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IGNORED

I TAROCCHI DEI VISCONTI


dabbene

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Inizio questa discussione perché una recente lettura di un libro di Germano Mulazzani dal titolo " I tarocchi viscontei e Bonifacio Bembo "mi ha aperto un modo su questa forma, poco conosciuta o quanto meno non abbastanza divulgata, artistica e storica.

Artistica perché parliamo di vere e proprie miniature con materiali preziosi commissionate a degli artisti, a rappresentazioni storiche, simbologie,

ritratti di membri delle famiglie Visconti e Sforza, a delle vere e proprie rappresentazioni sociali e culturali dell'epoca in cui furono fatte, quindi uno spaccato del Ducato di Milano che racconta....che racconta come a volte le monete, le medaglie sanno fare....

Gioco intanto, ma quindi anche arte, storia, ma anche motti, imprese, monete, testimonianze.....

Stiamo parlando di un gioco evidentemente in voga anche al tempo, i Taroccchi che sono formati da un mazzo di carte non come quelle che conosciamo oggi, ma fatte come delle miniature artistiche dipinte .

Gli studi dicono che il gioco dei Tarocchi si sviluppò in tutta Europa ed ebbe successo nel corso del Quattrocento in particolare verso la metà di quel secolo.

Gli attuali mazzi sia quelli classici che quelli marsigliesi probabilmente si riferiscono a quelli di quel periodo e ai Visconti a Milano piacevano, tanto che li commissionarono ad artisti .

Si ritiene, almeno secondo Kaplan, studioso dei tarocchi che ci siano circa 15 mazzi diversi del gruppo Visconti - Sforza sparpagliati in vari ambiti, musei, biblioteche, collezioni private sparse nel mondo, di diverse di queste rimangono solo alcune carte o a volte anche una sola singola carta.

Ma tre sono i mazzi considerati, conservati, conosciuti....i più famosi, ma avremo modo di parlare di questi, del Bembo, e di tanto altro....per il momento un esempio tratto dal mazzo di Yale raffigurante la Dama - Cavaliere di Spada.....

 

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Tre sono i mazzi di tarocchi riconosciuti, incominciamo ad elencarli :

 

IL MAZZO DI YALE

 

IL MAZZO DI BRERA

 

IL MAZZO COLLEONI

 

I mazzi vengono di solito attribuiti a tal Bonifacio Bembo, pittore collocato come nascita attorno al 1420 a Cremona, di lui si hanno notizie però a partire dal 1455 in avanti per le innumerevoli opere fatte sotto la corte sforzesca, in particolare Francesco Sforza e Galeazzo Maria .

Non risultano però documenti suoi nel periodo precedente quello di Filippo Maria Visconti, cioè prima della morte del 1447.

Si ritiene che i tre mazzi fossero stati commissionati proprio da Filippo Maria Visconti ritenuto appassionato del gioco in quanto negli stessi compaiono riferimenti che porterebbe a Filippo Maria.

Bonifacio raggiunge l'apice della sua carriera intorno al 1473 dove lavora nella cappella del Castello, quell'anno riceve la cittadinanza milanese, nel frattempo riceve la commissione insieme al Foppa e a Zanetto per la decorazione della cappella del Castello di Pavia.

Siamo nell'ambito della pittura lombarda e i nomi di Zanetto e Foppa ci ricordano molto in ambito sforzesco....

Il Mulazzani però ricorda che le citazioni del Bembo riguardano solo il periodo sforzesco e mai si parla di miniature ; la domanda che si pone è fu veramente lui l'autore di tutti e tre o solo parzialmente o non fu lui?

Non sembrerebbe così almeno per quanto riguarda quello di Yale, le date e le citazioni porterebbero forse invece a Michelino di Besozzo e per gli altri due a un altro miniatore cremonese, ma su questo aspetto un po' controverso non vorrei tediarvi troppo....questo però spiegherebbe il diverso periodo storico e la mancanza di citazioni.

Quello che risulterebbe è che i tarocchi furono miniati tra il 1428 e il 1447 anno della morte di Filippo Maria Visconti, probabilmente più verso la morte, di certo il committente fu Filippo Maria.

Qui sotto del mazzo di Yale la figura della Forza rappresentata da una figura femminile con un curioso copricapo, la Forza era una delle quattro virtù cardinali.

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Modificato da dabbene
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Bellissimi!

 

Non vorrei andare fuori tema, in quanto credo che queste siano carte da gioco proprio come quelle di oggi e non Tarocchi, e forse sono solo bozze, ma sono datate XV secolo anche queste, erano esposte in una mostra all'Archivio di Stato di Genova e non credo di violare il copy-right se le posto in quanto mi fu dato il permesso di fotografarle ...eppoi è una bella testimonianza la storia che hanno scritto nella didascalia.

 

Aspetto il proseguimento della tua discussione, di cui ti ringrazio, e mi aspetto di vedere altri bellissimi tarocchi.

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Awards

Moltissimi sono gli spunti che ci possono riguardare da vicino, sul manto di una damigella che circonda l'Imperatrice  c'è una scritta a caratteri d'oro Deus prospicio Imperatori, sulla sopratunica inferiore dell'Imperatore abbiamo il motto a bon droit che si vede negli stemmi dei Visconti,

per i semi dei denari viene usata la colomba radiata per le figure, nella carta degli amanti abbiamo un giovane Filippo Maria Visconti e la sposa che è Maria di Savoia, sopra gli stemmi  le bisce e la croce dei Savoia, questo avvenne nel 1428, quindi i tarocchi partirono almeno da quella data, su un quattro di denari abbiamo il dritto e il rovescio  di un fiorino d'oro di Filippo Maria Visconti disegnato, tanti sono gli spunti sia scritti, che motti, che raffigurazioni e ritratti dell'epoca viscontea, è uno spaccato del tempo su miniature artistiche che diventano poi carte da gioco.

Ora posto un particolare della carta degli amanti con gli stemmi con bisce e la croce dei Savoia , fa parte del mazzo di Yale.

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IL MAZZO DI YALE

 

Questo è il mazzo di tarocchi più conosciuto e famoso, ha fatto parte per molto tempo della collezione Visconti di Modrone, ma scomparve negli anni della seconda guerra mondiale.

Riapparve miracolosamente :blum: anni fa nella Yale University a New Haven con anche il resto della collezione di M.B. Cary che lo aveva acquistato nel 1947.

Il mazzo è formato da 67 carte, di cui 11 Trionfi, 17 carte figurate e 39 carte numerate.

Ogni carta è dipinta su un cartone molto spesso ricoperto da una lamina, d'oro per le figure, d'argento per le carte numerali, il bordo delle carte è di color rosa con piccoli fiori azzurri.

Tutte presentano un foro al centro del bordo superiore il che dimostra che l'uso fu poi decorativo e non di gioco.

Il mazzo di Yale è eccezionale per la qualità artistica degli stessi, anche nel confronto con gli altri due mazzi.

Dal mazzo di Yale il tarocco dell'Imperatore, rivestito da armatura , sopra Aquila imperiale, circondato da quattro attendenti, sulla veste di quello a destra il motto a bon droyt.

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IL MAZZO DI BRERA

 

Il mazzo che è ora nella Pinacoteca di Brera apparteneva alla famiglia milanese Brambilla, fu acquistato nel 1971 dalla stessa Pinacoteca e un paio d'anni fa ci fu una mostra in cui fu esposto.

E' considerato dei tre il secondo in ordine di tempo, stilisticamente richiama il terzo il Colleoni, mentre per l'esecuzione il richiamo è a quello di Yale.

E' formato da 48 carte, due Trionfi, 7 carte figurate, tutte le carte hanno un fondo dorato e decorato con stile più senplice rispetto a quelle di Yale.

I riferimenti ai Visconti e a Filippo Maria sono tanti, si passa dall'Asso e dal Due di Denari con scudo e biscia con le scritte Dux Mediolani et Comes a Filippus Maria Anglus ; inoltre sull'asso di bastoni abbiamo due volte il motto a bon droyt e quello di phote mantenir.

Del mazzo di Brera riporto quello con la Ruota della Fortuna.

 

 

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Uno degli aspetti che ci interessa più da vicino come numismatici è che sul mazzo di Yale il seme di denari mostra a volte il diritto, a volte il rovescio di una moneta che è il fiorino d'oro di Filippo Maria Visconti.

Questo in un certo qual senso è di aiuto per la datazione del mazzo stesso perchè voleva dire che la moneta era ben conosciuta nel momento dell'esecuzione.

L'argomento è interessante per vari aspetti, in realtà nello specifico sulla moneta se ne parlò proprio qui circa due anni fa in una discussione di cui riporto il link, ciò non toglie che se ne possa volendo riparlare ancora qui.

 

 

http://www.lamoneta.it/topic/101514-fiorino-di-filippo-maria-visconti-e-carte-da-gioco/

 

Allego anche il dettaglio del quattro di denari che mostra il rovescio e il diritto del fiorinod'oro di Filippo Maria Visconti

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Modificato da dabbene
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Credo sia bello vedere alcune di queste carte....che dite ? Rimango su Yale prima di passare al mazzo Colleoni, la Morte, come non poteva mancare in carte che rappresentano allegorie simboliche ? La Morte ricorda un po' le Danze Macabre per come è raffigurata, in basso si vedono diverse figure che rappresentano diverse categorie sociali che la falce della morte rende uguali.

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IL MAZZO COLLEONI

 

Il mazzo detto Colleoni è il più completo dei tre, è diviso però in tre ambiti diversi che sono l'Accademia Carrara di Bergamo, la Pierpont Morgan Library di New York e la Collezione Colleoni pure di Bergamo.

Mancano solo quattro carte in questo mazzo itinerante, alla Carrara ce sono 26, alla Morgan Library 35, alla Colleoni 13.

La storia di questo mazzo è indubbiamente complessa anche se è nota con certezza da quando divenne di Alessandro Colleoni, dopo vari passaggi ereditari prima di arrivare a lui.

Il Colleoni le disperse vendendole alcune al Conte Baglioni alla cui morte entrarono nell'Accademia Carrara e  altre vennero vendute nel 1911 alla Morgan Library.

Fatte di cartone ricoperte per i Trionfi e le carte figurate da lamine d'oro decorate poi ; motti e imprese abbondano, molti sono gli spunti di interesse anche in queste alcuni comuni come il motto a bon droyt, l'impresa del Sole raggiante, quella della Colomba, l'impresa dei tre anelli che decora il manto dell'imperatore che messa in relazione con Francesco sforza fa pensare a una datazione del mazzo tra circa il 1441 e il 1447.

Della Colleoni la figura che impersona la Giustizia.

 

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Ci sono ovviamente disperse da varie parti carte singole o piccoli gruppi, probabilmente databili intorno a questo periodo , ma ci sono anche mazzi ovviamente non di impronta viscontea all'estero anche sostanzialmente di periodi affini e per ambientazioni.

Due mazzi importanti sono quelli del Museo di Stoccarda e del Kunsthistoriches Museum di Vienna .

Intanto mostro un dama di spada sempre della Colleoni.

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Il mazzo di Yale è da ritenersi comunque il più prezioso e il più antico ; in pratica viene un po' definito il prototipo di tutti i mazzi di tarocchi.

Qui sempre dal mazzo di Yale lo splendido Carro con i due cavalli, l'arazzo, la dama....veramente fantastica raffigurazione....

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Chissà se piacciono i tarocchi a @@Corbiniano, @@giancarlone,@@fofo ....ai genovesi pare di si....d'altronde Visconti è anche un po' Genova....i milanesi mi sembrano un po' più freddi sull'argomento.... :blum:...eh se ci leggesse @@eracle62 ....verrebbe fuori l'animo dell'artista....

 

Certamente i Trionfi sono tra le raffigurazioni più importanti, i riferimenti sono spesso ai testi mitologici e ai testi medievali, le allegorie pittoriche medievali diventano un documento storico del periodo non solo artistico, ma di simboli, imprese, usi, sono piccoli spaccati medievali raffigurate su queste miniature che vanno certamente oltre al semplice utilizzo del gioco.

Splendida immagine artistica del Mondo dal mazzo di Yale, qui si capisce l'importanza e lo spessore artistico di queste carte, piccole opere d'arte medievali.

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E come non vedere le colombe con nastro con scritta, con la moneta nel palmo della dama a cavallo....quanti simboli, quante imprese, quanti motti, quanta storia e anche monete come vedete di Milano....

per oggi forse può bastare :blum: :blum: :blum:, non vorrei avervi troppo tediato...ma forse come vedete ne valeva pena....

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@@dabbene in questi giorni provo a cercare qualcosa nella biblioteca di casa, il libro del Mulazzani l'avevo letto tempo fa e l'avevo trovato interessante...però vedo che l'hai già studiato a fondo...

 

Bellissima discussione, già solo l'impatto visivo di questi mix di esoterismo, identità "nazionale" e famigliare è fortissimo...

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Ottimo....ogni contributo ulteriore non potrà che rendere la discussione più completa...

 

Ma i tarocchi non sono solo arte, storia....sono ovviamente anche un gioco, un gioco di carte....

Il gioco delle carte in generale viene introdotto in Europa in Europa a circa metà del Trecento e l'Italia non fu certo immune da questa nuova passione.

C'è un importante documento del 1392 che ricorda il pagamento di tre mazzi di carte a un pittore che testimonia la presenza delle carte molto presto nel tempo, prima della comparsa dei mazzi qui descritti.

Vediamo ora uno spettacolare  dieci di spade....

 

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I Trionfi sono 11 secondo Kaplan, citiamone alcuni, la Carità, la Fede, la Forza, la Morte, il Mondo, ecco il Giudizio....due angeli con la tromba, quattro figure con diverse funzioni che sorgono dalle tombe scoperchiate.....

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La Carità è un altro Trionfo importante, la donna tiene in mano un oggetto poco definito sembra un vaso in cui arde una fiammella, il Kaplan ritiene che l'uomo vecchio ai suoi piedi possa essere Erode...

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