle cose indicate all'articolo 12, comma 1, di appartenenza statale, da chiunque siano tenute in uso o in consegna, e' esercitata direttamente dal Ministero. Per l'esercizio dei poteri di vigilanza sulle cose indicate all'articolo 12, comma 1, appartenenti alle regioni e agli altri enti pubblici territoriali, il Ministero procede anche mediante forme di intesa e di coordinamento con le regioni.
Articolo 19 Ispezione
1. I soprintendenti possono procedere in ogni tempo, con preavviso non inferiore a cinque giorni, fatti salvi i casi di estrema urgenza, ad ispezioni volte ad accertare l'esistenza e lo stato di conservazione e di custodia dei beni culturali.

[color="blue"](Nota: già da questa prima parte si può notare come le nostre leggi siano per niente chiare e lineari, formulate prevalentemente in “gergo tecnico” poco o nulla comprensibile a chi volesse trarne delle delucidazioni sul comportamento da tenere. In taluni casi, ed il nostro è proprio uno di questi, è necessario “adattare” regole pensate per altri beni a quelli di nostro interesse: le monete. Infatti basti pensare, tanto per fare un esempio, che non si specifica quali siano gli oggetti aventi interesse numismatico, se non genericamente quelli aventi più di cento anni dunque per assurdo “QUALSIASI” moneta antecedente il 1904 andrebbe sottoposta alla verifica di cui all’ art. 12 ).[/color] Modificato da Giango60
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Sono un nuovo utente registrato e dal momento che vi vedo molto preparati sulla legislazione vigente, vi chiedo cosa fare per regolarizzare una collezione di monete che mio nonno aveva (ha scambiato monete anche con Vittorio Emanuele III) comprendente monete della zecca di napoli, imperiali greche e di metaponto.
Vi srei grato se mi indicaste cosa fare.
Grazie e spero di potervi aiutare con foto delle monete.
Grazie
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Per cominciare: Benvenuto nel forum!
Purtroppo non è facile rispondere alla tua richiesta di chiarimenti, ammesso e non concesso che io sia sufficientemente preparato per farlo.
Certo se tu disponessi di documenti che possano attestare l' acquisto (o il possesso) delle monete antecedentemente al 1939........ ma dubito che ciò sia possibile!
Così come dubito per lo scambio con V. E. III (non che metta in dubbio la tua parola, ci mancherebbe!): dubito che uno scambio possa essere stato documentato con fatture, ricevute, foto, sempre che poi tali documenti siano stati conservati da prima del '39.....
Data per scontata l' impossibilità di perseguire questa via che sarebbe la sola a consentire la regolarizzazione con sufficienti garanzie circa il restare in possesso della collezione.......
Altre soluzioni sono difficili anche solo da immaginare...... si potrebbe tentare la fortuna confidando di imbattersi in un funzionario dalle ampie vedute e, "sperando" di non avere in collezione monete importanti, sottoporle alla verifica (art. 12), ma personalmente dubito che il funzionario in questione possa accettare come provenienza: "erano di mio nonno"....... in questo caso potrebbero essere sequestrate, e non è quello che vorremmo.......
Anche se è "poco professionale" (d' altra parte non sono un legale....) ciò che resta da fare credo sia solo continuare a provvedere alla conservazione della collezione, attendendo e sperando che norme più chiare, meno vessanti, ecc. ecc., possano vedere la luce, ciò consentirebbe un più sereno e roseo futuro sia ai collezionisti che alla NUMISMATICA.
Sono veramente spiacente di non averti potuto offrire soluzioni, ma questa è, per quanto ne so, la situazione attuale.
Chissà che anche questo forum, coi suoi oltre 300 utenti, non possa avere un piccolo peso da porre sulla bilancia per tentare di cambiare le cose..............

Alle prossime puntate...... Ciao.
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La collezione è un bene di famiglia che si tramanda da generazioni (come ti ha spiegato Giango60,deve appartenere prima del 1939....ma come non puoi dimostrarlo tu,loro non possono dimostrare il contrario) questa deve essere la tua risposta .
Regolalizzarla credo che tu abbia interesse a farlo se vuoi renderla pubblica,esempio metterla a disposizione per mostre o a qualche studioso,o anche in caso di furto sarebbero tutte catalogate e fotografate.
Io andrei da un perito privato (anche per avere una perizia in caso tu ne sia sprovvisto) e mi farei consigliare se è una cosa opportuna o meno....
Ciao
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[quote name='Giango60' date='03 gennaio 2005, 02:44']Così come dubito per lo scambio con V. E. III (non che metta in dubbio la tua parola, ci mancherebbe!): dubito che uno scambio possa essere stato documentato con fatture, ricevute, foto, sempre che poi tali documenti siano stati conservati da prima del '39.....[/quote]
Ho conosciuto un docente universitario il cui nonno aveva scambiato e donato alcune monete romane al re V. E. III, questi documentava sempre l'avvenuto rilasciando al fedele suddito un documento con il quale gli attestava una certa onoreficenza.
Potrebbe anche essere accaduto lo stesso per tuo nonno, dunque un documento di quel tipo (sul documento compare nome e cognome) potrebbe in qualche modo esserti utile per dimostrare che tuo nonno possedeva delle monete; chiaramente la mia è solo una supposizione ma chissà, forse vale la pena informarsi... :)
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Confermo quanto detto da Centurione, anche su Cronaca Numismatica anni fa erano stati pubblicate delle sorte di "ricevute" che il Re (o chi per lui) compilavano per qualsiasi nuova entrata della collezione Reale.

Cerca nei cassetti !!! :)

Ciao, RCAMIL ;)
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il contributo dato dai collezionisti all'approfondimento e alla diffusione della cultura romana-medievale-moderna è preziosissimo, Senza girarci troppo intorno credo che in questo paese, leggi vecchie e liberticide ostacolano non poco chi rivendica il semplice diritto di collezionare. L'italia è un museo a cielo aperto, tutti ne siamo parte, relegare beni culturali piccoli come monete dentro spazi confinati come musei polverosi e soprintendenze è un nonsenso. Una moneta romana cessa di "vivere" dentro un museo, dietro una teca di vetro (una monetina non è la stessa cosa che un bronzo di Riace!). La stessa moneta diventa oggetto di maggiori studi, di commenti, di approfondimenti nel contesto della collezione privata, con amici, forumisti, o cultori della materia. Se certe leggi liberticide cessassero i collezionisti più importanti verrebbero allo scoperto e contribuirebbero alla creazione di una grande banca dati messa a disposizione di tutti. Questa per me costituisce una moderna concezione di "consevazione" dei beni culturali. Come al solito, anche in questo caso, gli USA stanno più avanti di noi e si cuccano gli oggetti antichi che circolano più o meno clandestinamente sul mercato. Esempio vero:Vicino Napoli viene ritrovata una brocca di monete bizantine e di atalarico; istantaneamente le stesse compaiono in america e su Ebay perchè in Italia si ha paura di venderle. Io non sono un collezionista, posseggo una manciata di bronzi di poco valore, ma vedere certe cose mi rattrista. Le leggi stesse sono dirette responsabili del nostro depauperamento storico-artisco. Ho sempre pensato che sarebbe bello unire tutti i collezionisti contro questa ingiustizia, Battiamoci per LA LIBERTÀ DI COLLEZIONARE.
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Comincio dai punti che mi vedono in (lieve) disaccordo con APOSTATA:

1) A mio parere non dipende dalle dimensioni dell' oggetto che finisce in una teca di museo, nè sono convinto che così tali oggetti "muoiano", tutt' altra cosa per le tante monete (ed altro) che invece finisce nei "magazzini" dei musei, questi si che sono "MORTI" e "SEPOLTI".

2) Purtroppo (per loro), il territorio degli USA non è disseminato di reperti e quindi hanno ben pochi motivi per mettersi a difenderli..... anche se.....

e qui passiamo a trovarci praticamente d' accordo:
La legislazione italiana, che credo si proponesse di evitare depauperamenti e distruzioni, sembra non avere raggiunto nessuno degli obiettivi che si prefiggeva, l' esempio portato sulle monete bizantine e di atalarico è esplicativo di come, pur essendo disponibile un premio per i ritrovamenti, questo non venga preso minimamente in considerazione: che sia per la quasi certezza di essere considerati delinquenti, che sia per l' incertezza della quantificazione del premio (FINO a ......) cioè potrebbe essere anche zero......., che sia per i tempi di liquidazione eventuale (visto lo stato delle casse dello Stato.......), di certo sono convinto si possa ricavare ben di meno di un quarto del valore vendendo clandestinamente, eppure questa pare essere la via preferita, e pare funzionare quasi sempre........ alla faccia di quanti sono convinti di difendere il nostro patrimonio archeologico con le nostre leggi........
D' accordo sul contributo che potrebbe venire anche dai collezionisti;
Ci accomuna l' amarezza per come vanno le cose;
Lo stesso dicasi per la speranza di riuscire a "smuovere" qualcosa unendo le forze di chi colleziona (ma ci vorrebbero anche i commercianti !!!!), e chissà che anche ...... "un FORUM" non possa contribuire al risultato..........
.... per la libertà di collezionare.
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  • 2 anni dopo...
Ben detto, Apostata 22!!!!!! Lo Stato pensi ai "suoi"(!) beni culturali e non interferisca col quelli del privato! Tra leggi, leggine, disposizioni, articoli, ordinanze....piano piano ci fregano qualsiasi proprietà sostenendo IPOCRITAMENTE che lo fa per.....garantirne la sicurezza!
Purtroppo non dispongo di rarissimi reperti, di incunabuli, di monete antiche preziose ma se le avessi mi guarderei bene dal denunciarli allo Stato per non vedermeli assegnati...in affitto! E piuttosto di consegnargli quel poco che ho, lo getto nel pozzo di casa.
Dove è finito il diritto alla Proprietà Privata oggigiorno, dal momento che perfino con l'ICI sulle case di proprietà è ormai come se ce le concedesse in affitto!
Adalberto numismatico...anarcoide, visto i tempi che corrono!
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Caro Ristrada, se le tue monete sono di particolare valore e di grandissima rarità, nascondile nel materasso o in un altro posto ancora più al sicuro dalle occhiute investigazioni dello Stato ! Tu le vai a denunciare a quei......, e vieni automaticamente imbrigliato in una burocrazia affamata di catalogazioni , di recapiti, di indirizzi, di saltuari controlli , di pruriti estorsivi tendenti per una ragione o per l'altra al sequestro! IO NON CREDO ALLA ONESTA' DI QUEI SIGNORI !
La tua encomiabile "correttezza" andrebbe inevitabilmente nelle mani dell'affarismo di Stato. Dovresti ben sapere come lo Stato difende il diritto alla Proprietà Privata!
Da retta...fatti il tuo bene-rifugio, tientelo caro e ben nascosto, e grida al vento per le strade d'Italia con la mano sul cuore che..."sei pronto alla morte": allo stesso modo in cui le Politiche di Stato sogliono fare!
(con amichevole cordialità...."occhio alla penna!"
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adalberto, fatto salvo che sei libero di pensarla come ti pare, ti pregherei di evitare queste tirate. Siamo in una sezione del forum già abbastanza conflittuale per conto suo, non mi sembra il caso di attizzare ulteriormente i malumori.

Grazie, P. :)
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D'accordo, Paleologo. Osserverò d'ora innanzi il tuo consiglio. Se così ho scritto è perchè mi dispiace che tanto onesta sprovvedutezza finisca nelle fauci dell'....integralismo statale. Osserverò comunque il tuo invito. Promesso!
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  • 4 mesi dopo...
[quote]Ben detto, Apostata 22!!!!!! Lo Stato pensi ai "suoi"(!) beni culturali e non interferisca col quelli del privato! Tra leggi, leggine, disposizioni, articoli, ordinanze....piano piano ci fregano qualsiasi proprietà sostenendo IPOCRITAMENTE che lo fa per.....garantirne la sicurezza!
Purtroppo non dispongo di rarissimi reperti, di incunabuli, di monete antiche preziose ma se le avessi mi guarderei bene dal denunciarli allo Stato per non vedermeli assegnati...in affitto! E piuttosto di consegnargli quel poco che ho, lo getto nel pozzo di casa.
Dove è finito il diritto alla Proprietà Privata oggigiorno, dal momento che perfino con l'ICI sulle case di proprietà è ormai come se ce le concedesse in affitto!
Adalberto numismatico...anarcoide, visto i tempi che corrono![/quote]

[quote]Caro Ristrada, se le tue monete sono di particolare valore e di grandissima rarità, nascondile nel materasso o in un altro posto ancora più al sicuro dalle occhiute investigazioni dello Stato ! Tu le vai a denunciare a quei......, e vieni automaticamente imbrigliato in una burocrazia affamata di catalogazioni , di recapiti, di indirizzi, di saltuari controlli , di pruriti estorsivi tendenti per una ragione o per l'altra al sequestro! IO NON CREDO ALLA ONESTA' DI QUEI SIGNORI !
La tua encomiabile "correttezza" andrebbe inevitabilmente nelle mani dell'affarismo di Stato. Dovresti ben sapere come lo Stato difende il diritto alla Proprietà Privata!
Da retta...fatti il tuo bene-rifugio, tientelo caro e ben nascosto, e grida al vento per le strade d'Italia con la mano sul cuore che..."sei pronto alla morte": allo stesso modo in cui le Politiche di Stato sogliono fare!
(con amichevole cordialità...."occhio alla penna!"[/quote]


Non commento se no... come minimo mi mettete in croce!
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Guest utente3487
Purtroppo come spesso avviene le ragioni sono da ambo le parti: da quella del cittadino collezionista, che non vuole giustamente privarsi degli oggetti che magari sono di sua proprietà da decenni o acquistati a prezzo di sacrifici e dobbiamo dirlo conservati con amore; dall'altra ci sono le istituzioni, che devono evitare che invece i cittadini si dedichino alla ricerca clandestina, danneggiando irreparabilmente i contesti storici archeologici e soprattutto evitare che il nostro immenso patrimonio culturale vada a finire all'estero, non certo a titolo gratuito. La nuova legge, come ho già spiegato, si prefigge di monitorare il nostro patrimonio culturale in mano ai privati e laddove non sussistono particolari problematiche, non intervenire.In buona sostanza, la legge dovrebbe funzionare (perdonate l'accostamento poco pertinente) come per le automobili: si vendono liberamente tra privati ma lo stato tramite la motorizzazione è in grado di sapere sempre l'attuale ed i precedenti proprietari e, faccio un esempio limite, intervenire con un diritto di prelazione per impedire la vendita che so, di un esemplare unico di Isotta Fraschini. Certo, la numismatica e l'archeologia sono materie molto più complesse che richiedono valutazioni e professionalità non comuni e per questo forse occorreranno anno perchè la normativa sia interpretata nel senso giusto, ma tutti abbiamo concordato comunque che il nuovo codice sui beni culturali che è entrato in vigore è un bel passo avanti rispetto al passato. O no?
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