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Inviato

buone sera ragazzi sono nuovo nel forum e sarei interessato a sapere quanto vale una moneta che ho in mio possesso di origine bizantina

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Inviato

@@salvo89

Sposto in idonea sezione.

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Inviato

Dovrebbe essere un follis 5°tipo di leone VI rappresentato col fratello Alessandro . Sear 1730.

Serve comunque l'altro lato.


Inviato

Buon giorno amici del forum se potete indicarmi anche il valore economico della moneta allego foto di entrambi i lati per rendere più accurata l'identificazione e la valutazione cordiali saluti agli amici del forum

post-48332-0-02817400-1445683256_thumb.j


Inviato

@@salvo89 la foto postata ad inizio tread è una, la foto qui sopra è un'altra.

Occorre che tu faccia più chiarezza e soprattutto che posti foto reali della moneta in tuo possesso,in modo che gli esperti della monetazione intervengano.

Saluti Simone.


Inviato

Mi pare che sia stato cancellato qualche post....

Discussione tristissima, anche se ripetuta.

Nessun interesse per conoscere cosa sia la moneta, quale sia il suo significato storico, cosa o chi vi sia rappresentato. Solamente "quanto vale!". Ovviamente interessa solamente il prezzo in euro, non il valore storico :(

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Inviato

@antvwala ciao,

Leone ha regnato effettivamente col fratello,così come ci mostra la moneta?

Oppure è una rappresentazione simbolica per indicare il successore?


Inviato (modificato)

Morto Leone VI, l'eredità del trono doveva andare a Costantino, che al momento aveva solamente sette anni: ovviamente con un consiglio di reggenza dove Zoe Carbinopsina, madre del delfino dell'imperatore e nemica acerrima del deposto patriarca nonché causa stessa della sua deposizione, avrebbe avuto un ruolo di assoluta preminenza. Ciò per Nicola Mistico avrebbe significato la perdita definitiva di ogni possibilità di riconquista delle perdute posizioni di potere. Ma l’approssimarsi della morte del basileus creava l’opportunità per ribaltare la situazione, purché avesse saputo giocare d’anticipo le sue carte.
Fatto sta che negli ultimi giorni di vita di Leone VI, Alessandro riapparve a Corte prendendo nelle sue mani le redini dell’impero, approfittando della situazione di prostrazione nella quale si trovava il fratello ormai morente e privo della sufficiente energia per impedirlo. Se ciò fu possibile evidentemente lo fu solamente perché nella stessa Corte vi era una quinta colonna fedele all’ex patriarca in quanto Alessandro stesso non godeva di alcuna stima e considerazione. Tuttavia era stimato quale utile pedina docilmente ubbidiente alle disposizioni di Nicola Mistico.
Il breve regno di Alessandro fu caratterizzato dal totale disinteresse per la gestione della res publica: per lui il potere imperiale fu prima d’ogni altra cosa manifestazione del suo smodato risentimento patologico nei confronti di tutta la sua famiglia e strumento per una tardiva vendetta nei confronti del fratello Leone e di coloro che lo sostennero e gli furono più vicini. Si vendicò con il defunto fratello, tanto detestato in vita, allontanando immediatamente dalla Corte la vedova Zoe, la quale fu costretta a prendere i voti e chiudersi in convento. Allontanò immediatamente dalla Corte, e spesso anche dalla stessa capitale, i principali funzionari del Regno, colpevoli di essere stati scelti da Leone VI ed essere stati a lui fedeli, assegnando i loro incarichi a coloro che avevano avversato il defunto
imperatore, a prescindere da ogni capacità o merito. Imerio, l'abile generale che comandava l'esercito bizantino, fu rinchiuso in una segreta e quivi lasciato morire d'inedia. Il patriarca Nicola, che nel 907 era stato privato della cattedra di Costantinopoli da Leone VI, fu immediatamente restituito alla dignità perduta.

La sua gestione del potere fu disastrosa.
Pochi mesi dopo essersi impossessato del trono, il sovrano bulgaro Simeone inviò un'ambasciata a Costantinopoli per congratularsi con il nuovo imperatore e per chiedere il rinnovo del trattato già sottoscritto con Leone. Alessandro ricevette i delegati reduce da un'orgia, e ubriaco li cacciò via malamente rifiutandosi seccamente di pagare alcun tributo. Ritornati in patria, gli ambasciatori raccontarono l'offesa patita: ma Simeone non se ne rammaricò poiché gli dava un ottimo motivo per rompere il trattato di pace, proprio ora che l'Impero al comando di questo alcolizzato irrecuperabile non sarebbe stato in grado di resistergli,
perciò si preparò alla guerra.

Mentre trascinava l'Impero bizantino in una guerra con quello bulgaro, contemporaneamente sul fronte orientale Alessandro entrò in conflitto con Al-Muqtadir, generale del califfato abbaside in Oriente. Solo la brevità del suo regno impedì che danneggiasse in modo assai più grave l'Impero: esso, infatti, durò appena tredici mesi.
Durante quei tredici mesi, la mente di Alessandro pare aver fatalmente vacillato. Egli si identificava in un enorme verro di bronzo collocato nell'ippodromo: gli offriva sacrifici e ne fece restaurare i genitali convinto che ciò lo avrebbe curato dall'impotenza che lo affliggeva. Il corpo ormai minato irrimediabilmente dall'alcol e dai vizi, stramazzò proprio mentre nell'ippodromo celebrava un rito pagano al suo venerato simulacro eneo:
"Ceterum Alexander se ipse impostoribus ac prasestigiatoribus dedens ab eis in eam mentem adductus est, ut Aprum aeneum in Circo erectum suum ille signum esse existimaret. Aiebant enim Leoni fratri adversari, eius procorum affinem vitam moresque insinuantes. Hoc ergo deceptus errore pudenda detensque porco, qui desiderabantur, instaurari curavit. Eadem erroris fallacia, equestri edicto certamine, sacris ecclesiarum aulaeis et candelabris Circum ornavit, dei honorem,
miser idolis tribuens. Unde et cito divina ultione honorem amisit. [...] Ceterum Alexander large pransus ingurgitatus sub caniculae ardoribus, cum ad pila ludendum discendisset, deo ultore percussus, multoque per mares et veretrum cruore fuso, post biduum vivis excessit, mensis Iunii 6, die dominica, indictione prima...
.".
Morì due giorni più tardi, il 4 giugno 913.

 

Purtroppo a qualcuno che possiede questa moneta, di tutto questo non importa nulla. Solo gl'importa che gli si dica a quale prezzo può venderla.... :(

Modificato da antvwaIa
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Inviato

Il solido emesso in suo nome, dall'iconografia innovativa.

 

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Inviato

D] Cristo in trono, legenda +IhSXRSRϵX REʕNAΠTIӋm;

R] l'imperatore incoronato da San Giovanni Battista, legenda +ALEXAΠd ROSAVʕӋSTOSROm'.

 

Mi sono dedicato a costruire il corpus del solido emesso in nome di Alessandro, dei quali se ne conoscono, a quanto mi risulta, solamente 29 esemplari.

 

1) St. James Auct. 4,45 g.; 2) Sincona Auct. 4,22 g.; 3) NAC 4,06 g.; 4) Gemini 4,35 g.; 5) Stack's 4,23 g.; 6) Sincona Auct. 4,36 g.; 7) OAKS 4,48 g.; 8) Grierson 4,32 g.; 9) Numismatic Org. 4,46 g.; 10) Medagliere di Torino; 11) Rollin & Feuardent; 12) Boutin 563 4,39 g.; 13) Ratto 1955; 14) Münzen und Medaillen 12-1953
3,72 g.; 15) Münzen und Medaillen 28,1964 4,41 g.; 16) Münzen und Medaillen 35,1967 4,20 g.; 17) Hess-Leu 1957:432 e 1962:485 4,32 g.; 18) Triton 4,2000,828 4,34 g.; 19) Hess-Leu 1959,426 4,32 g.; 20) Hess-Leu 1964,440 4,37 g.; 21) Heritage 4,48 g.; 22) CNG XXVIII 3,77 g.; 22) CNG XXVIII 3,77g.; 23) ANS 1959,41,1 4,46 g.; 24) ANS 1977,158,931 4,46 g.; 25) Berlin 1909,248 4,49 g.; 26) Harvard Museum 1951,31,4,1330 4,32g.; 27) Lanz 62,1992,948 4,24 g.; 28) Numismatica Genevensis 6,2010,254 4,16 g.; 29) Sternberg 25,1991,479 4,43g. 


Inviato

@antvwala grazie,spiegazione più che ottima!


Inviato

Scusate ragazzi non volevo offendere nessuno mi interessa la storia e vi ringrazio per averla condivisa con  me tuttavia preferisco il lato economico a quello storico so che per tanti è sbagliato ma per me è cosi scusate ancora


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